Freddo. Il peggiore dei
sentimenti. Non mi riferisco al freddo di quelle risposte che a volte ci vengono dette, o diciamo, quando si prova rabbia.
Essere
consapevoli di provare freddo
dentro è tutt’altra cosa: il freddo che si prova nel cuore quando
ci si rende conto di essere incapaci di provare qualcosa di diverso
dall’amarezza. Avere amici, famigliari e
sentirsi soli, estraniati da un mondo che pian piano non si riconosce
più come proprio… arrivare a chiedersi se veramente se ne fa
parte.
Essere diversi a volte fa
bene: si può voler provare il bisogno quasi fisico di differenziarsi
dalla massa e dalle azioni da essa compiute, ma un minimo di normalità
non fa mai male. Guardarsi intorno, vedere gesti e comportamenti tipici di un
qualunque essere umano animato da buoni sentimenti e dirsi: “Io non ci
riesco” è un colpo duro da prendere.
Doversi sforzare di dire una
buona parola sugli altri, anche se la si pensa, non
essere in grado di abbracciare i cari amici che ci circondano, non saper dar
voce ai propri sentimenti…una tortura. Essere visti di conseguenza come
egoisti, insensibili… quando forse ancora non lo si
è.
Perché tutto questo
freddo porta a staccarsi da chi ci circonda, lontano, sempre più
lontano… fino a perdersi… dove? In un’oscurità da cui
si fa fatica ad uscire, forse è addirittura impossibile.
Cercare di aggrapparsi ai
pochi che ancora ci rimangono intorno con una disperazione tale da credere di
amarli, di non poter più fare a meno di loro…soffermarsi a pensare
un attimo in più e comprendere che è sempre la stessa storia,
nulla è cambiato e stiamo ancora precipitando in un baratro senza fondo
da cui non possiamo essere salvati.
In fondo siamo noi a doverne
venir fuori, a doverci tirare su, non gli altri: per
loro è quasi impossibile capire cosa si sente.
E nei momenti di solitudine
ci si chiede perché si è arrivati a tutto questo, a causa di
cosa… si scava dentro se stessi, andando a
fondo, per concludere che una causa non c’è. Ognuno di noi
probabilmente nasce con un destino e quello di alcuni è evidentemente il
freddo. Non c’è un motivo perché loro: capita e basta.
Inutile chiederselo, non esiste una ragione.
Alla fine non resta che
continuare a cadere, sperando che un po’ di luce, prima o poi, ci consoli.