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Autore: Nest    23/11/2005    2 recensioni
Niente di particolare, solo qualche pensiero.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Freddo

Freddo. Il peggiore dei sentimenti. Non mi riferisco al freddo di quelle risposte che a volte ci vengono dette, o diciamo, quando si prova rabbia.

Essere consapevoli di provare freddo dentro è tutt’altra cosa: il freddo che si prova nel cuore quando ci si rende conto di essere incapaci di provare qualcosa di diverso dall’amarezza. Avere amici, famigliari e sentirsi soli, estraniati da un mondo che pian piano non si riconosce più come proprio… arrivare a chiedersi se veramente se ne fa parte.

Essere diversi a volte fa bene: si può voler provare il bisogno quasi fisico di differenziarsi dalla massa e dalle azioni da essa compiute, ma un minimo di normalità non fa mai male. Guardarsi intorno, vedere gesti e comportamenti tipici di un qualunque essere umano animato da buoni sentimenti e dirsi: “Io non ci riesco” è un colpo duro da prendere.

Doversi sforzare di dire una buona parola sugli altri, anche se la si pensa, non essere in grado di abbracciare i cari amici che ci circondano, non saper dar voce ai propri sentimenti…una tortura. Essere visti di conseguenza come egoisti, insensibili… quando forse ancora non lo si è.

Perché tutto questo freddo porta a staccarsi da chi ci circonda, lontano, sempre più lontano… fino a perdersi… dove? In un’oscurità da cui si fa fatica ad uscire, forse è addirittura impossibile.

Cercare di aggrapparsi ai pochi che ancora ci rimangono intorno con una disperazione tale da credere di amarli, di non poter più fare a meno di loro…soffermarsi a pensare un attimo in più e comprendere che è sempre la stessa storia, nulla è cambiato e stiamo ancora precipitando in un baratro senza fondo da cui non possiamo essere salvati.

In fondo siamo noi a doverne venir fuori, a doverci tirare su, non gli altri: per loro è quasi impossibile capire cosa si sente.

E nei momenti di solitudine ci si chiede perché si è arrivati a tutto questo, a causa di cosa… si scava dentro se stessi, andando a fondo, per concludere che una causa non c’è. Ognuno di noi probabilmente nasce con un destino e quello di alcuni è evidentemente il freddo. Non c’è un motivo perché loro: capita e basta. Inutile chiederselo, non esiste una ragione. 

Alla fine non resta che continuare a cadere, sperando che un po’ di luce, prima o poi, ci consoli.

 

 

  
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