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Autore: Samaele    22/11/2010    1 recensioni
Un uomo e la sua droga. Il loro addio.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Da quanto non facciamo l'amore?>>
<< Quattro mesi e tredici giorni... >>
<< Quattordici. Sono quattordici i giorni.>>
<< Quattordici? Sicura? >>
<< Quattordici. Ne sono certa, come so per certo che tutto questo non si concluderà bene. Ricordi l'ultima volta che mi prendesti dentro di te? >>
<< Sì... Ero appena uscito da una di quelle sedute di disintossicazione... E... e nemmeno ce la feci a tornare a casa... dovetti correre nel bagno di una specie di stazione di servizio... >>
[la donna fa un verso di piacere al ricordo di quella volta]
<< Dimmi: hai più provato un orgasmo simile a quella volta? >>
<< No. >>
<< E uno che fosse anche solo paragonabile a quello minore che hai provato con me? >>
<< Nemmeno lontanamente. >>
<< Sussurrami che tutti i tuoi orgasmi messi insieme sono come una candela rispetto al Sole del mio orgasmo. >>
<< Una candela soffusa. >>
<< Ma hai deciso di smettere... >>
<< Ho scelto la vita. Puoi biasimarmi? >>
<< Una vita che ti priva dei tuoi orgasmi più grandi. Posso non biasimarti? >>
<< Ma ora ho una donna che mi ama e che mi darà dei figli, ho un lavoro, ho le parole... Ho un futuro, Dio buono! Non ne ho mai avuto uno... >>
<< E questo futuro vale anche un solo mio orgasmo? >>
<< Non lo so... credo... spero... >>
<< Questo futuro è in grado di far divenire le stelle blu?, di far tremare la terra fino al centro infuocato?, di farti nuotare nelle profondità siderali del cosmo? No, non credo. Io sì, invece. Io posso. Io l'ho fatto. Io lo farei finché non caleranno le tenebre. >>
<< Ma io voglio vivere... Con te non potrei... >>
<< A che serve vivere per cinquanta, cento, mille anni se poi è solo un vuoto affogare nella nebbia? >>
<< Non affogo nelle nebbia, te l'ho detto: ho una donna e qualcosa. Ho un futuro. >>
<< Tsk. Spiccioli in confronto a me. Simulacri di orgasmi! Ecco quello che hai! Patetici simulacri di orgasmi! >>
<< Sì... forse... ma... ma, cazzo!, sono orgasmi sani. Non sono orgasmi che ogni volta mi avvinano un po' più alla morte, un po' più all'oscurità. Non sono orgasmi che dannano la mia anima. >>
<< Gli orgasmi che ti fottono l'anima sono i migliori. >>
<< Una sega! Se devo accontentarmi di “simulacri”, di orgasmi minori per vivere, bhe, cazzo!, mi accontento con il sorriso sul volto!... >>
<< Non è vero... >>
<< Perché non lasci che io sia felice? >>
<< Perché non sei felice! Con me lo eri, con me! Ora sei patetico! >>
<< Non sono mai stato felice con te, ero solo un drogato... Un drogato del cazzo... >>
<< Eri un drogato, vero, e lo sei ancora. Non si può smettere di essere un drogato... >>
<< No. >>
<< Sì. Sei ancora un drogato, lo sarai per sempre. E lo sai perché? Perché con me eri felice! Lo leggevo dentro di te, nel tuo sangue, nelle tue vene, nel tuo cuore, nel tuo cazzo. Tu con me eri felice! Erano con i me i tuoi veri orgasmi! >>
<< Lo sai cosa ti dico? Che sì, forse, probabilmente anzi, hai ragione: nessun orgasmo che mai proverò con mia moglie sarà mai grande quanto quelli che ho mai provato con te, ma, Dio mi è testimone, anche il più piccolo sarà infinitamente migliore di tutti quelli che ho provato con te. >>
<< Stai mentendo! >>
<< No, accettalo. >>
<< Bugiardo! >>
<< Non sono più un drogato! Non ho più bisogno di te! Vattene! >>
<< Non dirlo, ti prego... >>
<< Vattene! >>
<< No... ti supplico... >>
<< Cristo! Tutto questo è surreale! Che cazzo vuoi ancora da me? Sei stata la mia droga per anni, mi hai portato nelle profondità oscure del mio animo e di questo mondo più di quanto avrei potuto immaginare fosse possibile, mi hai dannato, mi hai condannato, sei stata la mia droga, ora non lo sei più. Cosa vuoi ancora da me? Cosa, cazzo?! >>
<< Non capisci... Cosa sono io senza di te?... Ho bisogno di un drogato... Ho bisogno di essere la droga di qualcuno... E' questo che sono... Questo... Una droga... >>
<< Non posso permetterti di essere la mia di droga. Vattene. >>
<< Cosa resterà di me?... >>
<< Non m'importa. >>
<< Ho bisogno di te... >>
<< Io no. >>
<< Ti prego... >>
<< Vattene. Vattene! >>
[disperata] << Dimmelo guardandomi negli occhi... e lo farò, lo giuro, ma... ma guardami negli occhi... >>
[l'uomo si avvicina e le prende il volto fra le mani con delicatezza]
<< Voglio imparare a vivere senza di te. Voglio imparare a non aver bisogno di te. Voglio che te, il tuo ricordo, l'alone del tuo tocco dentro di me brucino. Voglio alzarmi la mattina e non anelare disperatamente ad assaporarti. Voglio andare a dormire la notte senza rimpiangere di non averti sentito dentro di me. Voglio dimenticarmi di te, cazzo, e della felicità che ho provato con te. Voglio che tu te ne vada. Cristo, voglio volere tutto questo. Perché non lo capisci? >>
[la donna si accascia a terra, in lacrime, incapace di parlare, mentre l'uomo si volta e se ne va]
  
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