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Autore: Elibì    22/11/2010    13 recensioni
(...) I suoi sensi erano andati in tilt. In quel momento non c'era più Voldemort, Ginny, Hogwarts. Il ricordo del suo amico di sempre che l'aveva lasciato nel momento del bisogno non bruciava più come prima.
- Harry... stiamo ballando- disse, sconvolta.
- E' così sbagliato?- domandò Harry, confuso.
- Noi non dovremmo farlo- rispose, triste.
Harry sentiva il suo corpo rigido, il battito del suo cuore sembrava un tamburo impazzito.
- Hermione – sussurrò dolcemente, posando un bacio sulla sua fronte – Rilassati-.
- Ron... - bisbigliò con angoscia.
- Sono Harry, no? – ribatté, - Solo Harry- ..
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sweet Home

- Harry... Harry- sussurrò Hermione, in modo quasi impercettibile.
Il ragazzo si staccò da lei in modo da potersi specchiare nei suoi occhi, che da troppo tempo erano scavati, annebbiati da un dolore represso.
- Hermione- rispose piano, come se nessuno dovesse sentirli nonostante fossero soli nella tenda.
- C-che stai facendo?- continuò lei ed Harry non poté fare a meno di sorridere a quel suo bisogno di parlare, spiegare sempre e comunque ogni cosa.
Non disse nulla, nonostante non capisse neanche lui cosa stesse facendo. La teneva stretta, con una forza che soprattutto negli ultimi tempo non pensava di avere. I suoi occhi erano concentrati su quelli di lei, sui suoi capelli. L'olfatto era concentrato sul suo profumo dolce, che sapeva di buono. Come le torte che gli preparava sempre la mamma di Ron, quando passava le estati a casa sua. Ecco, così l'odore di Hermione era familiare, accogliente. E le orecchie udivano solo la musica trasmessa dalla radio lasciata da Ron qualche giorno prima.
I suoi sensi erano andati in tilt. In quel momento non c'era più Voldemort, Ginny, Hogwarts. Il ricordo del suo amico di sempre che l'aveva lasciato nel momento del bisogno non bruciava più come prima.
- Harry... stiamo ballando- disse, sconvolta.
- E' così sbagliato?- domandò Harry, confuso.
- Noi non dovremmo farlo- rispose, triste.
Harry sentiva il suo corpo rigido, il battito del suo cuore sembrava un tamburo impazzito.
- Hermione – sussurrò dolcemente, posando un bacio sulla sua fronte – Rilassati-.
- Ron... - bisbigliò con angoscia.
- Sono Harry, no? – ribatté, - Solo Harry- .
Hermione sembrò calmarsi, abbandonandosi alla musica sempre più sicura di sé.
Il ritmo da lento aumentò sempre di più, fino a diventare un'insieme di movimenti senza senso. Chi li avesse visti li avrebbe definiti come due pazzi.
E mentre la faceva ondeggiare per tutta la tenda, Harry la osservava ridere con una gioia che, da tempo, Hermione non mostrava più.
La vedeva divertirsi finalmente, libera come lui da ogni preoccupazione dopo tanto tempo. Come se fosse una droga.
La sua risata cristallina risuonava in tutta la stanza, così come il suo profumo aleggiava nell'aria.
O forse solo nella testa di Harry, che si sentiva raggiante come non mai.
- Harry – si fermò Hermione, con il fiatone – Grazie -.
Il ragazzo le sorrise, senza mollarla un attimo. In realtà non aveva la benché minima intenzione di farlo.
- Almeno ti ho visto ridere – rispose semplicemente.
Oh Harry! – mormorò Hermione, con aria confusa.
Harry.
Il suo nome proferito dalle labbra di Hermione aveva tutto un altro significato.
Lo facevano apparire come una bella persona. Quasi non fosse vero che i suoi amici stavano rischiando la vita ogni istante per lui.
Come se Sirius non fosse morto per colpa sua. Era solo Harry, un ragazzo normale senza un' anomala cicatrice in testa e il mondo magico sulle spalle.
Preso da una gioia interna non poté fare altro che stringerla forte contro di sé.
La sentì gemere per la sorpresa ma ricambiare l'abbraccio.
Ed Harry si sentì in pace. Sarebbe potuto morire in quel momento.
Era in paradiso: il corpo di Hermione, caldo e accogliente, sotto di lui; i suoi capelli; il respiro sotto il collo di Harry.
Avrebbe voluto parlare, ma non ci riusciva. In realtà non sapeva bene cosa dirle.
- Ah, sai Hermione hai un buon profumo complimenti! -
Mmh, no. Non era proprio il caso.
Fu proprio mentre Harry meditava alla cosa più giusta da fare che lei si staccò, con grande dispiacere del ragazzo.
Doveva avere un'espressione piuttosto dispiaciuta, perchè Hermione lo stava guardando come se fosse un alieno, e si maledì per questo.
-H-Hermione..-
Lei annuì comprensiva, gli occhi immersi in quelli smeraldo di lui, sempre pronta ad ascoltarlo.
-Hermione... io... -
Proprio mentre acquistava un po' di sicurezza gli balenò in mente l'immagine di Ron, il suo migliore amico.
Cosa diavolo stava facendo? Non poteva tradirlo.
Ron ti ha abbandonato disse la vocina nella sua testa, Lui non è più tuo amico.
Guardò di nuovo Hermione, i suoi occhi profondi color cioccolato, le sue labbra rosse.
E' la mia migliore amica .
Ma è sbagliato, si disse. Noi non siamo fatti per... questo. Lei sta con Ron. Lui deve stringerla, lui ha il compito di confortarla. Non Harry Potter.
Non è scritto. Non si può.
- Buonanotte Hermione -sospirò infine, con un tono carico di tristezza.
-Notte Harry – ricambiò lei.
E' delusione quella che sento nella tua voce Hermione?.
Si voltò in fretta, rendendosi conto di non poter continuare a osservarla. Sarebbe stata la fine.
La sentì dirigersi verso il suo sacco a pelo, aprirlo e infilarcisi dentro, sempre così silenziosa e aggraziata.
Quando si assicurò che lei fosse già addormentata, la imitò, sentendo improvvisamente freddo: come se il suo corpo si fosse abituato alla presenza di un altro sopra di lui.
Non si era mai sentito così angosciato.
Ma neanche così bene come qualche minuto prima.
D'altronde tutto quello che era appena successo in quella tenda non era normale. Era come se avesse staccato la testa da tutto, come se fossero rinchiusi in una bolla, e tutto il mondo fuori.
E mentre chiuse gli occhi non riuscì a fare a meno di pensare che era tutto finito. Che non era il loro tempo, che non ci sarebbe mai stato.
E andava bene così.

Note dell'Autrice:
Okay, potete anche smetterla con i pomodori!
Non è un mistero come mi sia venuta l'ispirazione, anzi, ormai vedrete tutti Harry Potter e i Doni della Morte e giudicherete la Danza di Harry e Hermione. Ecco, io volevo soffermarmi su questo punto perchè l'ho trovata molto sensuale e l'ho rielaborata a modo mio!
Un'altra cosa, la fic POTREBBE non essere finita.
Ossia, potrei continuarla o farla finire così come one-shot.
La mia decisione dipenderà dal tempo che lo studio mi lascerà libero (speriamo ce ne sia *-*) e dalle recensioni!
Certo, se questa cagata ehm, storia piacerà e sarà accolta bene sarò molto propensa a continuarla!
Perciò commentate! I commenti negativi sono ben accetti!
A presto (?)
Grimilde
  
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