"Ciao,
carina."
[Scabior]
La vita di Scabior
era diventata un disastro.
Lui stesso
era una disgrazia ambulante, ancora fieramente attaccato alla sua
antica visione del sangue magico, ai soldi e alla sua vita.
Mica
poteva andare in giro a urlare che era stato un Ghermidore, in
passato, ma per resistere ai sopravvissuti delle sue vittime non
poteva nemmeno cercare di riprendere il proprio posto nel mondo
magico.
Non che molti potessero
vantarsi di essere resistiti alla sua furia, o di conoscere il suo
nome; aveva sempre evitato accuratamente di far sapere chi era alle
vittime, non era mica stupido.
E non
era tanto importante perchè i suoi superiori potessero fare
il
suo nome agli Auror o al Wizengamot.
Scabior era virtualmente al
sicuro.
Non era solo il
desiderio di rivalsa, però, ad averlo fatto resistere per
tutto quel tempo, ma una malinconia che gli era rimasta dentro, a
bruciare, per quasi dieci anni.
Un ricordo, un
profumo particolare, che gli stuzzicava ancora il naso nei suoi sogni
più belli.
Una specie di
tormento interiore, però, perchè andava contro
tutti i
suoi principi: non solo era una donna, e innamorarsene non era
certamente salutare per i soldi, come ben sapeva; non solo era una
sporca Mezzosangue, cosa che gli faceva provare ribrezzo per se
stesso; era, addirittura, come aveva letto tempo prima sulla Gazzetta
del Profeta, Hermione Jean Granger, una dei salvatori del mondo
magico.
La mattina che,
sconfitto durante la Battaglia di Hogwarts, era tornato a casa, aveva
sentito battere forte il cuore vedendo la sua foto sul giornale,
quello stesso cuore che gli era sembrato non potesse mai più
vivere.
Si fermò
davanti a un negozio di Notturn Alley, e tirò fuori dalla
tasca il portafoglio.
Nella taschina più
nascosta aveva conservato quel ritaglio, quella foto che mostrava sul
viso della ragazza un sorriso stanco e malinconico, ma che era pur
sempre un sorriso.
L'aveva vista
qualche settimana prima, a Diagon Alley; era accompagnata da quel
ragazzo rosso che l'accompagnava, con Harry Potter, quando li
catturò
nella foresta, una graziosa bambina dai corti capelli rossi e un
pancione immenso, che accarezzava dolcemente.
Era sposata, ora
lo sapeva, ed era mamma; ma soprattutto, rimaneva bellissima.
Represse quello
strano senso di vuoto, sollevandosi in piedi e riprendendo a
camminare.
Lei andava contro
tutti i suoi principi, ma per questo era diventata il suo sogno
proibito: un dolce veleno che bruciava nella gola e negli occhi, fino
ad arrivare al petto, senza mai uccidere, ma tormentandolo.
Nuova
oneshot su Scabior, è come una droga, per me! <3
Nuovamente una Scabior/Hermione, perchè è
così sexy quando la annusa, le tocca i capelli... :Q______
Ok, scusatemi ancora per l'obrobrio! :D