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Autore: Iva27    22/11/2010    4 recensioni
Storia arrivata undicesima al contest indetto da Malandrina4ever e Lellas92!
Sirius e una stella, anzi, una cometa. ricordi e presente.
una ragazza particolare. una ragazza misteriosa da ricordare.
siete incuriositi? spero di si!!! se volete, venite a leggerla!!!!=)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'I miei malandrini'
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Magari... o meglio forse


Passeggio tranquillo per i corridoi come al mio solito.

Adoravo girare da solo oppure con James. Peccato che quello stupido del mio migliore amico si era preso un bolide in testa in quel momento era in infermeria.

Venivo da lì. Se non gli avessi fatto compagnia probabilmente avrebbe raso al suolo l'infermeria. Non che la cosa mi desse fastidio personalmente, avevamo già pensato a un bello scherzo come far saltare l'infermeria appena lo avessero dimesso, ma così l'avremo fatto insieme.

Peccato che Remus ci ha tassativamente vietato di farlo.

È divertente quando anche lui si mette a fare gli scherzi.

Ha una vena malandrina che nessuno direbbe mai, neanche conoscendolo.

L'ha mostrata solo a noi, perché noi siamo i Malandrini!!!!

Sorrisi pensando che comunque l'avremmo lo stesso fatta saltare in aria, sia che lui volesse oppure no.

Io e James avevamo già pensato a quasi tutto.

Perfino il composto da far esplodere.

Stavo pensando a quante volte abbiamo fatto esplodere l'aula di pozioni con i composti che facevamo quando vidi una ragazza litigare con una porta. Mi fermai e la guardai.

Non si era accorta di me. E stava cercando di aprire la porta della torre di astronomia.

Non la riconobbi, cosa che in fondo non mi sorprese.

Non me ne importava molto delle persone. Dimenticavo subito i nomi e i volti di chi non mi interessava. Era una cosa che faceva imbestialire i miei, per questo continuavo a dimenticare tutto senza nessun problema. Ma comunque doveva essere del terzo anno.

Non poteva avere più di tredici massimo quattordici anni. Aveva corti capelli castani e una figura slanciata e molto femminile. Aveva tutte le curve al punto giusto, senza esagerare.

Inoltre aveva un vestito scuro che faceva risaltare la pelle candida.

Era carina, pensai sorridendo furbamente.

Ed era anche arrabbiata.

-cavolo di porta- gridò lei arrabbiata tirando un calcio alla porta chiusa.

Sghignazzai avvicinandomi.

Lei arrossì notandomi finalmente.

-se vuoi buttare giù la porta devi metterci più forza. E ti consiglio di usare la spalla, con i calci mi sembri un po' scarsa- la presi in giro.

Lei mi guardò accigliata.

-Black non ho bisogno del tuo sarcasmo, grazie- sbraitò lei.

-mi conosci?- chiesi curioso.

-chi non ti conosce. Sei Sirius Black, Grifondoro, quarto anno, migliore amico di James Potter, Remus Lupin e Peter Minus. Sei il dongiovanni di Hogwarts, probabilmente tre quarti delle studentesse fanno parte del tuo fanclub, comprese purtroppo le mie amiche.

Non sai quanto mi tormentano ogni volta. Quindi si Black, ti conosco- sembrava piuttosto arrabbiata e ce l'aveva ancora con la porta. Gli diede una spinta con la spalla come gli avevo suggerito ma quella non si mosse.

-capito. E tu invece chi sei? Mi trovo svantaggiato, tu sai chi sono, io no- osservai.

-non sono affari tuoi!- disse lei infuriata.

-quindi tu non fai parte del mio fanclub?- chiesi divertito.

Lei mi guardò con uno sguardo da cane inferocito.

-assolutamente no!-

-e perché? Mi trovi brutto?- chiesi appoggiandomi al muro con le mani e imprigionandola schiena contro la porta. Mi dovetti abbassare un po' per guardarla negli occhi. Erano di un blu scuro bellissimo e profondo.

Lei arrossii violentemente ma mi rispose con sguardo serio.

-si dà il caso che a me non interessi l'aspetto esteriore. E tu sei solo un pallone gonfiato- mi insultò lei. Io risi.

Mi allontanai e la guardai divertito.

-peccato. Sembra proprio che tu voglia andare sulla torre e io ti avrei potuto aiutare.

Ma visto che fai in questo modo andrò a dormire- e feci per andarmene.

-davvero puoi aprire questa porta? Non funziona nessun incantesimo, ho già provato- chiese lei in un sussurro. Era quasi del tutto scomparsa la ragazza furiosa e ostile di poco prima.

-si, ho la chiave. Ma tu mi devi dare qualcosa in cambio- le spiegai.

E la tigre ricomparve di nuovo.

-e cosa vorresti?- chiese accigliandosi.

-niente di male- sorrisi e tirai fuori dal mantello un mazzo di chiavi.

Era stato divertente due anni fa entrare insieme a James col mantello dell'invisibilità nell'ufficio di Gazza e duplicare tutte le chiavi.

Ma del resto come potevano pretendere che non avremo trovato un modo per entrare?

E invece di distruggerle aprirle tranquillamente con le chiavi era meglio anche per loro, giusto?

Presi quella più lunga e con il chiavistello strano; era tondo, un cerchio perfetto.

Aprii la porta e la ragazza si fiondò subito dentro iniziando a salire le scale.

La guardai incerta indeciso se seguirla o aspettarla sotto per la ricompensa.

Ma ero incuriosito. Come mai voleva salire con tanta insistenza?

E quindi la seguii.

La trovai già al telescopio, in cerca di chissà che cosa. Mi avvicinai e guardai il cielo.

Mi piaceva la torre di astronomia. Tutte le stelle che brillavano nel nero della notte, era bello.

Ed era anche romantico a detta delle ragazze. Vai a capire cosa c'è di romantico in masse gassose che bruciano a miliardi di anni luce di distanza, mah.... comunque dicevano che era così.

E poi sentii la sua esclamazione di gioia.

-cosa hai visto?- chiesi curioso.

Lei parve sorpresa di trovarmi accanto, ma mi sorrise e indicò il cielo.

-oggi passa una cometa vicino alla terra. È visibile solo una notte ogni 7 anni.

Questa è esattamente la terza volta che passa da quando sono nata.

È passata il giorno della mia nascita.

Mentre lei era nel momento più visibile io sono venuta alla luce- raccontò euforica al ricordo.

La guardai incuriosito. Lei mi indicò il telescopio, offrendomi di guardare.

Mi avvicinai e la vidi. Era davvero bella. Non avevo mai visto una stella cometa.

Appena mi allontanai tornai a guardare la ragazza.

Mi sorrideva e tornò a guardare nel telescopio. Rimase incantata a lungo e io guardai il cielo.

Stelle.

Ce ne erano un sacco. E tutte formavano tante costellazioni.

Quasi tutti i Black avevano nomi di costellazioni.

Compreso io. Sirio brillava e spiccava sempre fin da quando ero piccolo e guardavo il cielo.

Perchè? Perché mi era stato insegnato così tante volte da piccolo che ormai la cercavo senza neanche rendermene conto.

Mi accigliai. Perché mi piacevano le stelle allora? Dovrei odiarle. Si, era come avere tutta la mia famiglia nel cielo. Era come averli anche se non li volevo.

E la cosa non mi piaceva affatto.

Già, io dovevo odiare le stelle così come odiavo i miei parenti.

La comparsa di lei molto vicina a me mi sorprese distogliendomi dai miei pensieri.

-a cosa stai pensando?- chiese.

-non sono affari tuoi- dissi di getto. Non avevo l'abitudine di parlare dei mie problemi con nessuno, figuriamoci con questa sconosciuta.

Lei si allontanò accigliata.

-e poi dici che sono io quella scorbutica. La stella se ne è andata. E anche io- disse allontanandosi.

Ma sei stupido? Non ti ha detto niente di male, ti ha visto triste e voleva distrarti.

Quindi corri a scusarti stupido idiota, mi rimproverò la voce di Remus nella mia testa.

La seguì subito la voce di James: inoltre ricordati che devi avere la ricompensa, o l'hai dimenticata???

Sbuffai e corsi dietro a quella ragazza.

La cosa era assurda. Io non correvo dietro alla ragazze. Erano loro che correvano dietro a me.

Ma lo feci lo stesso.

-aspetta, sbaglio o hai dimenticato qualcosa?- chiesi.

Accigliata si girò verso di me con le braccia incrociate e un broncio adorabile.

Non pensavo proprio di poter pensare che un broncio fosse adorabile ma era così.

Aprii la bocca per parlare quando lei mi interruppe.

-facciamo così, ti dico il mio nome- propose lei.

Scossi il capo.

-non è un affare per me. Per me non sono niente i nomi, li dimentico quasi subito.

Però c'è una cosa che non dimentico- dissi avvicinandomi.

-cosa?- chiese lei facendo un passo indietro.

-un bacio. Un bacio non si dimentica- e gli presi il viso tra le mani.

Ma rimasi un attimo fermo, aspettando che lei decidesse.

Dite quello che volete ma non sono uno che costringe le persone a fare qualcosa che non vogliono.

Ed è inutile che James o Remus dicano il contrario.

Ho sempre lasciato la possibilità di scegliere a tutte le ragazze con cui ci ho provato.

E non è certo colpa mia se tutte hanno sempre detto di si.

E lasciandomi del tutto sconcertato, lei si ritrasse.

-e un non-bacio te lo ricorderai?- chiese sorridendo.

Ero rimasto tanto sconcertato che si allontanò in fretta sparendo senza che io potessi fare o dire niente.

Ancora incredulo guardai le mie mani ancora protese a stringere un volto che non c'era più.

Dovevo sembrare molto stupido.

Cercai di darmi un contegno, misi le mani in tasca e ricominciai a scendere le scale accigliato.

No, non poteva davvero essere successo.

Non mi avevano mai detto di no, non a un mio bacio.

Davvero un brutto colpo alla tua autostima e amico?

Domandò divertita la voce di Remus nella mia testa. Sbuffai.

No caro Remus. La mia autostima sta benissimo, ribattei subito.

Già, quello che è stato colpito di più è il suo egocentrismo! L'idea che non tutte le ragazze ti cadano ai piedi ti dà fastidio Sirius? Chiese la voce di James.

Senti chi parla. Non dovresti farti un auto analisi prima di passare agli altri? Ribattè veloce la voce di Remus.

Ma possibile che mi dovevano dare fastidio anche nella mia testa???

no, di sicuro non l'avrei raccontato questo episodio a nessuno degli altri.

Avrei dimenticato l'intera questione. Del resto mica l'avevo baciata! L'avrei dimenticato sicuramente.



Sette anni dopo....


-avanti ragazzi. Tra poco si vedrà la stella!!! è la prima volta che vedrò una stella cometa, non è bellissimo?- chiese Lily tutta euforica.

Io guardai James accigliato mentre si alzavano tutti dal divano per raggiungere la finestra.

-ma mi dici ancora perché tua moglie deve comandare anche noi, Ramoso?- chiesi guardando James. Lui mi guardò. Ero rimasto l'unico seduto e lo guardavo col sopracciglio alzato.

-non penso lo faccia in qualità di mia moglie, ma in qualità di vostra migliore amica. E poi non mi dire che anche tu non vuoi vedere la cometa? Quest'anno passa così vicina che la potremo vedere anche senza telescopio- mi fece notare lui.

-bene. La prossima volta si schianterà sulla terra allora distruggendo tutto. E allora la potrò vedere dal vivo- ironizzai.

Poi Lily si voltò verso di me notandomi ancora seduto.

-Sirius, dai, vieni a vedere la stella con noi. È una cosa bellissima. E poi è la prima volta che la vediamo, o sbaglio?!- mi chiese. Esitai ripensandoci. Io l'avevo già vista in realtà...

-l'hai già vista?- chiese curiosa. Mi stava guardando e aveva sicuramente capito che stavo pensando ad altro.

La guardai negli occhi e mi vennero subito in mente gli occhi di quella ragazza.

E poi lei.

Si, dannazione, se c'era una cosa che mi dava fastidio era che qualcuno oltre a me aveva ragione.

Purtroppo quella ragazza aveva ragione.

Mentre con tutti i baci che avevo dato dopo di lei non me la sarei proprio ricordata, con il non-bacio che mi aveva dato (o non mi aveva dato, ero confuso ormai) quella ragazza mi era rimasta impressa.

Peccato non aver saputo il suo nome...

Mi alzai senza rispondere a Lily e agli altri che mi guardavano incuriositi e guardai la stella che ora passava nel cielo.

E peccato non avergli fatto gli auguri...

magari sarebbe andato tutto in modo diverso... magari mi avrebbe baciato...

magari....o meglio forse.





*****


Ciao a tutti! Come scritto nell'introduzione questa storia ha partecipato al contest “Hogwarts e dintorni” indetto dalle mitiche Malandrina4ever e Lellas92.

Alla fine della nota pubblicherò i due giudizi.

Ho fatto molti errori ma son riuscita a correggerli, spero tutti grazie a Malandrina che ringrazio il doppio!

Spero non sia sfuggito niente, e se è successo scusatemi...

un grazie enorme a chi deciderà di leggere questa storia. E chissà, magari anche a recensirla. Lo spero! Alla prossima!!!=)



UNDICESIMA CLASSIFICATA: 
MAGARI…O MEGLIO FORSE – Iva27 


Giudizio di malandrina4ever 
Grammatica: 6.5/10 
Stile: 7/10 
Originalità: 9.5/10 
Caratterizzazione: 9/10 
Gradimento Personale: 8/10 
Totale: 40/50 

In grammatica sono dovuta stare bassa, perché ho trovato molti errori, in particolare hai dimenticato le maiuscole all’inizio dei discorsi diretti. Prima che pubblichi se vuoi ti mando una mail in cui te li elenco tutti, così puoi correggere^^ Lo stile risente un po’ degli errori grammaticali che rallentano la lettura, soprattutto le concordanze dei tempi e la punteggiatura. Per il resto la tua è una bella storia, in originalità il voto è molto alto: Sirius alle prese con una ragazza che non cade ai suoi piedi come le altre non è un tema nuovo, ma l’idea della cometa e quella del non-bacio che si fa ricordare più di un vero bacio sono molto originali^^ Anche la caratterizzazione è buona, sia quella di Sirius che quelle della ragazza e dei malandrini, anche se quest’ultime sono appena accennate. Forse avresti potuto approfondire ancora di più quella di Sirius, ma anche così hai fatto un ottimo lavoro. La storia mi è piaciuta, il finale mi ha lasciato con una punta di malinconia, quando Sirius pensa a cosa sarebbe potuto succedere, ma non è stato. Il gradimento è stato penalizzato sempre dalla grammatica purtroppo, ma non osare scoraggiarti: correggi gli errori e pubblica^^ 

Giudizio di Lellas92: 
Grammatica: 7/10 
Stile: 7/10 
Originalità: 9/10 
Caratterizzazione: 9/10 
Gradimento Personale: 8.5/10 
Totale: 40.5/50 

Allora, di grammatica c’è qualche problema, ma suppongo che te ne fossi già accorta anche tu. Il mio consiglio è di fare attenzione a cose come le maiuscole all’inizio del discorso diretto, i tempi dei verbi (sarebbe stato meglio usare il congiuntivo in molte costruzioni) e altre piccolezze che singolarmente non sono gravissime, ma insieme hanno abbassato un po’ il punteggio. Naturalmente ne risente anche un pochino lo stile, specialmente l’uso di alcuni tempi verbali rende la lettura un po’ meno scorrevole, nonostante questo ho trovato il tuo stile piacevole. Adesso arriva la parte più soft, ragione per cui mi ha fatto piacere che tu abbia deciso di non ritirarti dal contest. Forma a parte la storia aveva un buon contenuto, abbastanza originale, una cosa già vista certo, ma con una tua interpretazione diciamo =). La caratterizzazione va bene, non ti ho dato il massimo perché sia Sirius, ma soprattutto la ragazza “misteriosa”, avrebbero dovuto essere analizzati un po’ più a fondo, ma immagino che dato lo spazio limitato non ti sia stato possibile; senza contare che probabilmente la ragazza non è stata caratterizzata a fondo proprio per lasciarla un po’ nel “mistero”. Il punteggio comunque è di tutto rispetto =) Sul gradimento personale di nuovo direi che il punteggio alto parla da sé. Hai fatto un bel lavoro ed hai tirato fuori una bella storia, mi è piaciuto leggerla e a tratti è stata anche divertente (quando la ragazza prende a calci la porta e l’idea che sia Sirius a rincorrere per una volta il gentil sesso XD). Davvero complimenti, lavorando sui punti più formali, avrai risultati sempre migliori ;) 
TOTALE: 80.5/100 

   
 
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