Perché
le Dramione nascono come funghi dopo
la pioggia
La nostra storia
inizia in un assolato giorno.
No, caro lettore/
lettrice – sempre che esista quell’ipotetico
lettore/ lettrice – non siamo in
una tempestosa notte di luna piena, con i
nuvoloni grossi di pioggia che cade come se beh… come pioggia. con il vento che
spazza le finestre di Hogwarts e la tempesta e tutto il resto. Anche
perché
la luna non si vedrebbe con la tempesta. Il cielo non si vede se piove.
Mai.
Dicevo… Il
giorno
assolato e splendente. La nostra protagonista sedeva stravaccata sul
divano,
con il computer arroccato e in bilico sulle ginocchia.
Non aveva fatto i
compiti, ovviamente, perché sapeva che li avrebbe copiati in
fretta e furia in
autobus. Non voleva che la mamma sapesse che non li faceva. Si sentiva
euforica
sapendo che doveva fare qualcosa e non lo faceva. Si sentiva ribelle.
Come
quando non aveva letto le condizioni necessarie per creare un account.
Lì però
si era sentita trasgressiva.
« Tesoro, mi
vieni
ad aiutare? » la voce di sua madre la svegliò
dall’apatia di cui era vittima.
Si alzò, di malavoglia e l’aiutò,
solerte come al solito.
La ragazza si mangiucchiò un’unghia rosa, ovviamente era rosa.
Non sapeva cosa fare,
rifletté,
sedendosi sul divano e riprendendo il computer.
Accese il browser
navigando. Alla fine trovò un sito che la sua lovve,
il suo amore, le aveva detto secoli fa. O forse era ieri.
EFP.
Cliccò sulle
ultime
storie. Ne lesse alcune, scadenti e banali, secondo il suo parere.
Il fandom? Harry
Potter. Come molte sue amiche aveva visto l’ultimo film e si
era innamorata di
Draco Malfoy. Il suo futuro boyfriend.
Non lasciò
recensioni.
Non fraintendemi non sono una di quelle puritane del 18° secolo o giù di lì....
Ma, tesori miei... Il troppo stroppia!