Ciò che il buio inghiotte
Madre
veglia e proteggimi,
cresce
il buio
sopra di me.
Torna
per riconoscermi,
il sangue
di un'altra semina.
Serpi
madre mi chiamano,
lingue scure posano.
Non so chi sono più
non so chi sono più.
Tu che sai
sai cosa c'è più in là
tu prega
e salvami.
e salvami...
(Subsonica)
La
stanza è buia, silenziosa.
Ho freddo. Nonostante queste sfarzose
e pesanti coperte su questo comodo
baldacchino.
Nonostante fuori
da questa stanza brilli il
sole. Può il
sole essere così gelido? Non l’avrei
mai pensato. Eppure quando la paura e l’angoscia ti scoppiano
nel petto tutto è gelido.
-
Draco… - chiama ancora lei
al di là della
porta. No madre… non ti aprirò. Non me lo chiedere ancora una
Non
chiedermi di aprire quella porta madre…
sfondala se vuoi, distruggila così come quest’angoscia sta facendo con la mia anima e poi vieni da me, consolami…
prega per me madre… prega per me…
Prega perchè
io possa avere
salva la vita… oppure prega perchè io possa morire.
Ma
fallo… perchè io non ce la faccio
da solo.
Ho
ucciso madre, e tu lo sai. Ho ucciso
per la prima
Mio padre.
Tuo
marito.
E’ morto.
Per mano mia.
E tu sei lì fuori
dalla mia porta, a supplicarmi di lasciarti entrare.
Perchè lo fai, madre?
Amavi così poco mio
padre?
Eppure il mio volto
è il suo. Il tatuaggio che
brucia su questo braccio è come il suo.
Odi
anche me, dunque? Mi costringerai ad uccidermi?
Non aprire quella porta allora. Stammi lontana, madre. Porta I tuoi occhi così
simili ai miei colmi di lacrime
lontano da qui… porta la tua voce supplichevole su un’altra soglia.
Ma prega per me se puoi.
Perchè il buio mi scava dentro… si
nutre di me, della mia persona… non mi riconosco, madre… io non sono più io. Quel’è la mia origine?
Mio padre?
Mio padre è morto.
Io l’ho ucciso.
Ho
annientato la mia origine.
Lo
sento, madre… il buio si stringe attorno
a me… mi entra dentro, poi fuoriesce dai miei
pensieri e contamina l’aria che respiro…
ho paura, madre.
L’uomo
ha paura dell’ignoto. Riesci ad immaginare cosa accadrebbe se l’uomo stesso divenisse ignoto? E’ quello
che sta accadendo
a me. Non capisco. Non mi capisco e non mi conosco. Mi temo
e mi amo, ma non riesco a comprendere ciò che sento.
Tu madre…
tu che conosci
tutto questo… tu che al di là
della porta
mi supplichi di lasciarti entrare… tu prega
e salvami.
Tu
che a tuo tempo hai già affrontato
I tuoi spiriti… tu che hai
risposto alla loro chiamata e sei sopravvissuta… aiutami, ti supplico.
Anche tu
mi stai supplicando al di là di quella porta,
ma io non posso lasciarti entrare.
Lasciare entrare
te sarebbe
come lasciare entrare lui. Lui che poco più di un’ora fa
ha tentato di strapparti la
vita, madre… ha tentato di ucciderti.
Io l’ho ucciso.
Ti ho salvata, madre?
Allora
salva tu me, ora. Te ne
prego.
Ogni
cosa è vuota, ogni pensiero è vuoto, ma tutto è sempre più scuro. Eppure fuori di qui brilla il
sole.
Il sole… non esiste in questa stanza.
Madre,
ti prego…
Una
superficie liscia, scura, fredda. Tutto ciò che
mi separa da te, Draco.
Ti supplico, lasciami entrare… ne ho bisogno… tu ne hai
bisogno.
Mi
sento ancora tremare, come quando la bacchetta di Lucius era tesa su di me, come quando il suo sguardo perforava il mio.
Ora
lui giace morto… invisibile… eppure è ancora presente.
Eppure
noi tremiamo.
Tremi
anche tu, vero Draco? Lo posso avvertire anche attraverso questa porta.
Ho
visto I tuoi occhi sul suo
corpo senza vita… già allora tremavi.
Dentro.
Nel modo peggiore.
Lasciami
entrare, Draco. Lascia che
ti abbracci.
Lascia che
scompaia questo gelo che sta
ibernando i nostri sensi… fuori
brilla il
sole.
Perchè
noi soggiorniamo ancora
nel buio, Draco?
Non dare loro ascolto. Non
dare ascolto a quelle serpi che ti
scavano dentro… è la voce
di tuo padre che si fa strada
in te… non la ascoltare,
Draco.
O
commetterai il
mio stesso errore.
Non
affogare nel buio che ti
circonda… non lo scambiare
per la luce
Il sole… non esiste in quella stanza.
Draco,
ti prego…
Fine
Questa
è decisamente la storia più strana che
mi sia mai capitato di scrivere… per questo desidererei davvero sapere cosa ne pensate…
Dolceamara.