Crossover
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Autore: Yashachan    26/12/2003    1 recensioni
Un cross over interessante che è tutto da scoprire. Una storia che merita di essere letta (e commentata) se non altro per l'epilogo
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: IL RITORNO IN PATRIA
- Zio Traiano!- esclamai, appena scesa dalla biga.
- Anna, nipote mia, come stai?-
- Io bene, e tu?-
- Anche, ma entra, non vorrai restare fuori?-
Seguii mio zio, l'imperatore Traiano, all'interno del palazzo. Erano anni che non ci mettevo piede e mi sembrava incredibilmente diverso, essendomi abituata agli stili orientali. Mi zio si sedette sul trono mentre io me ne rimanevo in piedi.
- Mi sei mancata molto, nipote.-
- Anche tu, zio.-
- Ti ricordavi della tua vecchia casa?-
- Un po', ma mi ricordavo soprattutto te, come sta lo Stato?-
- Ci sono molti briganti anche tra le legioni. Tu come sei stata in quel remoto Paese?-
- Mi sono subito abituata alle tradizioni, come puoi vedere.-
- Sei passata illesa attraverso il territorio dei Parti?-
- Sì, zio.-
- Le mappe come sono state?-
- Molto apprezzate dall'Imperatore di quel Paese.-
- Voglio farti conoscere delle persone. Sono i membri del gruppo "I Figli di Roma".-
Mi si presentarono personalmente e anch'io mi presentai.
- Zio, potrei ritirarmi a riposare?-
- Come vuoi, ricordi dov'è la tua stanza?-
- Sì, zio.-
Feci un inchino e mi allontanai. Entrai nella mia stanza e fiutai se c'erano trappole. Non c'era niente di niente. Chiusi la porta e mi tolsi il kimono, tenendo accanto a me la katana, la mia spada, e, come toccai il letto, mi addormentai. Erano giorni che non dormivo, cavalcando giorno e notte. Ormai sapevo perfettamente il giapponese, la lingua del Paese in cui ero andata, e, sì, mi ero anche innamorata di un mezzo spettro che era scomparso dopo aver finito il lavoro di mappatura.
Era stata una scomparsa piuttosto strana, visto che, ogni volta che si allontanava per più tempo dell'andata al gabinetto, mi avvertiva. Dopo era arrivata quella voce telepatica che mi diceva di non preoccuparmi per lui. Il giorno dopo avevo consegnato il lavoro e avevo potuto tornare a casa per chiedere a mio zio la possibilità di fare l'ambasciatrice romana presso l'Imperatore. Così ero tornata a casa il più velocemente possibile per poter tornare a salvare il mio amico.
Anna, se rivuoi l'hanyou devi uccidere l'Imperatore romano. mi disse una voce telepatica.
Mi sedetti di scatto.
Chi sei? Perché lo vuoi morto? gli chiesi.
Ascoltami se lo rivuoi vivo, l'hanyou, devi fare come ti dico, altrimenti lo vedrai morto nel Colosseo.
Dimmi, chi sei?
Uno che vuole la tua morte.
La mia morte... perché la vuoi?
Tu mi hai rifiutato.
Allora... tu... sei...
Sì, sono il nipote dell'Imperatore giapponese.
Tu... maledetto... perché volevi proprio me?
Perché sei romana e hai meravigliosi capelli...
SEI UN PORCO!
Può darsi... fa' come ti dico e il tuo amico vivrà. Ah, ah, ah...
Mi ridistesi. Come potevo fare per salvare il mio amico e mantenere vivo mio zio? Strinsi la katana.
Yasha chiama Inu, Yasha chiama Inu, Inu rispondi, passo. chiamai.
Yasha era il nome che mi avevano dato grazie alle caratteristiche combattive.
Qui Inu, felice di sentirti, Yasha-chan.
Mai quanto me. Sentimi, riesci a percepire qualcosa?
Sì, l'odore dell'acqua dolce, un fiume, e pesce.
Il nipote dell'Imperatore giapponese ti ha catturato e ti trovi al mercato del pesce. Chiederò a mio zio quando si faranno i giochi e troverò il modo di tirarti fuori.
Io ti aspetto.
Non credo che tu possa fare altro... ci sentiamo domani sera.
Mi riaddormentai più serena di prima.

ATTENZIONE: vale per tutte le mie fanfic: niente recensioni = niente capitoli nuovi!!!
  
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