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Autore: nerDyWolf    24/11/2010    0 recensioni
i pensieri e gli antefatti dell'Ethernal War GDR raccontati da Cassandra Vladeki, l'attuale imperatrice sovrana del Popolo delle Tenebre.. niente di che, ma ci tenevo a postarla anche qui ^^ come l'Ethernal War Story.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassandra Vladeki. Un nome, una storia anche lei.
Una storia di guerra come tante, una storia che ha lasciato il segno anche su di lei, l'impassibile neo-sovrana vampira del Popolo Oscuro che, dopo la morte dei genitori, è riuscita ad affezionarsi solamente alla sorella Ireth, alla consigliera fidata Sydney Logan che reputa più come un'amica e al proprio destriero, Thenaar.
All'apparenza potrebbe sembrare che non le importi nient'altro al di fuori di quelle tre creature e invece il suo cuore cerca qualcuno che ha perso 520 anni prima.

Perché io sono sicura che lui è da qualche parte che aspetta solo di essere trovato.

La Grande Guerra lei non poteva dire di averla combattuta perchè i genitori, Vladimir e Roxane Vladeki, avevano sempre evitato alle due figlie di scendere sul campo di battaglia. Lo avevano fatto per proteggerle, allenandole sempre e comunque nell'arte bellica affinché in caso di necessità in un futuro prossimo, sarebbero state entrambe in grado di cavarsela da sole.
E infatti Cassandra e la sorella si trovarono ben presto sole, forse troppo presto data la loro età.
Cassandra aveva quattordici anni e Ireth undici.

Giovani ed inesperte per un mondo tanto crudele.

La primogenita ancora ricorda quella missiva scritta dal padre all'arcangelo Rafael per chiedere di cessare la guerra e di stipulare la pace e instaurare rapporti per una convivenza civile.
Rafael aveva accettato e per firmare le trattative aveva voluto che i sovrani con le figlie si recassero direttamente nel suo palazzo. Ma Roxane aveva voluto che a proteggere Cassandra ed Ireth ci fosse un branco di licantropi.
Quando Rafael diede il segnale all'interno di quell'immensa sala si scatenò l'inferno.
Angeli ed elfi si catapultarono sui sovrani nemici e le le loro guardie personali. La battaglia lì dentro si protrasse a lungo, fino a quando i licantropi riuscirono a dilaniare lo stesso fautore di tutto ciò, l'arcangelo Rafael.

Infame traditore. Ti sei meritato una morte tanto atroce e dolorosa. Ricordo ancora le tue urla strazianti mentre venivi divorato vivo dai lupi.

Vladimir e Roxane non scamparono alla morte, ma la vampira riuscì a far mettere in salvo le figlie grazie all'aiuto dei licantropi che le fecero fuggire e nascondere.
Cassandra era stata trascinata via con la forza da uno dei lican, lei voleva restare con i genitori per salvarli ma non ci riuscì. Il ragazzo trasformato in lupo l'aveva letteralmente presa saldamente e con lei si era gettato dalla finestra del palazzo per fuggire.

Quel giorno io dovevo opporre più resistenza, ma come poteva una ragazzina di 14 anni appena fuggire dalla stretta di un lican quindicenne? Era troppo forte per me e se non fosse stato per lui io probabilmente a quest'ora sarei morta.

Lei e la sorella erano scappate a cavallo per un primo tratto di quella fuga, scortate sempre dal branco di licantropi. Molti erano morti per difendere le loro principesse dagli attacchi di elfi, angeli e maghi che erano partiti al loro inseguimento per uccidere anche loro.
A causa di un'imboscata erano state costrette a dividersi per salvarsi e cercare di depistare i nemici, confondendoli e facendoli tentennare su quale delle due giovani vampire seguire.
Cassandra aveva dovuto abbandonare anche il destriero bianco rubato nelle scuderie di Lithetya, troppo esausto per continuare quella sfrenata corsa. Aveva proseguito un po' correndo lei stessa e un po' a dorso dei licantropi. Volare in quella situazione sarebbe stato troppo pericoloso. Era facile individuare un vampiro trasformato.
Con lei erano rimasti solamente tre licantropi, di cui poi due morirono durante un successivo scontro presso la Laguna.
Ripensava spesso la vampira a quei giorni da latitante, lontana dalla sorella, mentre chiusa nelle sue stanze cercava di riposarsi liberando la mente. Ma non era mai riuscita a dimenticare del tutto.
Durante la fuga con l'ultimo dei suoi protettori in vita, che durò altri tre giorni, prima di giungere a Torre Oscura ebbe modo di vederlo anche in forma umana.

Ricordo ogni singolo lineamento come se fosse ieri.

Era di bell'aspetto, con occhi e capelli color cioccolato come il morbido manto quando si trasformava in lupo. Anche se aveva un anno più della giovane vampira era immensamente alto e questo, gli spiegò lui in seguito, era perchè i licantropi hanno molti più ormoni e il loro sviluppo è straordinariamente accelerato.
Il nome del ragazzo era Damon e in quei pochi giorni che era rimasto con la vampira per scortarla fino a Torre Oscura lei ne rimase come affascinata cercando di nasconderlo, perchè in fondo lei si vergognava. Una nobile a cui piace il proprio sottoposto era una cosa inammissibile all'epoca.
Soprattutto se lei un vampiro e lui un licantropo.
Lui si era dimostrato immensamente gentile nei suoi confronti nonostante le leggende dicessero che vampiri e licantropi si odiassero a morte. Per Cassandra e Damon era tutto l'opposto.
Avevano condiviso il cibo e durante la gelida notte avevano dormito l'uno accanto all'altra, vegliandosi a vicenda anche se la vampira non soffriva il freddo.
Un episodio in particolare le piaceva ricordare di quei tre lunghi giorni di fuga. Erano capitati proprio nel territorio delle Paludi di Cibras, dove trovare qualcosa da mettere sotto i denti era veramente difficile se non impossibile.
Damon stava benissimo e la fame che sentiva era poca. A Cassandra invece la gola bruciava per l'assenza di sangue, un richiamo a cui all'epoca le era impossibile ignorare perchè troppo giovane ed inesperta. Sarebbe impazzita entro breve tempo.
Vide il licantropo trasformarsi in umano e al primo momento non capì quello che volesse fare.
“Avanti Cassandra, hai bisogno di nutrirti.”
“Si ma non c'è niente qui che possa aiutarmi.”
“Ci sono io.”
E mentre pronunciava quelle tre semplici parole l'afferrava saldamente per le spalle e cercava il suo sguardo. La vampira scosse la testa.
“Non posso. Non voglio farti del male.”
“Lo so che magari non ho un buon sapore, ma ne hai bisogno. Non mi farai male.”
Cassandra non credeva alle dicerie che il sangue dei lican fosse disgustoso, non c'erano vampiri che potessero testimoniarlo.
Lei lo guardò fisso negli occhi in cerca di una risposta e di un ulteriore conferma.
“Tranquilla, starò fermo e non mi farai male.”
Disse sorridendole e mostrandole il collo nerboruto.
Cassandra vi si avvicinò con il viso e prima di affondare i lunghi canini nella carne vi posò un bacio.
Damon non si mosse e la vampira prese il minimo indispensabile per non comprometterne la salute debilitandolo troppo.
“Che sapore ho?”
Chiese il lican per sdrammatizzare vedendo che la giovane già stava meglio dopo essersi nutrita.
“Sei delizioso. Sciocchezze quelle che dicono riguardo il vostro sangue.”
Ed era vero. Non dovette più nutrirsi in seguito perché il viaggio terminò di fronte alle mura di Torre Oscura, ricongiungendosi con Ireth.
Una volta giunta a destinazione Cassandra tentò di convincerlo a rimanere, ma lui se ne andò dicendo che doveva tornare con il suo branco a dare una mano.
La vampira ne soffrì, prendendo quella risposta come un rifiuto da parte di Damon. Le aveva promesso anche che sarebbe ritornato una volta terminata la guerra, ma non lo rivide mai più.
Cassandra si rifiutava di credere che potesse essere morto combattendo e mai nessuno diede notizie né della sua morte né del fatto che potesse essere ancora vivo.

Persi i miei genitori, le persone che amavo di più al mondo e dopo soli tre giorni persi anche Damon solo perchè non riuscii a convincerlo a restare con me.

Soffriva Cassandra per questo, ma cercava di nasconderlo dietro una barriera di ghiaccio e non permetteva a nessuno di avvicinarsi a lei e di legarvisi sentimentalmente.
Continuava a cercarlo, facendo ronde notturne e diurne grazie all'anello del padre che la proteggeva dai raggi solari, ma di Damon non c'era traccia.
Si era innamorata e nemmeno se n'era accorta. Era stata una stupida a non capirlo prima, ma non voleva di certo darsi per vinta.
A volte quando dormiva tranquilla tra le sue stanze senza pensieri provava ad immaginarselo.
Un grosso lupo marrone e morbido dentro al quale si celava un ragazzo dall'aspetto ventenne, e di un solo anno più grande della vampira.

Prima o poi riuscirò a trovarti Damon, ovunque tu sia. Non mi sono dimenticata di te. E' passato tanto di quel tempo, ma ancora non ho smesso di sperare.

*angolino dell'autrice*
spero possa esservi piaciuta questa brevissima storia.. sono i pensieri di Cassandra e i fatti come si sono svolti durante la Grande Guerra.. l'ho scritta in un momento in cui avevo l'ispirazione, pechè mi sembrava doveroso dover raccontare qualcosa anche del passato di questo personaggio molto importante all'interno del gdr fantasy del mio forum.. ^^
chi ha voglia di commentare lo faccia pure, purchè a scopo costruttivo e non offensivo..
un morso! Cassy
   
 
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