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Autore: Aireen    24/11/2010    6 recensioni
“Possibile che tu debba sempre saltare alle tue stupide conclusioni? Diamine, fai parlare le persone prima di abbattere le loro opinioni con le tue irritanti pillole di saggezza!” Sbottò lui, apparentemente ignaro di aver appena infranto l’aura di pace che regnava solitamente all’interno della biblioteca.
“Se solo tu non ti comportassi come uno stupido idiota non ci sarebbe bisogno di alcuna pillola di saggezza!” E tanti saluti all’aura di pace.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione Jean Granger non sarebbe mai stata la prima a dichiararsi; per un qualche futile motivo era convinta che la mossa successiva toccasse solo e soltanto a lui, altrettanto futile individuo.

Fosse stata sua madre si sarebbe stufata già da tempo di aspettare e sarebbe andata a prendersi ciò che da tempo desiderava, fosse stata Harry… beh Harry magari no – da quanto sapeva era etero-, fosse stata Ginevra non ci sarebbe neanche stato bisogno di aspettare, Hogwarts sarebbe già stata ai suoi piedi.

Ma nessuna di queste persone la rispecchiava. Lei era semplicemente Hermione: un po’ acida, saputella, secchiona e nemmeno molto carina.

Oggi siamo in vena di complimenti eh.

Sospirò afflitta, non era colpa sua se si era innamorata di un tale idiota, o forse quella idiota era lei… pensava di aver interpretato nel modo giusto quegli sguardi, pensava che per lui fosse lo stesso… si era sbagliata? Beh ormai poco importava, l’aveva baciato. Il danno era fatto.

Scrollando le spalle, come se la faccenda non la riguardasse, tornò ai suoi libri.

Ottimo metodo Hermione… davvero sorprendente.

“Ok, adesso smettila di parlare con la tua testa… Avanti puoi farcela.” Sussurrò rivolta a se stessa.

“Ehi Hermione… posso… ehm… parlarti?” Ronald Weasley, le orecchie arrossate e l’aria sconvolta la fissava imbarazzato. Hermione tentò di assumere un’espressione convincente, senza far trasparire alcuna emozione. Contegno ragazza, contegno.

“Certo Ronald.” Non aggiunse una parola di più, sostenne lo sguardo di lui mentre le si sedeva di fronte e non diede alcune segno apparente di cedimento. Tipico.

“Ecco… ehm…” gli occhi di Hermione si ridussero a fessure, non lo lasciò terminare, si limitò a scuotere le spalle e a tirare fuori l’orgoglio.

“Non importa. So già cosa sei venuto a dirmi: non devi giustificarti. Se pensavo di piacerti? Sì. Mi sono ricreduta? Doppiamente sì. Amici come prima.” Il tono saccente e freddo, lo sguardo sicuro e tagliente… ecco cosa faceva uscire di testa Ron, e così fu.

“Possibile che tu debba sempre saltare alle tue stupide conclusioni? Diamine, fai parlare le persone prima di abbattere le loro opinioni con le tue irritanti pillole di saggezza!” Sbottò lui, apparentemente ignaro di aver appena infranto l’aura di pace che regnava solitamente all’interno della biblioteca.

“Se solo tu non ti comportassi come uno stupido idiota non ci sarebbe bisogno di alcuna pillola di saggezza!” E tanti saluti all’aura di pace.

“Sei solo una stupida so-tutto-io!”

“Non la pensavi così quando ti servivano i miei compiti, vero Ronald?”

“E non chiamarmi Ronald!”

“Sentiamo, adesso non posso nemmeno pronunciare il tuo nome di battesimo, Weasley?” Hermione era totalmente fuori di se: i capelli cespugliosi sparati in tutte le direzioni, gli occhi dilatati dalla furia, il respiro affannoso.

“Ti ho detto che…” Ma Ron non fece in tempo a controbattere.

“ADESSO BASTA!” Madama Pince si frappose tra i due che, troppo presi dalla loro lite, non l’avevano notata avvicinarsi.

“Voi due! Siete in una biblioteca, non alla coppa del mondo di Quidditch!”Sbraitò la donna. Ron ed Hermione abbassarono lo sguardo, pentiti.

“E ora tacete! Se non volete che vi sbatta fuori a librate nel sedere!” Ron soffocò una risatina, che ne scatenò un’altra - altrettanto trattenuta - da parte di Hermione.

“E tu!” Madama Pince puntò un dito accusatorio contro Ron, “baciala, razza di idiota!” E così dicendo se ne andò, sparendo dietro alcuni scaffali stracolmi di libri.

Ron guardò Hermione. Hermione guardò Ron. Entrambi scoppiarono a ridere, quasi istericamente, andarono avanti per un tempo che parve loro infinito…poi qualcosa cambiò. Ron divenne improvvisamente serio e si fece un po’ più vicino alla ragazza. Riuscivano a percepire i rispettivi respiri, e ciò non dispiaceva affatto a nessuno dei due.

“Forse… dovrei seguire il consiglio di Madama Pince.” Sussurrò incerto. E con lentezza avvicinò il suo volto a quello di Hermione, e finalmente le loro labbra si incontrarono in un dolce e a lungo atteso bacio.

E meno male che quel giorno Madama Pince si decise a fare la seconda mossa in vece di Ron, altrimenti quel bacio chissà quando sarebbe finalmente arrivato.

 

  
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