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Autore: Izuna     25/11/2010    1 recensioni
5 ore fa la mia sorellina è morta.
Davanti ai miei occhi.
E ora io sto per fare la stessa fine.
A volte la vita è proprio ingiusta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ELISA E LUCIA



Sono passate 5 ore e 21 minuti stando a quel che si legge su quell'orologio lassù.
5 ore fa...la mia sorellina è morta.
Davanti ai miei occhi, uccisa da quella creatura, che dovrebbe chiamarsi uomo, ma secondo me quello è tutto.
Ma un uomo no.
Non lo è per niente.
Ricambio posizione, mettendomi in ginocchio, ormai non posso far altro.
Lo so che non ho alcuna speranza.
La mia fine è vicina.
Vorrei alzarmi, scappare e urlare l'odio e la paura che ho dentro.
Ma non posso.
Le catene pesanti strette ai polsi e ai piedi mi tengono a terra. Non mi fanno nemmeno alzare per sgranchirmi un po le ginocchia.
I capelli mi cadono sulla fronte sudata, alcune ciocche sono attacate alle guancie bagnate dalle lacrime che ho versato interrotamente poche ore fa.
Alzo il viso.
Sono le 8:30.
Sono passati solo 5 minuti...
Riabbasso il viso quasi fino al pavimento in una posa arrendevole.
- Lucia...- Sussurro.
I miei occhi vagano sul punto in cui Lucia è stata uccisa.
C'è ancora sangue....
C'è ne tanto...troppo...
Chiudo gli occhi, impedendomi di vedere un secondo di più.
Le lacrime cominciano a scendere senza ritegno e io non faccio nulla per fermarle.
Riguardo l'ora.
L'attesa mi sta uccidendo.
So che non ho alcuna possibiltà di salvezza.
Spero solo di morire.
In fretta.

Sono le 9.00
E' passata già un'ora?
Chissà che cosa le sta facendo...
Un sacco di ipotesi terribili mi vengono alla mente.
la stara violentando?
l'avrà tagliata a pezzettini?
Scuoto la testa cercando di scacciare quelle brutte ipotesi.
Sospiro e appoggio la testa al muro.
Chiudo gli occhi e faccio vagare la mente.
Penso a lei.
A Lucia.
Penso ai suoi primi passi, alle sue prime parole, ai suoi primi imbarazzi, alle nostre prime uscite, ai suoi occhi azzurri e limpidi, ai suoi capelli lisci e morbidi come seta....
Apro gli occhi lentamente, pieni di lacrime.
Il cuore comincia a battere forte e il respiro si ferma.
Sta arrivando.
Lo sento.
Una porta di legno si apre, cigolando, rivelando l'assassino.
Viene verso di me.
Ha ancora il coltello in mano sporco di sangue con cui ha ucciso Lucia.
Mi toglie le catene e barcollando mi alzo.
Non provo a scappare, tanto sarebbe inutile.
Mi strattona fino al centro della stanza, dove aveva ucciso Lucia.
Alza il coltello e me lo mette davanti alla gola.
Nel suo sguardo non spicca niente.
Nessun sentimento.
Nessuna emozione.
Solo odio e pazzia.
Mio padre è diventato pazzo, per colpa mia e di Lucia.
Solo per colpa nostra.
Chiudo gli occhi e alzo la testa per mettere in mostra il collo.
Non griderò.
Non piangerò.
Non invocherò pietà.
Proprio come ha fatto lei.
Lucia.
- Addio... Elena.- Mi dice con una voce rauca.
Addio...papà.
Sento un dolore allucinante al collo, spalanco la bocca ma non emetto alcun grido.
Mi sta sgozzando con ferocia e senza pietà.
Le lacrime, però, non riesco a trattenerle, scendono mischiandosi col sangue che sta uscendo dal mio collo tagliato.
Cado a terra.
Il collo brucia e pulsa come impazzito e faccio fatica a respirare.
Riesco a immagianare il taglio profondo che lo delinea da una parte all'altra.
Ma questo non è niente al confronto di quello che sta provando ora la mia anima, il mio cuore.
Volevo almeno morire a fianco di Lucia.
Con lei.

All'improvviso mi sento prendere in braccio con forza.
 E' mio padre? Dove mi porta?
Con tutta la forza che ho cerco di restare in vita, mi accontento anche di pochissimo tempo.
Ti prego occhi non chiudetevi.
Cuore continua a battere.
Respiro non fermarti.
Devo vederla!
Devo vedere Lucia!
So che mi sta portando da lei.

Entraiamo in  una stanza dove Lucia è distesa a terra, in un bagno di sangue, prima di vita.
L'assassino mi posa a terra
, vicino a Lucia, senza alcuna delicatezza facendomi scappare un gemito quando il collo tocca terra. 
Vedo che prende un coltello e se ne va chiudendo la porta.
Poco dopo sento un urlo maschile che mi fa accaponare la pelle.
Si è ucciso.
Mi giro verso Lucia.
E' bellissima.
La sua pelle è bianca come la neve, la testa è girata verso di me
Il collo è sporco di sangue come il pavimento attorno a lei.
Lentamente con grande fatica le tocco una guancia e comincio ad accarezzarla con delicatezza.
- ...vorrei raggiungerti...dovunque tu sia ora, Lucia...- Sussurro prendendo grandi respiri. Le prendo la mano e la stringo al petto. - Ti prego...aspettami. Questi ultimi battiti sono...per te.-
Tu-tum
Perchè dovevamo morire?
Tu-tum
Perchè in questo modo?
Tu-tum
Che colpa avevamo?
Tu-tum
Non è giusto...
Tu..Tum...
In fondo la nosta unica colpa è stata quella di amarci.
Ti amo...Lucia.
Tu...
...
...
...
Il suo cuore non batte più.
Sono le 10:10 e qui sono morte Elisa e Lucia.
Chissà, forse, nel posto in cui sono adesso, potranno finalmente amarsi.



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Fine...
beh non è un granchè...sono alle prime armi >.<
ditemi se vi è piaciuta! le critiche sono ben volute!
ciao!

  
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