Introduzione:
Quando tu partisti
Base di Anfabia- corridoio 11- data 7\6\2602
unità n°609
L'avevano appena trasferito in un’altra base.
Questo fatto non lo entusiasmava più di tanto, nè lo rattristava. Era completamente indifferente a ciò.
Neanche lui sapeva bene il perché . Forse, il motivo era dovuto al fatto che non era mai riuscito a stabilire rapporti di nessun tipo con nessuno nella vecchia base…
Il suo carattere era spesso freddo, o almeno, così lo aveva sempre visto la gente.
Sarebbe partito non appena lo avessero chiamato. Questione di minuti o secondi.
Base di Anfabia- corridoio11-
Unità n°609 + Unità n°607
Ora si trovava nel corridoio bianco, sempre vuoto. Lo sguardo fisso sul pavimento e una sigaretta tra le dita.
- Voglio dirti una cosa Xainash-
Lo sguardo profondo del giovane quindicenne dai capelli neri si rivolse in direzione della ragazza bionda che gli aveva rivolto la parola.
-Che cosa vuoi dirmi?-
-... beh ... buona... buona fortuna.-
-...-
-Ti saluto-
-...-
"Mi voltai rapidamente e mi diressi a passo svelto lungo il corridoio con un gran rumore di tacchi.
-...Ouy!- esclamò improvvisamente..
Allora, mi fermai. Mi voltai decisa, guardandolo dritto negli occhi.
-Grazie- concluse timidamente.
Sorrisi, come illuminata in volto. Poi mi voltai e salutai di spalle con un cenno della mano, mentre mi dirigevo verso l'uscita , porgendo una mano sul viso, ormai bagnato da qualche lacrima
."Ma questo…non successe. Ovviamente… come c’era sempre stato da aspettarsi da Luy Xainash.
Ma perché? Ouy Seqel, la bionda, aveva sempre cercato di capirlo… ma senza riuscirvi…
Dal giorno del loro incontro… un soldato semplice che viene presentato a una dei tanti suoi prossimi compagni…
Comunque la sua mente confusa non aveva mai smesso di sognare e il ricordo del primo giorno non l’aveva mai lasciata sola… che stranezza: tutto per un semplice incontro con un compagno nuovo che stava sempre zitto, o rispondeva a monosillabi mentre lei gli mostrava l’edificio dove sarebbe stato addestrato.
- Arrivederci... Seqel-
Quella sensazione di timore nei suoi confronti, quel morso allo stomaco, si erano tramutati in un leggero sentimento di gratitudine, compiacimento, contentezza per aver risposto al suo timido ,e allo stesso tempo deciso saluto,…per aver pronunciato parte del suo nome. Non lo aveva mai fatto…
Ok, adesso mi fermo qua…. Senò l’introduzione tira x le lunghe e voi vi addormentate…
Mi piacerebbe moltissimo sapere una vostra opinione, un commento oppure una semplice ipotesi su come vi immaginate che possa essere un racconto introdotto così… grazie in anticipo!
Ciao ciao!!!! Piccola Alex
PS grazie x aver dedicato questi pochi minuti alla lettura di questa paginetta… =D