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Autore: visbs88    26/11/2010    9 recensioni
Degli spaccati sulla vita dei miei due personaggi preferiti della Squadra dei Sette, gruppo che adoro... Bankotsu e Jakotsu!
Genere: Azione, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bankotsu, Jakotsu, Squadra dei Sette
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita da mercenari'
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Oh Kami-sama, sono terribilmente in ritardo *.* perdono!!!
Per di più, ho tanta paura che questo cappy mi venga uno schifo…
Alla fine, ho deciso di trattare anche la vendetta degli Shicinintai, con il relativo primo incontro con Inu & Co.!!!
D’accordo, vi lascio alla storia!
Buona lettura!
 
- Eccolo là. L’ho trovato, finalmente.
Sogghignò crudelmente.
Bankotsu era tornato. La lunghissima treccia ondeggiava al vento, mentre osservava trionfante quel palazzo maledetto. Ondate di ricordi lo travolsero. Non certo ricordi piacevoli.
Bene, per il momento avrebbe accantonato Naraku e la missione che il demone gli aveva affidato. Ora aveva una sola parola nella testa: vendetta. Non avrebbe mai perdonato, mai. Il dolore e la paura provati erano rimasti impressi nel suo cuore, come marchiati a fuoco. Sensazioni troppo orribili per venire dimenticate. Mai avrebbe scordato il volto di Jakotsu in quei momenti. E già questo bastava da solo. Poi c’era tutto il resto: il tradimento, l’uccisione degli altri compagni, la propria morte… ogni cosa.
Li avrebbe uccisi tutti, tutti, dal primo all’ultimo. Vendetta. Doveva anche riprendersi la sua amata compagna, la sua Banryu. Vendetta.
Voleva, però, che prima conoscessero personalmente l’orrore e l’angoscia che la sua Squadra aveva provato a sua volta.
“Ma certo!” pensò, sussultando “Una lettera!”.
Subito dopo, si rese conto di cosa significasse.
Una lettera. Dannazione. Lui sapeva scrivere a malapena, figuriamoci comporre un testo! Con un gesto di stizza, chiamò Kohaku. Il ragazzino l’aveva aiutato a trovare il palazzo, ed ora era nel bosco ad osservarlo. Accorse alla chiamata.
- Sì, potente Bankotsu? – domandò con rispetto.
- Portami dei fogli. Ah, e anche un pennello con l’inchiostro.
Il giovane sterminatore s’inchinò e corse via rapidamente. Poco dopo, era di ritorno col materiale richiesto.
- Bene. Va’ a chiamare i miei fratelli. Di’ loro che sono arrivato – ordinò nuovamente. Aveva preferito lasciarsi precedere dai compagni, ma ora desiderava davvero rivederli. Purtroppo, aveva saputo che Mukotsu e Kyokotsu erano stati uccisi, quest’ultimo da Koga, uno dei nemici di Naraku. Scrollò le spalle. Non era certo un bel pensiero, lo sapeva, ma l’importante era che Jakotsu fosse vivo. Teneva anche agli altri compagni, naturalmente, ma non c’era confronto con lui.
 
Era sull’orlo di una crisi di nervi. Non ci riusciva, maledizione! Possibile che scrivere una lettera di minaccia fosse così dannatamente complicato?!
- Preparatevi alla sedizione… No, non è così, accidenti!! – gridò, accartocciando l’ennesimo foglio.
Gemette, coprendosi il bel volto con una mano, quando Kohaku lo chiamò.
- Potente Bankotsu.
Il ragazzo grugnì in risposta.
- Vi ho portato i vostri compagni.
Un ottimo modo per sollevargli il morale, senza dubbio.
- Fratellone, siamo noi! – la voce di Jakotsu. Il sorriso gli spuntò sulle labbra.
- Ehilà!!!
Jakotsu. Gli pareva che non si vedessero da qualche secolo. Ora, però, c’erano i compagni con loro. Non poteva mostrarsi troppo aperto nei suoi confronti.
Non gli piacque molto il fatto che si fosse inginocchiato davanti a lui. Troppo formale. L’avevano fatto tutti, in realtà. Poteva passarci sopra.
Tagliò corto sul discorso Mukotsu-Kyokotsu. C’era una questione più urgente. Quella dannatissima lettera. Per fortuna, Renkotsu sapeva scrivere e anche esprimersi bene. Preferì, per questo, non iniziare con le problematiche. Certo, non se lo sarebbe aspettato da Renkotsu. I Saymiosho, gli insetti di Naraku, l’avevano informato su ogni cosa successa. Anche del fatto che il pelato (XD) si fosse appropriato dei frammenti della compagna di Inuyasha, l’altro nemico da eliminare. Sperò soltanto che Renkotsu comprendesse i suoi sbagli. Ancora non sapeva come sarebbero andati a finire.
Dettò la lettera al mercenario, mentre Jakotsu chiedeva entusiasta:
- Faremo una spedizione punitiva?!
Sicuramente, anche lui non poteva scordare. Era sempre stato un tipo allegro, tuttavia questo non cancellava il fatto che avesse sofferto. Tanto. Troppo.
- Sì, in quel castello – rispose deciso.
- Ah… vuoi dire… - la voce di Jakotsu si affievolì. Eccoli, i ricordi. Vivi come non mai, anche per lui.
- Esatto. Proprio il castello del signore che ci fece tagliare la testa dieci anni fa.
Si erano recati da lui così fiduciosi, certi di divertirsi.
 E si erano divertiti davvero un mondo, pensò Bankotsu con sarcasmo. Mai esperienza era stata più meravigliosa. Che piacere, vedere i propri compagni crollare uno dopo l’altro, senza poterli difendere… Dovette sforzarsi per non mostrare la rabbia.
Jakotsu gli si era avvicinato, era dietro di lui. Già, l’amico aveva ragione… potevano vendicarsi sullo stesso nemico di dieci anni prima. Quello sì, che sarebbe stato divertente… Prima, però, doveva riappropriarsi della sua Banryu. Senza di lei si sentiva incompleto, non poteva combattere.
- Ci fecero un bello scherzo, vero? – disse con amarezza, un sorriso forzato sul viso. Per fortuna, intervenne Renkotsu. Gli mostrò la lettera.
Bankotsu dovette riconoscere che il compagno era davvero utile. La lettera era perfetta. Chiamò Kohaku e gli ordinò di portarla al signore. Tanto, era un ninja… No? E allora cosa? Beh, faceva lo stesso.
Guardò il ragazzino andarsene con rapidi balzi, quindi notò una bella farfalla bianca volare. Vide lo sguardo di Ginkotsu rivolto ad essa. Renkotsu aveva reso il mercenario ancora più meccanico… non aveva nemmeno le braccia. Bankotsu provò un po’ di pena e anche un po’ di pentimento per i pensieri di prima. Non doveva sottovalutare gli altri compagni solo perché Jakotsu era al primo posto. Con uno scatto, prese la farfalla e la portò a Ginkotsu, sorridendogli.
- Tieni. Non volevi mangiarla? – chiese, affabile.
La solita risata metallica echeggiò. Uhm, forse aveva capito male.
Guardò la bella farfallina. La lasciò libera. Era uno spietato mercenario, ma non ancora fino al punto di prendersela con gli insetti. Almeno non per il momento.
Tutti guardarono in silenzio la creatura alzarsi in volo e andarsene, finché Renkotsu non domandò:
- Primo fratello… Non dovremmo preparare l’attacco?
Ah, dannazione a Renkotsu e alle sue tecniche di battaglia. Una lettera bastava, no? E poi, che preparativi occorrevano? Cosa c’era di più bello di vedere la gente terrorizzata? Un sorriso beffardo apparve sul suo bel viso, rendendolo affascinante più che mai (*.* nd me). Finalmente. Mancava poco, molto poco. E poi avrebbe avuto di nuovo la Banryu tra le mani, per uccidere, a fianco dei suoi compagni. Per quanti soldati avesse potuto radunare, il castellano non sarebbe riuscito a fermarli. Ah, sì… doveva anche ritrovare quel dannato comandante con la maschera. Pregò ardentemente che fosse ancora vivo. Era curioso di vedere che viso c’era dietro quella copertura. Gliel’avrebbe strappata, per godersi il suo volto sconvolto dal terrore…
 
“Forse, saresti riuscito a scappare, se non avessi aiutato i tuoi compagni così, fino all’ultimo. Hai dato la vita per loro. Che gesto nobile… tranne per il fatto che non sei riuscito a salvarne nessuno.”
 
Dannato… Quanto avrebbe dato, pur di poterlo uccidere con le proprie mani! Quella frase era stata orribile da sentire in quel momento. Se anche fosse stata quella la sua unica colpa, sarebbe bastata. Ma non era l’unica. Bankotsu aveva notato l’incremento di forze contro Jakotsu, durante quella battaglia infernale. Quel dannato comandante doveva aver dato l’ordine di uccidere proprio lui. Fece una smorfia. Era così palese che fosse il suo migliore amico? A quanto pareva…
Alzò gli occhi verso il palazzo. Mancava poco.
Gli incubi dei paesani si sarebbero avverati.
Avrebbero pensato che gli spiriti adirati dei Sette fossero tornati in vita per distruggere. Tecnicamente, era vero. Se non per il fatto che era risorti anche in corpo, non solo in anima.
Quegli stolti… avevano pure innalzato una lapide in loro onore, con la speranza di placarli. Come se bastasse una pietra sotto la quale essere seppelliti per far perdonare tanta sofferenza.
Si sarebbe goduto ogni grido, ogni richiesta d’aiuto… anche loro, avrebbero chiesto aiuto, se ci fosse stata anche solo una persona disposta ad aiutarli.
Sette contro migliaia… che lealtà. Non che il numero avesse mai contato per loro. Non c’era stato nemmeno un signore che avesse capito che non avrebbero mai tradito chi avesse richiesto i loro servigi. E da solo, lui, Bankotsu, aveva pure dovuto difendere gli altri… Aiutami… quell’urlo di Jakotsu gli rimbombava ancora in testa, facendolo rabbrividire. Nemmeno lui era riuscito ad aiutarli
Ma mancava poco. L’idea del sangue e della vendetta lo eccitava.
Mancava poco, e l’avrebbero pagata tutti, uomini, donne e bambini.
Mancava poco, e tutti avrebbero scontato il loro debito con loro, la Squadra dei Sette… tornata per conto dell’Inferno. Dall’Inferno.
 
To Be Continued…
 

Oddio, sono caduta un po’ nel dramma alla fine XD
Piccola nota: la scena della farfallina l’adoro, per questo l’ho riportata! *.* Ban lì è così… così… così… assolutamente dolcissimo *.*
E poi, adoro il suo sorriso bastardo *.*
Ok, la smetto di vaneggiare…
 
RINGRAZIAMENTI
 
Innanzitutto, grazie a ryanforever, lovlygirl, Hartee e Miss Adler per aver recensito “Perché ho pensato a lui”, e grazie a lovlygirl per averla messa nelle preferite ^.^
Riguardo alla nostra storia, grazie mille ad Hartee per averla messa nelle preferite ^.^
Grazie davvero anche a Piccola_Lady per averla messa nelle seguite ^.^
Ringrazio anche LittleSango e Hartee per avermi messa tra gli autori preferiti *.*
Inoltre, grazie a Hartee, fmr18_onepiece, Miss Adler, Blu Notte, lovlygirl e harua_96 per aver recensito gli scorsi capitoli!
 
Dunque, so che questo capitolo è piuttosto breve… però mi sembra abbastanza pieno di riflessioni, quindi spero che lo gradirete comunque *.*
Mi raccomando, fatemi sapere!!
Visbs88
   
 
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