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Autore: phoebe91    26/11/2010    1 recensioni
Salve a tutti!Come avrete capito questa storia è una rivisitazione della storia d'amore tra l'eroe Achille e la sacerdotesa di Apollo Briseide!Una tormentata relazione in mezzo ad una guerra sanguinaria...un amore impossibile tra due persone di popoli opposti e in guerra fra loro...l'amore che supera anche la guerra e la morte...in un odiessea senza fine!
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Achille/Briseide
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5

 

La luce del mattino entrò attraverso gli  spiragli della tenda. Un piccolo raggio colpì in pieno viso Briseide,che si svegliò. Aveva il corpo arrotolato nelle lenzuola,Achille era accanto a lei,la osservava incuriosito  <<   Buongiorno!Hai dormito bene?  >> chiese,

lei accennò un sorriso <<  Si,abbastanza!E tu?  >> lui fece spallucce 

<<  Per quello che ho dormito…  >> disse con tono alludevole. Poi si alzò e iniziò a vestirsi <<  Dove vai?  >>

<<  A controllare la situazione!  >>

<<  Mi sembra tutto tranquillo!  >>

<<  Può darsi,ma non si sa mai!Tu resta qui!  >> intimò. Briseide annuì mentre lui usciva…

 

A Troia intanto,Ettore stava cercando un modo per organizzare una sommossa. Paride gli si avvicinò <<  Ettore…  >>

<<  Cosa c’è?  >> 

<<  Volevo parlarti di una cosa!  >> 

<<  Dimmi!  >> il ragazzo si fece serio 

<<  Stavo pensando,se io combattessi con Menelao,forse ci lascerebbe in pace!  >> Ettore lo guardò torvo <<  Non dire sciocchezze!Non sai quasi tenere una spada in mano e speri di battere Menelao?!Moriresti inutilmente!  >>

<<  Ma almeno vi lasceranno in pace!Menelao mi odia,se io morirò…  >>

<<  PIANTALA!Non l’hai ancora capito???Loro non saranno contenti finché non ci distruggeranno!Elena non c’entra più niente!  >> Paride abbassò lo sguardo 

<< Allora cosa facciamo?Hanno già vinto!  >> 

<<  Non avranno vinto finché non prenderanno Troia!Attaccheremo ancora stanotte!Li coglieremo nel sonno e poi ci ritireremo!  >> 

<<  Ma ci avete già provato!  >>

<<  E’ l’unico modo che abbiamo per ridurre il loro numero!Non è una cosa onorevole,ma non posso fare altro….nemmeno io posso qualcosa contro quei 

guerrieri!  >>

<<  Ti riferisci ai Mirmidoni?  >> Ettore strinse il pugno 

<<  Quei maledetti…che Apollo li fulmini tutti!  >> imprecò Paride. Ettore sorrise rassegnato <<  Apollo…Lui non è più con noi!  >> dalla porta entrò un vecchio dalla barba bianca <<  Nestore…che succede?  >> 

<<  Il consiglio si riunisce principe!  >> 

<<  Arrivo subito!Vieni Paride,dobbiamo andare…  >>.

Il consiglio era composto da tutti gli anziani della città,compreso Nestore. Priamo in quanto re,presiedeva il consiglio. Il re si rivolse al suo primogenito 

<<  Ettore…allora dicci,cosa hai intenzione di fare?  >>

<<  Padre, contro i guerrieri Mirmidoni non possiamo fare molto purtroppo, io suggerisco di attaccare durante la notte!Così forse possiamo sperare di ridurre il loro numero e cogliendoli di sorpresa, abbiamo maggiori possibilità di vittoria!  >> uno degli anziani replicò <<  Ma ci avete già provato principe e i risultati non sono stati così buoni!  >>

<<  Se li affrontiamo apertamente avremo solo un'altra sconfitta!A voi la scelta!  >> gli anziani si consultarono per un po’ tra loro e poi uno di loro disse <<  Lasciamo la decisione al nostro re!  >> Priamo si alzò <<  Io mi fido ciecamente dell’esercito e di mio figlio,perciò qualunque decisione prenderà la appoggeremo!  >> Ettore ringraziò con un cenno del capo e poi andò nelle sue stanze con Andromaca e il piccolo Astianatte…

 

Il giovane Patroclo si stava allenando con la spada,quando vide Achille avvicinarsi. <<  Ehilà cugino!Come va?  >>

<<  Patroclo…! Novità? >>

<<  Nessuna…E tu?  >> Achille non rispose <<  Ah ah…Quel silenzio è sospetto!  >> <<  Piantala…Io ti ho chiesto se ci sono novità riguardo alla battaglia!  >>

<<  E io ti ho risposto,nessuna!I Troiani ci temono cugino!  >>

<<  Già…!  >>

<<  Come va con quella donna? >>

<<  Perché ti interessa?  >>

<<  Se sei arrivato ad attaccare uno dei tuoi per lei vuol dire che ci tieni proprio! >> 

<<  Sciocchezze…detesto solo che si maltrattino le donne…tutto qui!  >>

<<  Si si ci credo!  >> Achille se ne andò sorridendo. Poi incontrò Ulisse

<<  Buongiorno Achille!  >>

<<  Buongiorno Ulisse!  >>

<<  Ti vedo allegro stamattina!  >>

<<  Non ti ci mettere anche tu…  >>

<< Come vuoi!Agamennone ha intenzione di scendere in battaglia!  >>

<<  Cosa?  >>

<< Si,pare che Menelao voglia incontrare il giovane che gli ha rubato la moglie!  >> <<  Sarà uno spettacolo allora!  >>

<<  Sarai dei nostri?  >>

<<  Come sempre Ulisse…come sempre!  >> Ulisse fece un cenno con il capo…

 

Come Menelao voleva, lui stesso con suo fratello e l’esercito Greco si portarono davanti alle mura di Troia. Un messaggero portò il messaggio a Priamo che acconsentì ad un incontro,a condizione che non ci fossero lotte. Achille osservava la scena su uno dei due splendidi cavalli che,secondo la leggenda,gli erano stati donati da Poseidone. Ma ovviamente era un mito inventato dalle popolazioni che temevano Achille. Quando Ettore e Paride uscirono,seguiti dall’esercito,ci fu il rimbombo delle voci dei guerrieri. Menelao ghignò

<<  Le donne sono proprio sciocche…Non so come Elena ha potuto preferire quel damerino a me!  >> Paride strinse i pugni ma fu fermato da Ettore <<  Piantala di fare l’idiota!Lui ha chiesto solo di vederti…  >>

<<  Mi dispiace Ettore,ma questo non mi basta!Io lo sfiderò…  >>

<<  PARIDE!  >> prima che il fratello potesse fermarlo il giovane stava già parlando

<< Re di Sparta,tu parli tanto,ma battiti con me!Se ti batterò devi giurarmi sul tuo onore che lascerai in pace Troia!  >> tra i guerrieri si levarono sonore risate. 

<<  Cosa stai dicendo?Tu vuoi combattere contro di me?  >> 

<<  Si!ma devi accettare le mie condizioni!  >> 

<<  E se ti sconfiggessi?  >>

<<  Allora potrete continuare ad attaccare Troia!  >>

<<  Bene allora,le mie armi!  >> subito gli furono portate spada e scudo. Paride si armò a sua volta, <<  Cosa ti è saltato in mente?Ti ucciderà!  >>

<<  Se lo farà allora morirò combattendo fratello,ma devo provare a salvare la mai patria!Però Ettore,se mi succedesse qualcosa…promettimi che dirai a nostro padre che lo amo,e dirai ad Elena…  >>

<<  Glielo dirai tu…ora non pensare a niente… devi concentrarti sul tuo nemico,ricorda ciò che ti ho insegnato,concentrati sulla sua spada e…buona fortuna!  >>

<<  Grazie fratello…  >> Paride scese in campo,Menelao aveva uno sguardo soddisfatto sul volto,sapeva di vincere. La battaglia iniziò… Menelao si gettò con tutta la sua forza sul ragazzo,lo scudo fu macellato dopo soli due colpi. Un terzo violento fu affibbiato all’elmo di Paride che schizzò via. Mentre Paride fu messo in ginocchio si difese scagliando una pietra che colpì il re in piena bocca. Ma dall’altra parte gli infilzò la spada nella gamba,quando Paride capì di essere spacciato perché disarmato iniziò ad essere colto dal terrore. Scappò in ginocchio riparandosi dietro le gambe del fratello. Manelao intimò <<  Che codardo!Ettore,manda tuo fratello a combattere,o è buono solo a fregare le donne degli altri?  >>

<<  Non posso farlo,lui è mio fratello!  >> 

<<  Allora vuol dire che Troia ha violato il suo stesso patto!GUARRIERI, ECCO L’ONORE DI TROIA!  >> si avvicinò con la spada tesa per uccidere Paride,ma Ettore afferrò la sua e lo trapassò. Quando Menelao cadde, Agamennone aizzò l’esercito che si gettò come una furia su Ettore,difeso dai suoi soldati. Le lance di fuoco pronte assalirono i Greci che morirono a masse. Achille rimase a guardare la scena pietosa, vergognandosi per quegli uomini. Agamennone lo raggiunse irato 

<<  MANIGOLDO,perchè non chiami le tue truppe?Mio fratello è stato ucciso!  >>

<<  E i tuoi uomini stanno perdendo re!Ritira le truppe,ti conviene!  >> e voltandogli le spalle se ne andò <<  VILE!SOLDATI TORNIAMO ALL’ACCAMPAMENTO!  >> i guerrieri si ritirarono all’ordine del re…

 

Quando Agamennone ebbe celebrato le onoranze funebri al suo fratello giurò vendetta ad Achille. <<  Sono stufo del suo comportamento! >> Ulisse cercò ancora una volta di giustificarlo <<  Ha lasciato combattere i suoi uomini,perché adirarsi?  >> 

<<  Perché lui si rifiuta di combattere per il suo re!E io sono stufo!Ma è arrivato il momento di porre fine a questi suoi capricci!AIACE!  >> il guerriero entrò inchinandosi <<  Si mio re?  >>

<<  Dov’è Achille?  >>

<<  E’ al fronte nord mio re,sta istruendo le truppe!  >>

<<  La sua tenda è vuota?  >>

<<  C’è solo quella schiava mio signore,Achille non le permette di uscire!  >>

<<  Allora entreremo noi,vai,portamela qui! Da oggi sarà la mia schiava!  >> Aiace fu titubante <<  Ma mio re,Achille si adirerà parecchio…  >> 

<<  Non me ne frega nulla!IO SONO IL RE,VAI!  >> Aiace uscì di corsa. Andò in tutta fretta nella tenda di Achille,pregando gli dei che lui non arrivasse. Quando Briseide lo vide entrare si alzò impaurita,intuendo ciò che stava per accadere 

<<  Cosa volete fare?  >>

<<  Il mio re ti vuole come schiava!  >>

<<  Ma io sono già di Achille,non potete farlo!  >>

<<  Mi dispiace,ma io eseguo i suoi ordini!  >> 

<<  Se lo fate vi ammazzerà tutti!  >>

<<  Allora sarà meglio che ci sbrighiamo!  >> la trascinò di peso per un braccio 

<<  NO,LASCIATEMI!!!  >> Briseide fu condotta presso Agamennone. Ulisse tentò di fermarlo <<  Per favore Agamennone non lo fare,capisco la tua ira,ma se lo fai nessuno potrà fermarlo!  >>

<<  Che venga,e io la ucciderò!Portatela nella mia camera!  >> Briseide tentò di dimenarsi,ma non riuscì a liberarsi. Ulisse corse fuori infuriato, sperava che Achille sarebbe tornato il più tardi possibile. Ma sapeva anche che nessuno lo avrebbe placato questa volta... 

  
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