Capitolo
XX
Il
copione era facile. Facile facile: bastava che Karl dicesse
“Ti amo” in lingua
tedesca.
E allora
perché si stava trasformando nel solito momento di cazzeggio
libero?
Non era
neanche mattina troppo presto, o pomeriggio troppo tardi!
-Ich
habe nichts dagegen- (Non mi dispiaci)
-Stop!-
Karl
non poteva neanche fregare la regista, perché lei un
po‘ di tedesco lo
masticava.
-Machst
mich verrückt, Baby- (Mi fai impazzire, piccola)
-Stop!
Allora Karl, o ci mettiamo d’accordo o passiamo qui tutta la
giornata!-
Genzo
stava ridendo come un pazzo dietro le telecamere.
-Lassen
Sie uns fremd- (famolo strano!)
-STOP!-
Niente
da fare!
**
-Signori,
vi
annuncio ufficialmente che io e Miss Isabel Sutton ci siamo fidanzati
giusto
una settimana fa, e che siamo intenzionati a sposarci entro le Idi di
Marzo!-
In
quel momento
successe il pandemonio: all’improvviso arrivarono due vestiti da senatori romani (degli
asciugamano
sistemati meglio che poterono), e con un colpo accoltellarono Karl;
questo si
aggrappò ad uno dei due e disse,
“morente”.
-Tu
quoque Brute,
fili mi!-
E
morì in scen,a
nello sgomento di tutti.
Poi il
tedesco si
rialzò in piedi e, con Shingo e Tsubasa, fece
l’inchino davanti ad una regista
completamente congelata.
-…mi
serve un moment.-
**
Da
sempre era
risaputo che Kojiro e Genzo approfittavano di ogni momento sul set per
dirsene
(e anche darsene) di tutti i colori.
Quel
momento lo
avrebbero ricordato per sempre.
-Non
starai mica
scappando? Sarebbe proprio da ridere…-
-Io
scappo? E tu
invece?-
-Qui
non si tratta
di me, ma di te.-
-Se si
tratta di me
non ficcarci il naso.-
-Oh,
“non ficcarci
il naso!”, ma che linguaggio nobile che usiamo!
Che
succede Price,
la fifa ti ha seccato le palle?-
-E te
invece,
Lenders? Ti sei pisciato sotto nel vedere tuo fratello pestato dal tuo
patrigno?-
-STOP!
Separateli!!-
**
Due
sono i problemi
nel condividere spazi: o si litiga … o si fa sesso.
Se con
Kojiro Genzo
era solito bisticciare ogni due per tre, con Isabel …
-…In
fondo siete
tutte uguali voi signorine…Fate tante le
preziose… e poi…-
La sua
mano
agguantò la schiena di Isabel e la spinse, prepotentemente,
verso di sé,
facendola aderire completamente al suo corpo e arrivando a sfiorarle il
volto
con le labbra.
-Vi
basta qualche
parolina per sciogliervi. Anche tu sei così?-
-STOP!
Pausa!-
Isabel
stava per
allontanarsi quando Genzo la bloccò, tenendola attaccata a
se.
-Dammi
cinque
minuti per calmarmi.-
**