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Autore: Sweet_Juliet    27/11/2010    6 recensioni
ciau a tutti!
eccomi con questa nuova fanfic, un missing moment riguardo ...
lo scoprirete solo leggendo!!!
Giulia
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 Sorpresa!!!

 
Da HP7 pag 267-268
Secondo quanto Silente aveva detto a Harry, Voldemort aveva nascosto gli Horcrux in luoghi per lui importanti, perciò cominciarono a recitare, in una sorta di tetra litania, i posti dove sapevano che Voldemort era vissuto o era stato. L’orfanotrofio in cui era nato e cresciuto; Hogwarts, dove aveva ricevuto un’istruzione; Magie Sinistre, dove aveva lavorato dopo la scuola; poi l’Albania, dove aveva trascorso gli anni dell’esilio: queste erano le basi delle loro ipotesi.
 
[…]
Pag 269-270
Senza altri indizi, tornarono a Londra e, nascosti sotto il Mantello dell’Invisibilità, cercarono l’orfanotrofio di Voldemort.
Hermione entrò di soppiatto in una biblioteca e scoprì dai registri che l’edificio era stato demolito molti anni prima. Andarono a vedere e si trovarono davanti a un palazzo di uffici.
“Potremmo cercare di scavare nelle fondamenta” suggerì Hermione poco convinta.
“Non avrebbe mai nascosto un Horcrux qui” dichiarò Harry. L’aveva sempre saputo: l’orfanotrofio era il posto da cui Voldemort aveva voluto sempre fuggire, non vi avrebbe malcelato parte della sua anima. Silente gli aveva mostrato che Voldemort cercava magnificenza o nobiltà mistica nei suoi nascondigli; quello squallido, grigio angolo di Londra era quanto di più lontano da Hogwarts si potesse immaginare, o dal Ministero della Magia, o da un edificio come la Gringott, la banca magica, con le sue porte d’oro e i pavimenti di marmo.

 
 
Si smaterializzarono, tornando nella foresta dove avevano lasciato Ron, ancora troppo debole dopo essersi spaccato per poterli seguire.
Entrarono in quella che ormai era diventata la loro casa per raccontare all’amico del loro ennesimo fallimento, ma qualcosa non andava, il fuoco era acceso, ma non furono accolti dal consueto russare di Ron.
Si spostarono verso i letti: erano tutti vuoti
Allora perlustrarono tutta la tenda e non ci misero più di due minuti a capire che era completamente deserta.
Spaventati, corsero fuori e si divisero per cercarlo nella foresta circostante.
Ron non si trovava e Harry ed Hermione erano disperati.
Avevano passato al setaccio ogni centimetro di terra intorno alla tenda ed era ormai pomeriggio inoltrato, quando stava quasi per abbandonare la ricerca, che Hermione notò un movimento alla sua sinistra.
Si girò e si trovò davanti Ron, che teneva le mani nascoste dietro la schiena e aveva le guance arrossate.
“Tu!” aveva urlato puntandogli un dito al petto,
“Dove sei stato? Come hai osato muoverti dalla tenda? Hai un braccio mutilato! Harry e io ti cerchiamo da ore! Eravamo così preoccupati, non sapevamo cosa fare, dove andare, dove cercarti. Avrebbero potuto catturarti, avrebbero potuto ucciderti! Ti rendi conto?!”
Riprese fiato e continuò, sarcastica: “No, non te ne puoi rendere conto! Hai pensato solamente che sarebbe stato carino farsi una passeggiata in mezzo al verde, sdraiarsi nel prato, come se non fossimo ricercati in tutto il mondo magico!”
Hermione era a corto di fiato, si fermò per un momento e fece per ricominciare a urlargli contro, ma Ron fu più veloce e le mise una mano sulla bocca per fermarla.
“Hermione, calmati” tentò di dire.
“Calmati?! Come faccio a calmarmi saresti potuto morire, morire capisci! E noi non l’avremmo mai saputo, saresti potuto cadere in un fosso o un fiume e annegare nelle correnti o…”
“Hermione aspetta, non è successo niente. Mi ero solo perso, non sapevo più come tornare …”
“Ah, ti eri solo perso. E se non avessi trovato la strada?! Avresti vagato ininterrottamente per questa foresta enorme!” lo rimbeccò lei “ E poi perché cavolo sei uscito dalla tenda, sapevi che saremmo andati all’orfanotrofio!”
“Ti giuro che ho un buon motivo per questo”
“Un buon motivo?! Ne dubito fortemente!” lo interruppe di nuovo “Ma va bene! Sentiamo!”
Ron la guardò negli occhi, titubante, portò le mani, che aveva nascosto fino ad allora, davanti al petto, mostrando un grazioso mazzo di fiori selvatici.
“E questi cosa sarebbero?” chiese lei incuriosita.
“Beh, … buon compleanno Hermione!” le disse arrossendo fino alla punta delle orecchie.
“S-sono per me?!” domandò incredula.
“Beh, sì. Ero uscito per questo, quindi … Tanti auguri!” le disse sorridendo mentre le consegnava i fiori e le dava un veloce bacio su una guancia.
“Io … io” cercò di dire lei.
“E’ tutto a posto. Ti perdono per avermi urlato contro fino ad ora, ma solo perché oggi è un giorno speciale” le disse giocoso e fece per tornare alla tenda.
Poi, come ripensandoci, si girò: “Ancora buon compleanno Hermione!” e s’incamminò sorridendo.
Lui non la vide, ma una piccola lacrima di gioia solcò la guancia della ragazza e venne raccolta dalla corolla di un piccolo fiore.
 
 
 
 
Angolo Autrice:
ciau a tutti!!!
Eccomi con questa piccola fanfic, un missing moment riguardante il compleanno di Hermione …
Spero vi sia piaciuto!!!
La parte in corsivo è tratta da Harry Potter e i Doni della Morte
Un bacione
Giu

   
 
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