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Autore: _Emanuela_3    28/11/2010    1 recensioni
*Storia in REVISIONE. I capitoli revisionati saranno indicati con un asterisco vicino al titolo"
Ciao a tutti è la prima storia che posto su questo sito, siate clementi (:
La storia racconta di Scarlett Bronw, più semplicemente Scar, americana sulla carta d’identità ma inglese nel cuore! Ha un sogno: diventare giornalista!
Crede che Londra sia il suo “ posto nel mondo” ma, si sa, al destino piace giocare…
Landon Edward Dawson Spencer, o meglio Principe Landon bla bla bla, erede al trono di Freeland. È fidanzato da sette anni con Elisabeth Hamilton, un amore che per anni l’ha travolto ma che adesso…bè adesso non lo sa neanche lui.
Eppure il loro matrimonio sembra a tutti un passo così ovvio ma, si sa, al destino piace giocare…
Molto spesso il racconto sarà accompagnato da frammenti di canzone, ma non reputo questa storia una songfic ^^. Grazie per l’attenzione, spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CLAUDIA: *___* non so trovare le parole per ringraziarti! Lee tue parole mi fanno sempre tanto piacere, dico davvero. Sei sempre tanto cara. =) GRAZIE infiniteSono felice di aver tirato fuori il lato umano di Beth, in lei c’è molto di più che la  maschera, ormai fissa, da arrampicatrice sociale J.Vedremo se e come si evolverà il suo personaggio per ora non ho deciso niente!   Spero che apprezzerai anche questo capitolo.

 

***Capito XVI***

22 DICEMBRE

 

* Dicembre…il freddo inizia a farsi pungente. Le strade e i negozi iniziano a decorarsi a festa. La neve imbianca il paesaggio. Le coppiette pattinano mano nella mano sul lago ghiacciato. La città si prepara al Natale, tutti sembrano più buoni e più felici.

S: manco per pochi mesi e al posto delle ciambelle vendi hot - dog?

Volto lo sguardo in direzione della voce e incontro gli occhi vivaci di Scarlett. il suo sguardo è più maturo, il suo viso più magro, i suoi capelli più lunghi. Eppure il suo sorriso è rimasto sempre lo stesso.

I: aah sapevo saresti tornata!

S: avevo un debito da saldare!*

 

SCARLETT

 I: avevo un debito da saldare.

Ritorno per un attimo a quel giorno …

E: L’Iraq non è una terra amica, ci sono tanti pericoli. E il tuo sguardo mi dice che sei pronta a rischiare tutto e che hai bisogno di qualcosa che ti tenga a galla. Così ti sto dando un motivo per tornare.

E infatti era così. Non avevo più niente da perdere e anche se qui avevo un futuro marito, mio fratello e i mie amici ad aspettarmi, non avevo niente per cui tornare. Le parole di Eric sono state l’ancora di salvataggio che aspettavo.

Inizio a vagare per il parco con un hot – dog in mano. I colori invernali lo rendono magico e misterioso.

Mi accuccio sotto una quercia e inizio a pensare al matrimonio. Mancano cinque giorni e sono tornata in tempo per la prova vestito. Mi va leggermente largo ma la sarta ha promesso di sistemarlo in tempo. Math si è trasferito provvisoriamente a casa mia per godersi la sua “ sorellina”, le cose con Laura vanno alla grande e non potrei esserne più felice. Aaron mi riempie di mille attenzioni e non fa altro che parlare del grande giorno, mamma è ormai impazzita.

Papà, la persona più silenziosa che io conosca, ha smesso il suo silenzio per dirmi – se tu sei felice, io sono felice. Ma non credo che la proiezione umana di Ken ( Aaron -_-“) possa renderti felice.-

Non ho saputo che rispondere; di certo poteva risparmiarsela ma, la cosa che più mi brucia è che ha ragione.

Cris e Carla sono uniti più che mai, ma dovranno dividersi il 27 perché lui sarà i testimone di Landon e lei sarà la mia damigella d’onore. Se la situazione non fosse così “triste” mi metterei a ridere per l’assurdità della cosa.

In quanto a me, l’idea del mio , sempre più vicino, matrimonio non mi elettrizza; ma per fortuna tutti, tranne mi padre, spacciano l’euforia per la mai promozione in felicità per il “grande giorno”.

Mi guardo intorno. Londra vestita di bianco è un magico spettacolo. gli alberi ormai spogliati dalle verdi foglie sembrano coprirsi di soffice cotone.

Sembra che tutto possa succedere. Che il tempo possa fermarsi, tornare indietro, andare avanti. Tutto è puro, semplice e delicato come un ficco di neve.

Ispiro a pieni polmoni e l’aria gelida mi entra in corpo. Mi dico che tutto può ancora succedere…

 

LANDON

Tra cinque giorni mi sposo e non potrei essere meno felice per l’evento. La famiglia di Beth al completo è ospitata nei vari alberghi di Freeland.

Mia madre si finge euforica, mia sorella non fa altro che lanciare occhiate a Beth, mio fratello non sarà presente alla cerimonia, mia suocera non fa altro che lanciarmi sguardi tristi…e in tutto questo gli unici due ad’essere felici e gioiosi sono Beth e suo padre. La loro ilarità inizia a darmi sui nervi.

Per fortuna c’è Cris che con una scusa o con un’altra riesce a portarmi fuori da questo manicomio.

Cr: Moro –si moro! Il carissimo Cris mi ha fatto tingere i capelli- so che è un argomento of limits ma lei è tornata.

È tornata, questo significa che è viva!!

I: giusto in tempo per il matrimonio…

Dico amaramente. Già il suo matrimonio che cade lo stesso giorno del mio.

Cr: già…

I: mi manca Cris…

Cr: va da lei allora! Molla tutto e  va a riprendertela.

I: non posso…ho delle responsabilità verso Beth.

Cr: hai delle responsabilità anche verso te stesso!

 

Nello stesso momento…

 

S: Mi manca Carla…

Ca: va da lui allora! Molla questa farsa e va riprendertelo!

S: non posso…ho delle responsabilità verso Aaron.

Ca: hai delle responsabilità anche verso te stessa!

 

23 DICEMBRE -4

 

*Tra quattro giorni si sposano…ma non insieme. È la cosa più assurda che ho visto da quando ho questo carretto. E ne è passata di acqua sotto i ponti.

Questa mattina lui è venuto a correre. Sembrava una furia, non si è fermato mai. Si è ripreso alla grande dall’infortunio, peccato che c’è un muscolo che nessuna terapia può sistemare, una volta spezzato: il cuore!

Scarlett è passata all’ora di pranzo a prendersi un hot – dog. Lui se ne era appena andato.

Si rincorrono senza raggiungersi mai. *

 

SCARLETTE

Mi affretto a fare gli ultimi regali di Natale. Le strade di Londra sono –se possibile- ancora più trafficate del solito. Gente che corre da una parte all’altra carica di pacchi e pacchettini. Bambini sorridenti davanti alla vetrine dei giocattoli o in fila per farsi la foto con il Babbo Natale di turno. Già i Babbi Natale, sono praticamente ovunque. Con in mano la loro campanella dorata. Ragazzi finalmente in vacanza dalla scuola sfrecciano sulle piste ghiacciate a suon di risate. Ghirlande e vischio decorano tutta la città. Sembra di stare in Lapponia nella città del caro Babbo. Tra tutta questa meraviglia scorgo all’inizio di Oxford Street i magazzini Selfridges. Meta! Qualche ora lì dentro e risolverò tutti i miei problemi per i regali.

 

LANDON

 

Cr: amico lo sai, tu sei come un fratello per me…però basta! Non né posso piùù!

Sorrido! Infondo a ragione è un intera giornata che giro per le strade di Londra alla ricerca di una casa, ma niente fa al caso mio.

Beth si è rifiutata categoricamente di accompagnarmi è ancora ferma sulla sua decisione di rimanere a Freeland, ma non me ne preoccupo. Se mai userò la nuova casa per scrivere.

Proprio non capisce che ho bisogno di staccarmi da quel mondo ovattato, dalla vita mondata e tutto il resto.

Come al solito la mia mente…

L: Cris non sei stato tu a dirmi che per Natale potevo chiederti un qualsiasi regalo?

Dico sorridendogli. Lui scuote la testa.

Cr: eri depresso, prossimo al suicidio, e non sto scherzando! –dice, mentre sorride- Sembravi un cucciolo abbandonato è normale che io da amico ti abbia offerto di sceglierti il regalo. Però ora il depresso sono IO! E poi che regalo è accompagnarti in giro a scegliere casa? Per non parlare di quando ci hanno presi per una coppia omosessuale! Intendiamoci io non ho niente contro di loro ma sai com’è…sono un sportivo,  abbastanza –minimizza lo sbruffone- famoso e se finisce sui tabloid che io e il mio RAGAZZO stiamo comprando casa INSIEME sono fritto. E non per la mia reputazione ma per Carla che farà trovare i miei resti a Ulululu!!

L: una volta era Honolulu!! –dico ormai piegato in due dalle risate- E poi A M O R E, non è il caso di raccontare della nostra storia a Carla? – dico mentre mi avvicino ammiccando-

Cr:  ti preferivo depresso…e poi togliti quel cappello –si riferisce al cappello di lana che copre la mia nuova acconciatura, che colpa ne ho se tinto di scuro non mi sento  a mio agio?

Cris continua a ciarlare ma non lo sento. Una ragazza ha catturato la mia attenzione mentre passava tra la folla. È Scar ne sono certo. Ha lo stesso sguardo di quando l’ho vista per la prima volta in aeroporto. È lei. È lei.SCARLETT

Sentendomi osservata mi volto. E lui è dall’altra parte del marciapiede. Resto immobile. Non posso credere ai miei occhi. LUI è lì a pochi passi da me. basterebbe attraversare. Ci fissiamo. Entrambi sorpresi. Il cuore inizia a pulsare freneticamente.

 

LANDON

Si volta e i nostri occhi si incontrano. Tutto intorno a me prende a girare. Annullo tutti i rumori esterni e resto solo con lei. Riesco quasi a percepire il suo battito, che batte all’unisono del mio.

Ci fissiamo. Distanziati soltanto da una strada. Basterebbe solo attraversare.

 

LANDON/SCARLETT

 

Ma ancora una volta è il destino a decidere per noi. Proprio quando decido di attraversare, di mollare tutto e correre dalla mia metà della mela, un camion passa. Un camion dico. Un camion che passa per Oxford Street. Quante volte può capitare in un anno vedere un dannatissimo camion passare per questa via? Due? O forse tre volte?

Caro destino a che gioco stai giocando?

 

SCARLETT

 

Ci metto due secondi ad allontanarmi, quasi correndo. Arrivo con il fiatone ai magazzini ed entro attraverso le grandi porte.

Un camion…scuoto la testa e cerco di darmi un contegno. Quello era un segno…un segno che devo andare avanti…senza di lui…senza di noi. Un segno che dovevo lasciarlo andare…di nuovo.

 

LANDON

 

Immobile osservo il camion passarmi davanti, con estrema lentezza. So già che lei non sarà lì quando questo bestione passerà.

Non le correrò dietro, la lascerò andare…perché è questo che fanno gli innamorati….si lasciano andare. Lei ha lasciato andare me, ha capito. Ora è il mio turno.

 

 

   
 
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