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Autore: Silver_Hex    28/11/2010    4 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Eppur si muove.

Sirius non riusciva a crederci, era al settimo cielo. Aveva appena baciato Hermione e sentiva di non riuscire a farne più a meno. Aveva accarezzato il suo corpo, assaggiato le sue labbra e la sua pelle. Si chiese cosa lei stesse pensando di ciò che era accaduto, se si fosse pentita, ma poi ricordò che era stata lei ad iniziare e voler continuare. Gli aveva chiesto di non fermarsi e non se lo era fatto ripetere due volte e aveva proseguito fino a che Harry non li aveva interrotti.
Quando aveva deciso di sfruttare la massimo quel fine settimana di pausa dalle lezioni universitarie di Hermione non aveva certo previsto uno sviluppo come quello. Ecco cosa poteva accadere in una noiosa domenica pomeriggio.
Lily osservava la scena dalla finestra abbastanza perplessa, quel pomeriggio c'era davvero un gran bel traffico nel cortile di casa e quando Hermione entrò in casa la chiamò per offrirle un tè, e forse, offrirle conforto.
«La lezione oggi è durata poco?» chiese prendeva il vassoio di biscotti.
«Ehm sì in effetti è durata poco, è molto stancante. Non è il caso di strafare.» disse arrossendo ricordando come mai aveva interrotto la “lezione”.
«Va tutto bene?» chiese Lily perplessa per quella reazione, ora era davvero molto curiosa.
Hermione sollevò lo sguardo verso di lei, arrossì e sorrise felice, poi per poco non cadde dalla sedia su cui era seduta quando entrò Sirius. Lily si voltò e vide un sorriso increspare le labbra dell'amico.
Dalla cucina dove stava parlando con James, continuò a osservarle, Hermione invece non osava alzare lo sguardo e quando arrivò anche Harry che le rivolse un sorrisino malizioso, andò nel pallone.
Era imbarazzatissima e non sapeva come comportarsi. Lily oramai non aveva dubbi su cosa potesse aver interrotto le lezioni con Sirius, un po' più complesso era comprendere il ruolo di Harry in tutta quella storia.
Era quasi certa che Harry avrebbe avuto qualche difficoltà ad accettare una relazione tra loro due, ma quel sorrisino malizioso aveva aumentato i dubbi anziché dissiparli.
«Hermione ti va di parlarne?» disse Lily decisa a sapere.
«Parlare?»
«Granger non fare la vaga, voglio i dettagli e sapere cosa voleva dire quel sorrisino di mio figlio.» disse con un leggero ghigno diabolico stampato sul viso.
«Ci siamo baciati, o meglio credo di essergli saltata addosso. Oh che vergogna, sembravo una disperata. Non oserò mai più parlare con Sirius. E Harry ci ha beccato mentre ci baciavamo.»
«Tu quello lo chiami baciarsi? Eravate un tutt'uno non si capiva bene chi eri tu e chi era lui. Vista dalla porta la scena era tutto tranne che un semplice bacio.» disse Harry comparendo all'improvviso. Hermione avvampò e Lily rise sommessamente.
«Harry li hai interrotti. Che guastafeste!» disse Lily punzecchiando il figlio con la bacchetta.
«Ehi nessuno pensa a me? Lo shock di vedere la mia migliore amica e il mio padrino assieme!» disse quasi indignato. «Comunque questa non te la perdono. Da quanto va avanti?»
«Da poche ore, non era mai successo nulla. Dai Harry non farne una tragedia, un giorno te lo avrei detto.»
«Sì certo, se non vi beccavo col cavolo che lo avrei saputo!»
«Non esagerare come tuo solito non ero pronta a dirtelo. Con il tempo lo avrei fatto.»
«Ci ho parlato...» aggiunse senza specificare altro.
«Hai deciso di farmi soffrire vero? Non mi dirai mai cosa vi siete detti, giusto?»
«Come sempre la prima della classe, amica mia.» disse con un sorrisino malvagio.
«Poco importa, non avrò più il coraggio di guardarlo in faccia dopo oggi pomeriggio.»
In cucina James osservava attentamente l'amico. 
Era preoccupato per lui, non era mai stato tanto sano di mente, ma ultimamente era particolarmente fuori di zucca. Quel pomeriggio poi rideva come un ebete, aveva un'aria terribilmente soddisfatta, e se non avesse avuto la certezza che Mocciosus fosse morto, avrebbe pensato ad un nuovo scherzo da provare su di lui. Un paio di volte lo aveva visto osservare Hermione e Lily e s’insospettì quando Harry li raggiunse in cucina con un ghigno da degno malandrino.
«Che sta succedendo?»
«Niente Ramoso, tutto come sempre.»
«Non hai nulla da dirmi, come mai sei qua e non a fare lezione ad Hermione? Non stava bene?»
«No, no stava benissimo.»
«Ed Harry cosa voleva da te? So che è venuto a cercarti per qualcosa...»
«Non ne ho la più pallida idea, sai?» disse ritornando al presente. Aveva seguito Hermione fuori proprio per sapere da Harry perché era andato a casa sua, ma la discussione si era portata su altri argomenti.
«Tu sei sicuro di stare bene?»
«Mai stato meglio, grazie.» disse continuando a sorridere come un ebete.
«Parla ti prego, non riesco a vederti in queste condizioni.» disse James disperato.
«Tu e tuo figlio avete uno strano tempismo. Questa volta mi ha interrotto lui.»
«Bacio o quasi?»
«Bacio e quasi altro.» disse con un ghigno di soddisfazione.
«Ora si che riconosco il mio amico. Che farai ora?»
«Parlerò con lei e mi assicurerò di blindare la stanza per evitare qual si voglia interruzione. Non so se mi spiego.» spiegò pratico Sirius.
«Approvo amico, se mi dici quando terrò a bada Harry.»
«Lui è sistemato, mi ha dato il suo “benestare”.» disse con un sussurro quasi indignato. «Non voglio rischiare come oggi. Da qualcuno avrà preso non credi?» chiese sarcastico.
«Spiritoso, vedi di trattarla bene o te la vedrai con me. Chiaro?»
«Tranquillo amico non ho intenzione di farla soffrire. Non posso pensare di perderla, ne morirei.»
«Non credevo di vedere mai questo giorno, Felpato innamorato! Devo scrivere a Remus e informarlo, sai oramai le scommesse erano alle stelle.»
«Che amici, grazie.»
«Perché sei ancora qua? Al posto tuo l'avrei già portata via.»
«Adesso è impegnata con Lily non vorrei disturbarle. Vedi stanno parlando, magari dopo cena.»
Durante la cena Sirius e Hermione si scambiarono sguardi imbarazzati tra le risatine della famiglia Potter. Nessuno osò fare domande su quello che avevano scoperto per evitare di complicare le cose tra loro, ma appena passato il momento critico non si sarebbero certo risparmiati i commenti. Per ora era molto più importante parlare della festa di Halloween, non bello come quello di Hogwarts ma degno della famiglia Potter-Weasley.
Era una bella sensazione stare seduti a scegliere i vestiti di Halloween e fare l'elenco dei dolci preferiti, ricordare i tempi di Hogwarts, una vera serata in famiglia come non capitava da tempo. 
Poi da quando si era confidata con lui, il peso di quell'amore impossibile le era parso nullo.
Harry e Hermione stavano bevendo un po' di Burrobirra quando James interruppe le loro chiacchiere.
«Hermione non ho mai capito come mai tu e il biondo siate diventati amici.»
«Beh dopo la caduta di Voldemort tante cose sono cambiate. Draco a differenza del padre non è mai voluto diventare mangiamorte. Poteva diventare un assassino, ha scelto di non esserlo.»
«Sì ma perché proprio tu e lui?»
«Ci siamo trovati, abbiamo parlato a lungo. All'inizio era solo la scuola e gli esami, poi abbiamo parlato di quello che ci è successo. Avevo bisogno, forse, di confrontarmi con lui dopo quello è successo.»
«Non ci avete mai raccontato cosa è accaduto a Malfoy Manor.» era un'affermazione, non una domanda o una richiesta di spiegazioni. Sirius non aveva preso bene quell’esclusione.
Harry e Hermione si guardarono, entrambi non amavano parlare di quella sera di puro terrore. Ne erano usciti vivi solo grazie a Dobby e non avevano nemmeno avuto il tempo di dirgli grazie che era morto.
«Sono stata torturata con cruciatus da Bellatrix. Lei mi ha fatto questo taglio sul collo.» disse Hermione scostando il collo del maglione.
«Non solo, ha avuto la prontezza di inventarsi una storia credibile per la presenza della spada di Godric. E ne siamo usciti vivi solo grazie a Dobby, che è morto a causa del coltello lanciato da Bellatrix mentre fuggivamo via.» proseguì Harry.
«E dopo tutto questo tu e il biondo avete fatto amicizia?» chiese James incredulo. Sirius fissava il suo bicchiere d’idromele di madama Rosmeta.
«Sì, avevo bisogno di parlare con qualcuno. Ho vissuto quell'esperienza con Harry e Ron, lui era dall'altra parte. Anche lui si è preso la sua dose di cruciatus da sua zia per aver fallito la missione. Abbiamo molto in comune, e parlare con lui mi ha aiutato molto più di quanto credessi possibile.» disse con la voce che tremava.
«Beh potevate parlarne con noi.» disse Sirius disapprovando tutta la situazione.
«Tutte le cose hanno bisogno del loro tempo. E poi anche lui aveva bisogno di parlare con qualcuno di ciò che era accaduto sotto i suoi occhi.»
«Beh non penso che sia un buon motivo per escludere noi.»
«Non generalizzare, lei è sua amica. Io al massimo lo tollero.» disse Harry offeso.
«Sirius...» disse Hermione con un sussurro. Lui uscì di fretta da casa. «Ti prego fermati.» disse raggiungendolo in cortile.
«Perché ti sei tenuta dentro questa storia. Perché parlarne solo con lui.»
«Lui sogna ancora la notte le mie urla, si è sentito impotente per non averci saputo aiutare. Lui non è un mangiamorte, non ha mai condiviso quella follia, non è Bellatrix. È stato obbligato, plagiato e convinto che quella era la strada migliore.»
«Poteva tirarsi indietro.»
«Lo stava per fare appena Silente gli ha offerto una via di fuga, ma le cose non sono andate come tutti speravano. Silente è morto e nessuno poteva proteggere lui e sua madre.»
«Continua a chiamarti mezzosangue, ti disprezza, disprezza quelli come te. Come puoi essere sua amica?»
«Se c'è una cosa che ho capito durante tutto questo tempo è che sono fiera di essere una mezzosangue, non vorrei mai essere diversa da ciò che sono. Sono stata insultata per anni, torturata proprio per la mia nascita. Lui continuerà a chiamarmi mezzosangue, ma non mi odia e non mi disprezza. Mi rispetta, non chiedo altro.» disse arrabbiata e offesa dalle sue parole.
«Hermione mi dispiace non volevo farti arrabbiare, semplicemente non capisco e non riuscirò mai a capire come puoi tollerarlo.» disse lui avvicinandosi a lei per abbracciarla. «Ma devi promettermi che non mi escluderai mai più dalla tua vita. Certe cose non te le puoi tenere dentro in questo modo. Per tanto tempo ti ho osservato e ti ho visto triste, spenta e non parlavi con nessuno di ciò che era accaduto ed io mi sentivo morire dentro perché non ti potevo aiutare in nessun modo. Scoprire che Malfoy era il tuo novo “amico”, vederlo accanto a te...»
«Mi dispiace non volevo escludere nessuno, ma parlarne con lui era come una necessità. Non potevo rimandare il confronto con lui.»
«Meglio tornare dentro?»
«Non saprei, sono in vena di follie. Mi porti a fare un giro sulla tua moto?» chiese arrossendo un poco.
«Non devi farlo se non ti va, e non devi farlo per compiacermi.»
«In genere quando voglio fare qualcosa è perché ne sono convinta. Vorrei davvero fare un giro sulla tua moto, con te.»
«Bene Granger, ti porterò fino alle stelle allora!» disse con un sorriso malandrino.
«Sirius?» chiese tra il timoroso e l'arrabbiato.
«Non avrai paura?»
«Ti piacerebbe.» disse lei raggiungendo e prendendogli la mano.
A quel contatto Sirius sussultò felice e mosse la mano in modo da intrecciare le dita. Sul suo volto apparve un sorriso soddisfatto, forse non era necessario barricarsi in casa e mettere incantesimi contro i Potter, gli avrebbe dato fastidio se il suo migliore amico e il suo figlioccio si fossero feriti gravemente solo per averlo interrotto.
Intanto dentro casa i Potter osservavano i due discutere all'aria aperta.
«Dite che dovremo preoccuparci?» chiese Lily.
«No fino a che Hermione non tira fuori la bacchetta Sirius ha qualche possibilità di uscirne tutto intero. Senza contare che lei lo ama, non gli farebbe molto male in ogni caso.» disse Harry ridacchiando.
«Sì, poi è ora che inizino a parlarsi. Ultimamente Sirius è intrattabile.»
«Bene, ma dove credete che vadano ora?» disse Lily vedendo i due che s’incamminavano verso casa di Sirius.
Poco dopo sentirono un rombo e videro la moto di Sirius alzarsi in volo.
«Ha usato la moto per far colpo su di lei! Un classico.»
«Che banale.» disse Harry.
«Meglio che organizzare scherzi ridicoli o camminare tronfio per i corridoi come faceva qualcuno.»
«Se lo avessi saputo prima, ti avrei portato a fare un giro sulla scopa già al primo anno!» disse James abbracciando la moglie.
«Potter giù le zampe. Non sarei mai venuta con te.»
«Andiamo Evans non far la preziosa, mi ami lo so.»
Harry alzò gli occhi al cielo, suo padre era davvero incredibile. In quel momento rincorreva per tutta casa sua madre che faceva di tutto per evitarlo.
Era sempre così alla fine dopo interminabili ore d’inseguimenti per tutta la casa facevano pace. Era magnifico poterli vedere discutere e riavvicinarsi.
Hermione era stretta alla vita di Sirius, volare non le piaceva per nulla ma era con lui è questo bastava per placare ogni timore.
«Allora che te ne pare?»
«Magnifico. Tra quanto scendiamo?»
«Non dirmi che hai paura, sei con me.»
«Sì sono con te, ma preferisco quando siamo a terra.»
«Lo avevo immaginato che ti piaceva di più a terra!» disse lui malizioso.
«Black.» disse Hermione tentando di essere seria, ma poco dopo le scappò una risata.
«Tieniti forte ora scendiamo.»
«Grazie.» disse con un sussurro.
Atterrarono in una zona poco abitata lontano dalla città. Sirius evocò delle coperte e dopo averne steso una per terra pose l'altra sulle spalle di Hermione. La notte era fredda e anche grazie alle fiammelle di Hermione non sentirono minimamente quel freddo pungente.
Si baciarono a lungo, parlarono di loro e di cosa fare. Si misero d'accordo per passare il prossimo venerdì assieme, da soli. Era quasi l'alba e alle nove Hermione aveva lezione. Era stanca morta e si fece accompagnare al campus del college.
Sirius dopo averle fatto compagnia ancora per un po' e aver bevuto assieme una cioccolata calda tornò a casa in volo.

✎ Info & Co.

Capisco che il titolo sia un po' ambiguo... ma al momento si riferisce solo al modificarsi dei rapporti tra Hermione e Sirius. I prossimi capitoli saranno a "luci rosse" ma non so cosa ne uscirà dato che non mi sono mai cimentata in questo genere XD.
Anche Sirius mi ha chiesto un bonus per far male, molto male ad uno dei due Potter *.*
L'interrogatorio di Lily è rinviato ad Halloween, ha "bisogno" di una complice spietata come solo l'altra rossa può essere.
Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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