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Autore: CareNJ    28/11/2010    1 recensioni
E lei, lei così semplice e fragile, era diventata ciò che da sempre odiava. E si odiava, con tutta se stessa, quando perdeva il controllo. Un giorno decise di lasciarsi andare, Caroline Forbes uscì dagli schemi, quando lo inconrtò.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note : Questo capitolo non so come mi è venuto, so solo che ci ho messo quattro ore per scriverlo. Quattro lunghe ore, concludendolo a mezzanotte meno un quarto. Ero esusta. Perciò mi scuso. E ringrazio Valentina per avermi aiutato tanto, per avermi correto questo capitolo. 

E ringrazio chi mi ha recensito l'altro capitolo. :)

Capitolo otto. - Yes, vampires have feelings instead.

 

"Elijha." Ripeté Caroline, come se lo stesse mettendo a mente, fissandolo in qualche angolo del suo cervello per non dimenticarlo."Curioso come nome." Fece una risatina composta alla fine. Non volava assolutamente mancare di rispetto al nuovo conosciuto, ma era davvero curioso come nome. Lei non sa chi sono io. Pensò il ragazzo davanti a lei. “Chissà a cosa pensavano i miei genitori mentre lo sceglievano.” Sorrise ironicamente, della sua battuta. Caroline era contenta che il suo umorismo non lo avesse ferito. Aveva percepito subito che era un vampiro, sia dal portamento, sia di tratti caratteristici del ragazzo. Aveva gli stessi lineamenti, finissimi di Damon. Non certo quelli rozzi di Tyler. Nuovamente a pensare a Tyler.  Scosse la testa, quasi a cacciare via quel pensiero che la fece sorridere. “ Sono le cinque del mattino passate, non riuscivi a dormire?” Chiese la ragazza curiosa, lo era sempre stata fin da bambina, quando era solita domandare ai suoi genitori il perché di tutte le cose. “Ho un po’ di cose per la testa. Problemi famigliari da risolvere e ho pensato che una passeggiata a Falls non mi avrebbe fatto di certo male.” Caroline scosse la testa al sentire quelle parole, usava le stesse parole che usava Stefan. “ Caroline, che c’è?” Chiese lui. “ Niente pensavo ad un mio amico, parlate nello stesso modo, voglio dire le stesse parole, stessa educazione, magari provenite dalla stessa epoca.” Sorrise cordiale. Anche lei aveva una buona educazione, almeno quella Liz non gliela fece mancare. “ Come si chiama questo vostro amico?” E le dava del lei. La cosa la affascinava tantissimo. Era totalmente presa da quel ragazzo, quasi l’avesse assorbita. “ Stefan, Stefan Salvatore.” Disse orgogliosa. Sapeva che Stefan era molto popolare come ragazzo, o come vampiro e conoscerlo la faceva stare nettamente meglio, come se avesse una protezione alle spalle. “ Oh, il fratello del giovane Damon?” Chiese a quel punto. Gli conosceva e ciò voleva dire che sapeva chi erano. “ Non tanto giovane.. ormai.. ma sì proprio lui. Damon Salvatore.” Proprio lui. Gli occhi dell’uomo davanti a lei si illuminarono. Forse aveva fatto male a parlare dei Salvatore con chi non conosceva. “Perché non mi parli un po’ dei Salvatore?” Disse curioso. “Ho freddo e sonno, è meglio se torno a casa, va bene?” Elijha la guardò negli occhi e disse. “ No non va bene, ho detto che andiamo a parlare dei Salvatore. Subito” La ragazza rinvenne poco dopo sorridente, il freddo le era passato del tutto. “Se vuoi andiamo al Grill, così ti parlo un po’ di loro.” Lui sorrise vittorioso.

***

“ Sono le persone più forti del mondo, voglio dire come ragazzi, ma anche con vampiri. Sono popolarissimi nel mondo dei vampiri, che ormai è anche il mio. A quanto mi ha detto Damon.” Lui non voleva queste informazioni, ma stette zitto e a ascoltò. “ Tu e i Salvatore da quando siete amici?” Decise di porre lui le domande, così magari sarebbe arrivato a ciò che voleva sapere. “ Con Stefan subito, è il ragazzo della mia migliore amica, Elena. Mentre con Damon ci sono stati dei problemi. All’inizio io e lui, mh.. stavamo insieme. Mettiamola così, lui abusava di me, o meglio del mio sangue umano. Poi da quando Katherine mi ha ucciso, e fatto diventare un vampiro, mi ha preso sotto la sua ala, e quando gli salta in testa mi protegge.. da situazioni spiacevoli.” Lo disse con così tanto orgoglio che, le luccicarono gli occhi. “Katherine eh? Ci sono stati strani avvenimenti in questo periodo, qui a Falls?” Chiese con un leggero luccichio a gli occhi. Era come se gli si stesse aprendo un mondo davanti. “ Non che io ricordi.” Disse Caroline, guardandolo. L’effetto della soggiogazione era terminato, da un po’, eppure Caroline continuava a parlare dei Salvatore. Avrebbe voluto che Damon arrivasse in quel momento e la portasse via. Si stava finalmente accorgendo dell’ipotetica persona che aveva davanti. “ Continua Caroline.” Caroline lo guardò spiazzata, non sapendo cosa dire, inventò qualcosa. “ Sono molto stanca.” Il ragazzo batté le dita sul tavolino in cui erano seduti. Non gliene importava un emerito cazzo se lei fosse stanca o meno, voleva sapere di Elena e Katherine, di Damon e Stefan e di tutto quello che stava accadendo, voleva sapere se era vero che i Petrova non si erano conclusi con Katherine, voleva sapere se Falls era rimasta davvero, la Falls che conosceva lui, quella che alla fine gli era mancata, quella straripante di sangue umano, innocente, quella colma di licantropi e vampiri, la Falls che amava, dopo tutto. “ Caroline, voglio sapere un po’ di cose, perché non mi porti direttamente da Elena?” Chiese guardandola intensamente negli occhi, un’altra soggiogazione, cazzo. E lei.. lei non si accorgeva di nulla, e come una cretina lo assecondava. “ Certo, ti porto a casa Gilbert.” Casa Gilbert? Rifletté bene su questo cognome, perché gli era tanto familiare? Cosa gli ricordava? Si stava innervosendo, in una maniera incredibile, non si ricordava  niente di Mystic Falls, era passato davvero troppo tempo. “ Casa Gilbert dici? E cosa dirai di me? Voglio dire e si chiedessero chi sono, tu cosa risponderesti?” Chiese Elijha. Lei sembrò pensarci su. Cosa poteva dire, l’aveva conosciuto poco fa, e già lo presentava ai suoi amici, il prossimo passo? Presentarlo a sua madre? “ Dirò che sei un amico, certo non dirò che sei un vampiro, sarebbe un omicidio, dirò questo, semplicemente un amico.” Lei sorrise guardandolo, lui ricambiò il sorriso e spostò lo sguardo altrove.

***

“Non ti arrabbiare se Elena, non ti accoglie subito, è un po’.. mh .. strana coi vampiri. Si fida solo di Stefan e me.” Disse Caroline con un accenno d’orgoglio. Era contenta di ciò, prima della sua transizione, lei e Elena non andavano molto d’accordo. Aveva sempre preferito Bonnie a lei, e in realtà anche lei, preferiva Bonnie ad Elena. Cioè non la giudicava la sua migliore amica, ma erano amiche. Buone amiche. Tutto poi era cambiato quando fu trasformata in vampiro, si sentiva in debito con Elena, per qualche motivo, che nemmeno lei sapeva. Ma la doveva proteggere, in un modo o nell’altro. “ E Damon?” Domando il ragazzo. Damon, come potergliela spiegare questa? Non poteva dire, certo che Damon era innamorato di lei, insomma era una cosa che Damon le aveva confidato in segreto, e non poteva sputtanarlo, così, soprattutto con qualcuno che aveva appena conosciuto. “ Damon ed Elena hanno avuto vari problemi!” Chiese così, e sperava che Elijha non le chiedesse nulla di più, non voleva dire nulla di più, chiuderla così. Infatti lui annuì, senza chiedere nient’altro. “Credi che mi accetteranno?” Chiese a quel punto facendo un po’ di vittimismo, cercava in tutti i modi di apparire innocuo agli occhi di Caroline, averla dalla sua parte era un grande passo avanti. Lei fece spallucce,. “ Non lo so, forse sì, forse no. Sicuramente non ti inviteranno ad entrare. C’è Stefan a quest’ora.” Stefan era un problema, per Elijha. Non doveva esserci se la sua missione doveva essere portata a termine. No.  Stefan gli avrebbe proibito di avvicinarsi ad Elena, in tutte le maniere possibili, chiamando Damon e schierandogli Caroline contro. Non gli importava assolutamente di Caroline. Voleva solo la sua vendetta, personale. Cazzo! “Perché ti preoccupa tanto essere accettato dai miei amici?” Buona domanda. Perché gli importava tanto dei suoi amici, di Elena, della storia dei Salvatore? “Sono una persona che si basa molto sui giudizi degli altri.” Rispose semplicemente. Caroline fece finta di crederci una volta tanto. Lui fremeva, non vedeva l’ora di prendere la sua macchina e farsi accompagnare a casa Gilbert. “Conosci i Lockwood?” Chiese Caroline sul momento, si pentì subito di quella sua domanda, non doveva mettere in mezzo la famiglia di Tyler. “Mason Lockwood è uno di loro?” Domandò, guardandosi intorno, non si soffermava mai sullo sguardo di Caroline, era come se non ci riuscisse. Come mai tutti conoscevano Mason? Damon gli aveva strappato il cuore, alla domanda sulla famiglia Lockwood, Elijha aveva pronunciato il suo nome. Ha avuto un sacco di amici, il buon zio Mason. Pensò Caroline in quel momento. “Andiamo?” Chiese ancora Elijha. Era totalmente impaziente. In genere i vampiri non sono così impazienti. Pensò Caroline, questo la fece riflettere per un secondo. Ma niente di più, niente soluzioni. Vedendo la ragazza annuire, prese le chiavi della macchina e si alzò facendo strada a Caroline.

***

“Ripassiamo il piano.” Disse Elijha. “ Ciao, questo è un mio amico, l’ho conosciuto tempo fa ad una festa, ed e’ terribilmente bello, voglio che lo conosciate. Poi ficchi un paletto nel cuore di Stefan” Disse porgendogli un grosso paletto di legno. Cos se lo sarebbe tolto da mezzo. “ Non farò questo a Stefan, io gli voglio bene.” Si pronunciò Caroline. “ I vampiri, non provano sentimenti, non più ormai, i vampiri sono soli, proprio come gli essere umani, quando sono feriti da qualcuno. Noi siamo diversi e una volta che diventiamo vampiri o affoghiamo il nostro dolore con qualcosa che ci piace fare o ci lasciamo andare, e noto che tu non sei una che si lascia andare e tanto meno una persona ce fa ciò che le piace fare, perciò non dire che gli vuoi bene, perché Caroline i vampiri non hanno sentimenti. Non gli si riscalda il cuore quando vedono un cucciolo, non provano tenerezza davanti ad un bambino appena nato, riescono solo a sentire il suo dolce sapore di sangue. Quindi per favore, prendi questo paletto, e ficcalo nel cuore si Stefan Salvatore.” I vampiri non avevano sentimenti? Questo fu l’unica cosa che colpì realmente Caroline. E se fosse davvero così? Cosa era quello che provava per Tyler? L’affetto per Damon? Era tutto una fottuta invenzione della sua mente? Stava vivendo con i suoi ricordi? No, non era vero. Era stanca di Elijha, davvero stanca, quel paletto avrebbe voluto conficcaglielo lei stessa nel cuore. Ucciderlo. “Fermati qui, oh guarda c’è la luna piena.” Disse soffermandosi a guardare il cielo. Cazzo Tyler. Pensò un secondo dopo. Pericolo. Riuscì a pensare solo quello.

***

“El, sono Caroline, sono con un amico.” Caroline era nuovamente soggiogata da quando, Elijha le aveva dato il paletto. Era rimasta tutta la notte soggiogandola. Non sapeva affatto con poteva essere, ancora sveglia Elena, ma sperava che lo fosse. Nessuno le aprì la porta, ed Elijha ringhiò visibilmente, conducendosi verso Caroline. La prese al collo e la sollevò da terra : “ Adesso tu, mi porti da Elena, visto che lo sapevi benissimo che non era a casa.” Disse ringhiando e lasciandola cadere a terra. Lei si rialzò subito dopo, guardandolo di traverso. Si sentiva così traditrice, anche se non sapeva cosa stesse facendo. “Sono nel bosco.” Disse concludendo infine la ragazza. Sorridendo. Come poteva continuare ad essere infatuata di quel ragazzo? Perché infatuata era la parola più giusta. Amava il suono della sua voce, le sue labbra e i suoi sorrisi. Adorava quella sua sfrontata educazione e tutto quello che comprendeva. Non riusciva a contenersi dal sorridere, anche se le faceva del male.

***

Dio, nuovamente l’aveva tradita. La tradiva sempre. Elena e Stefan erano andati a parlare con Katherine, che era rinchiusa nella cripta. Merda! Si malediceva così tanto. Eppure, era così felice di farlo contento, nonostante i mille pensieri.

***

“ Sono qui. “ Disse Caroline guardando la cripta. “Elena, sono Care, puoi uscire un secondo?” Elena sentì la sua voce da sotto. Lei e Katherine non riuscivano a concludere niente, era un continuo stuzzicarla. E la presenza di Stefan non aiutava, anzi peggiorava la situazione, per quello decise di salire da Caroline, per prendere un po’ d’aria, e liberarsi per un secondo dal pensiero di Katherine.

“Care?” Chiese titubante quando le si presentò il ragazzo Elijha alle sue spalle. “ C-chi sei?” Domandò Elena, improvvisamente spaventata. Stefan salì velocemente. “Elijha?” L’ultimo nominato sorrise ironicamente. “ Stefan Salvatore, quanto tempo! Adesso ti dai alla protezione dei Petrova?” Chiese. Elena lo guardò improvvisamente. Anche lui sapeva dei Petrova? Stefan fece spallucce non riusciva a rispondere. Era bloccato ed Elena non lo capiva. Stefan svegliati! Pensava Caroline, si sentiva uno schifo. Quando Elijha si scagliò contro Stefan mettendolo a terra, senza una via d’uscita, Caroline si sentì gelare, il sangue si freddò del tutto, quasi scomparve. La sua prossima vittima era Elena. Dio quanto era bella la vendetta, pesò Elijha. Un passo lo divideva da Elena.

“No, no, no Tyler, no!” Supplicò Caroline, vedendo il lupo arrivare da dietro e azzannare l’uomo. Tyler scosse la sua grande testa, sembrava così rammaricato da ciò che aveva fatto a Caroline, ma quello era il suo dovere, era azzannare e uccidere i vampiri. Un secondo dopo, Elijha giaceva al suolo, senza testa! Elena fece un profondo sospiro e riuscì per un secondo a sorridere, mentre guardava con aria infastidita, Stefan. Giaceva ancora al suolo, ma era sicura, che non era morto! Tyler Lockwood l’aveva salvata, non se lo sarebbe mai aspettata. Si sentiva però così male nei confronti della sua amica. Caroline invece si sentiva smembrata, vuota ancora, vuota. Cazzo, conosceva quello stato d’animo così bene, e si sentiva sempre più schifosamente patetica a sperare che Tyler cambiasse, anche se.. quella era la sua natura e niente ci poteva fare.  Ma adesso, che Elijha giaceva al suolo, appena ucciso da Tyler, l’odio aveva invaso il suo corpo, l’aveva trasformata nella vampira che non avrebbe mai voluto essere, era colma d’odio. Elijha aveva sbagliato, i vampiri provano i sentimenti, qualunque tipo di sentimento.

Marti.

   
 
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