Note : Questo capitolo non so come mi è venuto, so solo che ci ho messo quattro ore per scriverlo. Quattro lunghe ore, concludendolo a mezzanotte meno un quarto. Ero esusta. Perciò mi scuso. E ringrazio Valentina per avermi aiutato tanto, per avermi correto questo capitolo.
E ringrazio chi mi ha recensito l'altro capitolo. :)
Capitolo
otto. - Yes, vampires
have feelings instead.
"Elijha." Ripeté Caroline,
come se lo stesse
mettendo a mente, fissandolo in qualche angolo del suo cervello per non
dimenticarlo."Curioso come nome." Fece una risatina composta alla
fine. Non volava assolutamente mancare di rispetto al nuovo conosciuto,
ma era
davvero curioso come nome. Lei non sa chi sono io. Pensò il
ragazzo davanti a
lei. “Chissà a cosa pensavano i miei genitori
mentre lo sceglievano.” Sorrise
ironicamente, della sua battuta. Caroline era contenta che il suo
umorismo non
lo avesse ferito. Aveva percepito subito che era un vampiro, sia dal
portamento, sia di tratti caratteristici del ragazzo. Aveva gli stessi
lineamenti, finissimi di Damon. Non certo quelli rozzi di Tyler.
Nuovamente a
pensare a Tyler. Scosse
la testa, quasi
a cacciare via quel pensiero che la fece sorridere. “ Sono le
cinque del
mattino passate, non riuscivi a dormire?” Chiese la ragazza
curiosa, lo era
sempre stata fin da bambina, quando era solita domandare ai suoi
genitori il
perché di tutte le cose. “Ho un po’ di
cose per la testa. Problemi famigliari
da risolvere e ho pensato che una passeggiata a Falls non mi avrebbe
fatto di
certo male.” Caroline scosse la testa al sentire quelle
parole, usava le stesse
parole che usava Stefan. “ Caroline, che
c’è?” Chiese lui. “ Niente
pensavo ad
un mio amico, parlate nello stesso modo, voglio dire le stesse parole,
stessa
educazione, magari provenite dalla stessa epoca.” Sorrise
cordiale. Anche lei
aveva una buona educazione, almeno quella Liz non gliela fece mancare.
“ Come
si chiama questo vostro amico?” E le dava del lei. La cosa la
affascinava
tantissimo. Era totalmente presa da quel ragazzo, quasi
l’avesse assorbita. “
Stefan, Stefan Salvatore.” Disse orgogliosa. Sapeva che
Stefan era molto
popolare come ragazzo, o come vampiro e conoscerlo la faceva stare
nettamente
meglio, come se avesse una protezione alle spalle. “ Oh, il
fratello del
giovane Damon?” Chiese a quel punto. Gli conosceva e
ciò voleva dire che sapeva
chi erano. “ Non tanto giovane.. ormai.. ma sì
proprio lui. Damon Salvatore.”
Proprio lui. Gli occhi dell’uomo davanti a lei si
illuminarono. Forse aveva
fatto male a parlare dei Salvatore con chi non conosceva.
“Perché non mi parli
un po’ dei Salvatore?” Disse curioso. “Ho
freddo e sonno, è meglio se torno a
casa, va bene?” Elijha la guardò negli occhi e
disse. “ No non va bene, ho
detto che andiamo a parlare dei Salvatore. Subito” La ragazza
rinvenne poco
dopo sorridente, il freddo le era passato del tutto. “Se vuoi
andiamo al Grill,
così ti parlo un po’ di loro.” Lui
sorrise vittorioso.
***
“ Sono le persone
più forti del mondo, voglio dire come
ragazzi, ma anche con vampiri. Sono popolarissimi nel mondo dei
vampiri, che
ormai è anche il mio. A quanto mi ha detto Damon.”
Lui non voleva queste
informazioni, ma stette zitto e a ascoltò. “ Tu e
i Salvatore da quando siete
amici?” Decise di porre lui le domande, così
magari sarebbe arrivato a ciò che
voleva sapere. “ Con Stefan subito, è il ragazzo
della mia migliore amica,
Elena. Mentre con Damon ci sono stati dei problemi.
All’inizio io e lui, mh..
stavamo insieme. Mettiamola così, lui abusava di me, o
meglio del mio sangue
umano. Poi da quando Katherine mi ha ucciso, e fatto diventare un
vampiro, mi
ha preso sotto la sua ala, e quando gli salta in testa mi protegge.. da
situazioni spiacevoli.” Lo disse con così tanto
orgoglio che, le luccicarono
gli occhi. “Katherine eh? Ci sono stati strani avvenimenti in
questo periodo,
qui a Falls?” Chiese con un leggero luccichio a gli occhi.
Era come se gli si
stesse aprendo un mondo davanti. “ Non che io
ricordi.” Disse Caroline,
guardandolo. L’effetto della soggiogazione era terminato, da
un po’, eppure
Caroline continuava a parlare dei Salvatore. Avrebbe voluto che Damon
arrivasse
in quel momento e la portasse via. Si stava finalmente accorgendo
dell’ipotetica
persona che aveva davanti. “ Continua Caroline.”
Caroline lo guardò spiazzata,
non sapendo cosa dire, inventò qualcosa. “ Sono
molto stanca.” Il ragazzo batté
le dita sul tavolino in cui erano seduti. Non gliene importava un
emerito cazzo
se lei fosse stanca o meno, voleva sapere di Elena e Katherine, di
Damon e
Stefan e di tutto quello che stava accadendo, voleva sapere se era vero
che i
Petrova non si erano conclusi con Katherine, voleva sapere se Falls era
rimasta
davvero,
***
“Non ti arrabbiare se
Elena, non ti accoglie subito, è un
po’.. mh .. strana coi vampiri. Si fida solo di Stefan e
me.” Disse Caroline
con un accenno d’orgoglio. Era contenta di ciò,
prima della sua transizione,
lei e Elena non andavano molto d’accordo. Aveva sempre
preferito Bonnie a lei,
e in realtà anche lei, preferiva Bonnie ad Elena.
Cioè non la giudicava la sua
migliore amica, ma erano amiche. Buone amiche. Tutto poi era cambiato
quando fu
trasformata in vampiro, si sentiva in debito con Elena, per qualche
motivo, che
nemmeno lei sapeva. Ma la doveva proteggere, in un modo o
nell’altro. “ E
Damon?” Domando il ragazzo. Damon, come potergliela spiegare
questa? Non poteva
dire, certo che Damon era innamorato di lei, insomma era una cosa che
Damon le
aveva confidato in segreto, e non poteva sputtanarlo, così,
soprattutto con
qualcuno che aveva appena conosciuto. “ Damon ed Elena hanno
avuto vari
problemi!” Chiese così, e sperava che Elijha non
le chiedesse nulla di più, non
voleva dire nulla di più, chiuderla così. Infatti
lui annuì, senza chiedere
nient’altro. “Credi che mi accetteranno?”
Chiese a quel punto facendo un po’ di
vittimismo, cercava in tutti i modi di apparire innocuo agli occhi di
Caroline,
averla dalla sua parte era un grande passo avanti. Lei fece spallucce,.
“ Non
lo so, forse sì, forse no. Sicuramente non ti inviteranno ad
entrare. C’è
Stefan a quest’ora.” Stefan era un problema, per
Elijha. Non doveva esserci se
la sua missione doveva essere portata a termine. No.
Stefan gli avrebbe proibito di avvicinarsi ad
Elena, in tutte le maniere possibili, chiamando Damon e schierandogli
Caroline
contro. Non gli importava assolutamente di Caroline. Voleva solo la sua
vendetta, personale. Cazzo! “Perché ti preoccupa
tanto essere accettato dai
miei amici?” Buona domanda. Perché gli importava
tanto dei suoi amici, di
Elena, della storia dei Salvatore? “Sono una persona che si
basa molto sui
giudizi degli altri.” Rispose semplicemente. Caroline fece
finta di crederci
una volta tanto. Lui fremeva, non vedeva l’ora di prendere la
sua macchina e
farsi accompagnare a casa Gilbert. “Conosci i
Lockwood?” Chiese Caroline sul
momento, si pentì subito di quella sua domanda, non doveva
mettere in mezzo la
famiglia di Tyler. “Mason Lockwood è uno di
loro?” Domandò, guardandosi
intorno, non si soffermava mai sullo sguardo di Caroline, era come se
non ci
riuscisse. Come mai tutti conoscevano Mason? Damon gli aveva strappato
il
cuore, alla domanda sulla famiglia Lockwood, Elijha aveva pronunciato
il suo
nome. Ha avuto un sacco di amici, il buon zio Mason. Pensò
Caroline in quel
momento. “Andiamo?” Chiese ancora Elijha. Era
totalmente impaziente. In genere
i vampiri non sono così impazienti. Pensò
Caroline, questo la fece riflettere
per un secondo. Ma niente di più, niente soluzioni. Vedendo
la ragazza annuire,
prese le chiavi della macchina e si alzò facendo strada a
Caroline.
***
“Ripassiamo il
piano.” Disse Elijha. “ Ciao, questo è
un mio
amico, l’ho conosciuto tempo fa ad una festa, ed e’
terribilmente bello, voglio
che lo conosciate. Poi ficchi un paletto nel cuore di Stefan”
Disse porgendogli
un grosso paletto di legno. Cos se lo sarebbe tolto da mezzo.
“ Non farò questo
a Stefan, io gli voglio bene.” Si pronunciò
Caroline. “ I vampiri, non provano
sentimenti, non più ormai, i vampiri sono soli, proprio come
gli essere umani,
quando sono feriti da qualcuno. Noi siamo diversi e una volta che
diventiamo
vampiri o affoghiamo il nostro dolore con qualcosa che ci piace fare o
ci
lasciamo andare, e noto che tu non sei una che si lascia andare e tanto
meno
una persona ce fa ciò che le piace fare, perciò
non dire che gli vuoi bene,
perché Caroline i vampiri non hanno sentimenti. Non gli si
riscalda il cuore
quando vedono un cucciolo, non provano tenerezza davanti ad un bambino
appena
nato, riescono solo a sentire il suo dolce sapore di sangue. Quindi per
favore,
prendi questo paletto, e ficcalo nel cuore si Stefan
Salvatore.” I vampiri non
avevano sentimenti? Questo fu l’unica cosa che
colpì realmente Caroline. E se
fosse davvero così? Cosa era quello che provava per Tyler?
L’affetto per Damon?
Era tutto una fottuta invenzione della sua mente? Stava vivendo con i
suoi
ricordi? No, non era vero. Era stanca di Elijha, davvero stanca, quel
paletto
avrebbe voluto conficcaglielo lei stessa nel cuore. Ucciderlo.
“Fermati qui, oh
guarda c’è la luna piena.” Disse
soffermandosi a guardare il cielo. Cazzo
Tyler. Pensò un secondo dopo. Pericolo. Riuscì a
pensare solo quello.
***
“El, sono Caroline, sono
con un amico.” Caroline era
nuovamente soggiogata da quando, Elijha le aveva dato il paletto. Era
rimasta
tutta la notte soggiogandola. Non sapeva affatto con poteva essere,
ancora
sveglia Elena, ma sperava che lo fosse. Nessuno le aprì la
porta, ed Elijha
ringhiò visibilmente, conducendosi verso Caroline. La prese
al collo e la
sollevò da terra : “ Adesso tu, mi porti da Elena,
visto che lo sapevi
benissimo che non era a casa.” Disse ringhiando e lasciandola
cadere a terra.
Lei si rialzò subito dopo, guardandolo di traverso. Si
sentiva così traditrice,
anche se non sapeva cosa stesse facendo. “Sono nel
bosco.” Disse concludendo
infine la ragazza. Sorridendo. Come poteva continuare ad essere
infatuata di
quel ragazzo? Perché infatuata era la parola più
giusta. Amava il suono della
sua voce, le sue labbra e i suoi sorrisi. Adorava quella sua sfrontata
educazione e tutto quello che comprendeva. Non riusciva a contenersi
dal
sorridere, anche se le faceva del male.
***
Dio, nuovamente l’aveva
tradita. La tradiva sempre. Elena e
Stefan erano andati a parlare con Katherine, che era rinchiusa nella
cripta.
Merda! Si malediceva così tanto. Eppure, era così
felice di farlo contento,
nonostante i mille pensieri.
***
“ Sono qui. “
Disse Caroline guardando la cripta. “Elena,
sono Care, puoi uscire un secondo?” Elena sentì la
sua voce da sotto. Lei e
Katherine non riuscivano a concludere niente, era un continuo
stuzzicarla. E la
presenza di Stefan non aiutava, anzi peggiorava la situazione, per
quello
decise di salire da Caroline, per prendere un po’
d’aria, e liberarsi per un
secondo dal pensiero di Katherine.
“Care?” Chiese
titubante quando le si presentò il ragazzo
Elijha alle sue spalle. “ C-chi sei?”
Domandò Elena, improvvisamente
spaventata. Stefan salì velocemente.
“Elijha?” L’ultimo nominato sorrise
ironicamente. “ Stefan Salvatore, quanto tempo! Adesso ti dai
alla protezione
dei Petrova?” Chiese. Elena lo guardò
improvvisamente. Anche lui sapeva dei Petrova?
Stefan fece spallucce non riusciva a rispondere. Era bloccato ed Elena
non lo
capiva. Stefan svegliati! Pensava Caroline, si sentiva uno schifo.
Quando
Elijha si scagliò contro Stefan mettendolo a terra, senza
una via d’uscita,
Caroline si sentì gelare, il sangue si freddò del
tutto, quasi scomparve. La
sua prossima vittima era Elena. Dio quanto era bella la vendetta,
pesò Elijha.
Un passo lo divideva da Elena.
“No, no, no Tyler, no!” Supplicò Caroline, vedendo il lupo arrivare da dietro e azzannare l’uomo. Tyler scosse la sua grande testa, sembrava così rammaricato da ciò che aveva fatto a Caroline, ma quello era il suo dovere, era azzannare e uccidere i vampiri. Un secondo dopo, Elijha giaceva al suolo, senza testa! Elena fece un profondo sospiro e riuscì per un secondo a sorridere, mentre guardava con aria infastidita, Stefan. Giaceva ancora al suolo, ma era sicura, che non era morto! Tyler Lockwood l’aveva salvata, non se lo sarebbe mai aspettata. Si sentiva però così male nei confronti della sua amica. Caroline invece si sentiva smembrata, vuota ancora, vuota. Cazzo, conosceva quello stato d’animo così bene, e si sentiva sempre più schifosamente patetica a sperare che Tyler cambiasse, anche se.. quella era la sua natura e niente ci poteva fare. Ma adesso, che Elijha giaceva al suolo, appena ucciso da Tyler, l’odio aveva invaso il suo corpo, l’aveva trasformata nella vampira che non avrebbe mai voluto essere, era colma d’odio. Elijha aveva sbagliato, i vampiri provano i sentimenti, qualunque tipo di sentimento.
Marti.