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Autore: Pwhore    28/11/2010    2 recensioni
Sally è una comune ragazza di sedici anni. A parte il fatto che è orfana e la sua famiglia è costituita solamente da lei e dal fratello, Holden.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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«Come hai intenzione di dirglielo?» «Non saprei.. Perché io?» «Beh, mi è sembrato di capire che tu la fai sentire meglio. E poi, io non sono bravo in queste cose.» «Sciocchezze. Non si è mai bravi per queste cose. Ad ogni modo le parlerò io, non ti preoccupare.» «Grazie». Il biondo ammiccò un sorriso, tentando di alleggerire la tensione. «Lo sai vero che questo cambia tutto?» «Sì..» sospirò Billie, «Sì lo so.» «Ho paura che avremo qualche problema.» «Di sicuro. Possiamo provare a limitarli però.» «Non so se sarà possibile più di tanto. E' una faccenda seria e complicata Billie.» «Lo capisco.» sbuffò il moro. A volte gli sembrava che Mike lo trattasse come un bambino. Sapeva che l'amico cercava solo di proteggerlo ma gli dava fastidio lo stesso. «Lo spero. Prepara un altro caffé, mentre io cerco le parole adatte.» «Va bene.» «Grazie.» «Di niente.». Se c'era una cosa che lo stupiva dell'amico era che lui non perdeva mai la calma. Analizzava tutto senza lasciarsi prendere dalla rabbia, dal panico o dalla tristezza. Guardava le situazioni con occhi estranei ai fatti, in modo da poter rispondere obiettivamente senza far preferenze. Ammirava quel lato del biondo, eppure sapeva che per ottenere quella dote aveva sofferto enormemente. Sospirò pensando a suo padre. L'aveva abbandonato quando aveva dieci anni e Billie si era sentito morire con lui. L'aveva desiderato, aveva detto di voler morire al posto del genitore, ma il tumore se l'era portato via. Il bambino l'aveva visto scivolare via dalle proprie mani e cadere nel buio qual è la morte, provocando un vuoto incolmabile dentro il suo cuore. Il piccolo si era isolato nel suo dolore, continuando a impedire alla gioia di raggiungerlo e salvarlo. Solo Mike era riuscito a tirarlo fuori dal suo isolamento, e il moro sapeva di essergli debitore. In compenso i ragazzi erano diventati amici per la pelle, e avevano continuato ad andare avanti in due. Ognuno risolveva il problema dell'altro, o almeno ci provava. Andavano molto d'accordo. Certo, avevano dei piccoli diverbi, ma niente di serio. Non capitava mai che entro tre giorni i due non avessero ancora fatto pace. Non che ne avessero bisogno. Bastava uno sguardo e l'altro capiva tutto. Era un'abilità che avevano sviluppato col tempo, un qualcosa di speciale che funzionava solo tra loro due. Sapere di poter contare su Mike quando ne aveva bisogno, faceva sentire Billie al sicuro. Come se avendo qualcuno dalla sua parte le cose brutte della vita non lo potessero sfiorare più di tanto.
Mise su il caffé, cercando con cura di farlo il più buono possibile. Cercava sempre di fare il meglio per Mike. Lui lo apprezzava sempre, anche quando sbagliava. Ma ora era troppo preso dai suoi pensieri per badare a lui. Del resto, la notizia che avrebbe dovuto comunicare a Sally non andava presa alla leggera. Sospirò. Perché nel mondo succedono tante cose brutte? In fondo, questo potrebbe essere l'inferno. E quando le persone muoiono, si ammalano o ti feriscono non fanno altro che svolgere il compito che è stato loro assegnato, quello di farti scontare la tua pena nel dolore. E se nonostante tutto riesci ancora a sorridere e a trovare qualcuno di cui fidarti, hai superato la prova, e puoi sperare in un mondo migliore.
   
 
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