SPEAK NOW
I am
not the kind of girl
Who should be rudely barging in on a white veil occasion
But you are not the kind of boy
Who should be marrying the wrong girl
Blu scuro.
É il colore che ho scelto per il suo matrimonio. Per il mio
vestito. Blu, scuro come la notte, che si abbina bene con i miei occhi.
Blu come la notte, blu come il mare, blu come il mio umore. La triste
fine della nostra storia.
Ops, è vero. Noi non ce l’abbiamo mai neanche
avuta, una storia. Siamo sempre stati due semplici conoscenti che si
incontravano qualche volta a scuola.
Ok, balla. Mio fratello era ed è tutt’ora il suo
migliore amico, e io posso dire di essere riuscita, in cinque anni, a
guadagnarmi un posticino riservato nel suo cuore.
Ma forse sono speranze vane. Anche se una volta me l’ha fatto
capire bene che gli interessavo. Diceva che gli piacevo troppo per una
semplice amica, ma io ero troppo piccola per capire realmente i suoi
sentimenti. Mi sono accorta troppo tardi che lo ricambiavo, e ormai
è passato.
Perché, una delle tre cose di cui sono assolutamente sicura
ora è che sono innamorata di Scorpius, che lui si sta per
sposare, e che accetterò il lavoro in Romania che mi ha
proposto zio Charlie.
Poi, che cavolo, non posso non accettare il lavoro che sogno da una
vita, solo per la flebile speranza che lui possa mollarla.
“Va bene essere sognatrice, Lily, ma così
è troppo!” dico al mio riflesso allo specchio. Cavoli,
ho ventitdue anni, una casa mia, un lavoro appagante, sono una donna
matura.
Mi guardo ancora una volta allo specchio.
Sono pronta. Vestito, scarpe, accessori, trucco, capelli, smalto, tutto. Dominique
sarà fiera di me.
I sneak
in and see your friends, and her snotty little family
All dressed in pastel
And she is yelling at a bridesmaid, somewhere back inside a room
Wearing a gown shaped like a pastry
Arrivo in chiesa
con qualche minute di anticipo. Quasi tutta la parte riservata alla
famiglia dello sposo è occupata dai Weasley-Potter. Scorpuis
ci ha sempre detto che ci riteneva la sua famiglia, e noi
l’abbiamo sempre trattato come un nostro parente. In
particolare mio padre l’ha preso sotto la sua ala, quando
è scappato da casa sua e ha chiesto ad Al di ospitarlo.
Papà ha sempre detto che gli ricordava un suo vecchio amico.
Poi nonna Molly lo adora, forse più di James e Al, per i
suoi modi sempre gentili e affettuosi, ma mai sdolcinati. È
persino riuscito a farsi piacere a zio Ron, grazie alla sua passione
per i Cannoni di Chudley.
La chiesa è, per quanto mi dispiaccia, molto bella.
È piena di rose bianche, fiori che non adoro
particolarmente, ma da dove mi trovo io, esattamente sulla porta della
grande sala, posso dire che il risultato è fantastico. Ci
sono nastri bianchi a decorare le colonne, cuscini bianchi su tutte le
panche e rose bianche su qualsiasi superficie piana.
È stupendo, ma per i miei gusti decisamente troppo. Troppo
sfarzoso, troppo bianco, troppo finto. La sua ragazza ha voluto
affittare una chiesa Babbana per celebrare il rito. Diceva che fa
più ambiente.
Io lo trovo inutile e stupido ma, ehy, il matrimonio è il
loro, possono fare quello che vogliono.
Vedo Al, il suo testimone, che parla e ride con i loro amici, tutti
magnifici negli smoking classici neri. Alcuni miei parenti e suoi amici
sono già arrivati, ma sono pochi. C’è
invece già molta gente dalla parte della sposa.
I suoi parenti sono esattamente come me li ero immaginata. Le facce
tirare, i vestiti color pastello, i cappellini orribili, e la puzza
sotto il naso li rendono perfettamente riconoscibili anche se non ci
fosse la divisione dei posti a sedere. È tutto pronto.
Mi accorgo in questo momento che io non
sono pronta a vedere l’uomo che amo sposarsi con
un’altra, non lo sono affatto. In qualche modo negli ultimi
giorni ho fatto di tutto per evitare di pensarci e ora tutta la
verità di queste parole mi colpisce come un pugno allo
stomaco.
Nicotina.
Ho urgente bisogno di nicotina.
This is surely not what you thought it would be
I lose myself in a daydream where I stand and say
Mentre mi
avvicino all’uscita sul retro passo davanti ad una porta semi
aperta e la mia curiosità mi fa dare una sbirciatina.
Quello che vedo mi lascia sbalordita. Nella stanza bianca, tanto per
non essere monotoni, vedo la sposa che sta urlando istericamente contro
una damigella (povera donna, ha tutto il mio supporto morale) che i
suoi capelli sono una schifo, di rimetterglieli a posto immediatamente,
di rifarle il trucco e altre cose che non sto ad ascoltare,
perché la sua voce mi sta facendo venire mal di testa.
Non c’è niente da fare, Alyssa, così si
chiama la sposa, non la posso proprio soffrire.
Ma quasi scoppio a ridere, rischiando di farmi beccare, quando vedo
come è vestita. L’abito da sposa che ha scelto
è, guarda un po’, bianco, e la fa assomigliare
terribilmente ad un pasticcino alla panna.
Ve l’ho mai detto che odio la panna? Bé, da oggi
ho una ragione in più per farlo.
Smetto di spiare e mi avvio alla porta sul retro, e la apro con forza.
Sto attenta a non fratturarmi una caviglia camminando sui sassolini
della pavimentazione con i miei tacchi quindici blu cobalto, apro la
pochette e prendo un pacchetto di Malboro Rosse. Accendo lentamente la
sigaretta, inspirando profondamente, mentre guardo il cielo limpido.
Sto facendo profonde e rapide boccate, sintomo della mia ansia, quando
una voce mi fa sobbalzare.
Don't say yes, run away now
I'll meet you when you're out of the church at the backdoor
Don't wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
“Così
la piccola Potter fuma …” dice una voce fin troppo
conosciuta alle mie spalle.
Mi volto di scatto, rischiando di volare a terra e spaccarmi qualche
osso, e mi incanto un millesimo di secondo ad osservarlo nella sua
completa e accecante bellezza. È inutile dire che lo smoking
gli stia da dio. Gli occhi sembrano più profondi e chiari
del solito, e i capelli sono come sempre spettinati. Ho sempre adorato
i suoi capelli, ereditati dalla madre, di un biondo sporco che lo fa
sembrare molto tenebroso e sexy. Una sigaretta è tra le sue
labbra, che
non devo assolutamente fissare, ed è comodamente
stravaccato su una panchina.
Ho perso un battito quando me lo sono trovato davanti, ed ora sento la
lingua incollata al palato e il cuore sprofondare nella pancia e ancora
più giù.
“Già” rispondo senza sapere cosa dire in
realtà.
È strano questo silenzio tra noi. Da quando ho finito la
scuola, la nostra amicizia, che prima era solo superficiale e di
circostanza, si è trasformata in un vero e tangibile legame.
Le serate con Al e Rose a parlare di tutto e di niente. Le partite a
Quidditch, gli scherzi, le risate. Tutto mi era sembrato
così reale e importante. Ma quando improvvisamente avevo
capito cosa intendeva ad Hogwarts con più di una semplice
amica, era arrivata lei.
Eravamo a tanto così, ma il destino non ha voluto.
Ma che cavolo sto dicendo? Io non ci credo nemmeno al destino, cazzo!
Ok, Lily, ora prendi le redini della tua vita in mano! O la va, o la
spacca!
Butto la sigaretta per terra e comincio a parlare.
“Ok, adesso ascoltami. Tu ti ricordi quando ad Hogwarts mi
avevi detto che pensavi che fossi più di un’amica
per te?- Scorpius annuisce, guadandomi con occhi spalancati-
Bé, io non ci avevo capito niente! Come potevo, avevo appena
compiuto quindici anni! Il mio maggior problema era che scherzo fare il
giorno dopo con Hugo per dare fastidio a Gazza! Non capivo che cosa
significasse avere una persona nel cuore, era ancora troppo presto per
me. Però negli ultimi due anni di scuola sono cambiata, sono
maturata, sono diventata una donna. E quando negli ultimi anni siamo
diventati amici l’ho capito veramente. Ero veramente
lì per dirti quello che mi stava succedendo per colpa, o
merito, tuo, ma è arrivata lei, e mi sono accorta nel modo
peggiore di essermi innamorata di te …”
“Lily…” mi interrompe quando ormai non
riesco quasi più a parlare. La gola è chiusa e le
lacrime mi appannano la vista. É troppo stupito per formare
una frase di senso compiuto, lo vedo, e getta la sigaretta per terra
senza neanche spegnerla.
“No, sta zitto. Non dire niente, fammi finire. Io lo so che
è passato troppo tempo da quel giorno ad Hogwarts, e che ho
perso la mia possibilità. Ma ho bisogno di dirtelo ora,
perché tu ti stai per sposare e io mi sento da schifo.
Quindi volevo solo informarti, ecco …”
Si alza di scatto e fa per avvicinarsi ma io mi giro di spalle per non
doverlo guardare negli occhi. Si ferma dietro di me, e vedo la sua
ombra allungare una mano avvicinandola alla mia spalla, ma con un
sospiro, la abbassa.
“Io… mi sto per sposare…”
dice, come se non fosse una cosa ovvia. Ma
va’? Non me n’ero accorta! mi
viene da rispondergli in maniera totalmente e maleducatamente
sarcastica, ma mi trattengo.
“Io non ti pregherò di non sposarla, non mi
abbasserei mai a tanto, sono troppo orgogliosa- dico con una durezza
rara verso me stessa- quello che ti ho detto era solo a titolo
informativo.- respiro profondo- Però se
c’è anche una sola possibilità, una
minuscola, microscopica possibilità, io devo sperare.
Sarò qui, ad aspettarti, almeno fino a quando…
Io… devo almeno sperare”
“Lily…” con una sola parola, mi fa
capire tutto. La costernazione in quelle due sillabe mi fa capire che
sarebbe comunque inutile. L’ultimo pezzo del mio cuore si
frantuma e sono sicura di sentire un rumore sordo quando i cocci
raggiungono il pavimento.
“Ok, io … fa niente, non ti preoccupare. Non
interromperò la tua cerimonia, te lo meriti.”
Detto questo mi giro e senza guardarlo negli occhi, entro in chiesa per
assistere al matrimonio che sarà la mia rovina.
Fun gestures are exchanged
And the organ starts to play a song that sounds like a death march
And I am hiding in the curtains
It seems that I was uninvited by your lovely bride-to-be
Dopo una veloce
tappa in bagno per risistemarmi e levare le lacrime che mi erano
rimaste sotto gli occhi (sempre sia lodato l’inventore del
mascara waterproof, amen), sono tornata in chiesa. Ormai è
quasi tutta piena e gli invitati sono vicino alle loro postazioni, o a
parlare con qualche conoscente o vecchio amico. Lui è al suo
posto, dove la sposa lo vedrà, bello come un dio, pronto a
diventare suo marito. Sta confabulando con Albus, che non sembra capire
bene quello che dice.
Distolgo lo sguardo, sentendomi morire dentro per quello che
è appena successo.
Dio, come sto diventando melodrammatica. Questa
storia oltre che a farmi dimagrire di un paio di chili mi sta anche
facendo diventare una frignona. Cavoli,
neanche fossi il personaggio di una telenovelas spagnola di serie B,
con tutto il rispetto per le telenovelas spagnole di serie B.
Mi avvicino ai miei parenti e mi vado a sedere tra nonna Molly e la
moglie di zio Percy, Audrey.
A nonna Molly non è mai piaciuta
Alyssa, come tutta la famiglia del resto.
Il mio odio verso di lei però l’ho dissimulato
abbastanza bene per non destare sospetti, ma la nonna non si
è fatta tanti problemi. Non l’ha mai detto
apertamente a Scorpius, forse per non ferirlo, ma non ha mai neanche
cercato di farsela andare a genio. E quando tutti abbiamo ricevuto il
nostro maglione natalizio, anche le momentanee fidanzate di James e Al,
che vista la quantità di lavoro ha dovuto cominciare a
sferruzzare ad agosto, si è dimenticata, guarda
un po’, il suo.
Io, internamente, ho esultato maligna a questa situazione, sapendo che
comunque non cambiava nulla. È Scorpius che se la deve
sposare, mica nonna Molly.
She floats down the aisle like a pageant queen
But I know you wish it was me, you wish it was me
Don't you?
Ad un certo
punto la sala si fa silenziosa, e una donna grassa si avvicina
all’organo. Tutti si affrettano verso i propri posti e si
girano verso l’entrata della chiesa. All’improvviso
compare un’enorme massa bianca e spumosa che ora riconosco
come il vestito della sposa.
Per quanto il suo vestito mi sembri pacchiano, non posso fare a meno di
notare che, come sempre, è bellissima. Fisico da modella,
portamento altezzoso, naso dritto e trucco perfetto.
È bellissima, anche se mi costa molto ammetterlo.
Di fianco a lei un omino dall’incipiente calvizie le tiene il
braccio e la accompagna all’altare. Ho visto abbastanza volte
i suoi genitori per poter dire che sono esattamente snob quanto lo
sembrano. E lo sembrano veramente tanto.
Sono in quinta fila e riesco a vedere tutto abbastanza bene. I miei
genitori sono in prima fila, come gli ha chiesto di fare Scorpius, e
guardano contenti il loro quarto figlio che si sposa.
Come mai mi sono messa in quinta fila? Perché non sarei
riuscita a guardare tutta la loro felicità da troppo vicino.
Notare i loro occhi luccicare, le mani incontrarsi distrattamente e i
loro sguardi di privata felicità. Sarebbe stato decisamente
troppo. Sono particolari, ma sono le cose che fanno più male. E
non sono così masochista da sorbirmeli a otto centimetri dal
naso. Va
bene tutto, ma così è decisamente troppo.
Don't say yes, run away now
I'll meet you when you're out of the church at the backdoor
Don't wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
La marcia
nuziale è finalmente finita e lei è arrivata a
destinazione. Chissà perché oggi quella marcia,
che di solito trovo molto bella, mi è sembrata la perfetta
marcia per il mio funerale. Comunque la vera tortura deve ancora
cominciare.
Lascio vagare l’immaginazione, guardando solo il tetto e il
pavimento della chiesa. Cerco di distarmi in qualsiasi modo, dal
contare le mattonelle del mosaico ai miei piedi, fino a dare un nome a
tutti gli omini disegnati sulla volta della chiesa.
Ormai la cerimonia è iniziata da un quarto d’ora,
ho contato duecentoventinove piastrelline, ho esaurito tutta la mia
fantasia in fatto di nomi, e non posso che mettermi ad ascoltare il
mago che sta officiando la cerimonia. E si sa che le sfighe non
arrivano mai da sole, perché oltre che dover partecipare al
matrimonio dell’uomo che amo, devo anche ascoltare uno
sconosciuto che parla di quanto sono belli insieme, di quanto siano
sempre insieme,di quanto stanno bene insieme. Già
che c’era poteva tirarmi una Avada Kedavra dritta al petto o
darmi una pistola con un colpo in canna, no?
Una lacrima, contro cui ho combattuto negli ultimi dieci minuti per
convincerla a non rigarmi la guancia incomincia a scendere, fino ad
arrivarmi al mento, dove con un movimento veloce della mano la faccio
scomparire prima che qualcuno si accorga.
“Non preoccuparti, è un ragazzo assennato,
farà la cosa giusta.” dice una voce al mio fianco.
È solo un bisbiglio, che nessun altro può
sentire, ma io ho capito tutto. Ho sempre saputo che nonna Molly ha una
specie di sesto senso per certe cose, ma pensavo di essere stata brava
a fingere. Neanche Rose si era accorta di niente. E per passarla liscia
con Prefetto-Perfetto Weasley voleva dire che ero veramente una vera
attrice.
“Non capisco di cosa tu stia parlando, nonna”
rispondo cercando di sembrare più naturale possibile.
“Andiamo, tesoro. Sei mia nipote, ti conosco come le mie
tasche, non puoi mentire a me. Mi sono accorta che ti eri innamorata di
lui ancora prima che lo facessi tu. Sei una ragazza intelligente Lily,
ma per certi argomenti sei molto lenta.”
Ok, mia nonna è un genio. Cioè, lo sapevo
già, però non pensavo fosse astuta fino a questo
punto.
“È così evidente?” chiedo
abbassando il capo sconfitta.
“Si, per me. Sei molto simile a tua madre, dopo due
generazioni credo di capire finalmente come funzioni la vostra
bellissima testolina rossa. Ma per gli altri no, non credo. Sei molto
più brava di quanto credi a fingere” dice in un
sussurro, con il sorriso sulle labbra.
Don't say yes, run away now
I'll meet you when you're out of the church at the backdoor
Don't wait or say a single vow
Your time is running out and they said speak now
Non
so che altro aggiungere quindi abbasso ancora lo sguardo. Non
è mia abitudine, ma in questo periodo mi sembra di non fare
altro. Lei continua a guardare davanti a se, come se non stessimo
parlando.
“Ascoltami bene, Lily. Una delle poche cose di cui sono
sicura a questo mondo è che quel ragazzo ti ama almeno
quanto tu ami lui. Deve solo prendere la decisione giusta”
La guardo, e finalmente anche lei punta i suoi occhi nei miei.
“Il problema è che se non so io quale sia la cosa
giusta, come fa lui a saperlo?”
A questa domanda la nonna non può rispondere. Forse nessuno
può.
E mentre continuo ad ascoltare il mago, e un'altra lacrima mi scende
sul viso. Non ce la faccio più, so che sto per scoppiare. Ma
non posso parlare, sarebbe solo un’umiliazione inutile, e per
oggi di umiliazioni ne ho avute abbastanza. Ma devo trovare un modo per
uscire da qui prima di scoppiare a piangere come una fontana.
Dai recessi della mia mente mi ricordo un incantesimo, molto difficile
da imparare e da praticare, ma che io e Hugo abbiamo deciso di studiare
quando eravamo ad Hogwarts.
Non pensate male, lo usavamo solo per non essere sgamati durante le
nostre gite notturne quando quel simpaticone di mio fratello non voleva
lasciarci il mantello. Schifosa Serpe del cavolo.
Ma non posso farlo, sarebbe troppo rischioso.
Si, però devo uscire da qui al più presto.
Non posso farlo.
Davvero, non posso.
…
“Aresto Momentum*”
…
L’ho fatto.
I hear the preacher say speak now or forever hold
your peace
There's the silence, there's my last chance
I stand up with shaking hands, all eyes on me
Horrified looks from everyone in the room
But I'm only looking at you
Scorpius Malfoy
non voleva sposarsi. Era cosa risaputa a lui e a tutti i suoi amici.
Non ci aveva mai pensato e non credeva che servisse a qualcosa avere un
anello al dito o un foglio firmato per sapere di amare una persona ed
essere totalmente ricambiato.
Ma forse era solo perché non aveva mai veramente amato una
persona e non era mai stato ricambiato con la stessa
intensità. Donne ne aveva amate molte, ma l’unica
che rendeva reale quel verbo, “Amare”, non
l’aveva mai ricambiato. O almeno di questo era sicuro fino a
poco prima, quando una Lily Potter a dir poco meravigliosa in un
abitino corto e svolazzante di seta blu, non gli aveva rovesciato
addosso tutto quello che presumibilmente si era tenuta dentro negli
ultimi anni.
E l’unica cosa che lui era riuscito a dire erano stati un
misero “Lily...” e un più che ovvio
“Sto per sposarmi…”
Rientrò velocemente in chiesa, sperando di non incontrare
nessuno durante il percorso,
perché sicuramente non sarebbe riuscito a pronunciare una
frase di senso compiuto. Aveva bisogno di parlare con qualcuno di
intelligente, sensato, che lo sapesse consigliare e che lo aiutasse a
ritrovare la calma.
Perché fino a qualche momento prima era straordinariamente
calmo. Niente batticuore, niente ansia, niente di niente. Anche se era
brutto da dire, ormai si sentiva rassegnato. Ormai si era rassegnato a
non riuscire ad amare nessuno, a doversi sposare, ad avere Alyssa al
suo fianco per tutta la vita. All’inizio pensava addirittura
di potersi innamorare di lei, era bellissima, spigliata e pensava che
con lei avrebbe dimenticato la piccola Potter. Ma si era accorto troppo
tardi di non amarla realmente, quando ormai aveva pronunciato quelle
fatidiche parole che in realtà non pensava, e da quel
momento tutto era volato via precipitosamente. Era così
intento a cercare di innamorarsi di lei che non si era mai accorto dei
commenti maligni che rivolgeva ai Weasley-Potter, della sua
superficialità e della sua altezzosità. Quando
arrivò vicino all’altare, e di conseguenza ai suoi
testimoni, era ritornato in possesso della parola.
“Al, ho bisogno di parlarti.” Disse Scorpius con
voce ansiosa. Gli altri, cioè James
Potter, Joseph Zabini e suo fratello Rick Malfoy, dopo averlo guardato
in faccia, li lasciarono soli, andando a parlare poco lontano.
“Io non sono più sicuro di poterlo fare”
“Fare che?” chiese Al con noncuranza, mentre
guardava la chiesa che si riempiva.
“Questo! La chiesa, i fiori, la smoking, tutto. Non sono
sicuro di potermi sposare.” Rispose in un sussurro concitato
Scorpius.
A quel punto Al gli rivolse tutta la sua attenzione, gli prese un
braccio e lo girò verso l’altare, facendo in modo
che nessuno capisse quello di cui stavano parlando.
“Scorpius, che cazzo stai dicendo?”
“Ti sto dicendo che non sono più sicuro sia la
cosa giusta da fare.”
Albus prese un profondo respiro.
“È per mia sorella, vero?” chiese anche
se sapeva già la risposta. Era sempre per colpa di Lily
Potter.
Scorpius annuì e prese fiato per cominciare a raccontare
quello che era successo, ma Al lo precedette.
“Senti, non puoi continuare così. Lo sappiamo
tutti e due che non sei innamorato di Alyssa adesso. Ma datti tempo,
impara a conoscerla meglio, cerca di capirla. State bene insieme. Lo so
che pensi ancora a mia sorella, però non puoi vivere in
attesa di un suo minimo segno. Ascoltami, questa è la tua
opportunità, non sprecarla. Non puoi mandare a monte il
matrimonio senza neanche avere la certezza che ti ricambia. Sposati
Scorpius, è la cosa migliore.”
Gli disse stringendogli la cravatta nera e mettendo a posto la rosa che
Scorpius aveva all’occhiello.
Scorpius scrollò le spalle stizzito e si infilò
un dito nel colletto per allentare la cravatta che lo stava soffocando.
“No, Al, tu non capisci. Prima ero fuori a fumare
quan…”
La sala si fece improvvisamente silenziosa e Albus e Scorpius si
girarono in contemporanea per vedere Alyssa affiancata da suo padre,
che cominciava la sua camminata lungo l’altare, mentre la
marcia nuziale suonava in sottofondo. Tutti gli altri si andarono a
sedere e i testimoni e le damigelle si misero vicino
all’altare, al loro posto.
La sposa indossava un vestito enorme e ingombrante che la faceva
assomigliare tantissimo alla loro torta nuziale.
E ancora una volta il suo sguardo andò a trovare la piccola
Potter, che stava guardando la sposa con un misto di rassegnazione e
rabbia. Era seduta vicino a nonna Molly (Scorpius la chiamava
così perché l’aveva convinto lei a
chiamarla nonna adducendo la scusa che ormai era di famiglia e lui
l’adorava per questo) e Scorpius pensò che fosse
bellissima. Le lunghe gambe lasciate scoperte, il vestito di un colore
magnifico con la scollatura a cuore, i capelli che le ricadevano mossi
ed infuocati sulle spalle. Era stupenda.
Ma la sua contemplazione durò pochi secondi, e dopo
ricominciò a fissare la donna che avanzava inesorabilmente
verso di lui. Quando finalmente arrivò sull’altare
la cerimonia poté incominciare.
Ma Scorpius aveva la testa altrove. Ripensava alle parole di Al e a
quelle di Lily.
Se Al avesse avuto ragione, lui non doveva fare altro che sposarsi con
Alyssa. Ma se invece aveva sbagliato?
Aveva passato gli ultimi anni con la convinzione di amare Lily Potter.
Questa convinzione era nata a Hogwarts, quando si era accorto che la
piccola sorellina di Al non era poi tanto piccola. Ma quando lei gli
aveva detto, con molta sincerità e schiettezza che a lei,
lui non piaceva in quel modo, si era messo l’anima in pace.
Forse per merito dei due anni trascorsi lontano, lei ad Hogwarts e lui
a Londra mentre cercava di diventare un Auror, avevano aiutato a far
sopire quel sentimento verso la piccola Potter. Ma da quando
l’aveva rivista tutto era ricominciato, più forte
e travolgente di prima. Ogni suo gesto, ogni sua parola, erano impresse
a fuoco nella sua memoria. Ma lei non aveva mai dato segno di
ricambiare. Almeno fino a quella settimana dove tutto stava per
cambiare. E tutto era cambiato, ma non nel modo in cui si era aspettato
Scorpius. Nella sua vita era entrata Alyssa, e la Lily Potter allegra e
disinvolta era ritornata fredda e scostante. E si rese conto solo in
quel momento del motivo di quell’ennesimo allontanamento.
Lily Potter era gelosa di Lui.
Allora la frase di Albus gli ritornò in mente.
-Non puoi mandare
a monte il matrimonio senza neanche avere la certezza che ti ricambia-
Ma
lui ce l’aveva quella dannatissima certezza. Glie
l’aveva rovesciata addosso lei meno di mezz’ora
prima, la certezza che lei era innamorata di lui. Così,
quando si rese conto che durante il suo matrimonio stava pensando ad
una donna che non era quella accanto a lui quella parola, quella
sillaba, gli uscì come se fosse la cosa più
giusta da dire.
Perché era la cosa
più giusta da dire.
“No”
L’officiante, che stava dicendo qualcosa prima che Scorpius
lo interrompesse, lo guardò stranito.
“Cosa, signor Malfoy?”
“No, io non posso sposarmi”
La sala si animò di un brusio concitato.
“Scorpius, che stai dicendo?” gli chiese Alyssa con
la voce stridula e ansiosa. Aveva fatto un movimento del collo talmente
veloce quando si era girato verso di lui, che alcune ciocche bionde
erano uscite dalla complicata acconciatura.
“Quello che ho appena detto, che non ti posso sposare. Io non
sono la persona adatta a te, e tu non sei quella che cerco. Mi dispiace
Alyssa, io devo …”
Scorpius si guardò intorno, sotto lo sguardo sbalordito di
Al, James, Joe e Rick, arrabbiato di Alyssa e dei suoi parenti,
sbalordito della sua famiglia e compiaciuto di Molly Weasley.
Ma lui cercava un solo una persona. Una persona che era scomparsa dal
suo posto. Non aveva notato nessuno spostarsi durante la cerimonia, e
l’aveva vista al suo posto all’inizio.
Dove diavolo si era cacciata quella ragazza? Non sapeva che cosa fare,
se tornarsene a casa o cercarla. Ma dove avrebbe potuto cercarla?
Fu in quel momento che incontrò lo sguardo di nonna Molly,
che sillabando senza emettere un suono gli disse: “Vai da
lei”.
E allora cominciò a correre.
Mentre correva sulla navata, capì che Albus aveva cercato di
fermarlo, ma qualcuno doveva averlo fermato. Scorpius uscì
dalla chiesa e cominciò a guardarsi intorno. Nessuno, non
c’era nessuno.
Stava pensando a tutti i posti dove sarebbe potuta andare, a casa sua,
a casa dei suoi, alla Tana, quando fu colto da
un’illuminazione. Si tolse velocemente la cravatta e la
giacca nera, rimanendo solo con la camicia bianca. Il cielo era limpido
e il sole alto nel cielo, e in quella giornata estiva, l’afa
si faceva particolarmente sentire.
Fece il giro della chiesa, fino a ritrovarsi dove si era fermato a
fumare prima del matrimonio. Lì dove lei gli aveva detto che
l’avrebbe aspettato. Pensò in quel momento che se
non avesse mai deciso di fumare quella sigaretta non si sarebbe mai
trovato lì, non le avrebbe mai parlato prima del matrimonio
e ora sarebbe sposato con Alyssa.
Ora tutto il suo futuro era nelle piccole mani di quella ragazza che
stava seduta compostamente sulla panchina, con le gambe accavallate e
la schiena dritta. Gli unici due indizi che palesavano il suo stato
d’animo erano le mani appoggiate al suo grembo, che si
continuavano a torturare a vicenda, e le guance rosee, solcate da
copiose e amare lacrime.
Scorpius penso che anche quando piangeva era di una bellezza devastante.
Fece un altro passo avanti, attirando finalmente la sua attenzione, e i
suoi occhi meravigliosamente verdi finalmente rincontrarono quelli di
Scorpius.
I am not the kind of girl
Who should be rudely barging in on a white veil occasion
But you are not the kind of boy
Who should be marrying the wrong girl
Appena avevo
fatto l’incantesimo mi ero fiondata fuori dalla chiesa giusto
in tempo prima che l’effetto svanisse. E mi ero rifugiata
nell’unico posto che mi era venuto in mente. Di
Smaterilizzarmi non ci avevo neanche penssato, probabilmente visto la
mia concentrazione ora mi sarei spaccata e ritrovata in qualche posto
sconosciuto e potenzialmente pericoloso per una ragazza indifesa.
Quindi mi incammini stancamente verso il giardinetto sul retro, quello
dove ho visto Scorpius fumare prima dell’inizio della
cerimonia.
Desiderio inconscio che lui si ricordi quello che ho detto e venga a
cercarmi qui? No, assolutamente no.
Ora che finalmente ci ritorno mi guardo bene in giro per notare tutti i
particolari a cui prima non avevo fatto caso. I grandi cipressi che
fanno ombra, il prato verde che incomincia dopo la fine del ciottolato,
la panchina di legno con una piccola iscrizione sopra. Probabilmente se
fosse stato un altro momento avrei pensato che quel posto fosse
meraviglioso, il posto perfetto per mettersi tranquilla a leggere un
libro, ma avevo appena assistito al matrimonio dell’uomo che
amo, e sono sicura che neanche le sette meraviglie del mondo
sembrerebbero belle ai miei occhi ora.
Mi lascio andare sfinita sulla panchina, sentendomi prosciugata da
tutte le mie energie, ma non mi lascio andare ad un pianto isterico.
Probabilmente lo farò più tardi, quando mi
rinchiuderò nella mia camera con un pacchetto di biscotti al
cioccolato e una bottiglia di whiskey. Non che sia
un’alcolizzata, ma in questi casi una bella bevuta fa sempre
bene. Allora in quel momento, intossicata dai fumi
dell’alcol, mi potrò lasciare andare a tutta la
mia disperazione. Ma ora, da sobria e orgogliosa Grifondoro, non mi
permetterei mai di umiliarmi così. Quindi accavallo le
gambe, porto le mani in grembo e alzo la testa. Ma non posso fermare le
lacrime, che silenziose scendono dai miei occhi.
Non so per quanto tempo sono stata così, in compagnia solo
della mia disperazione, quando ad un certo punto sento un movimento
alla mia destra.
E il mio cuore improvvisamente mi torna a battere nel petto. Davanti a
me c’è Scorpius, senza giacca ne cravatta, con i
primi bottoni della camicia bianca slacciati che mi guarda con
un’intensità tale che se fossi stata in piedi le
mie gambe probabilmente avrebbero ceduto. Si avvicina lentamente a me e
nessuno dei due parla, almeno finché non si trova a un paio
di metri dalla panchina.
“Tu!” esclama all’improvviso. Dire che io
sono sbalordita in questo momento è riduttivo.
“Io …?” cerco di capire qualcosa, ma non
sembra voler dire altro. Almeno finché …
“Tu, adesso mi ascolti bene. Ho passato gli ultimi anni a
convincermi che tu non eri innamorata di me, e credimi, me ne sono
fatto una ragione. Ho cercato, veramente, di non pensare ai tuoi
dannatissimi capelli rossi e ai tuo occhioni verdi, ma no, tu non eri
d’accordo. Sei entrata nella mia vita come un uragano e non
ne sei mai uscita, che tu lo volessi o no. E io ero stufo di
aspettarti, aspettare che succedesse qualcosa tra noi che sarebbe
potuta anche mai accadere. E tu, grandissima idiota, mi vieni a dire
che sei innamorata di me, il giorno del mio matrimonio? Cosa diavolo ti
è saltato per il cervello? Ero così sicuro di
sposarmi, che ormai non c’erano più
possibilità. Non hai mai pensato che potessi magari, forse,
dirmelo prima? Che potessimo evitarci tutti e due questa storia? Che
cosa diavolo di ha detto quella tua dannatissima testa!?!?!”
Don't say yes, run away now
I'll meet you when you're out of the church at the backdoor
Don't wait or say a single vow
You need to hear me out and they said speak now
Sono
completamente scioccata. Cioè, lui sta
dando la colpa a me,
per quello che è successo?!?!
Mi alzo in piedi, e furiosa, incomincio a gridargli in faccia
“Cosa?!? Ma ti senti quando parli? Secondo te è
colpa MIA, se stavi per sposare quell’oca? No, idiota, le hai
chiesto tu di sposarla, mica io! E poi secondo te io sono stata bene
tutto questo tempo, mentre tutti parlavano di quanto sarebbe stato
perfetto il tuo matrimonio, di quanto sarebbe stata perfetta la sposa,
di quanto siete perfetti insieme. Tutto perfetto! Non credi che avessi
voluto dirtelo? Peccato che arrivava sempre lei, e alla fine non
riuscivo mai a parlarti. Davvero credi che non sia stata come un cane?
Sei così stupido da credere che io non stia da schifo a
vederti così innamorato di lei?!?”
Ero fuori di me. Avevo urlato come un ossessa e dovevo dire che ora mi
sentivo meglio. Ma forse non così tanto meglio.
“Allora dammi una spiegazione illuminante sul
perché io sono qua fuori ad urlarti contro, quando invece
dovrei essere dentro quella chiesa a sposarmi, se fossi innamorato di
lei e non di te! Dammi una sola ragione per cui dovrei essere
qui!”
A questa domanda non so rispondere e improvvisamente, mi sorprende un
particolare fondamentale. Lui è qui.
L-u-i-è-q-u-i.
Lui è QUI.
LUI È QUI!!!
Lui è qui, senza cravatta, che mi urla contro, invece di
sposarsi. Lui non si è sposato! È qui con me!
E quando mi rendo conto di tutto quello che ha detto, che è
innamorato di me e che non si è sposato, faccio
l’unica cosa sensata che potrei fare, che non comprende
urlargli contro.
Faccio l’ultimo passo che ci separa e mi aggrappo con una
mano ad una sua spalla, mentre l’altra l’appoggio
sulla sua nuca, sentendo finalmente la consistenza dei suoi capelli
biondi che tanto adoro. E gli do un bacio, passionale e dolce, come non
ne ho mai dati in tutta la mia vita, che gli faccia capire tutto quello
che non riesco a dire a parole.
Lui rimane spiazzato dal mio slancio, ma si riprende subito,
appoggiando le mani sulle mie guance, e togliendo le lacrime con i
pollici, mentre il bacio diventa ancora più coinvolgente e
la mia mente si annebbia sempre più. Le uniche cose che
riesco a sentire sono le sue mani che, non so come, si sono spostate
sulla mia schiena e mi fanno rabbrividire, e il suo sapore in bocca,
buono come la miglior pietanza del mondo. Tutto il mio universo, in
questo momento, inizia con i nostri corpi attaccati e finisce con il
mio respiro che mi mischia al tuo.
Quando finalmente ci stacchiamo, dopo minuti che sembrano ore, le mie
mani rimangono sul suo collo e le sue rimangono sui miei fianchi,
mentre le nostre fronti si uniscono, e rimaniamo così, in un
abbraccio intimo, a guardarci negli occhi, per un’altra
quantità di tempo indeterminata.
Non ho mai visto i suoi occhi da così vicino, e sono ancora
più belli di come me li ricordavo. Sono grigi come le
nuvole, un colore spettacolare che mi incanta. Ha delle pagliuzze nere
vicino alla pupille e alcune più chiare verso
l’esterno. L’ho sempre saputo che ha degli occhi
bellissimi, ma non avevo mai notato veramente quanto siano affascinati
e unici. Guardarlo negli occhi è come volare su una nuvola.
Il senso di smarrimento e vulnerabilità dei luoghi aperti e
il vuoto allo stomaco provocato dalle altezze, ecco come ci si sente a
guardare Scorpius Malfoy negli occhi.
Anche lui sembra molto intento a guardare i miei occhi, pieni di
meraviglia e felicità, come i suoi. Gli lascio un altro
bacio a stampo sulle labbra, tenendo ancora gli occhi aperti, mentre mi
godo tutto l’amore che i suoi occhi mi rivolgono. Mi sento
leggera, spensierata, felice.
“Adesso che facciamo?” chiedo in un sussurro.
Lui prende un respiro profondo, e mi sposta una ciocca di capelli rossi
dietro l’orecchio, in un gesto molto dolce.
“Adesso io torno in chiesa e sistemo il casino che ho appena
combinato. Dico a tutti di andare a casa e mi spiegherò
meglio con Alyssa. Metteremo le cose in chiaro e decideremo cosa
succederà per le spese del matrimonio. Le dirò
che non può più stare a casa mia e mi
scuserò per quello che è successo. Se la conosco
almeno un po’ mi farà passare l’inferno
per averla lasciata sull’altare. Dovrò anche
trovare un posto dove stare nei prossimi giorni…”
dice con un sospiro.
“Mi dispiace …”
“Per cosa?” chiede sorpreso.
“Per questo, per quello che devi fare. Mi dispiace
perché è colpa mia…”
rispondo abbassando gli occhi. Mi fa alzare il mento con un dito.
“Non farlo, anche se di là
c’è una ragazza che vuole uccidermi e duecento
suoi parenti arrabbiati neri che vorrebbero la mia pelle, non mi potrei
sentire meglio. Ed è merito tuo, se sono così
felice. Quindi non dispiacerti”
Questa volta mi bacia lui, ma si stacca presto, troppo presto, dalle
mie labbra.
“Mi è venuta un’idea. Adesso faccio
tutto quello che devo fare, dico a tutti di tornare a casa, tu mi
aspetti qui, ci andiamo a cambiare e poi andiamo da qualche parte. A
fare una passeggiata, a mangiare un gelato, a fare qualsiasi cosa. Ho
voglia, ho bisogno, di stare con te …”
Mi apro in un sorriso enorme e lo bacio ancora una volta, inebriata da
tutta la felicità di questo momento.
“Lo sai che, se non sai dove andare, potresti venire da me,
per un po’…”
Mi guarda un attimo, cercando di capire se sono seria, ma non potrei
esserlo di più.
“Non dirlo neanche.”
“Perché?” chiedo un po’
amareggiata.
“Perché potrei accettare veramente se me lo
chiedessi”
Mi metto a ridere felice, quando sento delle voci provenire dalla
chiesa, che sente anche lui.
“Devo andare, mi stanno cercando” dice staccandosi
da me.
Cammina all’indietro senza mai staccarmi gli occhi di dosso,
con un sorriso felice sulle labbra, e quando ormai è sulla
porta, mi viene in mente un’ultima cosa da dirgli.
“Scorpius?”
“Si?”
“Ti amo”
Esplode in una risata cristallina, bellissima.
“Ti amo anche io, piccola Potter …”
And you say “Lets run away now
I'll meet when I'm out of my tux at the backdoor
Baby I didn't say my vows, so glad you were around
When they said 'Speak now'…”
Fine
ANGOLINO:
Salve
a tutti! Allora, la mia prima Lily/Scorpius, spero vi sia piaciuta. Mi
è venuta in mente ascoltando la canzone Speak
Now,
di Taylor
Swift,
che non è una delle mie cantanti preferita, però
questa canzone mi piace e mi ha fatto venire l’ispirazione
per scrivere questa One-Shot. Non pensavo venisse così
lunga, però non me la sentivo di tagliare dei pezzi e ho
scritto tutto quello che mi veniva in mente.
Vi
prego, se vi è piaciuta, se vi ha fatto schifo, se avete
trovato errori di grammatica(sicuro), se la trovate troppo smielata, se
la odiate, o se la tagliereste in piccolissimi pezzettini per poi
vomitargli sopra, mi lasciate una recensione? Vipregovipregoviprego!
Pensavo di scrivere altre One-Shot su Lily e Scorpius, ma non so se mi
vengono bene … Quindi un consiglio sarebbe molto gradito! Un
bacio a chiunque abbia letto …
Gio♥