Costruire bare per quei
corpi che adorava, suo unico interesse...
Grell amava il sangue che usciva dai cadaveri straziati e martoriata.
Lui stesso, disobbedendo a molte regole, si era macchiato di quel
liquido che amava. Il suo rapporto con i morti, però,
terminava lì.
Perché Undertaker si preoccupasse di vestirli, truccarli e
porli in una delle sue bare, non riusciva a comprenderlo. Per lui era
un'inutile perdita di tempo, uno spreco di energie. Ma dentro di
sè, sapeva bene qual'era la differenza tra loro: per lui, un
cadavere senza più ninfa vitale era come una bambola rotta;
invece il becchino, insieme a quei corpi senza vita, compiva un viaggio
che iniziava con un'accurata autopsia, per poi finire nella terra
appena smossa del Campo Santo.