E’ buio e freddo.
Sono anni che tutto è buio e
freddo, ma sembra che nessuno ci abbia mai fatto caso.
Detesti dirlo, ma tu l’avevi detto.
E non ti hanno creduto.
Cornelius Caramell, prima.
La Umbridge, poi.
Rufus Scrimgeour.
In certi momenti, hai
dubitato anche di Hermione. E di Ron.
Non parliamo poi di tutti gli
altri.
Ma adesso la verità è sotto i
loro occhi.
Adesso piangono, vedendoti
avanzare sorretto dalle braccia di Hagrid.
Hagrid. Le sue lacrime sono
calde, sulla tua pelle.
Adesso piangono, e ti
chiamano Il-Ragazzo-Che-L’Aveva-Detto. Il-Ragazzo-Che-Ci-Aveva-Avvertiti.
Adesso piangono, perché sanno
che cosa li aspetta.
Moriranno.
Moriranno i Nati Babbani, che
costituiscono l’ottanta per cento della popolazione studentesca. Te l’ha detto
Hermione. Hermione morirà.
Moriranno i Purosangue traditori,
quelli che hanno difeso i Nati Babbani. Ron morirà. Ginny morirà. Luna morirà.
Moriranno i ribelli, i
Mezzogiganti, i Lupi Mannari. Hagrid morirà.
Moriranno i Babbani. I
Dursley moriranno. Non che te ne importi.
Eppure, tu l’avevi detto.
Hai riportato il corpo senza
vita di Cedric, hai lasciato che tutti si specchiassero nei suoi grandi occhi
senza vita, e hai detto che Voldemort era tornato.
Condannato a non essere mai
creduto, come la Sibilla cumana. Un’altra storia che ti ha raccontato Hermione.
Ma tu sei un Grifondoro. Sei una
fenice.
Ti sei sempre rialzato, non
ti arrendi.
Voldemort è il Mago Oscuro
più potente che sia mai esistito, ma non è furbo.
Convinto di averti ucciso, ti
ha lasciato la bacchetta tra le mani.
Quella bacchetta che ha
scelto te, quel giorno di sette anni
fa, in quel polveroso negozietto a Diagon Alley.
Quella bacchetta a cui non
resta che un incantesimo da scagliare.
Ripassi a memoria quelle due
parole, fino a scolpirtele nella mente, allo stesso modo in cui le punizioni
della Umbridge si scolpivano sulle tue mani.
Ripeti quelle due parole fino
a procurarti la nausea, sapendo che non le dimenticherai.
Non le dimenticherai, perché
non c’è più in ballo solo la tua vita, o quella dei tuoi genitori.
Questa notte tu, Harry James
Potter, ti giochi il tutto per tutto. Ti giochi la vita di coloro che ami, ti
giochi quella che è stata la tua casa per sette anni.
È a questo, che pensi, mentre
Hagrid ti adagia tra l’erba morbida e umida, davanti a quelli che non ti hanno
mai creduto.
Manca poco.
Ti alzerai, e fronteggerai
Voldemort.
Ti alzerai, come una fenice
risorge dalle proprie ceneri, e combatterai.
Combatterai per chi ti ha
sempre denigrato, per chi non sa far altro che piangere.
Combatterai, e comunque
andrà, tu avrai vinto.