“Allora?” Sadie sbatté la porta del retro mentre pronunciava queste parole, poggiando le spalle al muro.
“Beh, io..cioè..Noi..”
Tom balbettava cercando di dare un filo logico al discorso, mentre Sadie lo guardava sbuffando.
“Senti io ho da fare, ciao.”
“No aspetta!”
Tom l’afferrò per un braccio.
“Io..Io mi sento ancora in debito per l’altra sera.”
Sadie sbuffò, alzando le braccia per aria.
“Ancora? Ti ho detto che non voglio nulla, anzi una cosa la voglio ora.”
Il rapper strabuzzò gli occhi.
“Cosa?”
“Che ti levi dalle palle.”
“Oh ma che brutto caratteraccio!” Sogghignò il ragazzo.
“Cosa ti fa tanto ridere?”
“Uhm..Nulla.”
Tom arrossì leggermente, ma riuscì a nasconderlo bene. Era convinto che non se ne fosse accorta.
“Bene, siamo pari. Ciao!”
Tom sì piombò davanti alla porta, impendendole di entrare.
“Potresti, cortesemente, toglierti dalla porta, per favore.” Suonava quasi come una presa in giro, ma quel ragazzino cominciava a infastidirla particolarmente.
“No.”
“Muoviti, sloggia.”
“No.”
Sadie lo guardò esausta.
“Quindi fammi capire, tu non ti sposterai da lì finché io non ti dirò cosa voglio in cambio?”
“Esattamente. Beh, se non ti viene in mente nulla, io avrei una cosa in mente.” Sorrise Tom.
“Se questa cosa la proponi tu, non sarà cosa voglio io, quindi non ha senso.”
“Puoi sempre rifiutare.”
I due rimasero in silenzio per qualche minuto.
Sadie non poteva negare di aver di fronte un bel ragazzo.
Aveva un viso così perfetto, che nemmeno il più bravo degli scultori sarebbe stato in grado di scolpirlo senza commettere qualche imperfezione.
Ma aveva anche un carattere così testardo e insistente che a Sadie dava particolarmente fastidio.
Rifletté per un attimo, poi decise di assecondarlo, almeno dopo questa cosa, sarebbe stata libera e non l’avrebbe mai più rivisto.
“Okay, dimmi.”
Tom sorrise soddisfatto e fece la sua proposta.
“Ti va di uscire con me, domani sera?”
Sadie rimase un attimo impietrita. Nessuno gli aveva mai chiesto di uscire prima, tantomeno una celebrità.
“Ehm..Okay.”
“Perfetto, passerò qua sotto verso le 21 domani sera, mi raccomando.”
“Va bene, ora levati da lì.” Rispose la ragazza secca.
“No, c’è un ultima cosa prima…”
Sadie lo guardò impassibile, attendendo che lui parlasse.
“Dammi il tuo numero di telefono.”
 
Sadie si buttò sul letto, lasciando cadere la borsa per terra.
Poi si ricordò di una cosa, e iniziò a frugare dentro ad essa.
Prese il cellulare e guardò l’ultimo numero salvato in rubrica.
‘Tom’.
Tre lettere, di una persona famosa che aveva conosciuto il giorno prima. Era impossibile! Non potevano accadere queste cose, almeno, non a lei.
Nel medesimo istante le arrivò un messaggio.
Il mittente era scontato.
“Buonanotte.”
Semplice, diretto.
La ragazza era dell’idea di non rispondergli, ma alla fine cambiò idea, spinta da chissà quale forza.
Lo spense, e lo appoggiò sul comodino, portando poi la testa sul cuscino.
Ma che stava facendo? Domani sarebbe uscita con un tipo irritante, sgradevole e testardo.
Perché? Perché aveva accettato? Eppure, non l’aveva obbligata.
‘Sadie, riprenditi.’ Quella vocina nel suo cervello aveva ragione.
‘Tranquilla, è solo una sera, poi non lo rivedrai mai più.’
Quella vocina ci azzeccò ancora, e queste parole la confortarono..Ma un po’, la resero triste, senza che lei riuscisse a cacciare dentro quell’emozione sgradita.
Spende la luce e chiuse gli occhi, rifiutandosi di torturarsi il cervello ancora.
Aveva fatto la scelta giusta?