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Autore: SechsUndNeunZig    29/11/2010    1 recensioni
Un breve diario di un'adolescente alle prese con i suoi problemi,tra sesso,morti,borchie e mamme deboli.
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’alba di un nuovo giorno.

Ieri le sedute dal psicologo son finite,mia mamma non si può permettere di pagarne altre.
<< Hai bisogno di un diario >> Ha detto,aggiustandosi gli occhiali sulla punta del naso.
<< Cioè? >> Ho chiesto,infilando il giubbotto.
<< Un quaderno dove annotare tutto quello che ti succede >> Ha risposto.
 
22.11.2O11
L’altra settimana Serena mi ha chiesto se volevo uscire con lei. Le ho chiesto chi c’era. Mi ha detto che sono scesi i suoi cugini e i suoi amici da Roma. I romani non mi stanno molto simpatici,odio il loro modo di parlare. Ha aspettato la mia risposta guardandomi negli occhi. Ho accennato un sorriso e ho annuito.  Quando sono tornata a casa e l’ho detto a mamma quasi si è messa a piangere. Mi ha baciato la fronte e mi ha dato una pacca sul sedere, dicendomi che mi avrebbe accompagnato lei. Ho scosso la testa e ho sibilato un “no” salendo le scale senza girarmi. Penso sia rimasta ferma per un bel po’.
26.11.2O11
Oggi Sere mi ha ricordato dell’uscita. Mi sono fatta la doccia e ho pettinato i miei lunghi capelli neri. Mi sono fatta la piastra. Sono ritornata indietro nel tempo,ho capovolto il mio armadio e ho indossato i miei vecchi vestiti,quelli che usavo nell’altra mia vita. Ho pure messo gli anfibi e mi sono truccata come una volta,ho rimesso lo smalto nero sulle mie unghie. Quando mia mamma mi ha visto ha sorriso e mi ha dato un po’ di soldi,però non mi ha guardato in viso.
Ho preso il pullman di linea,mi ha fermato davanti a una piazza. Sono scesa e ho camminato fino a sedermi nel bordo di una fontanella spenta. Non mi ricordavo che gli anfibi fossero così pesanti e che la catena facesse tutto quel casino. Le mamme hanno preso per mano i loro figli,mi hanno guardato male. Io me ne sono fregata e ho sorriso al mondo che avevo davanti.
Siamo andati in un vecchio pub,l’unico pub del paese. Per fortuna i cugini non hanno parlato romanaccio. Abbiamo discusso un po’ sui programmi televisivi,su facebook. Abbiamo bevuto qualcosa di analcolico e abbiamo riso. Poi un’amica del cugino di Sere ha tirato fuori una specie di indagine da radio.
<< Qual è la cosa più strana che avete fatto? >> Ha detto ridendo. Sere le ha tirato un calcio,lei si è girata e ha iniziato a dire la sua. Le cose più frequenti sono state “seduta spiritica”,”bestemmiare davanti alla chiesa” e cazzate varie. È arrivato anche il mio turno. Sere mi ha stretto la mano e ha iniziato a pronunciare piano un “ti prego no” per almeno cinque volte. Mi sono scostata dalla sua presa e ho sorriso. Ho uscito fuori dalla mia maglietta un’ampolla,attaccata a una cordicella al mio collo. La bocca di tutti i presenti ha assunto la forma di una “o”. Sorrido ancora,avrei voluto fare una foto a tutti.
<< Questo è il sangue del mio ragazzo. Impressionante vero? >>
<< L’hai ucciso? >> Chiede uno a caso,uno anonimo dai capelli biondo. Nessuno osa dire niente. Mi metto a ridere.
<< Non sarei qui a quest’ora!No,me l’ha regalata lui prima di suicidarsi. Così,in modo che io mi ricordarsi di lui >>
 Nessuno ha più proferito parola quella sera.
27.11.2O11
Oggi Sere mi ha detto che potevo anche risparmiarmi la risposta in quel sondaggio. Sembrava seria. Io invece ho riso e ho alzato le spalle insieme al sopracciglio destro,come è mio solito fare.
<< Hakuna Matata >> Le ho detto,ed è scoppiata a ridere.
28.11.2O11
Ieri notte ho pianto. Ho pianto tanto,tanto da farmi male le tonsille. Quando mi sono svegliata c’era l’alone sul cuscino,ed era tutto bagnato. L’ho buttato a terra e ho spento la sveglia,mia mamma è venuta ed ha aperto le persiane,ma non ha insisto per farmi alzare. Ho appena allungato il braccio per prendere l’i-pod e ho portato le due cuffie alle mie orecchie. Sono andata avanti fino a una canzone degli Avenged Sevenfold. Non che mi piacesse la canzone,però è la preferita di Edoardo. Ripete sempre che è stata incisa tre giorni prima della morte del…batterista? Mi pare. Quindi la ascolto. Dopotutto non è male.
29.12.2O11
Stamattina la sveglia ha suonato e mi sono alzata. Mia mamma era felice,però non ha detto niente. Mi sono fatta una doccia e mi sono vestita come ai vecchi tempi. Ho preso due cellulari dal cassetto. Due cellulari identici. Gli ho accesi tutti e due e poi ne ho preso uno.
“Buongiorno u_u Forse sabato vado a Mala*!Cercherò di convincere i miei a portarmi in paese” Ho scritto,per poi inviarlo. Ho atteso alcuni secondi,per poi vedere l’altro cellulare illuminato. Ho aperto la tastiera,ho cliccato “Ok”.
“Buongiorno u_u Forse sabato vado a Mala!Cercherò di convincere i miei a portarmi in paese
Da: Giacomo 2”
Sono rimasta a fissare il messaggio per alcuni minuti,fino a quando mia mamma non ha urlato che era tardi. Ho spento il cellulare e ho messo il mio in borsa.
A scuola tutto normale,ho restituito il libro a Edo,ho cazzeggiato con Francy e ho picchiato di nuovo Eleonora. Chissà che con i miei colpi non le sia entrata un po’ di intelligenza in quella testolina vuota che si ritrova,mi chiedo ancora come hanno fatto a promuoverla lo scorso anno. Si,ok,le scuole qui sono scadenti però non è proprio brava in lingue. Francy mi dice di lasciarla in pace,ma a me piace romperle i coglioni,è così debole… forse quasi quanto me. Comunque sembrava abbastanza contenta Ele,sicuramente vedere che la picchio di nuovo le fa piacere.
O4.12.2O11
Oggi sono uscita con Edo,non volevo altra gente intorno,avevo bisogno di sfogarmi e lui era la persona ideale.
<< Finalmente posso ripagarmi >> Ha detto. Ho sbuffato. Gli avrei dato volentieri un pugno sul naso,lo odio quando fa così.
<< Tu non mi devi dare niente,hai capito? >> L’ho apostrofato poco prima di stringermi al suo collo. Mi piace tanto l’odore del suo sapone,resterei attaccata a lui giorno e notte. È come una parte di lui,mi ricorda lui. E non dovrebbe,è pericoloso.  Comunque abbiamo passato una bella serata,abbiamo parlato,mangiato e nient’altro.
Quando mi ha accompagnato a casa gliel’ho detto,che mi ricorda lui,ha annuito,poi se n’è andato.
12.12.2O11
Non mi parla da una settimana,eppure non ne capisco il perché. Ieri,mentre andavo nella sua classe per chiederli cosa non andava mi ha fermato mia cugina chiedendomi come stavo. Ho finito per sprecare la ricreazione con quella lì,che nemmeno sopporto alla fine.
Quando son tornata a casa mia mamma stava piangendo. Le ho chiesto il perché e mi ha detto che papà era morto,per andare a lavoro è passato in una strada dove due gang si stavamo scontrando e si è beccato un colpo di pistola. America di merda. Anzi no,nemmeno mi manca mio padre,tanto non c’era mai.
Di pomeriggio mi ha chiamato Marco e mi ha chiesto se uscivamo insieme,ha detto che avrebbe preso la corriera. Ho detto di sì,ho proprio bisogno di sfogarmi.
<< Ti và di venire a casa mia stanotte? >> Mi ha chiesto,mentre con il suo braccio mi teneva la spalla. Ho esitato un attimo,nascondendo la mia bocca nel colletto del giubbotto. Mi ha scosso un po’,facendomi tornare in me,poi ho annuito.
<< Dico a mamma che sono da Francy,tanto è troppo scossa per capire che non sono da lei >> Ho risposto. Mi sono allontanata un attimo e l’ho chiamata. Ha detto di si,anche lei dice che ho bisogno di svago.
La notte l’abbiamo fatto. È stato bellissimo.
 Ho sussurrato anche un “Giacomo”,ma non mi ha sentito.
O semplicemente ha fatto finta di non sentirmi.
14.12.2O1O
Oggi c’era il funerale,non ho pianto per niente,mentre mia mamma sembrava una fontana,insieme a tutti gli altri. Che ipocriti,un sacco di gente che nemmeno lo conosceva si è messa a piangere. L’unica cosa bella è stato il tempo piovoso e buio adatto per un funerale.
15.12.2O11
Oggi Edoardo mi ha chiesto come stavo. Gli ho detto bene.
<< Allora posso riniziare a parlarti >> Ha detto,sorridente. Io ero seria invece.
<< Perché non mi parlavi eh? >> Ho risposto,accarezzando i suoi capelli ricci. Ha fatto spallucce e non ha risposto,siamo restati tutta la ricreazione insieme.
Marco questa sera mi ha chiesto come stavo e se volevo andare al cinema. Ho mollato i compiti e sono andata con lui. Mentre guardavamo l’ultimo “saw” (non proprio un film romantico) mi ha preso la mano e mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza. Ho detto di sì e l’ho abbracciato.
Poi siamo andati in bagno e l’abbiamo fatto un’altra volta,facciamo schifo.
16.12.2O11
Oggi ho finito presto i compiti,quindi sono scesa giù a guardare la tv. Mamma ha portato giù delle cose,degli scatoloni. Sbuffo,so già cosa deve fare.
<< Isa!Vieni a fare il presepio con me? >> Urla,in modo che io la possa sentire. Inspiro
<< Sì mamma! >> Urlo a mia volta con un tono felice,almeno lei è contenta. Sembra che si sia già dimenticata della morte di suo marito.
2O.12.2O11
Da alcuni giorni mi sento osservata e seguita. Chissà perché però non c’è mai nessuno dietro di me. Comunque non ho poi così tanta paura,sono piena di borchie,potrei colpirlo/a con quelle.
Però,puntualmente,ogni volta che mi giro non c’è nessuno. Mamma dice che è lo spirito di papà a seguirmi per proteggermi. Neanche lei ci crede,che inutile vita,quella di mia madre. La mia non è meglio di certo. Inoltre sto pure ingrassando,senza mangiare più tanto.
22.12.2O11
Questa notte mi sono svegliata con una brutta voglia pazzesca,tanto che ho vomitato. Sono rimasta quasi tutta la notte a vomiti e questa mattina avevo due occhiaie enormi. Non sono andata a scuola,mamma ha pensato bene di tenermi a casa,quindi adesso sono solo le nove del mattino.
Non ho febbre,non ho nulla. Marco è venuto a farmi compagnia e mi ha fatto riflettere bene. Non mi vengono le mestruazioni da un po’ di tempo,ho vomitato tutto il giorno,sto ingrassando e ho sbalzi d’umore improvvisi. Gli ho detto che sicuramente è lo stress,ma lui non vuole credermi,così mi ha portato da un ginecologo a pagamento,naturalmente ha sborsato lui i soldi.
23.12.2O11
Siamo appena tornati dalla visita. Sono incinta. Non riusciamo a capire come sia potuto succedere se tutte le volte abbiamo usato la protezione. Quando l’abbiamo detto a mamma quasi si è messa a piangere,stava singhiozzando che sono troppo piccola,è incazzata con Marco,poverino. Quella donna piange per ogni cosa!Non la sopporto cazzo! La ucciderei all’istante. Ah no,è mia mamma.
O9.O1.2O12
Che schifo,io mi vedo già grassa. L’ho detto a Edo e per poco non mi prendeva a schiaffi,però voglio togliermi un sfizio. L’ho convinto a portarmi ad un centro analisi per analizzare se davvero è di Marco il bambino.
Ci hanno dato appuntamento il 4 Aprile,quando potranno prendere un po’ di liquido di cui non mi ricordo il nome per vedere se è davvero lui il padre.
14.O2.2O12
Marco oggi mi ha portato in un ristorantino fantastico,è venuto a prendermi e mi ha regalato una collanina da sostituire a quella che ho,con un cuore spezzato,un pacco di cioccolatini e un mazzo di rose rosse. Dice di non gasarmi troppo e che lo fa solo per il bambino,ma io so di piacergli molto,altrimenti non mi avrebbe preso come sua ragazza,giusto? Ma è troppo orgoglioso per ammettere di essersi innamorato.
O4.O4.2O12
Il bambino è di Giacomo,ho dato allo studio analisi un pò del suo sangue e l'hanno confrontato. 
26.O6.2O12
Tanti auguri a me!Tanti auguri a me!Oggi compio ben sedici anni!
E non riceverò nessun regalo,se non quello del mese prossimo. Nascerà la mia bimba. La chiamerò Alba e sarà di Edoardo. Da quanto tempo ormai non vedo più Marco e tutti gli altri? Scusa se non ho scritto per più di un mese qui,ma ho avuto molto altro da fare. Sono nascosta in una casetta in montagna e ogni giorno Edo si fa vivo con la roba da mangiare e tutto ciò di cui ho bisogno. Per questo Alba starà con lui.
11.O7.2O12
La bambina fa gli scherzi. Penso di essere agli sgoccioli. Sai perché la chiamerò Alba?
È semplice. A me fa leggermente schifo come nome,ma a Giacomo piaceva tanto. Comunque,penso che scapperò di nuovo dopo aver partorito lei. Già.
11.O7.2O3O
Mi chiamo Alba e oggi ho compiuto diciott’anni. Mi è stato dato in regalo da Edoardo questo diario. È stato shockante per me,per mio padre e per il mio ragazzo. Che poi neanche è mio padre. Si è messo a ridere,pure le lacrime sono scese. Sono felice di non aver conosciuto mia madre e di essere cresciuta in un’aria felice e serena,senza nero o borchie.
Conserverò questo diario per mia figlia,ma fino ad allora non lo toccherò più.
Addio!
A me piace tantissimo il mio nome.

FINE.
  
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