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Autore: yachan    27/11/2005    1 recensioni
Eccomi con una nuova fiction su Doremì. Un sogno e una premonizione, che sia l'inizio di una nuova minaccia? Nuove avventure e nuovi guai attendono i protagonisti di Ojamajo Doremi (che trailer è? U_U')
Genere: Avventura, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRUST YOU

TRUST YOU

 

Cap.12

 

Tu vedrai com'è bello sognare senza pensare…perché ci sono sempre di più persone che sognano un altro mondo ridendo allo stesso modo

 

Con dolcezza

Al camminare

Il vento accarezza i miei capelli

 

non c'è nessun posto come il tuo per me

 

E tutto è

Uguale a ieri

Il pomeriggio passa lento

E quasi è notte qui

Non c'è nessuna novità

I miei occhi senza volere

Rimangono nei tuoi

E vogliono vedere quel che porterà

il futuro

la giustizia si estende davanti

nella tua vita ci sarà qualcosa

d'interessante

arriva senza timore

riempie il meglio

ogni istante

non temere mai il tuo destino

il tuo potere divino sempre ti aiuterà

Devi averne fiducia

E mai dubitare

Tu potrai trionfare

 

 

Di nuovo buio…e lei camminava lungo un sentiero.

Non sapeva dove andava, ma qualcosa la stava guidando…in quell’oscurità.

Davanti a lei apparve una foresta…non una foresta come quelle che aveva visto in televisione, ma diversa. Come dire…magica.

Poi comparvero delle piccole casette. Casette che sulla terra non esistevano più. Era come essere tornati sulla terra di tanti anni fa…ma l’ambiente rimaneva sempre ostile.

Un laghetto apparve a pochi passi da lei.

Si fermò e si chinò, come per bere.

Ma l’immagine che si rifletté sul lago…era diversa.

Sì, era lei, lo poteva capire dal viso…ma quel taglio di capelli, non era suo. Li aveva più corti rispetto al solito e il colore era più scuro. Quasi come se quell’atmosfera grigia si fosse portato via i colori.

Lo sguardo della ragazza era triste, quasi preoccupato.

Provò ad avvicinare la mano a quel riflesso, ma al contatto con l’acqua essa svanì, facendo posto alla sua immagine.

Ma ancora c’era qualcosa che non andava. Quello sguardo così freddo, non era il suo.

L’immagine sorrise, senza che lei muovesse le labbra.

“Sei felice, Doremì?”

Si spaventò…quell’immagine parlava?

“Presto non lo sarai più…”

-         C-chi sei?- cercò di dire.

Qualcosa le diceva che quella persona, che non era lei, l’aveva già incontrata. Ma dove?

“E’ ancora presto per dirti chi sono…ma presto ci incontreremo…”

 

 

Doremì si distese sul letto e rimase a pensare.

Il sogno, lo sparo…tutto si era avverato.

Allora non era una coincidenza?

Se Kotake non fosse intervenuto, il finale sarebbe stato identico al sogno.

Ma non capiva…chi era stato a sparare? Chi è che le voleva così male da far questo?

Si girò di lato.

Non capiva…stava succedendo qualcosa, qualcosa di grande…

Il sogno simile a quello di Kotake, la strana nube nera nel paese delle streghe, lo strano comportamento di Akatsuki, il libro nero e tutti gli avvenimenti strani…tutto portava a qualcosa.

Guardò il medaglione magico che aveva in mano, illuminato dalla luce della luna.

Sentiva che la soluzione stava a pochi passi, però perché tutti questi misteri?

Chiuse gli occhi, ma li riaprì sentendo una presenza.

Davanti a lei a pochi passi c’era una persona.

Doremì guardò sorpresa senza riuscire a reagire, né a parlare. Come aveva fatto ad entrare? Perché nessuna delle sue compagne se n’era accorta? E perché sembrava sorriderle, come se aspettasse che lei la seguisse?

La figura si girò e si avviò verso la porta.

Doremì si alzò, tentando di raggiungerlo, ma si ritrovò sul letto sdraiata.

Si guardò intorno. Lo aveva solo sognato?

Appoggiò la mano sulla fronte…a volte lo stress le provocava questi scherzi…ma un dubbio le sorse…e se non fosse stato un sogno?

D’improvviso il medaglione che aveva in mano iniziò a luccicare.

-         Ma cosa…?- Doremì si alzò e fissò sbalordita l’oggetto.

La ragazza si alzò dal letto e uscì dalla stanza, quasi alla ricerca di qualcosa di cui non aveva neanche idea.

Nel buio della notte poteva solo farsi guidare dalla luce della luna.

Non c’era nessuno in giro, c’era solo calma piatta. Forse era davvero stressata.

Fece per tornare indietro, ma proprio davanti a sé, a pochi metri comparve qualcuno.

-         Chi sei?- chiese timorosa.

La figura non rispose e le fece cenno di seguirla. Si voltò e iniziò a correre.

Lei incerta lo seguì, fino ad arrivare ad un’altra stanza ed ebbe un brutto presentimento vedendo la porta semi aperta.

Aprì la porta lentamente e guardò i tre ragazzi che dormivano tranquilli, anche fin troppo. La finestra era spalancata e nessuno sembrava essersene accorto.

Doremì si accorse della mancanza di una persona e uscì di fretta dalla stanza.

“Dov’è, dov’è”- pensò disperata Doremì cercando per i corridoi.

Arrivò al pian terreno ed uscì dall’edificio. Notò fuori una persona e le andò incontro.

-         Kotake!- esclamò sollevata.

-         …Doremì?- il ragazzo si girò sorpreso- E tu che ci fai qui alzata?

-         Tu cosa ci fai qui! Non ti ho trovato in stanza!

-         Sì, ero uscito, perché era comparso qualcuno nella stanza.

-         Che cosa?!

-         L’ho seguito fin qui, ma poi è scomparso- si guardò in giro- che strano…

-         Forse sarà uno scherzo di qualcuno…

-         Uno scherzo di cattivo gusto. Non sai come mi sono spaventato, quando è comparso vicino a me. E poi…- ci pensò su- Ho come l’impressione di averlo già visto da qualche parte…

-         L’hai visto in faccia?

-         No, era troppo buio…però ho avuto come una specie di presentimento…

-         Ah…- Doremì rimase pensierosa.

Ora era più che sicura…non era presa di mira solo lei…quella persona era interessata anche a Kotake. Ma perché?

-         Doremì?- Kotake guardò l’espressione preoccupata di Doremì- Senti, non è successo niente di grave…non ti preoccupare- cercò di sembrare sereno.

Quel giorno era stato pesante per entrambi…e non era il caso che lei avesse altre preoccupazioni.

-         Su, andiamo a dormire…

-         D’accordo…

-         A proposito…come facevi a sapere che non ero in stanza? (Ø_Ø)- chiese Kotake sospettoso.

-         Eh? (°_°)’ Ah…ah, ah (^_^)’- ridacchiò nervosa.

“Uh. E adesso che mi invento? (-_-)’ ”

 

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-         Leon!- disse Aiko.

-         Eh? (°_°)’- il ragazzo la vide da lontano e iniziò ad incamminarsi dal lato opposto.

-         Che fai, scappi?!

-         No, no…è solo che non hai un aria amichevole (-_-)’

-         Fermati che dobbiamo parlare!- disse inseguendolo.

-         Avrei un impegno…- disse accelerando il passo.

-         Presto non l’avrai più, se non ti fermi immediatamente- disse Aiko, scricchiolando le mani, come per prepararsi a tirare un pugno.

-         (O_O)’ Mi fai paura Aiko.

-         Un ragazzo non dovrebbe aver paura di una ragazza!

-         Non nel tuo caso (^_^)’

-         Fermati ti ho detto!

-         Ci tengo alla mia vita- poi notò Maria che veniva dalla loro parte. Accelerò il passo e si mise dietro la ragazza.

-         Che succede?- chiese Maria guardando Leon e poi Aiko infuriata.

-         Ah, verme ti fai proteggere da una ragazza!- disse Aiko avvicinandosi.

-         Calma, che è successo? Avete litigato?

-         Non lo so…chiedilo ad Aiko- disse Leon, fingendosi ingenuo.

-         Volevo parlarti e tu scappi via. Non credi che sia un motivo sufficiente per riempirti di pugni?

-         (°_°)’ Aiko, ma perché sei così furiosa?- chiese Maria sorpresa- E’ da ieri sera che sei così…è successo qualcosa quando sei scappata via?

-         Non ho niente…Leon, non essere codardo e smetti di farti proteggere da Maria!

-         Sentite, potreste parlarne con più calma…- tentò di dire Maria.

-         Zitta Maria, non è una cosa che ti riguarda.

-         (O_O)

-         Ah (°_°)’ ecco- Aiko si accorse di aver esagerato- Io non…

-         (ç_ç) Aiko…tu mi odi?

-         No, no, non è così (^_^)’

-         Aiko mi odia! (T_T)- si mise a piangere.

-         Calma, calma Maria (^.^)’ Scusa, scusa, non volevo dire questo…è che mi hai preso in un momento sbagliato e…

-         Perché ti ripeti? (o_ç)

-         Non mi ripeto, certo che no, io non mi ripeto!- Aiko stette un attimo zitta- Okey, va bene…adesso mi calmo. Però smetti di piangere, ok?

-         Snif, d’accordo…- disse asciugandosi le lacrime.

-         Bene (U.U)’…ah (O_O)’, Leon è scappato! Ha approfittato di questa occasione per svignarsela! (>_<)*

-         Ma perché c’è l’hai con lui? Ti ha fatto qualcosa?

-         Se è come penso io…sì- disse arrabbiata- E non lo perdonerò- poi si calmò- Però prima, per farmi perdonare, ti offro un gelato, ok?

-         Sì, grazie (^-^).

“Appena avrò calmato Maria, andrò a cercare Leon”.

 

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-         Doremì.

La ragazza si girò.

-         Che c’è Masaru?

-         Per caso…- disse indeciso- per caso quelle ragazze che ti sono venute incontro ieri…erano le tue amiche?

-         Sì- Doremì non riusciva a capire che volesse.

-         E tra loro, c’era…Hazuki?

-         Ah, ma certo (^-^)- disse sorridente- Anche lei, insieme alla sua classe, è in gita a Urimi.

-         Capisco…- si voltò e si allontanò.

-         Che?- Doremì guardò il compagno di classe che si allontanava- Ma che voleva?

-         Chi?- comparve alla sue spalle Moyra.

-         Ahhh!- sussultò Doremì spaventata- Moyra!

-         Che ti prende? Hai visto un fantasma?

-         Non mi spuntare così all’improvviso!- disse innervosita.

-         Mh…- Moyra la osservò- Sembri tesa. E’ per quello che è successo ieri?

-         Beh, sai, non tutti i giorni mi capita che vogliano spararmi- disse con ironia.

-         Sai…ci ho pensato a lungo stanotte. All’inizio non volevo crederci, però…- disse seria- Tutto quello che è successo finora…ho l’impressione che tu sia stata presa di mira da una strega.

-         Eh? (°_°)’ Ma dai, Moyra, è impossibile (^.^)’

-         Dici? Lo sparo, il guasto al pullman…

“Nonché, l’incidente con la macchina”- pensò Doremì- “…ma è meglio che Moyra non lo sappia”

-         E poi, la ferita di Kotake…

-         Che c’entra Kotake con me? Se c’è l’avessero con me, perché coinvolgere Kotake?

-         E’ qui che ti sbagli…anch’io non capivo che collegamento ci potesse essere tra questi episodi- fece una pausa- Ma adesso ho capito, lei cerca di renderti debole, colpendo nei tuoi punti deboli.

-         I miei punti deboli…

Doremì ci pensò su…in fondo il ragionamento di Moyra non era del tutto errato. Da quanto le avevano raccontato le sue amiche, anche loro avevano rischiato la vita. Questo voleva dire, che quella persona, cercava di fare del male ai suoi amici…solo per colpire lei?

-         A- aspetta…- disse Doremì incerta- prima hai fatto accenno allo sparo…ma qui non c’entra la magia, no? Quindi…

-         No- disse Moyra movendo la testa- Sono andata a fare un sopralluogo…e con dei calcoli rapidi, ho trovato il punto dove è partito lo sparo.

-         Eh? La polizia ha detto che non ha trovato niente.

-         Sì, perché se fosse stata una persona normale, lo avrebbero trovato. Però il luogo è da tutt’altra parte…dove una normale pistola non sarebbe riuscita a sparare.

-         Ma cos’è che ti rende sicura per queste affermazioni?

-         Ho trovato un simbolo…un simbolo magico.

-         Uno del libro che avevi?

-         Sì…era ben nascosto…e per di più era stato quasi cancellato. Come se ci fosse venuta un’altra persona prima di me, per cancellare le prove- batté la mano sul petto con un sorriso da superbia- Ma non ha tenuto conto delle mie abilità di investigatrice.

“Non mi sembra il momento per vantarsene (^_^)’ ”

-         Adesso non ti resta che affidarti a me.

-         Eh?

-         Come abile cacciatrice di streghe, ti proteggerò io- disse convinta e facendo un segno di vittoria.

-         Moyra (^_^)’’ Non credo che…

-         Vedrai Doremì, la strega che ti ha preso di mira, avrà pane per i suoi denti! A costo di essere la tua stessa ombra!

-         Che?! (O_O)’’’ Hai intenzione di starmi appiccicata per tutto il tempo?

-         Certo, è necessario! Se dovesse riapparire, posso entrare subito in azione.

-         E dimmi…come hai intenzione di fermarla? (-_-)

-         …- voltò il suo sguardo al cielo- Oggi è proprio una bella giornata, vero?

-         Moyra! (^-^)*

 

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Kotake guardava fuori dalla finestra, quando notò un ragazzo dai capelli verdi, che stava fuori sdraiato sul prato.

-         Ehi, non credo che sia una buona idea…- disse Kotake, andandogli incontro- Le previsioni meteorologiche dicono che pioverà.

-         Che piova, non m’interessa- disse scocciato, continuando a fissare il cielo.

-         Ah, sì? (^_^)* Peggio per te!- fece per andarsene, ma poi si fermò.

Non capiva perché, ma sentiva che non doveva andarsene. Sentiva che Masaru aveva qualcosa che non andava…e come aveva imparato da Doremì…mai voltare le spalle a chi ha bisogno di una mano.

“Mh…in questi casi, che farebbe Doremì?”

Lui e Masaru non erano, come molti definirebbero, grandi amici…A Kotake gli piace praticare gli sport, mentre Masaru preferisce passare le giornate a suonare o a rilassarsi. Sì, all’apparenza non avrebbero niente in comune. Però, chissà perché, sentiva che in fondo non erano poi così diversi.

-         Senti…- si sedette vicino a lui- C’è qualcosa che non va?

-         Non ho niente…

-         Non si direbbe. Sei di umore nero.

-         Non ne ho voglia di parlare.

Kotake guardando gli atteggiamenti di Masaru riuscì a capire.

-         E’ per Hazuki?

Masaru sentì come una nuova fitta al cuore.

-         No- rispose lui, cercando di sembrare calmo.

Ma non ci riusciva…non questa volta.

-         Avete litigato? Sai, quando io e Doremì litighiamo…

-         Non puoi paragonarci a te e Doremì- disse Masaru facendolo zittire- Noi siamo diversi…è più complicato…

-         Che vorresti dire?- disse un po’ offeso Kotake- Proprio non vi capisco…vi volete bene, siete fatti uno per l’altro, eppure…

-         Senti, dovresti guardarti prima te- disse Masaru mettendosi seduto- Non capisco come si possa essere così sciocchi.

-         Che?!

La tensione tra i due stava pian piano aumentando.

-         Tu e Doremì continuate a rincorrervi all’infinito…non vi stancate mai?

-         Ehi, io non…!

-         E’ facile per te parlare…ma dimmi, se un giorno…se un giorno Doremì se ne dovesse andare…tu che faresti? Continueresti a fingere? Fingeresti fino all’ultimo che tutto va bene…e la lasceresti andare via?

Kotake rimase senza parole. Era la prima volta che ci pensava…era sempre stato sicuro che lui e Doremì sarebbero rimasti vicini…non si era mai posto il problema di una probabile separazione…

-         Allora?- disse Masaru sapendo di aver colpito nel punto giusto- In fondo è normale…è dall’asilo che capitate nelle stesse classi.

Silenzio.

-         Capisci adesso? Puoi voler bene ad una persona…ma quando ci si allontana, i sentimenti cambiano e anche le amicizie…si conosce nuova gente e ci si innamora…

-         Non ti credevo così profondo- disse Kotake in modo scherzoso, come risvegliato dal suo trance- E comunque…- si alzò in piedi- Tu le vuoi bene?

-         Eh?- disse sorpreso Masaru- Ma ti stavo dicendo che…

-         Ho chiesto se le vuoi bene- insistette Kotake, senza ascoltarlo.

Masaru non sapeva cosa dire. Kotake sembrava serio.

-         …sì- ammise lui tra l’imbarazzato e il triste.

-         E allora dove sta il problema?- disse Kotake sorridendo e guardando Masaru- Una cosa che ho imparato da Doremi è non bisogna demordere mai…anche se al momento i vostri rapporti non sono come una volta, non per questo si può smettere di voler bene ad una persona.

Il ragazzino dai capelli verdi guardò sorpreso Kotake. Era cambiato…non era più lo stesso bambino che pensava solo al calcio.

“Chissà”- pensò Masaru- “forse è l’età che cambia le persone, oppure sono le persone a cui vogliamo bene che ci cambiano? Noi…subiamo l’influsso della persona che abbiamo a fianco?”

Kotake si girò per andarsene, ma si fermò, rimanendo di spalle a Masaru.

-         E riguardo alla tua domanda…non sarà la lontananza a cambiare i miei sentimenti. Qualsiasi cosa accada- e si allontanò.

Non c’era che dire, Kotake stava crescendo. Presto la parte infantile di lui, sarebbe pian piano scomparsa.

-         Ah, Kotake…

-         Non serve che mi ringrazi…- fece un cenno, con la mano come per salutarlo, senza girarsi.

-         No, non è quello…

Sdeng. Kotake andò a sbattere contro un albero. Era troppo impegnato a voler apparire come un ragazzo maturo, che non aveva guardato davanti a sé.

“Sì, si vede che ha subito l’influsso di Doremì (-_-)’ ”

 

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-         Onpu cara…dove stai andando?- chiese la madre.

-         Sto uscendo un attimo a fare una passeggiata.

-         Forse sarebbe meglio che tu rimanga in hotel con me…stanno succedendo strane cose qui intorno- disse preoccupata la donna- E poi, sarai stanca dopo quello che è successo…

-         Mamma, io sto bene…e poi adesso non stiamo girando, quindi non mi può succedere niente. E per non essere assediata dai fans, mi travestirò- disse mostrando una giacchetta e un berretto.

-         Mh…- disse indecisa- D’accordo…ma sta attenta. Non stare troppo in giro.

-         Va bene…- ed uscì dalla stanza dell’hotel.

Una volta fuori dall’hotel, camminò lungo la vegetazione. Non era prudente per una star del suo calibro, girare da sola in un posto quasi deserto. Però lei non voleva nessuno con sé…voleva stare sola e pensare. Mentre era impegnata alle riprese del film, doveva essere concentrata solo sul suo personaggio e non le era possibile pensare ad altro.

Ma adesso che non stava recitando…sentiva che lentamente, dei sentimenti di smarrimento e incertezza la stavano assalendo.

Troppe domande senza risposta…e anche quello che era accaduto a Doremì non le era chiaro. Al momento dello sparo, la sua unica preoccupazione era che lei stesse bene. Non aveva chiesto in dettaglio cosa stava succedendo…era chiaro che però non si trattava una cosa semplice. Anche il sorriso sforzato di Doremì…sembrava quasi che volesse nascondere qualcosa.

“Conoscendola, potrebbe anche trovarsi in guai seri e non farne parola per non farci preoccupare”.

-         Allora?- chiese una voce lontana.

Onpu si sorprese. Pensava di essere sola lì. Sarebbe stato un guaio se qualcuno l’avrebbe scoperta.

Si coprì bene con il capello e gli occhiali.

-         …ho riferito l’accaduto alla Regina.

Onpu si bloccò, proprio mentre si stava allontanando. Quella voce le era famigliare…già, dove l’aveva sentita prima?

Decide si dare un occhiata, però senza farsi vedere.

Tra la vegetazione, nascosta dagli alberi e cespugli, notò un gruppetto di persone.

-         Quindi, siamo agli sgoccioli?

-         Sì. Se hanno fatto in modo di riunirle, significa che non tarderanno ad attaccare di nuovo…e questa volta con più forza.

Onpu riconobbe la voce. Era di Akatsuki. Lì vicino c’erano i suoi amici, compreso Toru.

“Ecco perché non si era fatto vedere in tutta la giornata…”- pensò Onpu- “Ma di cosa staranno parlando in un posto così isolato? E perché hanno fatto accenno alla Regina? Sarà successo qualcos’altro nel mondo della magia?”

-         Come dobbiamo agire, adesso?- chiese Leon.

-         Dobbiamo prepararci a combattere- disse Akatsuki.

-         E’ da tempo che ci stiamo preparando- disse Toru quasi impaziente.

-         Lo so, ma non potevamo agire subito…dovevamo capire le loro intenzioni- disse Akatsuki.

-         Per questo la Regina ci ha chiesto di sorvegliare il gruppo di Doremì?- chiese Fujio.

-         Già, ma non potevamo dire loro la verità…ci è stato chiesto di mantenere il segreto.

-         Ahh- disse Leon un po’ scocciato- Ma non sai quanta fatica mi costi sfuggire alle domande di Aiko. Ogni giorno diventa più insistente.

-         E’ normale, visto che loro sono il bersaglio…hanno già avvertito il cambiamento degli eventi…

-         Mi domando perché non attacchino subito, invece di limitarsi a dei piccoli incantesimi…- disse Fujio.

-         Hanno un preciso scopo…renderle deboli. Anche la nube nera era nei loro piani.

-         Una specie di trappola per le allodole?

-         Già- Akatsuki fece cenno di sì.

-         Ma se scoprissero la verità e volessero fare qualcosa?- chiese Leon un po’ incerto.

-         In quel caso…- Akatsuki lo guardò seriamente- Le fermeremo, ad ogni costo. Non si devono avvicinare al mondo della magia…non adesso almeno. Finirebbero per fare una brutta fine.

-         Ma perché?- insistette Toru- In fondo anche loro sono brave e già in altre occasioni hanno salvato il mondo della magia.

-         Questo è un caso particolare…la loro magia sarebbe inefficace contro loro…

I tre ragazzi stettero zitti. Nessuno di loro era contento del compito che gli era stato affidato…ma dovevano mantenere il segreto, proprio per il bene delle streghette.

-         Bene, io adesso torno dalla mia classe- disse Akatsuki, staccandosi dall’albero su cui era appoggiato- E fareste bene a fare lo stesso anche voi, se non volete che s’insospettiscano ulteriormente.

Akatsuki, seguito da Fujio e Leon si allontanarono. Toru rimase qualche minuto lì, poi si voltò dall’altra parte e s’incamminò.

Onpu non credeva alle sue orecchie…cosa stava succedendo nel mondo della magia? Perché erano tutti in allarme? E perché rischierebbero la vita, avvicinandosi al mondo della magia?

Tutto ciò era incredibile, quanto assurdo.

 

Continua…

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Eh, eh…e dopo un periodo che sembra lunga come una vita…ritorna dalle ceneri Trust You! Chi ha seguito questa fan fiction, sa perché era stata interrotta (quindi non mi dilungherò nella spiegazione).

Però spronata dalle richieste dei lettori di Trust You…sono riuscita ad andare avanti con la storia. Certo, non era così originariamente…è stata modificata in alcuni punti, perché mi è difficile ricordarmi cosa avevo scrivo (^_^)’.

In ogni caso, spero che sia migliore…e che finalmente si arrivi alla sospirata fine.

A presto!

   
 
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