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Autore: yachan    27/11/2005    0 recensioni
Universo alternativo. I personaggi dell'anime Pokèmon, in una nuova veste. Incontri, amicizie, nemici, amori, rancori e tanto altro, in questa nuova fan fiction.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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ITSUMADEMO TOGHETER

ITSUMADEMO TOGHETER

Per sempre…insieme

Cap.2

 

 

Buio e silenzio…d’improvviso una luce illumina un ragazzino. Indossa una t-shirt nera, una giacchetta blu e dei jeans azzurri. In testa ha un capello rosso e bianco, con su lo stemma della Lega pokèmon. 

-         Agilità, astuzia, forza…ecco le principali qualità di un ragazzo che diventerà un master pokèmon…- disse il ragazzino con voce seria. Poi suono di trombe e coriandoli dal cielo- Ed ecco il formidabile ed incredibile, Satoshi Katsumoto! (^O^)

-         Ma falla finita (¬_¬)- disse una ragazzina seduta sul letto con le gambe incrociate.

-         Ah! Kasumi, quando sei entrata! (°o°)’- disse sorpreso il ragazzino, tornando alla realtà.

-         Abbastanza in tempo per vedere la tua sceneggiata infantile (¬.¬).

Satoshi divenne d’un colpo tutto rosso dalla vergogna.

-         A chi hai dato dell’infantile! (ò///ó)- disse agitato e arrabbiato.

-         Al signor master pokèmon- ridacchiò.

-         Unf!- sbuffò imbarazzato- Vedremo chi ride domani!

-         Ah, già…domani iniziano le iscrizioni al torneo…- Kasumi alzò gli occhi al cielo.

-         Cos’è quello sguardo? (-_-)- disse Satoshi guardando Kasumi con sospetto.

-         Niente, niente…(U.U)

-         Mh, scommetto che stai pensando che non c’è la farò! Ebbene ti ricrederai quando mi vedrai combattere!

-         Ma Sato…- lo guardò- tu sei ancora piccolo.

-         Che cosa?! Guarda che io ho l’età giusta per…- si fermò, quando vide Kasumi che gli indicava di guardarsi.

Satoshi si girò verso lo specchio e vide riflessa l’immagine di un bambino di otto anni.

-         Che cosa?! (OoO)’- esclamò spaventato- Non è possibile! Noooo! (>o<)

-         Piantala di fare casino!

Satoshi si sentì dare un colpo alla testa, cadendo per terra.

Aprì gli occhi. Era per terra e davanti a lui in piedi c’era Kasumi con una faccia poco contenta.

-         Kasumi, ma perché cavolo…!- si alzò massaggiandosi la testa, ma s’interrose guardandosi.

Indossava il suo pigiama ed aveva il suo solito aspetto di ragazzino di dieci anni.

-         Ma allora…era un sogno?- disse sollevato e felice.

-         Ma di che blateri?- disse Kasumi arrabbiata- Se non ti muovi arriveremo tardi a scuola!

-         Ho sognato, che bello! (ç.ç)- disse ignorandola e con le lacrime agli occhi per la felicità- Non sono più un bambino! E’ meraviglioso.

-         Mi stai ad ascoltare?! (-_-)*- gli tirò un pugno facendolo cadere per terra stecchito- Assurdo, ogni volta è la stessa storia! Devo venirti a svegliarti ogni mattina, perché non riesci mai ad essere puntuale!- disse adirata e dirigendosi verso la porta- Se non ti sbrighi, mi finisco io la tua colazione!- ed uscì dalla stanza da letto.

-         Eh, eh…non sono rimpicciolito…- disse Satoshi ko sul pavimento, ma felice.

 

*****

Un ragazzo dai capelli castani indossò la divisa scolastica ed uscì dalla stanza.

-         Buongiorno Shigeru- disse un signore anziano.

-         Buongiorno nonno- disse sedendosi a tavola con lui e versandosi del caffè nel latte.

-         Oggi inizieranno le iscrizioni al torneo…- disse sorseggiando la sua tazzina di caffè e guardando il giornale- ci sarà molto da fare, visto che mi hanno chiesto di collaborare con loro, quindi non aspettarmi per cena, perché arriverò tardi.

-         D’accordo- disse indifferente.

Passarono dei minuti dove nessuno aprì parola, come era di consuetudine durante la colazione.

-         …e così, questo sarà il vostro primo torneo- disse il signore, guardando il nipote- Sei emozionato?

-         Non più di tanto- continuò a bere la sua tazza.

-         Eh, eh, immagino che Satoshi lo sarà…aspettava questo giorno da tanto tempo.

-         Mh- appoggiò la tazza sul tavolo e si alzò- Io vado a scuola.

-         Va bene, buona giornata- gli sorrise, mentre Shigeru prese la sua cartella ed uscì dalla casa.

Camminò in silenzio nelle stradine in direzione della scuola.

-         Sei una persona brutale!

-         E tu sei un dormiglione!

Anche in lontananza poteva riconoscere quelle voci. Si girò dietro di lui e vide due ragazzini che si stavano avvicinando.

-         Non riesci a svegliarmi più delicatamente? Dovevi proprio tirarmi un pugno? Mi hai fatto male.

-         Oh, scusa tanto- disse irritata- Ma tu non facevi che agitarti e non aveva la minima intenzione di svegliarti.

-         Sei perfida e senza tatto! Nessuno crederebbe che sei una femmina.

-         Bada a come parli, tappo!

-         Sarò pure più basso di te di qualche centimetro, ma non sono così piccolo! Anzi sono normale per la mia età! Sei tu che sembri una giraffa.

-         Che, giraffa?! Satoshi io ti…- fece per tirargli un pugno, ma si fermò quando vide un ragazzino a pochi metri da loro- Oh, Shigeru.

-         Vedo che ve la state passando bene- disse Shigeru, guardandoli arrivare.

-         Oggi iniziano le iscrizioni per il torneo…tieniti pronto, che ti batterò!- disse Satoshi convinto.

-         Ma se ti ha battuto ben sei volte- disse Kasumi indicando con le mani sei dita.

-         Ah, hai tenuto pure il conto! (>_<)’- disse frustato Satoshi.

-         Dubito che tu possa battermi, Sato- disse Shigeru, mentre i tre camminavano verso la scuola.

-         Ah, è così? Allora sfidiamoci, qui e adesso!- disse Satoshi fermandosi e guardando Shigeru con aria di sfida.

-         Che cosa?!- esclamò Kasumi- Non vorrai mica a metterti a lottare con Shigeru! Arriveremo tardi a scuola!

-         Se vuoi vai pure, io resto qui con Shige.

-         Idiota, non iniziare a fare i capricci!- lo afferrò per le braccia e cercò di trascinarlo via.

-         Lasciami Kasumi!- Satoshi cercò di svincolarsi- Non intrometterti!

Shigeru guardò la scena senza fare niente.

-         Non ho tempo da perdere con un perdente- disse semplicemente Shigeru, smontando completamente Satoshi in piccoli pezzi.

Si creò un silenzio gelido. Finché qualcuno apparve alle loro spalle.

-         Ehilà! Ciao a tutti!

-         Takeshi!- esclamarono i tre.

-         Come va? Bella giornata, non trovate?

-         Non per essere pignola, ma ci solo nuvole- disse Kasumi.

-         Ogni giornata è buona, se c’è gente allegra- disse Takeshi guardandosi intorno.

-         Takeshi…- disse Kasumi tirandogli l’orecchio- secondo me tu stai guardando solo le ragazze.

-         Eh, eh…che ci vuoi fare- ridacchiò.

-         Non cambi mai (-_-)’.

-         Mh? Ma che gli prende a Satoshi? Perché quella faccia demoralizzata?- chiese Takeshi, guardando l’amico.

Satoshi non parlò. Ci pensò Kasumi a spiegarglielo, indicando semplicemente Shigeru.

Non ci voleva molto per capire. Era ormai nota la rivalità tra Satoshi e Shigeru…e soprattutto erano note le sconfitte di Satoshi.

-         Suvvia, Sato!- disse Takeshi sorridendo e dando una grossa pacca a Satoshi, che per poco lo butta a terra- Oggi è il grande giorno! Oggi finalmente potrai scontrarti con nuovi avversari. Dovresti essere felice, visto che non aspettavi altro!

-         Lo ero…(-_-)’- disse Satoshi demoralizzato, ma poi si riprese- Comunque hai ragione, non devo essere triste!

-         Già!

-         Oggi potrò mettere a frutto i miei allenamenti!

-         Sì, e io potrò conoscere nuove ragazze!

-         Dimostrerò a tutti quanto valgo e vincerò il torneo!

-         Yeah! Riuscirò ad avere un appuntamento con una bella ragazza!

Kasumi e Shigeru guardavano i due ragazzini, mentre il fuoco della grinta li infuocava tutto il corpo.

-         Idioti (-_-)’- dissero i due spettatori.

 

*****

-         Wow, non sto più nella pelle!- disse emozionato Satoshi.

Si guardò in giro…c’era molta gente che si era iscritta al torneo Indigo. C’erano sia dei giovani che degli adulti. 

-         Satoshi, sei pronto?- chiese Kasumi.

-         Certo!- disse con sguardo convinto.

-         Bene (U.U)…allora puoi smetterla di tremare- disse guardandogli le gambe.

-         Che?! Non sto tremando!

-         Certo, come no. Piuttosto è ora che ti avvii sul campo 16…il tuo incontro inizierà tra pochi minuti.

-         Di già? Devo ancora prepararmi!

-         Ma se avevi detto che eri già pronto (-_-)’. Non è che hai qualche ripensamento?

-         Certo che no!- smise di tremare e guardò il suo pokèmon- Pikachu, dobbiamo mettercela tutta!

-         Pika (sì!)

-         Allora…io e Takeshi ti aspetteremo fuori. Vedremo il tuo incontro dallo schermo del salone principale.

-         Va bene.

Satoshi si girò, ma non guardò davanti e andò a sbattere contro una persona, finendo per terra.

-         Ahi- disse Satoshi.

-         Satoshi, tutto bene?- chiese Kasumi.

-         Potresti fare più attenzione quando cammini, moccioso- disse un ragazzo, spolverandosi la sua giacchetta- Guarda, mi hai stropicciato la giacchetta.

-         Eh…ah, scusa…- disse Satoshi alzandosi in piedi.

-         Pensi che basti?- disse la ragazza dai lunghi capelli rosa, accanto a lui- Non capisco proprio perché facciano partecipare i bambini a questo torneo.

-         Ehi! Non sono un bambino! Ho dieci anni!- disse offeso Satoshi.

-         Capirai la differenza…- disse il ragazzo, aggiustandosi i capelli color viola.

-         Penso che basti- disse Kasumi guardando i due ragazzi- Vi ha già chiesto scusa. E poi non ci sono state conseguenze gravi, perciò finita.

-         Ma guarda che impertinente, questa mocciosa- disse la ragazza.

-         Che?!- disse infuriata Kasumi.

-         Musashi, Kojiro, non abbiamo tempo da perdere per le chiacchiere.

Satoshi e Kasumi guardarono sorpresi il pokèmon con sembianze di gatto che stava con loro.

-         Sbaglio Kasumi…o quel pokèmon ha appena parlato?- chiese Satoshi.

-         Hai ragione Nyath, abbiamo degli incontri da disputare- disse la ragazza- Sarà per un’altra volta, mocciosi.

E i due ragazzi con il pokèmon si allontanarono lungo il corridoio, sotto gli occhi increduli di Satoshi e Kasumi.

-         Hai ragione Satoshi, quel Nyath è in grado di parlare.

-         Ma com’è possibile?

-         Non lo so. Piuttosto, non perdere tempo e muoviti ad andare all’incontro.

-         Ah, già certo.

I due ragazzini si salutarono e presero strade differenti.

Un ragazzo di carnagione scura era seduto su una delle sedie di una grande stanza. Davanti a lui, c’era un enorme schermo.

-         E’ andato?- chiese Takeshi, vedendo arrivare Kasumi.

-         Sì- disse sedendosi vicino a lui.

-         E com’era? Teso?

-         Come una corda di violino.

-         Spero che questo non gli impedisca di combattere bene.

-         Non è questo che mi preoccupa…

-         Mh?

-         Ultimamente Satoshi ha vinto molti scontri con allenatori…non vorrei che questo lo avesse esaltato, facendogli sopravvalutare il torneo.

-         Già. Speriamo di no. Purtroppo per questi primi incontri eliminatori, non possiamo stargli vicino.

-         Sta iniziando- disse Kasumi guardando lo schermo nero accendersi.

 

*****

-         Allora?- chiese un ragazzo- Avete visto qualcuno d’importante?

-         E’ ancora presto per trovare il nostro soggetto…- disse un pokèmon- Dobbiamo aspettare che vengano eliminate le nullità e poi si vedrà.

-         Nel frattempo ci possiamo divertire, con questi allenatori in erba- disse una ragazza.

-         No. Non fate niente che possa attirare l’attenzione su di noi…ricordate che siamo qui in incognito.

-         Ah, già…ma che noia- disse il ragazzo sbuffando.

-         State tranquilli, presto potremo scatenarci- fece un sorriso fra i denti.

 

*****

-         Satoshi?

Satoshi si svegliò dai suoi pensieri.

-         …che ci fai qui?

-         Non ti ho più visto dall’incontro…così sono venuta a cercarti.

-         Sei venuta…per ridere di me?

Kasumi si sorprese della sua domanda. Satoshi continuava a stargli di schiena.

-         Che stai dicendo?

-         Era come dicevate…non c’è l’ho fatta…

-         Solo perché hai perso il primo incontro? Che assurdità, ti demoralizzi solo per questo?

-         No, non è così…- si strinse di più le gambe al petto- Io non c’è la farò. Non ho le qualità per esserlo.

-         Satoshi…

-         Mi sono solo illuso di potercela fare.

-         Adesso piantala di deprimerti!- disse Kasumi arrabbiata- Hai perso un incontro, va bene. Ma il torneo non è ancora concluso. Hai ancora qualche speranza!

-         E perché?- si girò verso Kasumi- Perché gli altri ridano di me?

-         Nessuno ride di te. Anzi, sono fiduciosi…credono in te, che c’è la puoi fare.

-         Non è vero! Tutti mi considerano ancora un bambino.

-         Forse…ma di sicuro sei l’unico in grado di comunicare così bene con i pokèmon. Tu hai delle qualità che gli altri non hanno. E mi sembra assurdo che abbandoni così il tuo sogno di diventare master pokèmon.

-         Tu non capisci!- disse scotendo la testa- Non sai cosa significhi…dover dimostrare di essere bravo…di essere all’altezza di chi mi ha preceduto…non sai che significhi deludere qualcuno…non sai che voglia dire, dover emulare mio padre…- strinse i pugni- Tu non potrai mai capire come mi sento!

Kasumi rimase in silenzio e abbassò lo sguardo.

Deludere qualcuno…

Non servi a niente

Delle immagini tornarono a galla. No, non era il momento. Scosse la testa e guardò Satoshi.

-         Già, hai ragione…io non so come ti senti- si voltò per andarsene- L’unica cosa che so…è che facendo così, dimostri che rimarrai solo un  bambino. E non solo deluderai le persone che credono in te…ma anche te stesso.

-        

Kasumi si allontanò, lasciando Satoshi di nuovo nei suoi pensieri.

Cosa doveva fare?

 

*****

Ansimava, tanto era la fatica. Era passata qualche ora da quando era lì e ancora non vedeva miglioramenti. Si chinò per terra per riprendere fiato.

Alzò lo sguardo al cielo…il sole stava tramontando…si stava avvicinando la sera. Si alzò con fatica e allungò la mano che aveva in mano una pokè sfera. Con quella richiamò il pokèmon che stava davanti a lei.

Il rumore dei pokèmon selvatici che si muovevano nel bosco, era l’unico suono che si sentiva lì.

La persona guardò triste la sfera che aveva in mano…ed intanto dei ricordi passarono per la sua mente.

Chissà se c’è l’avrebbe fatta? Chissà se un giorno…avrebbe portato a compimento il suo scopo?

Scosse la testa.

Si stava facendo tardi. Doveva muoversi a rincasare, prima che facesse buio.

 

*****

Satoshi guardò il cielo che si oscurava. Era immerso nei suoi pensieri, che non si accorse dell’arrivo di una persona.

-         Sei ancora qui?

Satoshi si girò e vide Shigeru.

-         Shige…anche tu vuoi aggiungere qualcosa alla mia sconfitta?- disse ironico e triste.

-         A dire il vero…non m’interessa- disse facendo spallucce.

Questo atteggiamento fece innervosire Satoshi. Non gli interessava che avesse perso? Lo considerava un allenatore così scarso da non essere tenuto in conto?

-         Già…immagino- disse voltandosi e stringendo i pugni.

Shigeru guardò Satoshi e alzò gli occhi al cielo di un colore rosso scuro e blu.

-         A me non interessa un insignificante incontro, né se vincerai o perderai…l’unica cosa che voglio…è scontrarmi con te alle finali del torneo.

Satoshi si girò sorpreso.

-         Non capisco perché te la prendi in questo modo. Che vuoi che sia una sconfitta? Non è mica la fine del mondo…potrai rifarti in altri incontri. Il torneo è solo agli inizi.

Satoshi non poteva crederci…era il Shigeru che conosceva o un suo clone? Non poteva credere che parole simili uscissero dalla bocca di lui. Forse…in fondo…Shigeru lo considerava un degno avversario.

-         Sì…- sorrise- E’ solo agli inizi…e presto ci vedremo in finale. Puoi contarci!

Shigeru fece un segno di consenso e si allontanò soddisfatto.

Facendo così, dimostri che rimarrai solo un  bambino. E non solo deluderai le persone che credono in te…ma anche te stesso.

Già, aveva ragione Kasumi. Se si sarebbe arreso adesso, tutti gli sforzi fatti fino a quel momento, sarebbero stati invani…e avrebbe deluso tutte le persone che credevano in lui…anche Shigeru.

Sì…lui era deciso ad impegnarsi e scontrarsi con Shigeru! Questa era una promessa!

 

*****

-         Kasumi!- Satoshi entrò di colpo nella stanza.

-         Eh?- Kasumi si girò verso la porta.

-         Che stai facendo?

-         Niente…sto solo ripassando per la verifica- appoggiò il libro aperto sulla scrivania- Piuttosto tu…- si avvicinò a lui e gli diedi un pugno.

-         Ahi! Perché?- disse coprendosi la testa con le mani.

-         Non hai ancora imparato a bussare prima di entrare?

-         Ma se tu entri sempre nella mia stanza (-_-)’

-         E’ differente Satoshi- fece cenno di no con il dito- Nelle stanze delle signorine bisogna bussare prima di entrare.

-         Perché, tu sei una signorina? (¬.¬)- disse a bassa voce Satoshi.

Gli arrivò dritto in faccia un cuscino.

-         Ti ho sentito (-_-)* - appoggiò il braccio sulla scrivania- Piuttosto, che volevi dirmi?

-         Ah, già…domani mattina avevo intenzione di svegliarmi presto per esercitarmi…il prossimo incontro di pokèmon si terrà fra due giorni.

-         Mh.

-         Ma come, non dici niente?

-         Che dovrei dire?

-         Non so…- alzò lo sguardo- Pensavo che ti saresti sorpresa di come mi sono ripreso.

-         Non vedo perché dovrei essere sorpresa…- si girò e riprese il suo libro aperto- Non avevo dubbi che ti saresti ripreso…non sei il tipo che si arrende così facilmente.

Satoshi sorrise. In fondo, a modo suo Kasumi gli stava dicendo che credeva in lui.

-         Però avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse domani…- lasciò la frase vaga.

-         D’accordo, ti darò una mano…- disse senza voltarsi e girando pagina al libro- Però adesso esci che mi distrai.

-         Bene, allora a domani- uscì dalla stanza e chiuse la porta.

Appena sentì il rumore della porta che si chiudeva, Kasumi si accasciò sulla scrivania.

-         Che stanchezza…

Fuori dalla finestra, era ormai notte e si poteva vedere bene il chiarore della luna.

Il giorno dopo avrebbe fatto bel tempo…

 

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Prossimamente:

Tra i banchi di scuola, si possono fare amicizie e nemici…tra i dubbi e le incertezze il percorso di una ragazzina verso le sue convinzioni.

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Et-voilà, nuovo capitolo, yeah! 

Volevo precisare che questa fan fiction non è incentrata sugli incontri di Pokèmon, ma sui personaggi. Quindi, non mi dilungherò a descrivere gli incontri, per questo motivo. 

Non perdetevi i nuovi capitoli, mi raccomando!

 

Ya-chan

   
 
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