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Autore: Strega_Mogana    28/11/2005    4 recensioni
Un'unione tra magia e Sailor Moon...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era coperto dalle nuvole grigie che preannunciavano solo pioggia, il vicolo era buio e umido. Una figura nera correva a per di fiato ignorando il mondo attorno a sé, ignorando il dolore che arrivava dalla spalla, il pulsare della ferita sulla gamba e il sangue che gli scorreva sul viso da un taglio profondo che aveva sulla fronte.

Da quanto correva?

Non lo sapeva neppure lui, era esausto, dolorante ma non poteva mollare… non poteva finire in mano loro.

Dietro di lui, in lontananza, si sentirono delle voci.

Lo stavano raggiungendo, lui era troppo debole per poterli affrontare ora, ne aveva messi fuori gioco un paio ma non bastava… ancora due di loro gli davano la caccia.

Forse i due più pericolosi.

Cercò di aumentare la corsa socchiudendo gli occhi per il dolore alla gamba.

I ciottoli scivolosi dell’asfalto lo tradirono, scivolò a terra con la faccia dentro una pozzanghera.

- Eccolo!- urlò una voce roca e molto profonda.

- Ora sei morto!- echeggiò una seconda voce fredda e stridula, probabilmente era una donna.

Il primo uomo gli diede un calcio nel costato facendolo voltare con la forza.

L’uomo aprì gli occhi guardando i suoi inseguitori in faccia.

Entrambi erano vistiti di nero, avevano il viso coperto dal cappuccio ma per lui non c’era bisogno del cappuccio… li conosceva molto bene.

- Traditore… - sibilò l’uomo – ci hai traditi.

- Vi sta usando. – mormorò cercando di fargli aprire gli occhi.

- Taci!- urlò la donna piazzandogli un altro calcio tra le costole – Non hai il diritto di parlare di Lui… tu sei solo spazzatura! Ora muori… viscida serpe. – dalla mano delle donna partì una sfera di energia rossa... l’uomo a terra la deviò con facilità pur essendo molto debole.

L’uomo ghignò:

- Ci vuole di più che qualche ferita per mettermi fuori combattimento. Voi dovreste saperlo… sono stato addestrato molto bene. - chiuse gli occhi e si concentrò – Trasportus!

Ci fu un lampo d’orato e l’uomo a terra sparì.

Il primo degli inseguitori urlò alzando la testa verso il cielo nuvoloso e spinse la donna contro il muro.

- E’ solo colpa tua stupida donna! 

L’altra afferrò il colletto della tunica nera dell’uomo e lo strattonò con forza.

- Non metterti contro di me! – sibilò crudelmente – Non sai di cosa sono capace… e, comunque, l’hai visto com’era ridotto. Ovunque sarà comparso sarà stremato… gli do due ore, poi morirà.

- E se, invece, recupera le forze? – chiese lui cercando di metterla in difficoltà.

- Noi riusciremo a rintracciarlo. – ripose sicura la donna prima di scomparire in una nuvola nera come il buio che li circondava.

 

***

 

Pioveva forte… dovunque fosse pioveva talmente forte che aveva già tutti i vestiti zuppi.

Non sapeva dove fosse finito, non aveva pensato quando aveva pronunciato quell’incantesimo, voleva solo trovare un posto sicuro, un posto dove qualcuno avrebbe potuto aiutarlo.

Ma era così debole…

Il dolore, la stanchezza per la corsa, la debolezza per tutto quello che aveva dovuto sopportare in poche ore gli erano piombate addosso all’improvviso.

Le ossa gli facevano male, la testa gli doleva e gli girava, forse aveva perfino qualche linea di febbre, le ferite pulsavano, bruciavano e sanguinavano copiosamente.

Si appoggiò ad un muro prossimo a svenire.

- Ehi ti senti bene?- chiese una voce femminile alle sue spalle.

L’uomo rispose solo con un debole gemito e scivolò sulla strada esausto. Sentì dei passi veloci dietro di lui e poi la pioggia cessò.. qualcuno lo stava coprendo con un ombrello.

- A… aiuto… - riuscì a balbettare con un filo di voce.

- Dio mio ma sei ferito… chi ti ha ridotto così?

Gli occhi divennero pesanti, il buio aumentava e il freddo gli aveva penetrato le membra come mille spade acuminate.

L’ultima cosa che vide furono due occhi blu splendenti come stelle.

Poi solo buio.

 

 

 

 

 

   
 
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