Tra donne innamorate ci si intende.



 

Una ragazza entrò nel bagno guasto al secondo piano.
 

Aveva bisogno di stare da sola.
 

Quello che aveva visto e sentito oltre ad  averle dato la nausea, le aveva spezzato il cuore.
 

Un cubicolo si apri ed emerse un’altra ragazza, che si asciugava gli occhi.
 

Ad entrambe bastò guardarsi negli occhi.
 

Esclamarono insieme:
 

“E’ un porco!”
 

“E’ un’idiota!”
 

Le due ragazze si guardarono.
 

Una bionda.
 

Una castana.
 

Una Serpeverde.
 

Una Grifondoro.

Ma negli occhi di entrambe era riflessa la stessa pena.

Si sedettero vicine, senza dire una parola
Poi la bionda prese coraggio e inizio a chiedere.

“Che ha fatto il tuo?”

“Sembra stia cercando di cavare le tonsille a una stupida oca bionda e tinta. Non si rende neanche conto di rendersi ridicolo!”

La castana tirò su col naso, cercando di non farsi notare troppo.
Infondo l’altra era pur sempre una Serpe.

Ma che importanza aveva ormai? Non poteva fidarsi neanche più di lui, avrebbe dovuto avere importanza fidarsi o non fidarsi di qualcuno a causa della sua casa?

“ E il tuo?”

La bionda alzò i suoi occhi azzurri e lucidi.
Sì, poteva confidarsi, non l’avrebbe tradita.

Tra donne innamorate ci si intende.

“Ho scelto l’uomo sbagliato. Non ce la farò mai. Oltretutto lui ora è sempre di corsa, scompare e riappare come un fantasma, ed è sempre più pallido …”

La castana guardò la bionda con l’aria di chi comincia a capire.
Eppure non l’avrebbe mai pensato.
Nessuno avrebbe mai pensato a loro due.
La Serpe era stata brava a nascondere i suoi sentimenti.

Non come lei. Ormai tutto il castello era a conoscenza di quello che lei, stupida ed emotiva Grifondoro, provava per lui.

Per la Serpeverde, invece, era una necessità nasconderlo.
Se lui l’avesse immaginato non l’avrebbe più degnata di uno sguardo.
Non che ora la guardasse più di tanto, intendiamoci …

“Ti riferisci a …lui?”

“Sì. Sono solo la sorellina di una delle sue amiche. Anzi, di una sua ex, che è peggio.”

La Grifondoro sospirò.

“Purtroppo ti capisco.”

La bionda la guardo, incuriosita.

“Tu per lui cosa sei?”

“Oh … io sono solo sua sorella …”

“E io … io l’ho visto.”

“Visto?”

“Con un'altra. A letto. E l’ho sentito.”

La castana si accigliò: chissà se anche quei due avevano già … no, no meglio non pensarci.

“Come hai fatto a vederli?”

La Serpeverde si lasciò sfuggire un risolino, che di allegro aveva ben poco.

“Sono due esibizionisti. O meglio, lui è un’esibizionista egocentrico e lei una grandissima troia. Non è difficile beccarli in sala comune, sai?”

La castana storse la bocca, schifata.

“Immagino.”

La bionda sbottò, rabbiosa.

“Perché ci stiamo facendo questo? Chi sono quei due per condizionarci così?”

“Non lo so.”

La bionda, inaspettatamente, sorrise.

“Incredibile. Se raccontassi che ho trovato una domanda, anzi due, in grado di zittirti non mi crederebbe nessuno.”

La castana scoppiò letteralmente a ridere.

“Già. Se invece io andassi  in giro a dire che ti sei innamorata di Draco Malfoy, mi farebbero ricoverare  al San Mungo.”

La ragazza dai capelli biondi guardò la sua compagna.
Quella Mezzosangue in quel momento era l’unica persona in grado di capirla.

“Tu ce la farai Hermione. Lui ti ama, lo sanno tutti”

Hermione guardò alla sua destra.
In quel momento quella ragazza era l’unica in grado di capire il dolore che si prova nel vedere il ragazzo di cui si è innamorate tra le braccia, anzi, tra le gambe di un’altra.

“No, non ce la farò. Sarebbe troppo bello: prima migliori amici, poi innamorati. Fa troppo Harry Ti Presento Sally.“

La Serpe apparve confusa.

“Cosa?”

“Nulla, cose babbane.”

Il silenzio riempì il bagnò, finchè una delle due non lo spezzò.

 “Beh, neanche io ce la farò mai, le mie speranze sono anche meno delle tue. Infondo Weasley è solo troppo cieco e ottuso per accorgersi che ti ama. Draco non mi ama, non ama nessuno che non sia se stesso.”

“Sei troppo cinica, hai solo quattordici anni. “

“Tu ne hai sedici e te ne sei innamorata quando ne avevi undici. “

“Sì, ma io un po’ l’ho mostrato. Come può accorgersene se tu …”

“Non dire altro. Tu e Weasley sei due testoni orgogliosi che si amano, io sono una testona orgogliosa con un amore a senso unico.”

“Io credo che lui provi qualcosa per te. Anche se non lo sa ancora …”

La bionda sospirò e sorrise.
Un sorriso falso come le pietre sugli occhiali della Skeeter.

“Beh, non mi importa se non si accorge di me. Può pure sposarsela la Parkinson. Gli auguro tutto il bene possibile”

Hermione scosse la testa.

“Stai mentendo a te stessa.”

“Lo so.”
Hermione si alzò dal pavimento bagnato e tese una mano alla sua confidente.

“Vuoi una mano, Astoria?”