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Autore: reilin    01/12/2010    1 recensioni
Io non ho più dubbi: ciò che voglio lo so, l’ ho sempre saputo da settembre- ottobre 2002 a questa parte, così tutto d’un fiato dico:«Voglio diventare la donna di Genjo Sanzo».
Quella che vi apprestate a leggere è una fanfiction ambientata in un “universo parallelo”, nella quale però sono presenti tutti i personaggi di “Saiyuki”, la Sensei Minekura ed un nuovo personaggio.
La storia prende spunto da uno spot televisivo di una marca di “sport shoes” andato in onda alcuni anni fa…
Ho lasciato che la mia fantasia corresse libera, sorvolando come un gabbiano sia situazioni allegre come brezza marina, che scene più drammatiche come una burrasca in alto mare…in verità in questo primo capitolo godrete solo della brezza marina, poiché vi imbatterete in una marea di situazioni divertentissime! Spero che le troviate di vostro gradimento!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Homura, Nuovo Personaggio, Son Goku, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Genio 3
I am the genius of the lamp and you’ve got one wish…


--- Il due dicembre la Sensei Minekura subirà un delicato intervento chirurgico per l'asportazione di un cancro alla mascella destra: questo capitolo è il mio personalissimo modo per dirle: GAMBATTE KUDASAI, MINEKURA SENSEI!!!!! -----


A short Intro: Eccoci arrivati al terzo capitolo… Quello che vi accingete a leggere è uno scritto a metà fra due mondi, due epoche ed in ultima analisi: due me. Proprio in questo capitolo, infatti, c’è il passaggio del testimone fra la “scrittrice” che ero sette anni fa e quella che sono diventata adesso: esaurendo quanto scritto negli anni passati, mi sono quindi cimentata di nuovo con il foglio bianco ed il cursore lampeggiante che sembravano dirmi: “Ed ora?”. Ho cercato di continuare a narrare questa mia storiellina senza pretese sforzandomi di restare fedele al suo disegno originario e al contempo riversando in essa tutto quello che sono in qualche modo diventata nel frattempo… E’ una sfida abbastanza impegnativa per me, e proprio per questo ho tanta voglia di affrontarla con tutto l’entusiasmo di cui sono capace.
Ringrazio come sempre la mia dolce sister e le mie amiche che mi sostengono ed incoraggiano in questa folle impresa, e ringrazio anche la Sensei miriel67 che è la fanwriter che più stimo in assoluto e che ha messo il mio “Genietto” fra le storie seguite… questa mia fan fiction non è neanche lontanamente paragonabile alle sue eleganti e meravigliose storie!!! Ad ogni modo il suo esempio mi è da guida per migliorarmi come scrittrice, ed ovviamente i suoi consigli, così come quelli di chiunque voglia darmene, sono sempre più che bene accetti!!! Non mi resta che ringraziarvi ed augurarvi buona lettura!!!!


CHAPTER THREE: PIECES OF ME…

Ti guardo per l' ultima volta mentre vado via
Ti ascolto respirare non scatto la fotografia
Non porterò nessuna traccia dentro me
niente che dovrò rimuovere.
Se hai giocato è uguale anche se adesso fa male
Se hai amato era amore, non è mai un errore
Era bello sentirti e tenerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino.
Ti guardo per l' ultima volta mentre vai via
Ti vedo camminare, è come per magia
non sarai pensieri, non sarai realtà
Sai che bello, sai che felicità..
Se hai sbagliato è uguale anche se adesso fa male
Se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello guardarti e tenerti per mano
O anche solo immaginarti da lontano
E se hai mentito è uguale ora lasciami andare
Ma se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello sentirti, rimanerti vicino
Anche solo per lo spazio di un mattino
Entrerò nei tuoi pensieri di una notte che non dormi
e sentirai freddo dentro
Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino
e per quel giorno tu mi porterai con te
Se hai giocato è uguale anche se ancora fa male
Ma se hai amato era amore e non è mai un errore
Era bello sentirti e tenerti vicino
Anche solo nella luce del mattino
E se hai mentito è uguale ma ora lasciami andare
Se hai amato l' amore non sarà mai l' errore
E' stato bello seguirti, rimanerti vicino
anche solo per lo spazio di un mattino.

Non è mai un errore – RAF – Metamorfosi 2008
 
 
 Eccomi finalmente di fronte alla porta dell’ufficio della Sensei: dietro di essa si trova la donna che stimo di più al mondo… la “mammà” del mitico quartetto dei miei sogni (anche se ora in realtà vivere con esso si sta trasformando in un terribile incubo!). Dopo “solo” due ore di anticamera riesco ad essere ammessa alla presenza di quella mitica donna.
La sua stanza è tutta in disordine: da una parte all’altra ci sono un’immensità di fogli sparsi un po’ dappertutto… ecco che da dietro una scrivania sulla quale regna il caos più assoluto, compare la bizzarra figura della Minekura: essa si mostra a me con quelle strambe fattezze con le quali appare su ogni copertina di Saiyuki. Io, visibilmente disorientata e shockata, fingo nonchalance, e con un sorriso quasi isterico mi siedo sulla sedia che si trova dall’altra parte della scrivania. «Allora, come ti trovi in questo posto?», mi chiede lei con fare amichevole. Io le rispondo con tono ossequioso: «Devo ancora abituarmi, Sensei…». La mia interlocutrice mi sta squadrando attentamente, poi dopo alcuni attimi di silenzio che a me sembrano un’eternità, si schiarisce la voce con un colpo di tosse ed inizia a parlare: «Dal momento che sei arrivata in questa città, ormai sei diventata un personaggio da utilizzare nelle mie storie, e come tale ho dovuto crearti una nuova vita in questo mondo: ecco il motivo molto importante per il quale ti ho convocata. Allora… non sei curiosa di sapere cosa ho inventato per te?». La cara Maestra è davvero eccitata… io invece comincio ad avere paura: per l’ennesima volta sospiro rimpiangendo i giorni trascorsi nel mondo “reale”.
Senza attendere la mia risposta, la Minekura parte in quarta ed inizia a parlare come una macchinetta: «Allora… da un’accurata ricerca svolta nel database dei miei fans, abbiamo evinto che tu sei una brillante studentessa universitaria, prossima a concludere i suoi studi (ah, sì? Intanto mi sono dovuta iscrivere al primo anno fuori corso! Ahh! Io credo che la laurea sia ancora lontana! N.d. Scrittrice), inoltre  sappiamo che sei un’appassionata di arti marziali, in particolare del Karate Shotokan e del Tai chi, che ami la musica di Bach e Arcangelo Corelli, che adori disegnare paesaggi marini e che ti diletti anche a creare dei manga. Per quanto riguarda il tuo carattere, abbiamo potuto constatare che sei un tipo molto introverso, con assolutamente pochissima fiducia in te stessa e che non hai mai avuto molta fortuna nel campo sentimentale…». Il mio orgoglio, ferito nel profondo (eh sì, nulla fa più male della verità!), ha un moto di rivolta: « Non sono venuta fin qui solo per farmi sbattere in faccia la mia mediocrità… tanto più che i miei difetti li conosco meglio di chiunque altro!», replico io con risoluzione. Kazuya Minekura sembra dispiaciuta: «No… ma cosa vai pensando? Sono felice di averti nel mio staff, tanto più che le tue caratteristiche sono perfette per identificare un personaggio dei miei manga! Stammi a sentire fino in fondo: da oggi tu sarai Rei, una ventiduenne studentessa di Economia Aziendale alla Minekura City University, pratichi karate e sei cintura nera secondo dan (Eh, eh! Ezioku ti ho raggiunto senza fatica grazie al potere della mia mente!!! N.d.Scrittrice per il suo amico karateka e bancario ;P), suoni discretamente il pianoforte, ed inoltre…».  Sono davvero entusiasta della mia nuova condizione, anche se temo che la Sensei mi abbia creato una vita così interessante per distrarmi dal disastroso rapporto che ho con il mio supposto “uomo” ; comunque sono davvero felice, e voglio sapere tutto sulla mia nuova vita: «Inoltre? Che altro mi ha riservato?». La mia interlocutrice sembra contenta di vedermi così entusiasta, così mi fa un grandissimo sorriso, mi batte la mano sulla spalla, e con tono allegro mi dice: «Inoltre… se per te va bene, quando hai tempo libero, puoi venire a darmi una mano in qualità di assistente del mio Studio Backgammon ogni volta che vuoi!». Sono così felice che, senza accorgermene,  le lacrime stanno scendendo copiose dai miei occhi… con voce commossa, le rispondo: «Grazie davvero! Diventare  sua assistente è sempre stato il mio più grande sogno!». La Sensei mi fa l’occhiolino, poi esclama: «Lo sapevo! Quando ti trovavi nel mondo… reale, hai sempre detto a tutti che pur di diventare la mia assistente avresti abbandonato immediatamente i tuoi studi anche alla vigilia della discussione della tua tesi di laurea! Come puoi vedere ciò non sarà necessario: voglio che tu termini i tuoi studi, ma nel frattempo potrai aiutarmi col mio lavoro! Guarda che non è affatto facile, sai? Ad ogni modo mi aspetto grandi cose da te!». Colta da un impeto di folle felicità, abbraccio quella mitica donna e continuo a ripeterle: «Grazie, grazie! Non so davvero come ringraziarla! Grazie! Grazie mille!!!!!!!». Kazuya Minekura mi sorride vagamente imbarazzata: probabilmente questa mia esternazione di gratitudine non è assolutamente tipica dello stile giapponese! Ma al diavolo le convenzioni: mi sento al settimo cielo, e proprio non riesco a trattenere dentro di me tutta questa gioia!
L’eccelsa manga-ka è anche lei palesemente felice per me, ma cerca di recuperare le “distanze istituzionali”, così dopo essersi schiarita la voce, mi dice con tono grave: «Cosa ci fai ancora qui? Sbrigati ad andare in Facoltà: hai molte pratiche da sbrigare lì, senza contare che dovresti essere già a lezione!». Io sono ancora un po’ frastornata: «Ah sì, davvero? Allora ci vado subito!», esclamo entusiasta, e così dopo averla salutata rispettosamente, sia io che Komyo Sanzo ci congediamo da lei. Chiedo al bonzo di accompagnarmi fino all’ateneo di Minekura City, e lui, tutto contento, mi prende per mano e mi conduce di fronte ad un grandissimo cancello, dal quale si intravedono numerosi edifici moderni in vetro e acciaio, bellissimi giardini e un gran numero di studenti tutti indaffarati.

«Eccoti arrivata a destinazione: in bocca al lupo, mia cara!», mi dice Komyo, poi si congeda da me e va via.
Rimango di fronte a quell’immensa costruzione, il panico che mi attanaglia lo stomaco, incerta se entrare o meno: anche questo è un aspetto importante della mia nuova vita, ed è giunta l’ora di confrontarmi con esso! Emetto un profondo sospiro, serro i pugni e varco la soglia dell’ Ateneo. Innanzitutto devo capire dove devo andare, a chi devo rivolgermi:
«Scusa, sai indicarmi qual è la facoltà di Economia?», chiedo ad una ragazza seduta su una panchina.
«Certamente, vedi, è quel palazzo bianco sulla destra!», risponde gentilmente la giovane, io la ringrazio, poi ci salutiamo e mi dirigo verso la Facoltà. Rimango impressionata dalla modernità della struttura e dall’aria piacevole che vi si respira. “Per prima cosa vediamo gli orari dei corsi”, mi dico, e così mi avvicino ad una bacheca ed inizio a guardare la lista dei vari insegnamenti attivati: «Dunque… Diritto Commerciale… aula 5 secondo piano… Revisione Aziendale… aula 1piano terra…» e mentre sono tutta intenta a chiedermi se sarò in grado di superare questi due ultimi esami rimasti, non mi accorgo che alle mie spalle è sopraggiunto un ragazzo, che sta anche lui guardando l’orario dei corsi: «Anche tu hai quella rogna dell’esame di Diritto Commerciale da sostenere?», mi domanda con un tono fra lo scherzoso e il mesto.
«Purtroppo sì, non ne posso proprio fare a meno!», rispondo io voltandomi verso il mio interlocutore.
Quasi non mi prende un colpo quando guardo il volto della persona che ho di fronte: meravigliosi occhi viola con un taglio particolarissimo, una incantevole pelle ambrata e dei lucentissimi capelli rossi… è Kougaiji, non ci sono dubbi! Il demone indossa una camicia celeste che fa risaltare ancora di più i suoi bellissimi occhi, ed un paio di pantaloni avana che fanno risaltare ancora di più… il suo fantastico fondoschiena! Ma tu guarda che bel collega di studi che mi è capitato, esclamo fra me e me. Del resto, non avrei dovuto avere dubbi circa gli interessi accademici del figlio di Gyumaoo: per una persona come lui, che non fa altro che dire cose tipo: “Me la pagherai con gli interessi” oppure “Sono un tipo che salda sempre i suoi debiti! Metti tutto in conto!” quale posto è più azzeccato di una Facoltà di Economia?
«Principe Kougaiji, che bello incontrarvi qui!», esclamo io, affascinata dal carisma del ragazzo. Lui mi guarda un attimo di sottecchi, poi, imbarazzato, confessa:«Scusami, ci siamo già incontrati noi due? Mi spiace, ma non mi ricordo di te…». Io mi rendo conto di aver fatto per l’ennesima volta la figura della tipica italiana mega espansiva ed un tantino invadente, così, con un filo di disagio nella voce gli rispondo: «Non preoccupatevi, Principe, voi non mi conoscete: io infatti sono nuova di questo posto… anzi, scusatemi per la mia impulsività!» e nel porgere le mie scuse, accenno un inchino con il busto.
«Mhm… sei nuova di qui, hai detto… occhi color nocciola, pelle leggermente ambrata e la tipica esuberanza italiana… dì un po’: tu sei la ragazza nuova venuta dal mondo reale, sì... insomma...  la donna di Genjo Sanzo, vero?», mi domanda con palese curiosità il ragazzo dai capelli rosso ruggine. Dentro di me non posso che constatare tristemente che tutti quelli che incontro in questo posto sono dannatamente incuriositi dal legame che esiste fra me ed il bonzo corrotto, e così, sorridendo amaramente, mi preparo a rispondere per l’ennesima volta: «Io non sono la donna del Venerabile Genjo Sanzo Hoshi, abito semplicemente a casa sua…». Quanto mi ferisce questa situazione: questo continuo dover precisare a dritta e a manca che il rapporto che intercorre fra me e Sanzo non va al di là della semplice – e tuttavia problematica – condivisione dello stesso tetto, questa implicita ammissione di fronte agli occhi di tutti del fatto che lui non mi vuole come sua donna, mi fanno tanto male… è come avere una ferita sanguinante che diventa sempre più profonda sotto lo sguardo morboso della gente.
Kougaiji deve essersi accorto di questi miei tristi pensieri, e così, sentendosi in colpa, cerca di darmi una mano ad affrontare la giungla della burocrazia universitaria: «Se sei nuova di qui, allora penso proprio che ti tocchi fare un bel tour fra i vari uffici del Campus per compilare un bel po’ di scartoffie! Ma non ti preoccupare: mi offro volentieri di farti da guida, tanto ho lezione nel pomeriggio…». Io gli sorrido e con gli occhi lucidi ed un fil di voce lo ringrazio:« Grazie, Kougaiji-sama...». Lui allora mi cinge le spalle con quelle sue braccia muscolose e, camminando così abbracciati, mentre io divento paonazza dall’emozione e dalla vergogna, ci rechiamo verso il grande edificio con le vetrate a specchi proprio di fronte a noi: il Rettorato. Come immaginabile, c’è una lunga fila di studenti in attesa di risolvere i loro problemi burocratici. Io e Kougaiji ci sediamo, preparandoci ad aspettare il nostro turno.
«Allora, che te ne pare di questo posto, Rei-chan?», mi chiede il giovane demone sorridendo.
«Beh, mi sembra una bella Università, questa... Mi chiedo come siano i docenti.. Ad ogni modo voglio sbrigarmi e superare gli ultimi due esami che mi rimangono... sono stanca di studiare! E voi, che mi dite di questo posto, Principe Kougaiji?», rispondo io, giocherellando con la chiusura del mio giubetto. Lui, posando lo sguardo sulle mie mani agitate che tormentano la zip, mi dice: «Perché sei così ansiosa: ti preoccupa qualcosa? Ti posso garantire che in questa Università si sta bene, a parte alcuni professori che sono dei veri rompiscatole!!! E poi smettila di darmi addirittura del Voi!!! Guarda che siamo coetanei, io e te: chiamami Kou, come fanno tutti!!!».
«Ok, Kou», replico, sorridendogli.
«Così va molto meglio», risponde il ragazzo dai capelli rossi, facendomi l’occhiolino. «A proposito: hai detto che ti mancano solo due esami? Quindi hai praticamente finito... che corsi ti sono rimasti?».
«Beh, quei due corsi che devi seguire anche tu: Revisione Aziendale e Diritto Commerciale. Come sono i professori, a proposito?», gli chiedo.
«Ahi ahi... due dei più tosti, purtroppo... soprattutto quello di Diritto Commerciale: lui e i suoi due assistenti sono il terrore di tutta la facoltà!!!».
E ti pareva, mi dico: la mia solita fortuna del cavolo! «Pazienza, tanto non ho alternative: speriamo solo che non mi rovinino la media!», replico, sbuffando.
Kougaiji è incuriosito da questa mia ultima affermazione: « Uhm... la media è? Somigli a qualcuna di mia conoscenza, sempre sui libri pur di avere trenta e lode sul libretto!!! Io invece sono una schiappa!!! Mi sono rimasti tre esami, ma non riesco a superarli in nessun modo... soprattutto Matematica Finanziaria: pensa che ho tentato l’esame ben cinque volte... cinque miseri fallimenti!».
Il giovane demone ha il morale completamente azzerato, così ora è il mio turno di incoraggiarlo:«Ma cosa vai dicendo mai? Hai solo ventitrè anni e sei a tre esami dalla laurea... io direi che ti stai dando anche troppo da fare, sai?».
Lui, però, non è del mio stesso avviso: «Parli proprio tu, che vivi insieme ad un genio amico di altri due dannatissimi geni!!!». Io, ovviamente, cado dalle nuvole egli lancio uno sguardo decisamente interrogatorio. Kou, allora, emette un sospiro, alza gli occhi al cielo e si accinge a spiegarmi tutto quanto: «Devi sapere che quel biondo che abita con te, Sanzo, beh, lui si è laureato in Filosofia ad appena 20 anni: è considerato un genio nel suo campo, e già vanta numerosissime pubblicazioni di  pregio e collaborazioni con le più blasonate università. Il  moretto, poi, com’è che si chiama... Hakkai, dopo aver conseguito a soli 21 anni l’abilitazione all’insegnamento, ha ottenuto una cattedra in un prestigiosissimo liceo, dove ricopre anche la carica di vicepreside.».
Sono un pochino sorpresa: mi sono ritrovata in una combriccola di dannati geniacci, a quanto pare: «Vabbè, dai...sono solo dei casi rari, questi due cervelloni...», cerco di consolarlo io.
Lui mi guarda di sottecchi: « Mi spiace deluderti! Sai cosa fa Gojyo per vivere?». Ed io, da buona lettrice del manga: «Gioca d’azzardo!». Il demone dalla pelle ambrata si lascia andare ad una sonora risata: « Ah Ah Ah!!! Devi ancora imparare a distinguere la finzione del manga dalla realtà di Minekura City!! Sha Gojyo è il più giovane e talentuoso architetto di tutta la città! Pensa che quando ancora era studente della facoltà di Architettura ha realizzato un progetto che ha vinto un importante concorso relativo alla ristrutturazione di alcuni lotti vicini alla zona portuale. Quando si è laureato, i vari studi di design hanno fatto a gara per prenderlo nel loro staff, ed oggi è talmente affermato da aver potuto osare aprire uno studio per proprio conto, nonostante sia solo un ragazzo di 23 anni!!! ».
Sono davvero stupita: con gli occhi spalancati riesco solo ad esclamare: «WOW. Allora chissà cosa farà Goku?».
Kougaiji si schiarisce la voce: «Ahem... no... Goku è esattamente come lo conosci: il suo unico talento sono le arti marziali: lì, come ben sai, è imbattibile!». Io annuisco, pienamente in accordo con la sua affermazione.
«Però», continua il ragazzo, «io non riesco a sostenere il confronto con il gruppo di Sanzo e neanche con i miei amici: possibile che tutti loro siano più capaci ed intelligenti di me? Se continua così, mia madre e Yaone non la finiranno più di rimproverarmi!!!».
Io, da brava donna intellettualmente normodotata, lo comprendo e cerco di spronarlo a farsi coraggio: « Dai, Kou, sono sicura che ce la farai! Se vuoi, ti do una mano con l’esame di Matematica Finanziaria... quella mi riusciva bene, ci ho anche preso un voto alto!!!».
Lui mi guarda con un faccino triste: «Davvero mi aiuteresti? Io... io...». Quanto è carino con quell’espressione da cane bastonato! Passo una mano fra i suoi capelli di seta rossa e facendogli la linguaccia gli dico: «Sì, ti aiuterò... ma ti costerà carissimo!!!». Finalmente il sorriso torna ad illuminare il volto del principe Kougaiji.
Parlando del più e del meno con il mio affascinante collega universitario, arriva ben presto il momento di entrare nell’ufficio immatricolazioni, dove mi tocca compilare una pila di documenti, mettermi in posa per le foto di riconoscimento e alla fine mi vengono rilasciati un gran numero di documenti indispensabili alla mia nuova vita accademica: il libretto universitario, i tesserini di biblioteca, mensa, ecc.. ecc...  
Kougaiji, spinto dalla curiosità, mi ruba dalle mani il libretto universitario:«Ehi, ehi, e tu saresti una schiappa? Guarda qui  che voti... hai la media almeno del 29!!!».
«29 virgola 9», preciso io, ridendo.
«Matematica Finanziaria 30 e Lode: ehi, Rei, mi aiuterai sul serio? Ti prego?», mi chiede il giovane principe mentre con gli occhi continua a scorrere la filza dei voti sul mio tesserino universitario. Io annuisco sorridendo: «Certo, certo: ti prometto che ti farò superare l’esame! Però... ora... dove andiamo?», gli chiedo.
«Beh, fra un’ora e mezzo ho appuntamento con Yaone e gli altri in sala mensa: perché non vieni anche tu, così te li presento? Intanto... che ne diresti di farci un giro fra i vari club per trovarti una bella attività extra – scolastica? Che ne so, hai qualche talento particolare?», mi chiede Kou.
Io senza troppo pensarci, ripensando alle parole della Sensei Minekura, gli rispondo come se fosse la cosa più vera e naturale del mondo: «Sono cintura nera secondo dan di Karate Shotokan!».
Kou mi rivolge un sorriso entusiasta: «Benissimo, allora è deciso: entrerai nel mio club di karate! Io ne sono il Presidente e non vedo l’ora di testare le tue abilità! Vieni, andiamo subito al Döjö a fare il rituale incontro di combattimento contro il Presidente... che poi sarei io....»
 ECCO CHE MI SONO FICCATA NUOVAMENTE NEI GUAI!!! Possibile che io non sappia tenere la bocca chiusa? Ma che mi è saltato in mente? Io l’ho sempre e solo guardato, il karate... ed ora invece dò credito alle parole di una strampalata disegnatrice mi sto dando arie di grandissima karateka!!!
«Ma no, Kou, io non credo di essere all’altezza... io...nooo... non posso combattere con te...», biascico, cercando un dannato modo per tirarmi fuori dai guai!!! Ma il bel demone rosso non mi sta neanche a sentire: mi ha preso per un braccio e mi sta conducendo a gran velocità al suo Club di Karate!!!
Povera me, non mi resta che rassegnarmi: la mia fine è scritta!!! Quanto potrà resistere una pivellina come me in un combattimento contro il Principe dei Demoni Kougaji?

…CONTINUA…

Next: … Ed ora come se la caverà la povera Rei alle prese con un combattimento di karate addirittura col Principe Kougajij? Come procederà la sua conflittuale convivenza col bonzo corrotto? Ci saranno svolte nel loro rapporto? A queste ed altre domande  risponderà Rei stessa nel prossimo capitolo di questa pazza storia! SO… BE PATIENT AND DON’T MISS NEXT CHAPTER … YOU_HAVE_TO_READ_IT!

JA NE……REI_LIN

   
 
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