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Autore: Cherolain    01/12/2010    5 recensioni
Neville Paciock è sempre stato un personaggio abbastanza trascurato a mio parere. Lo trovo uno dei personaggi più coraggiosi e valorosi di tutta la Saga!Una one-shot sui suoi pensieri più profondi , molto tristi. I pensieri che Neville non metterebbe mai alla luce...leggete se vi interessa! Un grosso bacio
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Ciao ragazzi! Questa è la prima volta che scrivo su Neville. Mi piacerebbe una recensione, ( ovviamente anche negativa), per sapere come è venuta questa folle idea che si è fatta strada nella mia mente! Un abbraccio!

*He is complicated*

 

Neville Paciock era considerato un ragazzo d’oro tra i Grifondoro. Sempre buono , ingenuo e pronto ad ascoltarti. Spesso ti capitava di vederlo a spremere le meningi davanti al libro di Pozioni , provando inutilmente di combinarne una buona. Oppure , molte volte , aiutava volentieri i bambini del primo anno in un compito difficile , in qualche problema difficile. Si , difficile.

Complicato.

Nessuno reputava Neville  un ragazzo complicato , tranne lui stesso. Era a disagio quando sentiva i compagni del proprio anno parlare dei propri genitori , si sentiva abbandonato.

Triste.

Come un vuoto gli corrodeva la scatola cranica , un gelo davvero uniforme. Cercava in tutti i modi poi di levarselo dalla testa , ma era molto difficile.

Impossibile.

Cercava di pensare alla sua amata Erbologia , a qualche caro amico, un momento intensamente felice.

Niente.

Vedeva l’immagine della sua cara Mamma con gli occhi vitrei , scorgeva anche il volto emancipato di suo Padre.

Morte.

Ecco cosa vedeva negli occhi dei suoi genitori. Una lenta agonia , qualcosa peggio della Maladizione  Cruciatus. Qualcosa di terribile. Morire dentro , in fine dei conti , è terribile. La cosa più brutta era che Neville non poteva fare niente.

Impotente.

Quando gli vedeva riusciva solo a stringere forte le nocche , fino a farle diventare quasi bianche. Punto. Dopotutto che poteva fare un ragazzino goffo come lui? A malapena riusciva a disarmare qualcuno.

Vergogna.

Era davvero vergognoso , Piton  glielo ripeteva tre volte alla settimana. Dopotutto aveva ragione…o no? Ma cosa si pretende da un ragazzo cresciuto solo con una Nonna , per altro un’po stramba!? Sicuramente era messo meglio di Harry , stava con dei Babbani davvero terribili. Anche lui era solo.

Davvero solo.

Harry Potter aveva perso i genitori , morti. Meglio morti che nello stato in cui si trovavano i suoi! Meglio non avergli mai visti che vederli tutte le vacanze con quello sguardo! Era tremendo per Neville Paciock.

Davvero tremendo.

Ma almeno una consolazione l’aveva. Gli assassini dei suoi genitori erano chiusi da anni in una bella cella , insieme ai Dissennatori. Ma non era abbastanza per Neville.

Gli assassini dovevano morire.

Pensava questo molte volte nelle lezioni di Trasfigurazione , pensava e bramava farlo. Ma dopo poco tempo chiedeva perdono , in fine dei conti non era un cattivo Serpeverde.

Vendetta.

Eppure quella parola masticata tra la sua saliva gli piaceva , davvero tanto. Sbagliare è umano dopotutto. Ma non poteva farlo. Assolutamente no. Dopo il ritorno di Voldemort però quella cattiva parolina continuava a tormentargli il cervello. Mattina , pomeriggio , sera e notte. Invano cercava di distrarsi con qualcosa di futile. Tutti vedevano il giovane Paciock leggermente cambiato. Ma dannazione non riuscivano a comprendere.

Non capivano.

Dopo il ritorno di Lord Voldemort si era finalmente levato la sua maschera, la maschera che copriva il suo volto da ben quattro anni. Era finalmente diventato se stesso. Non aveva più la maschera allegra e bonaria che gli copriva il viso , basta.

Chiuso.

Aveva chiuso con quella . Ora desiderava mostrare il suo vero “ Io” , le sue vere emozioni. Che erano indescrivibili , tantissime e indescrivibili.  Era rimasto assorto per alcuni minuti , pallido come un cencio , leggendo dell’evasione di Bellatrix Lestrange.

Quella donna…

Quel mostro…

Gli  sorrideva l’assassina , gli ghignava e gli rideva in faccia. Era una sfida quella risata pazza. Quella risata che lo tormentava nei suoi incubi più profondi da quindici anni. Finalmente evasa. Harry avrebbe avuto l’occasione di uccidere l’assassino della sua famiglia , Neville lo stesso. Ora era Neville , da solo nel dormitorio , che rideva in faccia all’assassina. Si , le rideva in faccia. Commiserandola , deridendola. Quella donna non sapeva cosa le aspettava , neanche il suo Padrone. L’esercito di Silente era pronto per la battaglia. Neville più di tutti , forse persino più di Harry James Potter. Presto avrebbe avuto la sua occasione. Molto presto.

Spero vi piaccia! Ho cercato di trasmettere le più profonde emozioni di Neville.

 

 

 

 

   
 
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