Ciao a tutti! Lo so che non mi stavate aspettando, anzi, molto probabilmente mi vorreste uccidere per essermi fatta ancora viva con una storia delle mie, ma eccomi qui!!!

per chi avesse letto la fine di destini 3 oppure Lily e Stone, questa sarà una piccola raccolta di momenti riguardanti Hope e i suoi parenti!

Non hanno una logica di tempo né un ordine stabilito.

Verranno come vengono!!!!

L'ho deciso dopo che sono stata giorni e giorni a cercare di far iniziare questa raccolta non da questo momento che avevo già scritto ma da uno subito dopo la fine di destini 3.

Ma per quello c'è l'altra mia storia. Per questa raccolta lascerò libera la mia ispirazione!!!

e se magari avete qualche richiesta particolare potreste propormela e potrei scriverla.

(ora lo so che probabilmente nessuno vorrà farlo perché nessuno seguirà questa fic ma nel caso qualche anima pia decidesse di farlo io sono qua e apprezzerò qualsiasi tipo di recensione! Anche critiche!!!)

adesso vi lascio alla storia!

Hope ha precisamente 17 mesi!!!!

Momenti con lo zio!!!! (1)

Sorrisi soddisfatto vedendo mia madre uscire di gran carriera insieme a mio padre.

Avrei avuto tutta una mattina per me.

Potevo fare quello che volevo, senza dover sentire mia madre che strillava perché il volume era troppo alto oppure mio padre che cambiava il mio programma preferito di musica perché doveva vedere una partita. Accesi subito lo stereo ad alto volume e iniziai a cantare sotto le note rock della mia band preferita. Stavo ballando e saltando sui divani come quando ero bambino ma mi divertivo un sacco. E ad un certo punto la musica di spense. Mi guardai intorno spaventato e mi trovai davanti Rose con Hope in braccio.

-come ai vecchi tempi? Quando il gatto non c'è i topi ballano?- chiese lei divertita.

Ignorai la battuta stravecchia e presi in braccio la mia nipotina.

-ciao Hope. Allora, come va'?- le chiesi toccandogli il naso. Lei rise e mi prese il dito.

-comunque dov'è mamma?- chiese Rose.

-è corsa al ministero per un'udienza. A quanto ho capito doveva farla domani ma il giudice ha deciso di spostarla a stamattina. Ne avrà per un po- risposi continuando a giocare con la piccola. Ora lei rideva mentre gli facevo le pernacchie sulla pancia.

-e papà?- chiese lei accigliata.

-Harry l'ha chiamato. Sembra che un pazzo sia uscito in un quartiere babbano e abbia iniziato a dar fuoco alle macchine. Sono dovuti intervenire subito. Non ho idea di quando tornerà- risposi nuovamente.

-e io a chi lascio Hope?- chiese lei incredula sedendosi sul divano.

Mi sedetti anche io accanto a lei mentre Hope protestava. Avevo smesso di farle il solletico.

-cosa devi fare?- chiese.

-devo andare a una conferenza al ministero della magia. Speravo di non doverci andare ma è stata richiesta esplicitamente la mia presenza. Non posso non andarci. Tra l'altro me lo hanno detto all'ultimo momento quindi non ho idea neanche di cosa dire o fare ma inventerò qualcosa.

Ma non posso proprio portarmi Hope- mi disse.

-e Scorpius?- domandai ancora.

-è in laboratorio. Non so quando riuscirà a liberarsi, non mi rispondeva al telefono.

Ma ciò vuol dire solo che probabilmente ci vorrà almeno tutta la mattina- mi spiegò.

-posso tenerla io- mi proposi.

Rose mi guardò scettica.

-vorrei che mia figlia fosse intera quando torno, sai-

-così mi offendi sorellina. Io sono una persona responsabile. Oppure non ti ricordi che ho fatto 17 anni da tre mesi??? e poi Hope mi adora. Vero piccola?- chiesi sorridendo alla mia nipotina.

Che ancora arrabbiata con me perché avevo smesso il gioco mi prese con forza il naso tirandolo e riuscendo a graffiarmi.

Imprecai staccandogli la manina dal mio naso.

-ahia!!!-

E lei per tutta risposta iniziò a ridere a crepapelle e cercò di prendermi di nuovo il naso.

-si, lo vedo. Ti adoro moltissimo. Comunque non importa. Forse posso provare a portarla alla madre di Scorpius. Anche se oggi è venerdì... in genere va' dal parrucchiere...- la vidi pensarci su mentre io cercavo di evitare gli attacchi di Hope.

-guarda che ti mangio. Non fare la monella altrimenti ti mangio- gli dissi scherzando e riprendendo a fargli il solletico sulla pancia.

-lasciala qui. Tanto mamma e papà dovrebbero tornare tra qualche ora- ripresi tranquillo.

-l'ho tenuta altre volte- la rassicurai visto che mi guardava preoccupata.

-si, ma con mamma o papà nell'altra stanza. Se avevi problemi o altro andavi subito da loro- disse. Ma ci rifletté un attimo. E poi guardò l'ora.

-devo essere lì tra tre minuti. Ok Hugo. È affidata a te. Ma stai attento, mi raccomando.

Ormai cammina abbastanza bene e non la devi perdere un minuto di vista.

Alle dieci deve mangiare lo yogurt e poi falla dormire. E mi raccomando, non perderla mai di vista- prese in braccio Hope e l'abbracciò.

-ciao piccolina. Torno appena posso- e dopo le mie rassicurazioni scomparve.

Sorrisi a Hope che continuava a guardare triste il punto in cui Rose era svanita.

-non ti preoccupare. Io e te ci divertiremo un mondo, vero?- la rassicurai.

-diciamo che quella che si sta divertendo di più sei proprio tu piccola monella!- esclamai dopo neanche mezz'ora. Il salotto lindo e ordinato come lo aveva lasciato la mamma ora era tutto in disordine. A terra c'era di tutto, dai cuscini del divano ai soprammobili che ero riuscito a salvare grazie a un incantesimo anti-rottura. E Hope stava correndo in giro come una pazza, ridendo.

-guarda che ti gira la testa. Cadrai e ti farai male- gli dissi tentando di fermarla.

Ma lei si mise a strillare fino a quando non la lasciai andare.

E finalmente di nuovo libera riprese contenta a girare su se stessa.

Sbuffai pensando che intanto potevo alzare un po di cose da terra.

Per fortuna che c'era la magia.

Presi la bacchetta e iniziai a riordinare.

E intanto Hope cadde sul tappeto ridendo.

Poi mi vide usare la magia. Guardò i cuscini volare da terra sul divano.

E evidentemente pensò che stessi giocando anch'io. E iniziò a fare galleggiare tutti gli oggetti.

Sollevò persino me.

-no Hope! Non si fanno volare tutte le cose!- la rimproverai tentando di guardarla severo anche se ero a testa in giù. Lei smise di ridere e mi guardò con gli occhi pieni di lacrime.

E iniziando a piangere spedì tutto a terra.

Colpì il pavimento con la testa e poi con la schiena e boccheggiai.

Tornai in piedi però veloce per prenderla e consolarla.

-no piccola, smettila di piangere. Non c'è bisogno. Però non si fanno volare le cose, altrimenti la nonna di arrabbia- era difficile sgridarla e consolarla ma cullandola si calmò.

Mi bastò un occhiata all'orologio per vedere che era arrivata l'ora dello yogurt.

-vuoi lo yogurt Hope?- gli domandai. Lei annuì con vigore ed andammo in cucina.

Presi dalla borsa di Hope il bavaglino e tirai fuori dal frigo lo yogurt.

E ora dov'era quel dannato seggiolino che i miei avevano comprato apposta per Hope?

Era di quelli chiudibili e in filabili in qualsiasi fessura, peccato che ignoravo appunto per questo la sua posizione. Per fortuna che avevo ereditato quel po di intelligenza che avevo da mia madre.

Presa la bacchetta mi bastò un semplice incantesimo di appello per trovarlo.

Dopo vari tentativi finiti con diverse dita chiuse nel seggiolino, purtroppo avevo ereditato molte ma molte cose anche da mio padre, potei far sedere Hope.

Che mi sorrise indicandomi felice lo yogurt.

-hai fame piccolina? Ecco che arriva la pappa- dissi entusiasta mentre prendeva il primo boccone tranquillamente.

Riuscì a dargli tutto lo yogurt con tanta facilità da sorprendermi!

Non si era neanche sporcata!

Rimaneva solo l'ultimo boccone.

Glielo portai alla bocca come avevo fatto fino ad ora e lei mi guardò divertita, dischiuse le labbra e iniziò a soffiare sul cucchiaio.

In men che non si dica mi ritrovai la faccia e i capelli pieni di yogurt.

La guardai con sguardo omicida mentre lei scoppiava a ridere indicandomi.

Altro che bambina, questa era un vero e proprio demonio.

Ripulito me stesso e tutta la zona circostante l'area di “schizzo” tornai a osservare Hope.

Che si era appena lasciata andare a un'enorme sbadiglio.

-facciamo la ninna piccola?- chiesi felice. Se dormiva non poteva combinare altri disastri.

E sarei potuto tornate a rilassarmi sul divano.

La presi in braccio cercando di imitare quello che in genere faceva mia madre e mi ritrovai a canticchiare una qualche ninna nanna stonata.

Ma lei parve apprezzare. Tentò di girarsi e muoversi un po' ma dopo vari minuti chiuse gli occhietti e si addormentò.

Felice di essere riuscito anche in quest'altra impresa la posai sul letto della stanza più vicina al salone, quindi la stanza di Lily, e tornai alla tv.

Non alzai il volume al massimo ma ripresi la mia attività rilassante.

Si, mi sarei divertito io ora!!!

Alla fine della canzone decisi di mangiare un po'. Presi una ciotola enorme, ci misi tutto il gelato che era rimasto in frigo e aggiunsi una bella spruzzata di panna sula ciotola.

Prima di posarla naturalmente ne spruzzai un bel po' in bocca. Adoravo la panna.

Poi mi sedetti sul divano e cercai un programma diverso in tv.

Cercai di capire se fosse un puntata che avevo già visto e mandai giù la prima cucchiaiata.

Poi guardai il gelato sapendo che mancava ancora qualcosa.

Si, in cucina doveva esserci del cioccolato fuso.

Mi alzai lasciando la ciotola sul tavolino e andai a prendere il barattolo.

Tornato rimasi stupefatto da quello che vedevo.

Non potevo crederci.

Hope era seduta sul divano con la ciotola in mano. Ma il gelato non c'era più.

In compenso c'era tutto il divano, il tavolino, il tappeto e specialmente tutta Hope sporca di gelato.

Ma come ci era riuscita in neanche mezzo minuto a fare tutto questo???

Ero stanco, mezzo morto e probabilmente avevo la faccia di un pazzo.

Hope non si era fermata un attimo, combinando un disastro dietro l'altro.

Dovevo ringraziare che c'era la magia altrimenti mi sarei ritrovato come minimo ucciso da mia madre, mio padre e specialmente da Rose.

Quando bussarono alla porta andai avvilito ad aprire con Hope in braccio e non fui mai tanto contento di vedere entrare Scorpius Malfoy.

-ciao. Allora sei riuscito a liberarti!- esclamai entusiasta.

-si. Com'è andata una mattinata con la piccola?- chiese lui sorridente prendendo in braccio Hope che gli faceva le feste.

-bene, dissi semplicemente.

Sotto lo sguardo incuriosito di Scorpius sospirai e mi decisi a dire la verità.

-terribile. Ma come ce la fai amico a stargli dietro tutto il giorno?- domandai.

-tanta ma tanta pazienza. Ma ancora adesso ci sono centinaia di volte che mi guardo allo specchio e vedo la tua stessa faccia riflessa. Ma basta vederla sorridere, o vederla contenta per qualsiasi cosa che tutto passa. Basta farci l'abitudine e pensare a quanto bene gli vuoi- mi incoraggiò lui.

-inoltre più tempo passa e più cresce. Probabilmente molte preoccupazioni cambieranno- tentò di consolarsi.

Certo, pensai mentre li salutavo e scomparivano, però ci avrei pensato molto prima di avere un bambino. Si, inoltre i problemi non sarebbero finiti, ma sarebbero cambiati.

E aumentati.

Probabilmente presto si sarebbe trovato con ben altri problemi.

Si, avrei aspettato decisamente ad avere un bambino.

Non volevo uccidere il primo ragazzo che ci provava con lei e andare in carcere così giovane!

****

Eccomi quo. Visto che come nota ho scritto un quintale di cose sopra ora non mi rimane altro che dire grazie a chiunque leggerà questa prima storia e sperare che qualcuno di voi possa decidere di lasciarmi anche solo una piccola recensione!

Alla prossima!