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Autore: Pwhore    01/12/2010    2 recensioni
Sally è una comune ragazza di sedici anni. A parte il fatto che è orfana e la sua famiglia è costituita solamente da lei e dal fratello, Holden.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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«Hey..». «Mh?» disse il biondo, risvegliato dai suoi pensieri. «Mi chiedevo.. Faremmo bene a dirglielo? Chessò, magari dovremmo aspettare un po', per vedere se è davvero pronta..» «Billie, non sarà mai pronta.» disse secco l'amico. Billie deglutì. «Lo so, ma..» «Senti, so che queste cose ti fanno star male, ma deve saperlo. E poi...», fece una pausa, «non credo sia giusto nei suoi confronti.». «Sì, ma guardala, è così felice.. Non voglio guastarle la festa...» rispose il moro mordendosi il labbro. Abbassò lo sguardo e fissò il pavimento. Deglutì nuovamente, aspettando che Mike parlasse. Questi fece un respiro profondo e disse: «Sai, a volte nella vita non tutto va come vorremmo. Bisogna farsene una ragione e andare avanti. Tenere duro. La felicità non è una cosa dovuta e quella ragazza ormai lo sa fin troppo bene. Purtroppo la fortuna non è dalla sua parte nemmeno questa volta. Però almeno ha qualcuno che la può sostenere e su cui può contare. Credi di potercela fare?» «Suppongo di sì, però...» «Non devi esitare. Essere insicuro non ti aiuterà per niente. Adesso voglio che ti calmi e dici a te stesso: 'Io aiuterò quella ragazza, e lo farò alla grande. Grazie a me tornerà a sorridere.'. Avanti. Comincia.» «Cosa?» gli chiese il moro, come se quella che Mike avesse appena detto fosse una delle cose più assurde e impossibili di questo mondo. «Hai sentito benissimo. Forza, muoviti.» «Io aiuterò quella ragazza, e lo farò alla grande. Grazie a me tornerà a sorridere, cazzo! Beh, sai che ti dico? Ce la posso fare. Ce la possiamo fare.». Respirò profondamente. «Dobbiamo farcela.». Mike sorrise e annuì con la testa. Finì di bere il suo caffé mentre Billie mormorava quelle frasi tra sè e sè, facendosi forza. Avrebbero avuto bisogno di tutta la loro energia e calma, realizzò il biondo. E avrebbero dovuto evitare di girare attorno alla notizia per troppo tempo o la ragazza si sarebbe spazientita e infine arrabbiata. Mike si rimise a pensare, mentre l'amico girava per la cucina, richiamando a sè tutta la sicurezza possibile. La tensione si faceva sentire, tuttavia il giovane aveva una faccia seria ed era deciso ad andare fino in fondo. «Ehy Mike.» «Mh?» «Non ci tireremo indietro vero? Riusciremo a dirglielo, non è così?» «Glielo diremo. Fosse l'ultima cosa che facciamo.» disse il biondo, deciso. «Bene.» disse Billie, tornando a camminare per la stanza. «Mike?» «Sì?» «Non dobbiamo tirarci indietro.» «Lo so.» «Eppure, nonostante io sappia che quello che stiamo facendo è giusto, mi sento strano. Come se non dovessi andare di là a parlarle.» cominciò. «Che sia codardigia? Non ho paura, ma una parte di me teme che che quello che stiamo per fare sia solo un errore. Mi prega di tirarmi indietro per il mio bene. Dice che quella ragazza starebbe meglio senza saperlo. E' tremendamente egoistico, ma qualcosa dentro di me la pensa così.». Guardò Mike negli occhi. «Quello che mi chiedo è perché io mi senta così. Non è la prima volta che una cosa del genere mi capita, ma non mi sono mai fatto questo genere di domande. Credevo di essere altruista, generoso, che mi interessasse la salute e l'umore della gente che mi circonda. Eppure adesso sono qui, e l'unica persona a cui riesca a pensare sono io. Mi... Mi faccio schifo da solo. Come posso essere cambiato così tanto senza accorgermene? E'... E' orribile.» finì. Ormai la sua voce non era altro che un sussurro. Il biondo lo stava guardando con affetto, abbozzando un sorriso. Billie si sentì improvvisamente vecchio e infelice. Mike fece un respiro profondo e gli mise una mano sulla spalla. «Calmati... Non è la fine del mondo.. Siamo cambiati entrambi, siamo maturati in un certo senso. Alcune cose ci spaventano più di quanto facessero una volta. E' normale. Ma questa può essere l'occasione per sconfiggere la paura e tornare quelli di prima. Non lo sapremo mai se non ci proviamo. E...» fece una pausa. «anche se sbagliamo, possiamo rimediare. Sally ha tutta una vita davanti, e pure noi. Niente è per sempre, ricorda. Il dolore non può durare. Ci impegneremo affinché quella ragazza dimentichi il suo e ritorni felice. Non ti basta? Un tempo ne saresti stato più che soddisfatto.» «I tempi sono cambiati.» «Me ne rendo conto... Ad ogni modo, devi provare a buttarti, a liberare il tuo cuore dall'oppressione che questa scelta gli sta causando. Pensa a Sally. Quanti anni ha? Sedici. Diciassette. Giovane, vero? Eppure le sono capitate così tante cose brutte. Proprio come a noi. Cerca di immedesimarti in lei. Cosa vorresti? Preferiresti sapere o vivere in un sogno, illudendoti che tutto vada bene? Fatti questa domanda e i dubbi scompariranno.» concluse. I due si guardarono negli occhi per qualche secondo. Poi Billie sospirò e spostò la mano dell'amico. «Non è così facile, sai.» «Ci sono passato anch'io Bill.» «Lo so benissimo. Ma adesso è diverso. Io... Lo farò. Non mi tirerò indietro.» guardò nuovamente il biondo. «Ma avrò bisogno di te.» «Conta sul mio appoggio» lo rassicurò lui. «Grazie. Sono qui, nella vaga occasione che tu voglia il cambio. Ti starò vicino tutto il tempo. Almeno questo riuscirò a farlo.» sorrise il moro. Il nodo alla gola si stava stringendo e sciogliendo allo stesso momento. Detestava sentirsi così. Riprese a camminare per la stanza, sussurrando frasi d'incoraggiamento. Mike invece chinò il capo e congiunse le mani. Mormorò qualche parola e guardò verso il cielo. A dir la verità neanche lui era così sicuro di fare la cosa giusta, e i sensi di colpa cominciavano a salirgli su per lo stomaco. Stava per rovinare la vita di una persona. Una persona che aveva già sofferto troppo in vita sua. Una che non avrebbe più dovuto sapere cosa fosse il dolore. E invece, eccolo lì. Lui, un semplice uomo, uno conosciuto da qualche manciata d'ore, si sta preparando a darle una notizia orribile che sconvolgerà il suo già fragile equilibrio. Era proprio l'ultima cosa che sarebbe dovuta succedere, e invece, per scherzo del destino, è accaduta. Mike si morse il labbro e rimase in silenzio, con il viso tra le mani. Non riusciva a credere a quello che stava per fare. Non voleva crederci. Eppure era vero. E sapeva che solo lui poteva essere in grado di dirle una cosa del genere. Respirò silenziosamente e riprese a prepararsi mentalmente e psicologicamente. Non mancava poi così tanto.
   
 
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