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Autore: Pulce_    01/12/2010    2 recensioni
Alessia tradisce Daniele con Fabio, un classico.
ma cosa succede quando Alessia si rende conto di non amare più Daniele, ma bensì Fabio, il suo più grande nemico/amico?
e se non volendo separarsi da Daniele per paura combinasse un gran macello?
grazie anche alla fidanzata supersexy di Fabio e dall'onnipresente sfiga che accompagna Alessia in ogni suo più piccolo movimento, insieme alla sua proverbiale goffardaggine, la nostra povera ragazza passerà un anno disastroso.
Riuscirà a venirne fuori?
-Primo capitolo riscritto ;D-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La scelta

E
rano erano passati si e no quindici minuti e mi convincevo sempre di più di stare facendo una cazzata.
Potevo tornare indietro? Ma certo che no, altrimenti tutto sarebbe andato a puttane, e non sarei mai più riuscita a rivolgere la parola a Fabio.
Dovevo rimediare in qualche modo alla grandissima figura di merda dell’altra sera e ovviamente mi sarei messa ancora di più nei casini, altrimenti non ero contenta!
Quando ti sarai resa conto che non ti ama sarai più tranquilla Alice?
Sì, probabilmente o almeno ci avrei messo una pietra sopra. Una grande, immensa roccia.
O la va, o la spacca.
<< No, Lucia ti giuro non ce la faccio, aiutami >>
Piagnucolai al telefono, con la voce di almeno tre toni sopra al normale.
<< Cavolo Ale, me lo dovevi dire prima, sia chiaro non mi perderei sta cosa per nulla al mondo ma non posso proprio >>
Mormora dispiaciuta al telefono, mentre sento delle urla provenienti dal telefono.
Angela.
Le sto chiedendo troppo.
<< Ok, non ti preoccupare, in qualche modo me la caverò, tu pensa alla piccola >>
Chi era Angela? Semplice, la figlia di Lucia.
La figlia che ha avuto con uno stronzo che sapendolo se ne è andato.
Lasciandola sola.
Dio solo sa che cosa gli avrei fatto se lei non me lo avesse impedito.
O meglio se lui non si fosse dileguato.
Nel nulla, puf!
Sparito.
L’avrei setacciato per tutto il paese, anzi il continente, oppure il mondo intero, non fa differenza.
Con un moto di rabbia gettai via l’elastico dei capelli, sciogliendoli e preparando l’acqua calda per il bagno.
Dopo aver salutato velocemente Lucia lasciandola ai doveri che comportava avere un batuffolo urlante in casa, mi tolse i vestiti, rabbrividendo per il freddo e in pochi passi raggiunsi il bagno, sospirando lentamente, come per volermi liberare di tutto il peso dei pensieri che mi tartassavano la mente.
 
 
 
 
<< Ehi, sei stupenda >>
Disse stupefatto Daniele, avvicinandosi e appoggiando le mani sui miei fianchi in modo possessivo, avvicinandosi e poggiando le labbra carnose sulle mie, saggiando ogni centimetro della mia pelle in un modo quasi estraneo, non che non mi piacesse, ma non lo riconoscevo. Non era lui, dopo un bel po’ di anni lo riconoscevo il suo modo di baciare, il suo modo di baciare me. Quei baci teneri, dolci e intimi. Quelli che l’avevano consolata, amata e sostenuta. Forse era per questo che non riusciva più a fare a meno di lui, se avesse smesso di frequentarlo un po’ di anni prima forse il loro legame si sarebbe affievolito sempre di più, fino a scomparire e finalmente avrebbe chiarito molto di più il grande disordine che aveva nella sua testa.
<< grazie >>
Risposi a bassa voce, arrossendo per il complimento e seguendo Daniele all’interno del ristorante.
Se non altro quello era davvero un bel posto, elegante e anche lussuoso, non ero abituata a frequentare ristoranti del genere e mi sentivo un po’ in imbarazzo, anche perché Daniele non ne voleva proprio sapere di togliermi gli occhi di dosso e a volte si guardava sospettosamente in giro, con sguardo ostile, assomigliava molto a un leone che stava difendendo il suo territorio.
 Ok, per oggi basta documentari di National geografic!
Stavo decisamente dando di matto e pensai bene di impossessarmi del menù, osservando con occhio critico i piatti.
C’era qualcosa che non andava, Daniele non si era mai, e dico MAI comportato in quel modo, come mai ora di punto in bianco diventa una persona completamente diversa?
Un idea mi frulla in testa, anche se so che è molto improbabile.
Lui sta imitando una persona, anzi LA persona.
La persona che alle superiori mi ha fatto capitolare il cuore, per poi ubriacarsi ad un passo dal matrimonio e andare a letto con un'altra.
Fabio.
Lo stesso Fabio che ora sta varcando l’ingresso con di fianco una ragazza appolipata a lui in modo indecente.
Distolgo lo sguardo con stizza, concentrandomi sul nome dei piatti.
<< hai deciso? >>
Chiede Daniele, cercando di mascherare la rabbia nella sua voce per l’entrata dell’altro ragazzo.
Purtroppo per lui non ci riesce e una lampadina mi si accende nel cervello.
Daniele sta cercando di imitare Fabio, ma perché?
E perché stasera è così stranamente possessivo?
Una risposta si forma nella mente, che lampeggia come un insegna di Las Vegas.
Lucia.
Scommetto che ha dato lei una svegliata a Daniele, mettendogli in chiaro le cose.
Anche se le avevo specificamente vietato di farlo.
<< sì, certo. >>
Ora era calato il gelo, non una parola.
Gli occhi azzurri di Daniele erano diventati improvvisamente più duri, non una sola emozione traspariva dal suo sguardo, puntato sul ragazzo che stava tranquillamente attraversando la stanza, sedendosi al tavolo davanti al nostro.
L’ha fatto apposta il bastardo.
Mordo nervosamente le labbra, ordinando al cameriere che intanto si era avvicinato, chiedendo gentilmente se avevamo deciso.
Sbuffo alla fine, constatando che la visione di Fabio mi assilla in continuazione.
Infatti se alzo lo sguardo guardando Daniele, vedo una chioma corvina che discorre amabilmente con Paola, la ragazza con un vestito tremendamente aderente, -come se invece di essere in un ristorante di classe fossimo in uno night club! – e con le tette che strabordano dalla scollatura, giusto per sottolineare la sua raffinatezza.
Mentre cerco di trattenermi dall’alzarmi e gettare tutto quello che si trova nel mio campo visivo a quella, il mio sguardo cade distrattamente su Daniele, che sorseggia un po’ di vino, con lo sguardo posato sul tovagliolo davanti a lui.
È stranamente pensieroso e devo ammettere, malgrado tutto, che con la camicia e la cravatta è proprio uno schianto.
Mi basta un momento per avvicinarmi di più a lui, visto che dalla sua parte c’è un comodo divanetto e dalla mia una sedia, e lasciargli un dolce bacio sulle labbra, guadagnandomi il suo sguardo sorpreso e un occhiata glaciale di Fabio, che ha distolto lo sguardo dalla scollatura di Paola per concentrarlo sulla mia schiena.
Sicuramente gli dà fastidio, ma perché non me lo dice invece di mettersi a limonare per ripicca con Paola?
Ok, questa sera ci sarà da sudare parecchio, anche perché non voglio usare Daniele per far ingelosire Fabio.
Davvero, non mi riconosco più!
Qualche tempo fa non avrei mai e poi mai preso in considerazione l’idea di usare una persona, ora invece lo stavo facendo senza problemi.
E mi sentivo in colpa, tremendamente in colpa.
In fondo ero ancora innamorata di Daniele, che dopotutto mi aveva sempre perdonata e consolata.
Cavolo, sembro davvero un'altra persona.
Sento che questa serata sarà davvero molto, molto difficile.
Sorrido distrattamente a Daniele, tornando al mio posto e assaggiando il piatto di spaghetti fumanti appena comparso sul tavolo.
<< Allora, dopo la cena che ne dici di fare un giro? >>
Chiede Daniele, rischiando di farmi soffocare con un boccone di pasta.
<< volevo dire, perché non facciamo una passeggiata? La città di sera è splendida, potremmo fare due passi che dici? >>
Che idiota, pensavo chissà cosa!
Un passeggiata, una dolce passeggiata.
Una dolcissima passeggiata.
E magari è un opportunità per chiarire bene con Daniele.
Scoprire che cosa voglio fare con lui, non posso nascondermi in una realtà che non mi appartiene.
Ma le occhiate che mi lancia   Fabio non mi aiutano per niente, diavolo devo riuscire a gestire la mia vita!
E magari trovare anche un lavoro giusto che ci sono.
<< Certo, molto volentieri. >>
   
 
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