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Autore: kia_85    02/12/2010    2 recensioni
"Anche se si sforza di essere sempre spensierato, lo so che non è più lo stesso.
Da quando mamma non c’è più, ha uno sguardo spento, quasi assente.
Gli zii mi ripetono continuamente che se non ci fossi stata io, probabilmente avrebbe finito con il commettere una stupidaggine.
Invece la mia presenza lo ha fatto riprendere.
Vive solo per me adesso."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Li Shan In, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 ottobre
Casa Saeba – Tokyo
Ore 8
Ryo
Sono ormai passati dieci giorni da quando Miyuki si è trasferita da noi e il suo tocco femminile si vede.
La casa è sempre pulita e scintillante e io e Shan In abbiamo sempre un pasto caldo che ci aspetta sia a pranzo che a cena.
Ci ha accudito come farebbe una amica di vecchia data.
E sono contento di questa legame che si è creato.
Di rispetto reciproco.
In questi giorni ho potuto conoscerla meglio e ho capito quanto lei soffra della sua momentanea amnesia.
Mi ha detto che i medici che l’hanno visitata fino ad ora non sono stati molto ottimisti.
Dicono che se in questi tre anni non si è ricordata nulla, beh è poco probabile che avvenga in futuro.
Però lei sembra non voler mai abbandonare la speranza e questo suo lato agguerrito è un altro punto in comune con la mia Kaori.
Ho scoperto quanto si assomiglino sia caratterialmente che fisicamente.
Se non fosse per i capelli biondi e gli occhi azzurri, certe volte giurerei che sono la stessa persona.
Per non parlare delle sensazioni che mi fa provare ogni volta che mi si avvicina più del solito.
Sul lato lavorativo non abbiamo ancora capito chi le vuole fare del male.
Ma del resto dopo l’attentato che ha subito al bar del centro, non ci è stato nessun altro pericolo.
È anche vero che da allora è praticamente confinata a casa e se non fosse per la presenza costante di Shan In, credo che sarebbe già impazzita.
Ora però anche mi figlia dovrà tornare a scuola e devo trovare un modo per far combaciare la sua protezione con i miei doveri di padre e di proprietario della ditta che ho messo su con Mick.
Fino ad ora ho delegato lui, ma mi ha già detto che ha bisogno che torni presto al mio lavoro.
Mentre sono impegnato in queste riflessioni, non mi accorgo che Miyuki e Shan In sono in piedi davanti a me, che aspettano una mia qualche reazione.
“Buongiorno”
Loro sorridono e mi rispondono all’unisono.
“buongiorno”
Ci sediamo per fare colazione e mentre addento il mio toast inizio a parlare.
“Signorina Miyuki, oggi Shan In torna a scuola e io a lavoro con il mio socio Mick. Come pensa di fare?!”
La vedo versarmi un po’ di caffè caldo e sembra tranquilla.
“beh se fino ad ora non mi è successo nulla è probabile che sia dovuto al fatto che chi mi vuole male non sa dove trovarmi. Quindi voi andate tranquilli, io rimarrò qui. Intanto magari sentirò un po’ Eriko per sapere le ultime novità. Ma tra meno di una settimana dovrò tornare anche io alla mia vita quotidiana”
Già.
Tra poco quella che era diventata la nostra quotidianità, sarà solo un bel ricordo.
Tornare a casa e trovare lei e Shan In che preparano la cena ridendo.
O loro che parlano fino a tardi in camera, pensando che io non le senta.
Oppure le chiacchierate che ci siamo fatte io e Miyuki la notte, quando non riuscivamo ad addormentarci.
Mi mancherà tutto questo.
Scuoto la testa leggermente.
Ero preparato a questa eventualità.
Di cosa mi stupisco ora?!
Miyuki non può certo rimanere qui per sempre.
“Cercherò di trovare più informazioni possibili sui suoi collaboratori e magari scoprire chi ce l’ha con lei entro il suo ritorno. Non vorrei che le succedesse qualcosa proprio quando non è più sotto la mia protezione”
Annuisce, poi alzandosi dal tavolo, si avvicina al banco della cucina e ne estrae due sacchetti.
“tenete, vi ho preparato il pranzo”
E ci fa l’occhiolino.
Anche Kaori me lo preparava sempre quando sapeva che dovevo stare tutta una giornata fuori per lavoro.
Prendo il mio e sorrido, un po’ imbarazzato.
“grazie, non doveva”
Lei fa spallucce e porge l’altro a Shan In.
“ora però andate sennò arriverete in ritardo”
Annuiamo e prendendo le giacche, ci incamminiamo verso la scuola.

Scuola elementare di Shinjuku - Tokyo
Ore 8.50
Shan In
Non mi sembra vero che sono già passati quindici giorni da quando ho conosciuto Miyuki e dieci da quando lei è venuta a stare da noi.
Mi piace vederla gironzolare per casa mentre mette a posto la biancheria appena pulita o cucina qualche delizioso manicaretto.
Se fosse per me, starei sempre con lei, aiutandola come posso, ma purtroppo devo tornare a scuola e passare la maggior parte della giornata qui.
Spero solo di trovare Miyuki a casa al mio ritorno.
Ho come una bruttissima sensazione.
“papà credi che Miyuki abbia qualche problema di cui non vuole parlarci?!”
Siamo a pochi metri dalla scuola e se non ci parlo ora, rischio di non avere più occasioni per farlo.
“no piccola. Perché lo pensi?!”
Forse lui non se n’è accorto, ma io sì.
“non hai fatto caso che da quando vive con noi, soffre spesso di emicrania? L’ho trovata molte volte incantata ad osservare un punto a caso della casa, tutta sudata e con la mano a stringere la testa. Magari sta male e non ce lo vuole dire…”
Vedo il viso di papà contrarsi leggermente.
Forse anche lui l’ha notato e non voleva che io me ne accorgessi.
“ma no, stai tranquilla. è probabile che sia tutto lo stress che ha accumulato per via del lavoro e ora che si sta un po’ rilassando, sta uscendo fuori con questa forma di mal di testa. Vedrai che nel giro di pochi giorni tutto sarà passato”
Annuisco ancora poco convinta.
Mi dispiace averla lasciata sola in casa.
“dici che le mancherò mentre sono a scuola?!”
Sorride e mi accarezza una guancia.
“ne sono sicuro. Ora però vai, il dovere ti chiama. Poi oggi alle 16 quando esci, ti vengo a prendere e si passa a comprare un mazzo di fiori per Miyuki, così le facciamo una piccola sorpresa, va bene?!”
Gli salto al collo emozionata.
Non c’è che dire, papà è davvero un angelo.
Secondo me sa leggermi nella mente.
Non c’è verso.
“Ok, vado. Fai il bravo, mi raccomando” e gli do un bacio sulla guancia mentre corro verso l’ingresso della scuola.
Oggi per la prima volta entro con un sorriso stampato sulla faccia.

Strade di Shinjuku – Tokyo
Ore 9.10
Ryo
Che figlia impudente.
Mi ha detto di fare il bravo.
A me.
Quando è lei che mi fa preoccupare per primo.
Sorrido. Devo proprio tutto a quel piccolo diavoletto.
Sono felice di vederla allegra e solare come quando era piccola.
L’arrivo di Miyuki la sta aiutando ad accettare la morte di Kaori, anche se so che dentro di sé, le manca continuamente.
Però devo ammettere che si è affezionata a quella modella in tempo record.
È riuscita addirittura a capire che non sta tanto bene.
L’ho sempre detto che mia figlia è fin troppo sveglia.
Anche troppo per la sua giovane età.
Ma ad essere totalmente onesto, inizio a essere preoccupato anche io per la salute di Miyuki.
La vedo sempre molto stanca, con occhiaie sempre più evidenti.
Sembra soffrire di qualcosa, ma il fatto che non ce ne parli, non ci aiuta a capire cosa abbia.
Ma perché si comporta così?!
Pensavo che avendo passato tutto questo tempo insieme, avesse imparato a fidarsi di me.
Invece certe volte ho come la sensazione che vorrebbe evitarmi.
Che sia io la causa dei suoi mancamenti.
Forse mi sto solo facendo troppe paranoie.
Eppure è da qualche giorno che ho un brutto presentimento.
Spero solo che sia frutto della mia fantasia.
Non sopporterei l’idea di vedere soffrire qualcuno a cui tengo, un’altra volta.
   
 
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