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Autore: Lyra Snape    02/12/2010    8 recensioni
Rose sta per sposarsi, ma ha un sacco di dubbi legati soprattutto al rapporto che ha suo padre con il padre dello sposo.
Sarà lo stesso Ron a consolarla e a rassicurarla: il tempo in cui si combatteva a causa Voldemort è ormai finito.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ho scritto questa storia tipo tre mesi fa, sempre per un contest...più precisamente il contes "Pairing a sorpresa: io la coppia, voi la storia!", indetto da  Gieljema.

La storia è stata scritta abbastanza di corsa e all'ultimo, ma non potevo ritirarmi perché il pairing che mi è capitato, Rose/Scorpius, è uno dei miei preferiti e non vedevo l'ora di scrivere qualcosa su di loro! La storia si è classificata quinta con un punteggio di 58,5/69 (mi hanno fregato soprattutto gli errori di battitura XD).


«Tesoro, siamo quasi pronti», sussurrò Hermione alla figlia,  quando si accorse con sconcerto che aveva gli occhi pieni di lacrime. «Rosie, cosa ti succede?» chiese, preoccupata.
«Mamma, e se stessi facendo la scelta sbagliata?» singhiozzò Rose, senza riuscire a trattenersi.
Hermione, inaspettatamente, sorrise. «Tesoro, è normale avere mille dubbi, arrivate a questo punto. L’importante è cercare di ignorarli e cercare di concentrarsi su cosa ci ha portato a fare una simile scelta! Quando stavo per sposare tuo padre, se non ci fosse stata tua zia Ginny a fermarmi probabilmente sarei scappata dalla finestra!»
«S…sì, ma tuo padre e quello di papà non si odiavano, no?» balbettò Rose, incerta.
Hermione rise. «Ma Ron non odia Draco! Be…non come ai vecchi tempi, comunque…»
Rose cominciò a piangere ancora più forte. «Ecco, lo vedi? Magari finito questo matrimonio non mi rivolgerà più la parola, e se avremo dei figli si rifiuterà di fare loro da nonno e non insegnerà loro a giocare a Quidditch e quando perderanno la Coppa delle Case sarà tutta colpa mia! E non ridere!» sbottò indignata.
«Scusa Rosie, è che… Ok, facciamo una cosa? Ti mando qui papà, così può rassicurarti di persona! E magari anche Lily e Dominique, così ti danno una sistemata…» aggiunse Hermione, guardando i danni che le lacrime avevano procurato al trucco della figlia.
Rose tirò su col naso. «Va bene», disse, e Hermione uscì dalla stanza.
Pochi minuti dopo, Rose sentì bussare alla porta. «Avanti!» disse.
La testa del padre fece capolino e le sorrise: «Posso?» chiese, per poi entrare e sedersi davanti alla figlia.
«Allora», cominciò Ron, «tua madre mi ha praticamente spedito qui a calci imponendomi di “fare qualcosa”. Cosa succede?»
«Oh, papà!» Rose scoppiò in lacrime e gli si gettò fra le braccia. «Ehm… Su, su, piccola, calmati…» borbottò Ron, imbarazzato.
«Papà, se stessi facendo la scelta sbagliata?» chiese Rose, disperata.
«Be, tesoro, se hai cambiato idea siamo ancora in tempo, saliamo in macchina e scappiamo!» disse Ron ridendo, prima di zittirsi quando vide l’occhiataccia della figlia. «Non capisco, Rosie… Tu ami Scorpius?»
«Certo che lo amo!» esclamò Rose, indispettita.
«E allora qual è il problema?» chiese Ron sorridendo.
«È che tu lo odi, Scorpius! E anche suo padre! E anche suo nonno!» rispose la ragazza, con gli occhi che si riempivano nuovamente di lacrime. «E io lo amo tanto, ma non voglio che odi anche me perché sto per diventare sua moglie!»
«Io non odio Scorpius, tesoro! Cosa ti viene in mente? Ho sempre pensato che fosse un bravo ragazzo!» protestò Ron, ma Rose lo guardò incredula.
«Quando è venuto a casa nostra per la prima volta e te l’ho presentato l’hai appeso per i piedi al soffitto e gli hai fatto giurare che con me faceva sul serio», gli fece notare.
«Be, e infatti non è scappato, no?» disse Ron, arrossendo in zona orecchie. «Era un test per capire se ti amava davvero».
Poiché Rose non sembrava affatto disposta a credergli, Ron sospirò. «Ascolta, Rosie», disse, «è vero, quando andavo a scuola io lo zio Harry non è che andassimo proprio d’accordo con Draco. Era colpa sua ovviamente, perché noi eravamo assolutamente straordinari e lui era un marmocchio viziato, arrogante, stupido e…»
«Papà!» lo interruppe Rose. «Vieni al punto!»
«Sì, ehm, scusa. Il punto è che…abbiamo sbagliato, ok? Lui detestava noi per i motivi sbagliati, e noi detestavamo lui per i motivi sbagliati. Mezzosangue, traditori del proprio sangue, Mangiamorte… Ormai sono solo parole! È per rendere tutto questo possibile che abbiamo combattuto. È per questo se mio fratello e tanti nostri amici sono morti. Per rendere questo mondo migliore e per permetterti di sposare Scorpius senza alcuna ritorsione da parte mia. E sai, tuo zio Fred non sarebbe affatto fiero di tutti questi lacrimoni», le spiegò Ron, con un sorriso malinconico.
Rose annuì, tirando su col naso. «Papà…com’era lo zio Fred?» chiese, timorosa. Sapeva che suo padre non parlava mai volentieri di quell’argomento.
«Be’», disse Ron, cercando si sorridere, «come lo zio George, solo che con tutt’e due le orecchie. E come George, sono sicuro che sarebbe stato tra i primi a congratularsi con te per il tuo matrimonio. Soprattutto perché amava le feste».
Rose, finalmente, rise e abbracciò il padre. «Grazie, papà»
Anche Ron rise. «Figurati… Grazie a te! Abbiamo dimostrato che sono un maestro anche nel consolare, devo andarlo a dire a tua madre! Intanto ti mando le tue cugine, sono qui fuori e stanno scalpitando».
Sempre sorridendo, si alzò e uscì dalla stanza, lasciando entrare una Lily e una Dominique sull’orlo di una crisi isterica. «Accidenti, Rose, che hai combinato?» urlò Dominique. «Ci sarà tempo per piangere dopo il matrimonio o durante la cerimonia, ma adesso non è proprio il momento! Corri a lavarti la faccia! Attenta a non bagnarti i capelli! Mettiti le scarpe! Ti sposi fra venti minuti, ci vorrà un miracolo per restaurare il trucco!»
«Credevo che aveste usato trucchi a prova di acqua…» cominciò Rose, titubante.
«Cosa c’entra?» la interruppe Lily, agitata quanto la cugina. «Hai tutti gli occhi rossi, dobbiamo nasconderlo! Oggi devi essere perfetta, è il tuo giorno!»
Rose sorrise. «Scorpius dice che sono sempre perfetta».
Dominique sbuffò. «Certo che lo dice, è un uomo e non capisce niente. Forza, muoversi, non abbiamo un minuto da perdere!» continuò trascinando la cugina davanti allo specchio.
Venti minuti dopo, una Rose perfetta anche secondo gli standard di Dominique stava camminando lentamente al braccio del padre, senza riuscire a guardare altro che non fosse il futuro marito. Scorpius le sorrise e la ragazza non poté fare a meno di sentirsi molto stupida. Come aveva potuto avere dubbi anche solo per un secondo? Aveva ragione suo padre: tutte quelle persone a lui tanto care erano morte per rendere quel giorno possibile. E non solo per quello, rifletté: anche per permettere ad Al ed Elizabeth, la cugina di Scorpius, di incontrarsi; per far sì che in quel momento nonna Molly e Narcissa piangessero a dirotto in prima fila, una vicino all’altra; per far sì che suo papà e Draco Malfoy, da quel giorno in poi, potessero incontrasi tutti i Natali e le Pasque e i compleanni senza dare fuoco alla casa.
«Ho visto un po’ di trambusto, di là», le sussurrò Scorpius prendendole la mano. «Va tutto bene?»
Rose sorrise, felice. «Non potrebbe andare meglio»

Giudizio:

Originalità: 8/10
Grammatica e forma: 6,5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Attinenza al tema: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Eventuali punti bonus: 15/19
Totale: 58,5/69

La tua fanfiction mi ha ricordato in un certo senso un film: una di quelle commedie in cui la sposa dà di matto a pochi minuti dal matrimonio, poi un parente o un amico le parla e la tranquillizza, seguono i momenti frenetici delle amiche che la rifanno bella ed infine la scena della cerimonia, quando tutto sembra risolto e a posto. Non so se quest’effetto sia stato voluto o no, ma mi ha divertito moltissimo.
Gli errori che ho trovato sono soprattutto di distrazione: gli fatto giurare (gli hai fatto giurare); io le lo zio Harry (io e lo zio Harry); cercando si sorridere (di sorridere); potessero incontrasi (incontrarsi). Infine Be (Be’), Scusa Rosie (Scusa, Rosie), e Elizabeth (ed Elizabeth; è grammaticalmente più corretto aggiungere la D dato che il nome proprio comincia anch’esso per E). Lo stile e il lessico sono estremamente semplici, ma questo contribuisce a rendere scorrevole e chiara la lettura.
Il pairing Scorpius/Rose non è particolarmente approfondito, nonostante la morale della storia si basi proprio sull’importante ruolo che le vittime dell’ultima guerra magica hanno avuto nella realizzazione del loro desiderio di sposarsi. Scorpius ha un’unica battuta e di lui si accenna qua e là: ne risulta una persona solare, affettuosa, determinata. Rose viene descritta come una ragazza emotiva ed insicura. Ron ha un ruolo molto importante ed è totalmente IC: in apparenza allegro e scanzonato, ma dentro sensibile, insicuro e dolce.
L’elemento Titolo del pacchetto è sviluppato molto bene: le poche e semplici frasi che Ron rivolge alla figlia per tranquillizzarla mi hanno commossa, in quanto lasciano intravedere il vuoto che la morte di Remus, Ninfadora e soprattutto Fred ha lasciato in lui. Ho interpretato quel breve discorso come un tributo ai caduti. Anche l’Immagine ha grande rilevanza, dato che la storia è ambientata proprio durante il matrimonio.
Chiudo consigliando a tutti di leggerla. Brava.
  
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