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Autore: elyl    02/12/2010    5 recensioni
Sirius Black ha appena appreso della morte del suo migliore amico e sua moglie, così corre a casa loro. Quando arriva davanti ai suoi occhi si presenta uno scenario raccapricciante. Questa storia ha partecipato al contest We are in love with dandy [Oscar Wilde] indetto da MaBra e si è classificata nona su tredici storie concorrenti
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia ha partecipato al contest We are in love with dandy [Oscar Wilde] indetto da MaBra e si è classificata nona su tredici storie concorrenti. Ho deciso di lasciare la storia così come l'ho consegnata per il contest, nonostante rileggendola or ora mi sono accorta di alcune modifiche che avrei potuto fare. Quando l'ho scritta, però, non ero in formissima, quindi sono soddisfatta del risultato ottenuto u.u

Beh, buona lettura :D

Ah...per chi stesse seguendo Father Be With Me Tonight: purtroppo questa settimana non riesco a pubblicare il capitolo, ho avuto un po' tanto da fare con l'uni :( Sorry T_T


Nick: elyl
Titolo: Shattered By Broken Dreams
Personaggi: Sirius Black
Prompt: “La vita è terribile. E’ lei che ci governa, non noi che la governiamo”
Genere: Triste, Drammatico
Rating: Giallo
Avvertimenti: Nessuno
Trama: Sirius Black ha appena appreso della morte del suo migliore amico e sua moglie, così corre a casa loro. Quando arriva davanti ai suoi occhi si presenta uno scenario raccapricciante.
NdA: sinceramente non ho dato una particolare interpretazione, mi sembra abbastanza “chiara”. Appena l'ho letta mi è venuta in mente questa storia perchè sia James che Sirius sono stati sopraffatti dalla loro vita. Non hanno potuto fare niente, sono stati “governati” da lei.



Shattered By Broken Dreams


Non era vero. Non poteva essere vero. Lily e James non potevano essere morti. Doveva essere un incubo. Avrei aperto gli occhi e mi sarei svegliato nel mio letto.

Non poteva essere altrimenti.

Aprii gli occhi, ma la scena davanti ai miei occhi era sempre la stessa. Al primo piano dove si trovava la cameretta del piccolo Harry, la facciata era stata squarciata mentre ai piedi della villetta si erano ammonticchiati tutti i detriti dovuti all'esplosione.

Mi lasciai cadere a terra e le mie ginocchia picchiarono violentemente contro il duro asfalto, sbucciandosi nonostante indossassi dei jeans. Non mi importava.

Cosa mi importava di due ginocchia sbucciate quando i miei polmoni non ricevevano ossigeno? Non riuscivo a respirare, mi sentivo morire. Avrei voluto morire. James, Lily, Harry: se n'erano andati, erano morti tutti e tre. La mia famiglia non esisteva più. E tutto per una stupida profezia, per un pazzo che elogiava la superiorità della purezza del sangue.

Credevo di aver fatto la cosa giusta quando li spinsi a nominare Peter Custode Segreto, credevo di proteggerli. Ed invece li avevo buttati in pasto ai leoni.

Se fossi stato io il Custode Segreto sarebbero stati ancora vivi.

Se erano morti, la colpa era soltanto mia.

Il silenzio della notte fu rotto dal pianto di un bambino.

Spalancai gli occhi, sollevai di scatto il viso e sulla soglia di casa Potter vidi Hagrid che teneva il piccolo Harry in una delle sue manone.

Non era morto. Il mio figlioccio era ancora vivo. Voldemort aveva ucciso James e Lily senza alcuna pietà, ma non era riuscito ad uccidere Harry. Non volevo sapere come aveva fatto a sopravvivere, era l'ultima cosa che mi interessava: era vivo e questa era la cosa importante. Ero il suo padrino, James era il mio migliore amico: l'avrei cresciuto, gli avrei fatto da padre, da amico, da fratello. Sarei stato la sua famiglia.

E lui la mia.

In pochi attimi mi alzai e corsi dal mezzogigante.

Sirius.” Esclamò stupito, stringendosi al petto Harry.

Cos'è successo? Come sta?” Lo aggredii, cercando di vedere il piccolo.

Che cosa ci fai qui?”

Sono corso appena ho sentito quello che è successo.” Risposi con voce strozzata. “James e Lily...” Non riuscii a concludere la frase. Dirlo a voce alta lo avrebbe reso ancora più vero.

Annuì semplicemente abbassando lo sguardo sul bambino, mostrandomelo.

Che cos'ha sulla fronte?” Chiesi preoccupato, notando una piccola saetta sulla sua pelle.

Penso una cicatrice.” Rispose.

Come pensi?” Ringhiai, facendo per prenderlo in braccio per osservare quel piccolo segno, ma me lo impedì. “Che cosa stai facendo? E' il mio figlioccio.”

Non mi importa.” Scosse il capo.

Cosa?” Lo guardai scioccato. “Dammelo Hagrid. Dallo a me, lo crescerò io.”

No.”

E' il mio figlioccio.” Ribadii facendo un passo indietro, allargando le braccia. Sembravo un pazzo. O forse, più semplicemente, lo ero.

Mi spiace, Sirius. Ho ricevuto ordini da Silente.”

Ordini...ordini da Silente?” Strizzai gli occhi, chiedendomi se avessi capito bene.

Esatto.” Confermò.

Cosa devi fare?”

Non sono affari tuoi, mi spiace.”

Hagrid, è il figlio del mio migliore amico.” Gli ricordai.

Ed io ho ricevuto l'ordine di portarlo dai suoi zii.” Sbattè le palpebre, accorgendosi di essersi lasciato sfuggire un'informazione che non doveva rivelare. “Non avrei dovuto dirlo.”

Ma sono Babbani!” Feci una smorfia, incredulo. “E della peggior specie”

Silente mi ha detto di portarlo da loro ed io lo farò.” Disse semplicemente, superandomi.

Chiusi gli occhi e feci un profondo respiro, consapevole del fatto che non l'avrei mai convinto a lasciarmi Harry.

Prendi la mia moto.”

Il mezzogigante si fermò, si voltò e mi guardò stupito, sapendo che non mi sarei separato dalla mia bambina per nulla al mondo.

Prendi la mia moto.” Ripetei. “Arriverai più in fretta.”

Estrassi le chiavi dalla tasca dei jeans e le osservai per qualche istante, poi serrai le palpebre per impedire alle lacrime di scivolare lungo le mie guance, e gliele lanciai.

A me non serve più.” Sussurra.

Che cosa vuoi dire?” Inarcò un sopracciglio, sospettoso.

Inspirai profondamente, mi avvicinai a lui e feci per accarezzare la guancia del mio figlioccio, ma lo allontanò. Non si fidava di me.

Ciao Harry.”

Abbassai il volto e le lacrime sfuggirono al mio controllo.

Dove vai?”

Mostrai i palmi delle mani, gli diedi le spalle e corsi via, smaterializzandomi appena mi fu possibile.


Trovarlo non era stato difficile. Lo conoscevo bene. O almeno, credevo di conoscerlo.

Era nostro amico, ci fidavamo. Chi mai avrebbe sospettato che Peter Minus fosse il Custode Segreto dei Potter? Ero io il migliore amico di James, tutti si aspettavano che fossi io, tutti sapevano che ero io. Era perfetto: avrebbero cercato me. Ed io sarei morto per difenderli, non li avrei mai venduti. Non li avrei mai traditi. Invece li avevo spinti a scegliere l'insospettabile Peter.

Quel traditore.

C-come hai potuto?” Balbettò. “Lily...e James.”

Prima che potessi dire o fare qualsiasi cosa, lanciò un incantesimo e contemporaneamente si trasformò in un topo scappando, lasciandosi dietro solo un dito, fingendo la sua morte.

Tutto attorno a me era stato distrutto. Babbani morti, macchine accartocciate, l'asfalto crepato.

Era stato abile, aveva fatto in modo che rimanessi solo io in piedi così che sembrasse che fossi stato io a scagliare la maledizione.

Mi inginocchiai ed abbandonai il capo sul petto.

Era scappato, non l'avevo ucciso. Non ero riuscito a vendicarli.

Chiusi gli occhi e davanti a me vidi James. Si stava lamentando del suo essere relegato in casa: per lui era una tragedia, odiava non poter uscire e fare ciò che voleva. Odiava la piega che la sua vita aveva preso. Avrebbe preferito di gran lunga trovare Voldemort e sfidarlo, ma non poteva farlo: aveva una famiglia a cui pensare. Fino a quel momento era stato lui a decidere, a governare la sua vita.

La vita è terribile. E' lei che ci governa, non noi che la governiamo.” Mi disse pochi giorni prima di morire.

Aveva ragione.

Buttai la testa all'indietro ed iniziai a ridere in modo maniacale, gli occhi strabuzzati ed il viso deformato da rabbia, incredulità e dolore mentre due Auror mi afferravano per le braccia.

La vita mi stava governando.



GIUDIZIO:

ORIGINALITA': 9/10
ATTINENZA E COERENZA CON IL TEMA DEL CONTEST: 9/10
GRAMMATICA E LESSICO: 14/15
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9.5/10
GRADIMENTO PERSONALE: 9.5/10
TOTALE: 51/55

Devo ammettere che sono rimasta colpita dalla scelta del personaggio. Leggendo la citazione a me era venuto in mente tutt’altro, quindi ti ho messo un punticino in più per quanto riguarda l’originalità, anche se devo ammette che il modo in cui hai sviluppato il racconto ha perso un po’. Su Sirius appena dopo la scoperta della morte del suo migliore amico, ce ne sono e ce ne sono di storie, quindi potevi trovare nuovi spunti per rendere il racconto davvero nuovo, quel qualcosa che l’avrebbe distinto da tutti gli altri.
Nonostante ciò, il modo in cui ha sviluppo il tutto si lega perfettamente al tema della tua citazione, anche se credo avresti potuto sviluppare meglio l’ultima parte. Il dolore di Sirius si comprende bene e le sue reazione sono tipicamente su, quindi direi che a livello di caratterizzazione del personaggio hai centrato in pieno il nocciolo. La lettura non è, però, scorrevole in tutti i punti, ci sono parti con troppe ripetizioni e alcune virgole in meno che rendono la storia un po’ pesante, anche se non si può parlare di veri errori di ortografia.
A parte tutto questo, dalla storia si evincono le tue qualità a livello di scrittrice, per cui ti consiglio di rileggere la storia e aggiustare i punti in questione in modo da presentare davvero un bel lavoro!

   
 
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