“SHAAAAAN! SHANNOOOOON!”
Jared si era precipitato giù dalle scale, disperato, chiamando in aiuto il fratello che, dal canto suo, se ne stava comodamente spaparanzato sul divano del salotto a guardare la televisione.
“Che diavolo hai da urlare, Jared?” ma quasi non terminò la domanda che si ritrovò il cantante addosso.
“NON LO TROVO PIU', NON LO TROVO PIU'!!”
“Che cosa non trovi più?”
“ODDIO, COME FARO' ADESSO!? COME FARO'!?”
Shannon non ci stava capendo più niente.
“Jared, mi dici cosa non trovi più?”
“SONO DISPERATO, SONO DISPERATO!!”
“Jared?”
“CHE MONDO CRUDELE! PERCHE' E' CAPITATO PROPRIO A ME, PERCHE'?”
“Jared?”
“CHE COS'HO FATTO DI MALE PER MERITARMI QUESTA PERDITA?”
Il batterista si innervosì e lo scosse per il colletto della camicia.
“JARED, PIANTALA!”
Jared si pietrificò, poi lo guardò con le lacrime agli occhi.
“Non... non lo trovo più...” riuscì solamente a mormorare, tirando su col naso.
“Ok... ma cosa non trovi più?”
“Il mio... il mio...”
“Il tuo...?” lo incitò Shannon.
“IL MIO AMATO BLACKBERRY!” e così dicendo scoppiò in un pianto a dirotto.
Shannon lo fissò da capo a piedi, prima soffermandosi su un punto del corpo di suo fratello, poi sgranando gli occhi.
“Jared, lo sai che sei veramente un idiota?”
Jared si asciugò una lacrima col dorso della mano.
“P-perchè?”
“PERCHE' IL BLACKBERRY CE L'HAI IN MANO!!”
FINE