Sorelle
Guardi la folla in festa, ed è in quel momento che la intercetti.
Se ne sta seduta ai margini della stanza, estranea a tutto ciò che la circonda. Stringe tra le braccia un fagotto avvolto in una coperta azzurra.
E’ tua sorella Narcissa, e stanotte ha perso ciò per cui tu hai lottato e mentito.
Senza badare allo sguardo curioso di tuo marito né a tuo figlio ti avvicini a lei.
“Mi dispiace” sussurri.
E’ una cosa stupida da dire, ma riesci comunque ad attirare la sua attenzione.
Alza il viso e ti sorride.
Si proprio così, ti sorride. Non sembra disgustata, non ti allontana, non ti punta la bacchetta contro, ma infondo lo sapevi.
E’ sempre stata questa la differenza tra voi, i suoi sorrisi.
“Lo so” risponde semplicemente.