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Autore: Gixi    04/12/2010    4 recensioni
La gente normale passa il tempo a giocare a scacchi, James e Sirius no.
-Non potete farlo davvero.
-Zitto Remus.
-Ma questa cosa va contro ogni Buon Senso!
-Oh,ti prego! Studiare Storia della Magia è contro qualsiasi Buon Senso.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Non potete farlo davvero.

-Zitto Remus.

-Ma questa cosa va contro ogni Buon Senso!

-Oh, ti prego! Studiare Storia della Magia è contro qualsiasi Buon Senso.

James rise: -Ha ragione Sirius. Noi siamo solo due quattordicenni che si divertono un po’.

-Ma quanto ci mette Frank?

-Eccomi!

Un trafelato Frank era appena entrato dal buco del ritratto. Reggeva un piatto coperto da un coperchio.

-Forse dovremmo aspettare Peter.

-James, Peter sta studiando Trasfigurazione. Forse finirà sta notte, vuoi davvero aspettarlo?

-Ehm... ok, iniziamo.

Frank, finito il suo attacco cardiaco per la corsa, posò il piatto sul tavolo. Levò il coperchio che c’era sopra e scoprì due panini.

Due sottili fette di pane in cassetta riempite di qualcosa che non era decisamente prosciutto o bacon o uovo. O qualsiasi altra cosa che una persona normale metterebbe in un panino.

-Allora, possiamo iniziare?- chiese James sfregando le mani in modo impaziente.

-No, scusate...ma questi cosi puzzano! Frank ma che ci hai messo dentro?-  Remus era sul punto di piangere. Per la disperazione.

-Le cose che James e Sirius mi hanno procurato: Caramelle tutti i gusti +1 Al gusto di caccola, vomito e cerume, spinaci, marmellata alle prugne, cioccorane, un petto di pollo, del latte un po’ stantio, della ricotta, gli scarafaggi triturati delle scorte di pozioni,  e un pizzico di fertilizzante di Erbologia.

Remus deglutì a vuoto, certo di vedere presto la morte dei suoi amici.

-Tutto in due fette di pane?- chiese sconvolto.

-Tutto.- ripose l’altro come se preparasse intrugli una volta al giorno.

-Bene, adesso che Remus sa tutti i più inquietanti retroscena, possiamo?

-Si Jim, andiamo. E ricorda chi perde fa i compiti dell’altro per una settimana.

-Bene, prepara piuma e inchiostro Sirius!

Così i due impugnarono i panini. Poi dopo un lungo respiro addentarono il pane.

Ci fu un attimo di silenzio in cui i due masticarono un po’.

Poi smisero.

Le loro facce si irrigidirono all’istante. James spalancò un po’ gli occhi, come quando la Evans metteva una gonna un po’ più corta il Sabato per uscire, Sirius contrasse le labbra, proprio come quando riceveva le lettere dalla sua famiglia.

Remus capì che cosa stava per succedere. Evocò due secchi e li posizionò sotto di loro, poi meno di mezzo secondo dopo i due presero a vomitare.

Sirius nella foga aveva buttato il suo panino del secchio, insieme al suo vomito, mentre James lo aveva lanciato nel piatto.

-Ragazzi! Ciao. Questo week-and fa schifo.- disse Peter entrando e buttando dei libri su un tavolo poco distante.

-Peter, ma che ci fai qui? Non dovresti studiare trasfigurazione? –chiese Remus.

-Si, ma ho deciso di prendermi una pausa.

-Ma con questi due che si fa? Forse dovremmo portarli in infermeria.- suggerì Frank.

-No Frank, se vogliono fare le scommesse, poi ne pagheranno le conseguenze.- disse Remus sadico.

Dal secchio di Sirius arrivò un rantolo che sapeva tanto di “Vai al diavolo”.

-Ma che hanno fatto? Ehi, ma quello è un panino, avevo proprio tanta fame!- disse Peter  sorridendo.

Tutto accadde velocemente: James e Sirus, sporchi di vomito, alzarono la faccia. Frank si coprì occhi e Remus urlò Un “NO!” Che fece girare l’intera Sala Comune.

Ma era troppo tardi: Peter aveva addentato il panino e placidamente adesso masticava.

-Mmm.. Non so, ma non credo di aver mai provato un panino così. Ha un retrogusto un po’ strano, però non è tanto male...

Tra l’inorridire generale, James e Sirius risero forte.

-Ma io degli amici normali no?- si chiese Remus sbattendosi una mano in fronte.

 

 

 

 

Si vede che ho fame, eh?
Comunque a parte gli scherzi, eccomi qui con un’altra delle mie trovate demenziali, lo so, lo so fa davvero schifo ma non sono riuscita a non scriverla.  Sono 585 parole perfette. Olè!    
Beh, che dire? Ringrazio tutti coloro che recensiranno/ leggeranno/ aggiungeranno tra preferite, seguite o da ricordare questa storia... GRAZIE!

 

  
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