~ Tragedy ~
La vettura scorreva dritta sotto un cielo scuro, distrutto, come
se volesse fuggire da una realtà troppo malata per essere
affrontata. Billie Joe strinse con forza le mani sul volante, fino a
farsi diventare bianche le nocche.
Guardò il vetro davanti a sé, e come se quel
riflesso fosse
stato un invito, dalle sue iridi iniziarono a scendere delle lacrime
sofferenti. Non riusciva più a vivere in quel modo, non
riusciva a
concepire come un tempo la sua malattia.
Continui attacchi di panico, paranoia, schizofrenia, e la
voglia del suicidio ogni giorno che passava diventava sempre
più pressante. Quella
volta voleva farla finita davvero.
Aveva deciso quale sarebbe dovuto essere il destino della
sua straziata vita.
Scese dalla macchina, lasciò che la pioggia gli bagnasse
ogni suo singolo abito, trafiggendolo fino al suo interno.
Si mise al centro della strada, e quando vide un grosso
camion arrivare gli si avvicinò a piccoli passi, aspettando
di toccare la morte
con un violento impatto.
Non sentì nemmeno il camionista urlargli contro di
spostarsi,
non udì assolutamente nulla, percepì solo il buio
oscurargli la vista per sempre. Aveva smesso di soffrire.
Finalmente aveva smesso di rovinare la vita delle persone
che gli volevano bene.
Mike non avrebbe più pianto lacrime amare mentre lui stava
sul letto di uno squallido ospedale, prendendo delle pillole che non
aveva mai
accettato.
Le
luci dell’autoambulanza e della polizia illuminavano
l’asfalto, la pioggia non aveva smesso di scendere nemmeno
per un tragico istante,
il cielo stava ancora piangendo.
Mike corse come un disperato, scansando la gente impegnata a
far commenti su una pozza di sangue e un corpo privo di vita.
L’uomo cadde in ginocchio sull’asfalto umido,
urlando con
sconforto contro se stesso.
Non avrebbe dovuto lasciarlo solo. Sapeva che molte altre
volte aveva tentato di farla finita.
Perché non aveva
fatto niente per salvarlo? Perché non aveva salvato la sua
ragione di vita?
Si chinò per sfiorare il corpo del suo amante, sporcandosi
le mani del suo sangue.
Lo tenne stretto a sé quel corpo, il corpo del suo Billie,
finché delle persone non lo portarono via.
Tutti quanti lo lasciarono solo, rifugiandosi probabilmente fra le
braccia
della persona amata, nelle loro calde case colme di una
felicità apparente. Lui invece aveva perso tutto.
Chiuse i suoi intensi occhi
azzurri, e rimase lì, ad aspettare una ragione per cui
sarebbe valsa la pena
combattere.