05/12/2010
7 recensioni
POV BELLA
Ah un altro primo giorno di scuola. Vivere in eterno è veramente noioso, poi io sono anche sola. Certo quando dieci anni fa ero a Forks c'erano anche i Cullen, ma quando Edward mi salvò da quel furgoncino sparirono. Sarei stata in grado di salvarmi da sola, dovevo solo creare una scusa per evitare domande curiose, tipo come hai fatto, non hai neanche un graffio. Però lui è stato molto veloce e mi ha preceduto, certo se mi fossi salvata da sola poi avrei dovuto dare loro molte spiegazioni riguardo la mia natura e non so se mi avrebbero accettata. Forse è meglio che sia andata così, anche se quando mi sono decisa di andare da loro per ringraziare Edward e per dirgli di me, della mia natura, loro erano spariti. Probabilmente temevano che avrei raccontato il loro segreto a qualcuno, ma sarebbe come svelare il mio segreto e poi...e poi mi sono innamorata di quel vampiro dai capelli color bronzo e gli occhi oro liquido. Sono una sciocca, ovviamente lui non avrebbe mai ricambiato i miei sentimenti, lui tanto bello, tanto intelligente, tanto perfetto, un dio in pratica, io invece tanto scialba, tanto semplice ed anche tanto timida. Arrossisco per tutto, poi con lui nei paraggi il mio battito cardiaco arrivava a mille e le mie guance erano perennemente bordeaux. Sicuramente lui si prendeva gioco di me, perché dalle poche molte che abbiamo parlato sembrava compiaciuto di farmi questo effetto, lo stesso effetto che fa alle umane. Da quando i miei occhi hanno incontrato i suoi quel giorno in mensa, la mia esistenza è stata stravolta, lui è diventato tutto per me, il mio sole, la mia luna, il mio centro. Ma devo farmi bastare il ricordo che ho di lui, anche se ogni giorno sento sempre di più la sofferenza causata dalla sua lontananza, ma non ci posso far nulla. Anzi forse è meglio non doverli più incontrare, non vorrei vederlo con una vampira bellissima al suo fianco, così si che porrei fine alla mia triste esistenza.
Questi sono i pensieri che mi frullano in testa tutte le mattine mentre faccio colazione con una fantastica torta al cioccolato. E' l'unico cibo umano che mangio volentieri, essendo mezza vampira preferisco di gran lunga il sangue, ma la torta al cioccolato è la fine del mondo. Certo quando sono a scuola mangio il cibo della mensa, ma solo per copertura.
Oggi è il mio primo giorno di scuola alla Vancouver High School, dopo il liceo di Forks sono stata un po' in Italia da mio padre Aro, lui non vuole che "la sua bambina" se ne vada in giro per il mondo sola senza nessuno. Ma io in quel castello mi annoio da morire, così è da circa un secolo che viaggio in continuazione però frequento la scuola per non destare sospetti e a volte l'università, comunque non mi fermo più di quattro o cinque anni in un posto, altrimenti tutti noterebbero che non cambio. Ripensando a mio padre, oggi devo chiamarlo altrimenti penserà che sono morta, è una settimana che non mi faccio sentire e sicuramente starà dando di matto. Ma sono stata impegnata a cercare casa e a fare il trasloco. Si devo assolutamente chiamarlo se non voglio ritrovarmi l'intera guardia dei Volturi in casa. E' troppo apprensivo, ci credo sono sua figlia. Strano ma vero si è innamorato di un'umana Sulplicia, un secolo fa, dal loro amore sono nata io, ma papà ha trasformato la mamma appena sono venuta al mondo, altrimenti lei non sarebbe sopravvissuta. Sono una mezza vampira, mangio, dormo, piango come gli umani, il mio cuore batte un po' più velocemente ed ho sangue che scorre nelle vene, però sono aggraziata, forte, veloce, bella come i vampiri solo un po' meno, gradisco il sangue, ma solo quello animale, non uccido nessuno, però posso espormi alla luce del sole perché la mia pelle è solo luminescente e solo i vampiri se ne accorgono, infatti non brillo come loro.
Dai Bella è tardissimo, dannazione, ho solo dieci minuti per arrivare a scuola. Volo in auto, la mia porche, regalo di papà, io non adoro correre con la macchina, ma oggi mi serve proprio. In breve arrivo a scuola, scendo dall'auto e chiudo la macchina. Poi mi volto e lo spettacolo che mi si pare davanti è agghiacciante. Tutti mi fissano, sento i loro mormorii insistenti, poi avverto degli odori strani, vampiri e mi volto di scatto nella loro direzione.
No, maledizione, diamine, ma perché sono qui? Respira ed espira Bella, su tranquilla, sicuramente non ti hanno riconosciuto. Fai finta di essere disinvolta e cammina tranquilla verso la segreteria. Ricorda i consigli di Demetri, ostentare sicurezza in ogni occasione. Inizio a camminare tranquilla, sento gli sguardi dei Cullen su di me, sento il suo sguardo su di me. Tranquilla, si così, e allora perché il cuore mi rimbomba nelle orecchie? Oddio mi guardano allibiti, non respirano, ora sto passando vicino a loro, non mi bloccano sicuramente pensano che sono una che somigli alla Bella che c'era a Forks. Maledizione il nome, devo trovare un modo per cambiarlo. Ecco è andato tutto bene, non si sono accorti di nulla, posso anche abbandonare la posa rigida.
"Be-Bella. Bella sei tu?" No, no, no e ancora no. Ma perché i vampiri devono avere una memoria infinita? Mi volto lentamente verso la fonte della voce e mi sorprendo quando dietro di me ci sono tutti e cinque i Cullen. Il mio sguardo vola subito a lui, i nostri occhi si incatenano ed io come da copione arrossisco.
"Ciao." L'unica cosa che mi esce, ma brava, sei un'ottima conversatrice.
"Co-come...cosa ci fai qui? Perché non sei cambiata affatto?" Mi chiede Alice. Io piego un po' la testa di lato e sorrido leggermente.
"Non credo sia questo il posto più adatto per le spiegazione. Finite le lezioni venite a casa mia con i vostri genitori e saprete tutto. Un'altra cosa. Edward?" Mi fissa curioso con una strana luce negli occhi, forse felicità, ma per cosa?
"Grazie." Dico questo, scrivo il mio indirizzo su un pezzo di carta e vado via. Li lascio confusi, non capiscono a cosa mi riferisco.
"Prego." Mi arriva sussurrato, ma io l'ho sentito e ha capito a cosa mi riferisco.
Mi avvio in segreteria con il cuore a mille. Oggi avrei rivelato la mia natura di ibrido. I miei pensieri sono rivolti tutti ad Edward, i miei ricordi non gli rendevano giustizia. Eh si sono perdutamente innamorata di quello splendido vampiro, ma devo togliermelo dalla testa, sono troppo poco per lui.
Con questi pensieri la giornata è finita e mi dirigo verso la mia auto dove trovo una sorpresa. Appoggiato alla porche c'è Edward che appena mi vede mi fa un sorriso da infarto ed io rispondo abbozzando un sorriso.
"Ci devi delle spiegazioni oggi." Mi dice dolcemente.
"Anche voi." Mi sorride.
"Veniamo da te per le 17:00, ha impegni?"
"No, non ho nulla da fare. A dopo." Si sposta elegantemente dall'auto e mi apre la portiera in modo galante ed io ovviamente arrossisco. Mi prende la mano e ne bacia il dorso come un uomo di altri tempi a quel gesto il cuore sembra che voglia uscirmi dal petto, lui se ne accorge e mi regala un sorriso dolce che fa aumentare il rossore.
"I miei ricordi non rendono giustizia alla tua bellezza." Mi sussurra all'orecchio.
Ok sono morta oppure sono svenuta e questo è uno dei miei sogni. Si sono sicura che sia così. Per sicurezza mi do un pizzicotto, il dolore è reale, allora non stavo dormendo ed inoltre sono viva.
Mi do dell'imbecille e mi avvio verso casa, dove ad attendermi ci sarà una sorpresa.
Ciao ragazzi, piccola storiella che mi è venuta in mente oggi mentre studiavo, sarà di tre capitolo forse, non di più. Durante la giornata scriverò il seguito. Bacio, Mary.
Ah un altro primo giorno di scuola. Vivere in eterno è veramente noioso, poi io sono anche sola. Certo quando dieci anni fa ero a Forks c'erano anche i Cullen, ma quando Edward mi salvò da quel furgoncino sparirono. Sarei stata in grado di salvarmi da sola, dovevo solo creare una scusa per evitare domande curiose, tipo come hai fatto, non hai neanche un graffio. Però lui è stato molto veloce e mi ha preceduto, certo se mi fossi salvata da sola poi avrei dovuto dare loro molte spiegazioni riguardo la mia natura e non so se mi avrebbero accettata. Forse è meglio che sia andata così, anche se quando mi sono decisa di andare da loro per ringraziare Edward e per dirgli di me, della mia natura, loro erano spariti. Probabilmente temevano che avrei raccontato il loro segreto a qualcuno, ma sarebbe come svelare il mio segreto e poi...e poi mi sono innamorata di quel vampiro dai capelli color bronzo e gli occhi oro liquido. Sono una sciocca, ovviamente lui non avrebbe mai ricambiato i miei sentimenti, lui tanto bello, tanto intelligente, tanto perfetto, un dio in pratica, io invece tanto scialba, tanto semplice ed anche tanto timida. Arrossisco per tutto, poi con lui nei paraggi il mio battito cardiaco arrivava a mille e le mie guance erano perennemente bordeaux. Sicuramente lui si prendeva gioco di me, perché dalle poche molte che abbiamo parlato sembrava compiaciuto di farmi questo effetto, lo stesso effetto che fa alle umane. Da quando i miei occhi hanno incontrato i suoi quel giorno in mensa, la mia esistenza è stata stravolta, lui è diventato tutto per me, il mio sole, la mia luna, il mio centro. Ma devo farmi bastare il ricordo che ho di lui, anche se ogni giorno sento sempre di più la sofferenza causata dalla sua lontananza, ma non ci posso far nulla. Anzi forse è meglio non doverli più incontrare, non vorrei vederlo con una vampira bellissima al suo fianco, così si che porrei fine alla mia triste esistenza.
Questi sono i pensieri che mi frullano in testa tutte le mattine mentre faccio colazione con una fantastica torta al cioccolato. E' l'unico cibo umano che mangio volentieri, essendo mezza vampira preferisco di gran lunga il sangue, ma la torta al cioccolato è la fine del mondo. Certo quando sono a scuola mangio il cibo della mensa, ma solo per copertura.
Oggi è il mio primo giorno di scuola alla Vancouver High School, dopo il liceo di Forks sono stata un po' in Italia da mio padre Aro, lui non vuole che "la sua bambina" se ne vada in giro per il mondo sola senza nessuno. Ma io in quel castello mi annoio da morire, così è da circa un secolo che viaggio in continuazione però frequento la scuola per non destare sospetti e a volte l'università, comunque non mi fermo più di quattro o cinque anni in un posto, altrimenti tutti noterebbero che non cambio. Ripensando a mio padre, oggi devo chiamarlo altrimenti penserà che sono morta, è una settimana che non mi faccio sentire e sicuramente starà dando di matto. Ma sono stata impegnata a cercare casa e a fare il trasloco. Si devo assolutamente chiamarlo se non voglio ritrovarmi l'intera guardia dei Volturi in casa. E' troppo apprensivo, ci credo sono sua figlia. Strano ma vero si è innamorato di un'umana Sulplicia, un secolo fa, dal loro amore sono nata io, ma papà ha trasformato la mamma appena sono venuta al mondo, altrimenti lei non sarebbe sopravvissuta. Sono una mezza vampira, mangio, dormo, piango come gli umani, il mio cuore batte un po' più velocemente ed ho sangue che scorre nelle vene, però sono aggraziata, forte, veloce, bella come i vampiri solo un po' meno, gradisco il sangue, ma solo quello animale, non uccido nessuno, però posso espormi alla luce del sole perché la mia pelle è solo luminescente e solo i vampiri se ne accorgono, infatti non brillo come loro.
Dai Bella è tardissimo, dannazione, ho solo dieci minuti per arrivare a scuola. Volo in auto, la mia porche, regalo di papà, io non adoro correre con la macchina, ma oggi mi serve proprio. In breve arrivo a scuola, scendo dall'auto e chiudo la macchina. Poi mi volto e lo spettacolo che mi si pare davanti è agghiacciante. Tutti mi fissano, sento i loro mormorii insistenti, poi avverto degli odori strani, vampiri e mi volto di scatto nella loro direzione.
No, maledizione, diamine, ma perché sono qui? Respira ed espira Bella, su tranquilla, sicuramente non ti hanno riconosciuto. Fai finta di essere disinvolta e cammina tranquilla verso la segreteria. Ricorda i consigli di Demetri, ostentare sicurezza in ogni occasione. Inizio a camminare tranquilla, sento gli sguardi dei Cullen su di me, sento il suo sguardo su di me. Tranquilla, si così, e allora perché il cuore mi rimbomba nelle orecchie? Oddio mi guardano allibiti, non respirano, ora sto passando vicino a loro, non mi bloccano sicuramente pensano che sono una che somigli alla Bella che c'era a Forks. Maledizione il nome, devo trovare un modo per cambiarlo. Ecco è andato tutto bene, non si sono accorti di nulla, posso anche abbandonare la posa rigida.
"Be-Bella. Bella sei tu?" No, no, no e ancora no. Ma perché i vampiri devono avere una memoria infinita? Mi volto lentamente verso la fonte della voce e mi sorprendo quando dietro di me ci sono tutti e cinque i Cullen. Il mio sguardo vola subito a lui, i nostri occhi si incatenano ed io come da copione arrossisco.
"Ciao." L'unica cosa che mi esce, ma brava, sei un'ottima conversatrice.
"Co-come...cosa ci fai qui? Perché non sei cambiata affatto?" Mi chiede Alice. Io piego un po' la testa di lato e sorrido leggermente.
"Non credo sia questo il posto più adatto per le spiegazione. Finite le lezioni venite a casa mia con i vostri genitori e saprete tutto. Un'altra cosa. Edward?" Mi fissa curioso con una strana luce negli occhi, forse felicità, ma per cosa?
"Grazie." Dico questo, scrivo il mio indirizzo su un pezzo di carta e vado via. Li lascio confusi, non capiscono a cosa mi riferisco.
"Prego." Mi arriva sussurrato, ma io l'ho sentito e ha capito a cosa mi riferisco.
Mi avvio in segreteria con il cuore a mille. Oggi avrei rivelato la mia natura di ibrido. I miei pensieri sono rivolti tutti ad Edward, i miei ricordi non gli rendevano giustizia. Eh si sono perdutamente innamorata di quello splendido vampiro, ma devo togliermelo dalla testa, sono troppo poco per lui.
Con questi pensieri la giornata è finita e mi dirigo verso la mia auto dove trovo una sorpresa. Appoggiato alla porche c'è Edward che appena mi vede mi fa un sorriso da infarto ed io rispondo abbozzando un sorriso.
"Ci devi delle spiegazioni oggi." Mi dice dolcemente.
"Anche voi." Mi sorride.
"Veniamo da te per le 17:00, ha impegni?"
"No, non ho nulla da fare. A dopo." Si sposta elegantemente dall'auto e mi apre la portiera in modo galante ed io ovviamente arrossisco. Mi prende la mano e ne bacia il dorso come un uomo di altri tempi a quel gesto il cuore sembra che voglia uscirmi dal petto, lui se ne accorge e mi regala un sorriso dolce che fa aumentare il rossore.
"I miei ricordi non rendono giustizia alla tua bellezza." Mi sussurra all'orecchio.
Ok sono morta oppure sono svenuta e questo è uno dei miei sogni. Si sono sicura che sia così. Per sicurezza mi do un pizzicotto, il dolore è reale, allora non stavo dormendo ed inoltre sono viva.
Mi do dell'imbecille e mi avvio verso casa, dove ad attendermi ci sarà una sorpresa.
Ciao ragazzi, piccola storiella che mi è venuta in mente oggi mentre studiavo, sarà di tre capitolo forse, non di più. Durante la giornata scriverò il seguito. Bacio, Mary.