Introduzione Renesmee…

Fissavo il foglio bianco degli appunti non prestando attenzione alla noiosa lezione di Mr. Bran: dopo ben due ore consecutive di quella pappardella (che aveva di certo preparato il giorno prima per non fare brutte figure), avevo scritto solo il titolo … “Storia della letteratura inglese”. Una noia mortale, d’altronde l’avevo già studiata circa 10 volte nella mia breve vita da mezza vampira … Passato Shakespeare – il mio autore preferito – staccai definitivamente la spina, avevo altro a cui pensare: a casa, in questi giorni, ero sola perché mamma, papà, zii e nonni erano partiti la mattina stessa per Denali.
Erano andati a trovare Tanya che aveva trovato un fidanzato; non li seguì semplicemente perché ero molto stanca, anche se mi sarebbe piaciuto rivedere zia Carmen, oramai eravamo diventati una grande famiglia.
Fissai i banchi vuoti nella classe che dovevano essere occupati dai miei genitori e mi accorsi ce un altro posto era vuoto: Jacob Black, infatti, quella mattina non aveva risposto all’appello; quella mattina dovevo essere completamente fuori fase per non essermi accorta della sua assenza: io e Jake eravamo inseparabili, ognuno aveva bisogno dell’altro ed eravamo amici sin da quando io ero in fasce.
Dopo la lezione corsi in segreteria a farmi scrivere un permesso di uscita ed imboccai la superstrada che portava verso casa Cullen: non avevo voglia di altre tre ore di lezione e poi ero in ansia per Jacob; osservavo impaziente gli alberi che sfrecciavano accanto all’auto sperando di non incontrare fastidiosi controlli della velocità che mi avrebbero solo rallentato. La vista dell’enorme garage mi rassicurò così, una volta aperto, parcheggiai la porche che zia Alice mi aveva prestato.
Raggiunsi la mia camera saltando i gradini delle scale a due a due curiosa di come Alice l’avesse allestita :durante la loro assenza avevo preferito dormire nella casa dei nonni che era di certo più grande e confortevole: l’idea di essere da sola in una casa enorme non mi metteva a disagio come quella di stare in una casetta sperduta del bosco .La camera era decorata in grande stile: il letto enorme occupava tutto il lato destro della grande stanza mentre a sinistra le finestre mi facevano scorgere una vista magnifica del boschetto dietro casa; la stanza aveva cabiato colore delle luci, erano molto più fioche e viravano leggermente sul violetto … la cosa mi fece rilassare.
Mi sdraia in un moto automatico sul soffice piumone turchese, appoggiando con un tonfo la testa sul cuscino … osservavo la tela intrecciata del baldacchino, concentrandomi sullo scroscio dell’acqua tra i sassi del ruscello che passava nel boschetto, quando sentii un rumore che spezzo il mio riflettere; un altro sasso colpi una delle finestre e a quel punto, rovinando il momento relax, mi alzai con una leggera (si fa per dire ) punta di rabbia in corpo.
Poi mi fermai a pensare sarà Jake. Corsi alla finestra e il sogno diventò realtà: Jacob era lì sotto la mia finestra, tranquillo e sereno che sfoggiava uno dei suoi illuminanti sorrisi.



Frakkia: spero sinceramente che questo primo capitolo vi sia piaciuto.. più che un capitolo lo definirei un introduzione. Postrerò subito dopo il primo capitolo e prometto che continuerò a postare( sempre se edo che a voi piace). Ho seriamente intenzioni di continuare questa ff, non farò come le altre, quindi fatemi sapere se volete che continui, se avete consigli datemeli perché sono alle prime armi. Commentate e baci … al prossimo capitolo.  sx