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Autore: Melchan    05/12/2010    0 recensioni
A. Scorpius Malfoy ha visto otto alberi di Natale in tutto prendere posto nel Salone di casa sua, nel momento in cui leggete.
[New Family Malfoy]
B. “Cos’hai, tesoro?”
[Teddy Lupin, Andromeda Black-Tonks, New Family Potter]
C. Fuori dalla Sala Comune nevicava, con fiocchi che secondo James sembravano grandi come zollette di zucchero e…
“Hai… hai detto zollette di zucchero, Potter? Non posso credere che tu… tu lo abbia detto davvero.”
[Malandrini]
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Sarebbe stato molto più comodo essere buddhista. Almeno non ci sarebbero stati periodi dell’anno in cui essere idioti come al solito E avere la scusa che ehi, è Natale, non essere sempre così musone Moony.

 

Fuori dalla Sala Comune nevicava, con fiocchi che secondo James sembravano grandi come zollette di zucchero e…

“Hai… hai detto zollette di zucchero, Potter? Non posso credere che tu… tu lo abbia detto davvero.”

James strinse gli occhi, probabilmente per mettere più a fuoco Sirius, e dopo cercò di biascicare qualcosa che sembrava una pessima parodia di “Ehi Padfoot, ti crea forse qualche problema, eh? Eh?”.

 

Remus sospirò e si lasciò sprofondare ancora di più nella sua poltrona, mentre il calore che usciva dal camino acceso sembrava quasi ustionante, come se lui avesse in corpo una distilleria che aveva appena preso fuoco. Guardò le sottili lingue di fuoco muoversi istericamente nel camino. Proprio isteriche, sì.

... ecco, c’era qualcosa di strano.

Con una sensazione sgradevole addosso, Remus prese  la sua tazza di cioccolata calda e l’annusò con tutta l’attenzione che riusciva a mettere insieme.

Tutto normale.

“Sirius!”

Il diretto interessato si girò di scatto, alzando la testa dalla sorta di lotta più o meno giocosa che aveva intrapreso con James.

“S… sta’ buono! Non v-vedi che Moony è arrrrrrabbiato,Prrrongs?"

“Non storpiare il mio nome!”

 

“Sirius, ascoltami!”

Il ragazzo alzò di nuovo gli occhi su Remus, con un’aria troppo preoccupata per essere quella di un ubriaco.

“Che ho fatto?”

 

 

Remus si alzò dalla sua poltrona, scoprendo che l'azione era molto più difficile del solito. Camminò con decisione fino ai due litiganti e piazzò la sua tazza sotto il naso di Padfoot.

“Cos’hai fatto? Cosa le hai fatto?”

L’odore della cioccolata sembrò divertire immensamente Sirius, che si mise a ridere mentre ancora teneva in mano una caviglia di James, finita lì nel tentativo di centrarlo sul petto. O in faccia. Sirius non ne era molto sicuro, e a giudicare dagli occhi vacui di James non lo era nemmeno lui.

“Padfoot, perché mi stai tenendo la caviglia? Sei un… un tipo ambiguo!” delirò Prongs da sotto di lui, con gli occhi che all’improvviso facevano fatica a stare aperti.

 

Remus sospirò e cercò di stare dietro ai propri pensieri.

“Allora, S-sirius?” si schiarì la voce “cosa ci trovi di tanto divertente?”

Senza smettere di ridere, Sirius gli prese la tazza dalle mani e bevve tutto d’un fiato il rimanente.

“Ci avev… ci avevo messo dentro del whisky incendiario!”

Remus scosse la testa, parlando così in fretta da mangiarsi le parole per la furia di non scordarsi di cosa stavano parlando.

“Invece no! Non puoi, l’avrei sentito!”

Sirius scosse la testa con forza, assomigliando in modo inquietante a un grosso cane che si scrolla via l’acqua di dosso.

"Ri-invece no! Gli ho fatto quello… dai, lo sai... l’incantesimo…”

Remus lo guardò, indeciso se urlargli addosso qualcosa riguardo al suo senso dell’umorismo oppure no. Lo sapeva, lui, lo sapeva che Sirius avrebbe usato quello stupido incantesimo per qualcosa del genere.
Se alla lezione d'Incantesimi del giorno prima (l'ultima prima delle vacanze) Remus fosse stato trasformato, alla vista del sorrisone insensato di Sirius e di tutto il suo impegno per imparare alla svelta l'incanto, avrebbe rizzato la coda al palese segnale di pericolo imminente.

Wow, un Incantesimo in grado di far bere qualcosa a chiunque finché il chiunque in questione non finisce potenzialmente a terra stecchito, che spasso!
Non era molto ferrato nella Legilimanzia, ma a Remus era sembrato di veder scorrere quel pensiero dietro gli occhi grandi di Sirius come se uno schermo.

 

-

 

Adesso guardava James Potter e Sirius Black dormire abbandonati uno addosso all’altro come animali in cerca di calore nel bel mezzo di una gelida notte (tipo quella che si scaraventava contro le vetrate di Howgarts in quel momento, tanto per fare un esempio calzante), e di nuovo sospirò.

Credere che potesse davvero servire una lavata di capo sullo spasso che certi scherzi potevano o meno creare era come credere che la corona britannica  sarebbe caduta di lì a poco.

Sospirò ancora una volta, si inginocchiò davanti ai due e, dopo aver dato una piccola gomitata alla spalla di Sirius nel tentativo di renderla più confortevole, vi si appoggiò.

 

"Sì, molto più comodo essere buddhisti" pensò distrattamente, prima di chiudere gli occhi e far finta di non sentire il sorriso stupido e insensato che gli tirava le labbra.



_

 

 

Nota di Melchan

Ho pensato di fare una raccoltina delle varie fic hpiane scritte per il Calendario dell'Avvento :3 I personaggi sono classificabili come un po' tutti, e prendo in considerazione diversi momenti della saga (dai Malandrini, come qui, al futuro post Epilogo, come A Christmas Morning). Spero tanto che vi piacciano (e ringrazio le commentatrici di ACM e i loro consigli ^^), e che abbiate voglia di lasciarmi un commentino anche per le prossime bimbe ;_;

See you soon space-cowboy è_é/°

  
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