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Autore: Malandrina95    05/12/2010    14 recensioni
Damon e Stefan sono stati catturati da Liz e Damon ha paura per la vita di Stefan...RIVISITA DELL'EPISODIO 5 DELLA SECONDA STAGIONE
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fratellino

Ciao ragazzi, ecco qui la mia prima one-short. Sono nuova e spero che questa storia piaccia.
è una piccola one-short di The Vampire Diaries,riguardante la 5 puntata della 2 stagione. Il racconto infatti inizia prorpio dalla sparatoria avvenuta.....

                                                                                   Fratellino....

           

Corsero nel bel mezzo del bosco,uno al fianco dell'altro.

Non era una cosa poi così eccezionale che i fratelli Salvatore avessero deciso di mettere da parte il loro antico odio per combattere insieme la nemica comune.

O meglio,i nemici comuni,dato che Mason Lockwood era un licantropo e con tutta probabilità obbediva a lei. Lei..

Damon non voleva neanche pensare il suo nome. Perchè l'aveva amata,esattamente come Stefan. Ed era stato ingannato. Lei non l'aveva mai amato. Aveva amato sempre e solo Stefan - Stefan! Come se il fratello potesse avere lo stesso fascino che aveva lui.
Non lo aveva mai amato.
Mai.
Si fermarono,all'erta,mentre Mason usciva sorridendo da dietro un albero. E in quel momento successero molte cose.
Damon poté vedere con la coda nell'occhio una figura femminile che avanzava dietro di lui, puntandogli contro una pistola.
E poi.....quel che successe lo intuì solo dopo.

 
Un rumore secco,squarciò l'aria.
Un dolore lancinante,al petto.
Nuovi spari ma non rivolti a lui questa volta ,ma a Stefan.

Steph...

Suo fratello era sempre stato più debole di lui,poichè non uccideva le persone,ma gli animali. E nella sua testardaggine in quel momento rischiava di morire. Il solito idiota..che voleva essere buono..
Ed era proprio questo che Damon non sopportava di suo fratello.
Perchè Stefan non voleva soltanto essere buono..lo era anche. Lo era a tal punto che Damon ci stava male.
Stefan lo aveva perdonato. Lo aveva perdonato di avergli reso la vita impossibile per 145 anni.
Aveva fiducia in lui. E non aveva tardato a fargli capire che gli voleva bene. Nonostante tutto il male che gli aveva fatto. Non lo sopportava. Perchè sentiva il rimorso crescergli dentro. Il dolore per aver fatto de male a suo fratello. La consapevolezza che stava cambiando. Si stava trasformando in Stefan. Il vampiro che aveva sentimenti.

Steph..

Sentì Stefan cadere al suolo,gemendo di dolore.
Mentre le gambe gli cedettero ,abbassò gli occhi,lo sguardo puntato sulla sagoma di suo fratello,
steso tra le foglie,la maglia sporca di sangue,i proiettili di legno della pistola
dello sceriffo ancora conficcati nella pelle,completamente immobile.
Tutto questo gli parve durare ore,anche se in realtà durò pochi secondi.
Ma quella manciata di attimi lo sconvolsero.

 

Steph..

 

Stava nuovamente temendo per il fratello. Ma questa volta in modo diverso. In modo reale,più forte.
Era angosciato.
Non lo era mai stato. E ora lo era. E per Stefan!- Stefan,il fratello che tanto odiava...
Cadde e prima di perdere conoscenza riuscì a sussurrare solo una parola.
Un nome.
Una sillaba.

"Steph..."

e divenne tutto nero.

 

Si risvegliò,steso accanto al fratello,in un seminterrato,le pistole degli agenti puntate su di loro.
E tutto perchè erano vampiri.
Beh,poteva capirli.
Succhiasangue, come diceva Liz Forbes,lo sceriffo.
Ma lei..era sua amica. L'aveva sempre aiutata,si era affezionato a lei. Non poteva farle del male.
Ma lei perchè gli faceva questo?

"Steph"sussurrò nuovamente,ricordandosi di Stefan.

Girò la testa,per poterlo vedere.
Era immobile,più pallido del solito.
Lo aveva sempre preso in giro che non avrebbe mai potuto avere un colorito più cadaverico..e invece..

"Steph"

Questa volta Liz lo sentì. E gli sparò.
"Dimmi,come avete fatto a nascondervi per tutto questo tempo?"

 Non rispose,ma continuò a ripetere il nome del fratello. Lo chiamava.
Perchè non si svegliava?
Non pensava che non gli sarebbe dovuto importare nulla di Steph,poichè aveva passato gli ultimi 145 anni a ripetergli che lo odiava,a rendergli  la vita impossibile,a sorridere quando lo vedeva soffrire, a fregarsenedei sentimenti di Steph.
Non riusciva a pensare ad altro se non al fatto che il fratello poteva già essere morto.
Che non avrebbe potuto più sostenerlo,che non avrebbe potuto più vederlo ridere,soffrire,vedere che nonostante tutto il male che continuava a fargli Stefan non aveva mai smesso di volergli bene. Solo ora se ne rendeva davvero conto, gli era bastato guardare il viso innocente del fratello,per capirlo.

 "Steph" ripete,allungando una mano per scuoterlo,sperando che aprisse gli occhi e che lo guardasse,rassicurandolo.  Ma Liz non glielo permise.

Sparò di nuovo.
"Damon! come fate a uscire alla luce del sole? Rispondimi e renderò la tua morte più facile."
"Liz..ti prego"bofonchiò tra il dolore crescente.
Liz sparò di nuovo.
Urlò di frustrazione,di dolore,di angoscia,di paura.
Riuscì a voltarsi su un fianco,mentre Liz continuava a sparargli alla schiena.
Tra gemiti e urli si mise in ginocchio accanto al fratello,sotto gli occhi esterrefatti di Liz. Poteva capire che stesse domandando cosa lo spingesse a esporsi alle pallottole così.
Scosse il fratello per le spalle,ma Stefan non accennava a riaprire gli occhi.
Liz sparò. Ma questa volta a Steph. Che non sussultò,non gemette. Non si mosse.
"NO!"ringhiò Damon rabbioso."Steph.. Steph..accidenti,rispondimi"
Ma il fratello rimase immobile.
"Steph..ti prego,non non lasciarmi anche tu..Fratellino "
Non pronunciò quest'ultima parola con odio,disprezzo o disgusto,come aveva fatto per tutti quegli anni. La pronunciò come faceva 145 anni prima, quando i Fratelli Salvatore erano ancora uniti. Amici per la pelle. Inseparabili.
"Fratellino..ti prego"
Ormai Damon piangeva.
Piangeva! Pure il padre si sarebbe meravigliato. Non aveva mai pianto in vita sua.
Lo faceva ora per la prima volta. Per Stefan.
Perchè era inutile fingere.
Non aveva mai smesso di proteggerlo.
Non aveva mai smesso di volergli bene. Cercava di convincere se stesso che odiava Stefan più di ogni altra cosa, ma in realtà..non era mai stato così.

Liz si limitava a fissarlo,sconvolta dal fatto che anche i vampiri hanno un cuore.
E che possono soffrire come gli umani.
E che possono amare come gli umani.
Damon lo sapeva bene che era lui la dimostrazione vivente di tutto ciò. Lui aveva un cuore.
Quel cuore che aveva cercato di chiudere a tutti,anche a Stefan,per non soffrire più.
Ma non c'era riuscito.
Si era riaperto.
E sapeva che teneva alla vita di suo fratello più della sua.

"Damon"cominciò a dire Liz,ma Damon non l'ascoltava,era immerso nel dolore
"Fratellino..svegliati,smettila di fare l'idiota! Maledizione,svegliati!"
I ricordi tornarono,crudeli.

"Damon,appettami"disse Stefan,allungando il passo per stare dietro al suo. Erano nel bosco a caccia di funghi. Damon rise,per la parlata del fratellino,che ancora si rifiutava di dire la "r".

"Dai piccolo Steph,muoviti!"disse Damon ridendo e guardando con dolcezza il fratellino di cinque anni.

"Allivo,flatellone"Steph si mise a correre,raggiungendolo. Inciampò ma si rialzò senza versare una lacrima. Era sempre stato ostinato.

"Sono tanto stanco" disse dopo circa un'ora.

 Damon lo prese in spalla ridendo."Ti porto io,fratellino. Sono qui per questo."

Stefan rise,con quella sua risata da bambino felice,amato.

Damon cercò di scacciare via quell'immagine,senza successo. Altre gli apparvero nella mente

 

"Flatellone,ma i vampili esistono davvelo?"

"Si Steph,ma non ti faranno del male. Ci sono qui io a proteggerti. lo sai,vero?"

"si,Dam...Flatellone mi da un biscotto?"chiese poi,notando il barattolo che aveva appena riposto sullo scaffale.

"Steph,lo sai che papà si arrabbia e .."ma si interruppe vedendo la faccia da cane bastonato di Stefan. E ridendo gliene diede uno.

 

Divennero più grandi,lui partì per il fronte e l'unica persona con cui parlava tramite le lettere era proprio il fratello,che era l'unico che comprendesse che odiava trovarsi li.

"Steph..come va a casa?"scrisse una volta.

" Al solito...Feste a non finire,di una noia mortale,caccia a vampiri, e papà che non capisce mai nulla" .

Aveva riso a sentire Steph parlare così del padre,perchè Giuseppe Salvatore parlava di lui come un figlio devoto. Chissà cosa avrebbe detto se avesse sentito Steph dire quelle cose.

 

Ricordò del suo ritorno a casa,disertore dalla guerra,l'ira del padre e ..l'abbraccio di Stefan,che sorrideva,era felice che fosse lì. Ricordò Giuseppe.

"Come hai potuto disonorare così la famiglia?"

"Padre..la smetta di urlare"

"Mi hai sentito,ingrato?"

"Padre"intervenne Stefan,dolcemente"Damon crede in quello che vuole. Non vuole la violenza,e se ne è andato da un posto che lo faceva soffrire. Dovremmo essere felici che è vivo. Io lo sono. E voi,padre? Basta litigare,non serve a nulla."Il padre ammutolì nel sentir la saggezza del figlio minore  e Damon aveva ringraziato Stefan con un'occhiata..

 e poi...... Katherine.

Come aveva potuto permettere che sconvolgesse così il legame con Stefan?
Che li aveva divisi,così irreparabilmente?
"Steph" ripeté nuovamente,tra le lacrime,continuando a scuoterlo e senza riuscire a distogliere lo sguardo dal viso del fratello.
"Era ora,Damon. Che ti ritornasse in mente tutti i bei momenti con tuo fratello".
Katherine.
"Vattene"disse "Hai il coraggio di venir fin qui?"
"Sai Damon,i tuoi sensi devono essere sistemati..non mi hai neppure sentita entrare. La tua amichetta si,però"
Liz assisteva immobile e sussultò quando Katherine accennò a lei.
"Vattene,Kath,non sono d'umore per fare battute"
"oh perchè se non che fai?"sogghignò.
"giuro che ti ucciderò con questo paletto,brutta stronza!"esclamò Damon.
"Avanti che aspetti? Non ci riuscirai Damon,non ci sei mai riuscito."
Accecato dal dolore si lanciò contro di lei.
Ma afferrò il vuoto.
Katherine era scomparsa.
Tornò dal fratello,che era ancora immobile.
"Stefan"
"D--Da--mon"disse una voce,flebile.
"STEFAN!"  esclamò il vampiro,sollevato.

Stefan lo fissò,guardandolo debolmente con quegli occhi chiari che gli ricordavano i prati di montagna. Verde smeraldo.

"P--perch-è  pi- piangi?"sussurrò a fatica.
"Oh Steph!Non farlo mai più"
"C- cosa?"
"Farmi preoccupare in questo modo."
Damon fece per abbracciare il fratello,dopo 145 anni,ma in quel momento qualcuno sparò.
Non era Liz. Era Mason.
Stefan gridò di dolore.
"Accidenti a te,licantropo!" e Damon balzò squarciandogli la gola. Lo uccise. Bevve il suo sangue,sentendo la forza infondergli nelle membra.
"Maledetto d'un lupo"bofonchiò,lasciandolo. Mason rovinò a terra.
Stefan gemette di nuovo.
"Steph!" corse da lui,forte per aver bevuto il sangue di un lupo,anche se aveva un sapore pessimo.
"Steph,devi bere sangue umano"
"n- no" riuscì a dire. Idiota. Perchè era così testardo?
"Si,invece. Devi berlo,che ti piaccia o no. Altrimenti ti rompo l'osso del collo"
Stefan rise,tra il dolore.
"Stefan sono serio"
"D- da quando t-ti importa di m- me?"La voce era carica di dolore che non aveva niente a che vedere con le ferite.
"Da sempre,fratellino. Ti ho sempre voluto bene. Era solo più facile fingere diversamente."
"L- lo immaginavo..ma non ne ero sicuro..e- e.."
"Bevi ,Stefan"lo interruppe.
"No."
"Avanti,non costringermi a farlo."
"a fare c-cosa?"
Damon sospirò,portandosi  il polso alle labbra. E si morse,lasciando uscire il sangue dalla pelle color avorio.
Sentì Liz trattenere il fiato.
Bere il sangue di un altro vampiro era considerato un disonore per il vampiro morso.
Liz lo sapeva.
E anche Stefan.
"Ma che s- stai  f-facendo?"
"Ti salvo la vita,fratellino"
E portò il polso alle labbra del fratello,che cercò di voltare la testa. Damon alzò gli occhi al cielo.
"Non fare l'idiota..ne hai bisogno..e dopo puoi andare a cacciare i tuoi animaletti"
Lottò contro Stefan che cedette e lasciò fare a Damon quello che voleva. Era troppo debole per resistere al richiamo del sangue.
Damon lasciò bere al fratello,osservando i cambiamenti che apparivano sul viso:la pelle era più rosea,gli occhi più svegli,la presa sul suo braccio più forte.
Stefan si staccò di scatto da lui. Era ancora debole.
Ma era salvo.
Lo aiutò a tirarsi in piedi. E lo abbracciò.
I fratelli Salvatore erano finalmente riuniti.

Allora,che ne pensate? Spero che vi sia piaciuta...Recensite,grazie.

   
 
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