Ciao ragazzi, ecco qui la mia prima one-short. Sono nuova e spero che questa storia piaccia.
è una piccola one-short di The Vampire Diaries,riguardante la 5
puntata della 2 stagione. Il racconto infatti inizia prorpio dalla
sparatoria avvenuta.....
Fratellino....
Corsero nel bel mezzo del bosco,uno al fianco dell'altro.
Non era una cosa poi così eccezionale che i fratelli Salvatore avessero deciso di mettere da parte il loro antico odio per combattere insieme la nemica comune.
O meglio,i nemici comuni,dato che Mason Lockwood era un licantropo e con tutta probabilità obbediva a lei. Lei..
Damon non
voleva neanche pensare il suo nome. Perchè l'aveva amata,esattamente come
Stefan. Ed era stato ingannato. Lei non l'aveva mai amato. Aveva amato sempre e
solo Stefan - Stefan! Come se il fratello potesse avere lo stesso fascino che
aveva lui.
Non lo aveva mai amato.
Mai.
Si
fermarono,all'erta,mentre Mason usciva sorridendo da dietro un albero. E in
quel momento successero molte cose.
Damon poté
vedere con la coda nell'occhio una figura femminile che avanzava dietro di lui,
puntandogli contro una pistola.
E
poi.....quel che successe lo intuì solo dopo.
Un rumore
secco,squarciò l'aria.
Un dolore
lancinante,al petto.
Nuovi spari
ma non rivolti a lui questa volta ,ma a Stefan.
Steph...
Suo fratello
era sempre stato più debole di lui,poichè non uccideva le persone,ma gli
animali. E nella sua testardaggine in quel momento rischiava di morire. Il
solito idiota..che voleva essere buono..
Ed era proprio questo che Damon non sopportava
di suo fratello.
Perchè
Stefan non voleva soltanto essere buono..lo era anche. Lo era a tal punto che
Damon ci stava male.
Stefan lo
aveva perdonato. Lo aveva perdonato di avergli reso la vita impossibile per 145
anni.
Aveva fiducia in lui. E non aveva tardato a fargli capire
che gli voleva bene. Nonostante tutto il male che gli aveva fatto. Non lo
sopportava. Perchè sentiva il rimorso crescergli dentro. Il dolore per aver
fatto de male a suo fratello. La consapevolezza che stava cambiando. Si stava
trasformando in Stefan. Il vampiro che aveva sentimenti.
Steph..
Sentì Stefan
cadere al suolo,gemendo di dolore.
Mentre le gambe gli cedettero ,abbassò gli
occhi,lo sguardo puntato sulla sagoma di suo fratello,
steso tra le
foglie,la maglia sporca di sangue,i proiettili di legno della pistola
dello
sceriffo ancora conficcati nella pelle,completamente immobile.
Tutto questo
gli parve durare ore,anche se in realtà durò pochi secondi.
Ma quella
manciata di attimi lo sconvolsero.
Steph..
Stava
nuovamente temendo per il fratello. Ma questa volta in modo diverso. In modo
reale,più forte.
Era
angosciato.
Non lo era
mai stato. E ora lo era. E per Stefan!- Stefan,il fratello che tanto odiava...
Un nome.
Una sillaba.
"Steph..."
e divenne tutto nero.
Si
risvegliò,steso accanto al fratello,in un seminterrato,le pistole degli agenti
puntate su di loro.
E tutto
perchè erano vampiri.
Beh,poteva
capirli.
Succhiasangue,
come diceva Liz Forbes,lo sceriffo.
Ma lei..era
sua amica. L'aveva sempre aiutata,si era affezionato a lei. Non poteva farle
del male.
Ma lei perchè gli faceva questo?
"Steph"sussurrò nuovamente,ricordandosi di Stefan.
Girò la
testa,per poterlo vedere.
Era
immobile,più pallido del solito.
Lo aveva
sempre preso in giro che non avrebbe mai potuto avere un colorito più
cadaverico..e invece..
"Steph"
Questa volta
Liz lo sentì. E gli sparò.
"Dimmi,come
avete fatto a nascondervi per tutto questo tempo?"
Perchè non
si svegliava?
Non pensava
che non gli sarebbe dovuto importare nulla di Steph,poichè aveva passato gli
ultimi 145 anni a ripetergli che lo odiava,a rendergli la vita impossibile,a sorridere quando lo
vedeva soffrire, a fregarsenedei sentimenti di Steph.
Non riusciva
a pensare ad altro se non al fatto che il fratello poteva già essere morto.
Che non avrebbe potuto più sostenerlo,che non
avrebbe potuto più vederlo ridere,soffrire,vedere che nonostante tutto il male che
continuava a fargli Stefan non aveva mai smesso di volergli bene. Solo ora se
ne rendeva davvero conto, gli era bastato guardare il viso innocente del
fratello,per capirlo.
Sparò di
nuovo.
"Damon!
come fate a uscire alla luce del sole? Rispondimi e renderò la tua morte più
facile."
"Liz..ti
prego"bofonchiò tra il dolore crescente.
Liz sparò di
nuovo.
Urlò di
frustrazione,di dolore,di angoscia,di paura.
Riuscì a
voltarsi su un fianco,mentre Liz continuava a sparargli alla schiena.
Tra gemiti e urli si mise in ginocchio accanto
al fratello,sotto gli occhi esterrefatti di Liz. Poteva capire che stesse
domandando cosa lo spingesse a esporsi alle pallottole così.
Scosse il
fratello per le spalle,ma Stefan non accennava a riaprire gli occhi.
Liz sparò.
Ma questa volta a Steph. Che non sussultò,non gemette. Non si mosse.
"NO!"ringhiò
Damon rabbioso."Steph.. Steph..accidenti,rispondimi"
Ma il
fratello rimase immobile.
"Steph..ti prego,non non lasciarmi anche tu..Fratellino
"
Non
pronunciò quest'ultima parola con odio,disprezzo o disgusto,come aveva fatto per
tutti quegli anni. La pronunciò come faceva 145 anni prima, quando i Fratelli
Salvatore erano ancora uniti. Amici per la pelle. Inseparabili.
"Fratellino..ti
prego"
Ormai Damon
piangeva.
Piangeva! Pure
il padre si sarebbe meravigliato. Non aveva mai pianto in vita sua.
Lo faceva
ora per la prima volta. Per Stefan.
Perchè era
inutile fingere.
Non aveva
mai smesso di proteggerlo.
Non aveva
mai smesso di volergli bene. Cercava di convincere se stesso che odiava Stefan
più di ogni altra cosa, ma in realtà..non era mai stato così.
E che
possono soffrire come gli umani.
E che
possono amare come gli umani.
Damon lo
sapeva bene che era lui la dimostrazione vivente di tutto ciò. Lui aveva un
cuore.
Quel cuore
che aveva cercato di chiudere a tutti,anche a Stefan,per non soffrire più.
Ma non c'era
riuscito.
Si era
riaperto.
E sapeva che
teneva alla vita di suo fratello più della sua.
"Fratellino..svegliati,smettila
di fare l'idiota! Maledizione,svegliati!"
I ricordi tornarono,crudeli.
"Damon,appettami"disse Stefan,allungando
il passo per stare dietro al suo. Erano nel bosco a caccia di funghi. Damon
rise,per la parlata del fratellino,che ancora si rifiutava di dire la
"r".
"Dai piccolo Steph,muoviti!"disse
Damon ridendo e guardando con dolcezza il fratellino di cinque anni.
"Allivo,flatellone"Steph si mise a
correre,raggiungendolo. Inciampò ma si rialzò senza versare una lacrima. Era
sempre stato ostinato.
"Sono tanto stanco" disse dopo
circa un'ora.
Damon
lo prese in spalla ridendo."Ti porto io,fratellino. Sono qui per questo."
Stefan rise,con quella
sua risata da bambino felice,amato.
Damon cercò di scacciare via quell'immagine,senza successo. Altre gli apparvero nella mente
"Flatellone,ma i vampili esistono
davvelo?"
"Si Steph,ma non ti faranno del male.
Ci sono qui io a proteggerti. lo sai,vero?"
"si,Dam...Flatellone mi da un
biscotto?"chiese poi,notando il barattolo che aveva appena riposto sullo
scaffale.
"Steph,lo sai che papà si arrabbia e
.."ma si interruppe vedendo la faccia da cane bastonato di Stefan. E
ridendo gliene diede uno.
Divennero più grandi,lui partì per il fronte
e l'unica persona con cui parlava tramite le lettere era proprio il
fratello,che era l'unico che comprendesse che odiava trovarsi li.
"Steph..come va a casa?"scrisse
una volta.
" Al solito...Feste a non finire,di una
noia mortale,caccia a vampiri, e papà che non capisce mai nulla" .
Aveva riso a sentire Steph parlare così del
padre,perchè Giuseppe Salvatore parlava di lui come un figlio devoto. Chissà
cosa avrebbe detto se avesse sentito Steph dire quelle cose.
Ricordò del suo ritorno a casa,disertore
dalla guerra,l'ira del padre e ..l'abbraccio di Stefan,che sorrideva,era felice
che fosse lì. Ricordò Giuseppe.
"Come hai potuto disonorare così la
famiglia?"
"Padre..la smetta di urlare"
"Mi hai sentito,ingrato?"
"Padre"intervenne
Stefan,dolcemente"Damon crede in quello che vuole. Non vuole la violenza,e
se ne è andato da un posto che lo faceva soffrire. Dovremmo essere felici che è
vivo. Io lo sono. E voi,padre? Basta litigare,non serve a nulla."Il padre
ammutolì nel sentir la saggezza del figlio minore e Damon aveva ringraziato Stefan con
un'occhiata..
e poi...... Katherine.
Come aveva
potuto permettere che sconvolgesse così il legame con Stefan?
Che li aveva
divisi,così irreparabilmente?
"Steph" ripeté nuovamente,tra le
lacrime,continuando a scuoterlo e senza riuscire a distogliere lo sguardo dal
viso del fratello.
"Era
ora,Damon. Che ti ritornasse in mente tutti i bei momenti con tuo
fratello".
Katherine.
"Vattene"disse
"Hai il coraggio di venir fin qui?"
"Sai Damon,i
tuoi sensi devono essere sistemati..non mi hai neppure sentita entrare. La tua
amichetta si,però"
Liz
assisteva immobile e sussultò quando Katherine accennò a lei.
"Vattene,Kath,non
sono d'umore per fare battute"
"oh
perchè se non che fai?"sogghignò.
"giuro
che ti ucciderò con questo paletto,brutta stronza!"esclamò Damon.
"Avanti
che aspetti? Non ci riuscirai Damon,non ci sei mai riuscito."
Accecato dal
dolore si lanciò contro di lei.
Ma afferrò
il vuoto.
Katherine
era scomparsa.
Tornò dal
fratello,che era ancora immobile.
"Stefan"
"D--Da--mon"disse
una voce,flebile.
"STEFAN!"
esclamò il vampiro,sollevato.
Stefan lo fissò,guardandolo debolmente con quegli occhi chiari che gli ricordavano i prati di montagna. Verde smeraldo.
"P--perch-è pi- piangi?"sussurrò a fatica.
"Oh
Steph!Non farlo mai più"
"C- cosa?"
"Farmi
preoccupare in questo modo."
Damon fece
per abbracciare il fratello,dopo 145 anni,ma in quel momento qualcuno sparò.
Non era Liz.
Era Mason.
Stefan gridò
di dolore.
"Accidenti
a te,licantropo!" e Damon balzò squarciandogli la gola. Lo uccise. Bevve
il suo sangue,sentendo la forza infondergli nelle membra.
"Maledetto
d'un lupo"bofonchiò,lasciandolo. Mason rovinò a terra.
Stefan
gemette di nuovo.
"Steph!"
corse da lui,forte per aver bevuto il sangue di un lupo,anche se aveva un
sapore pessimo.
"Steph,devi
bere sangue umano"
"n-
no" riuscì a dire. Idiota. Perchè era così testardo?
"Si,invece.
Devi berlo,che ti piaccia o no. Altrimenti ti rompo l'osso del collo"
Stefan rise,tra il dolore.
"Stefan
sono serio"
"D- da
quando t-ti importa di m- me?"La voce era carica di dolore che non aveva
niente a che vedere con le ferite.
"Da
sempre,fratellino. Ti ho sempre voluto bene. Era solo più facile fingere
diversamente."
"L- lo
immaginavo..ma non ne ero sicuro..e- e.."
"Bevi
,Stefan"lo interruppe.
"No."
"Avanti,non
costringermi a farlo."
"a fare
c-cosa?"
Damon
sospirò,portandosi il polso alle labbra.
E si morse,lasciando uscire il sangue dalla pelle color avorio.
Sentì Liz
trattenere il fiato.
Bere il
sangue di un altro vampiro era considerato un disonore per il vampiro morso.
Liz lo
sapeva.
E anche
Stefan.
"Ma che
s- stai f-facendo?"
"Ti
salvo la vita,fratellino"
E portò il
polso alle labbra del fratello,che cercò di voltare la testa. Damon alzò gli
occhi al cielo.
"Non
fare l'idiota..ne hai bisogno..e dopo puoi andare a cacciare i tuoi
animaletti"
Lottò contro
Stefan che cedette e lasciò fare a Damon quello che voleva. Era troppo debole
per resistere al richiamo del sangue.
Damon lasciò
bere al fratello,osservando i cambiamenti che apparivano sul viso:la pelle era
più rosea,gli occhi più svegli,la presa sul suo braccio più forte.
Stefan si
staccò di scatto da lui. Era ancora
debole.
Ma era salvo.
Lo aiutò a
tirarsi in piedi. E lo
abbracciò.
I fratelli
Salvatore erano finalmente riuniti.
Allora,che ne pensate? Spero che vi sia piaciuta...Recensite,grazie.