La mia prima fic su efp, la mia prima het dopo secoli.

Non posso che dedicarla a DazedAndConfused che mi ha aiutata praticamente a fare tutto qui dentro (e che voleva che mettessi tre punti di sospensione e non due!) :P

La canzone è 100 suns – 30 Seconds To Mars.

Adié.

 

 

 

1992. Dicembre.

Nevica. l’unica cosa calda che vedo in questa casa è l’arancione delle pareti della nostra camera.

Mi manca, mi sento un albero senza le sue foglie, mi sento nuda.

E’ partito a marzo, con l’auto, una valigia blu e le sue avventure.

Mi ha lasciato una lettera, mi ha pregato di credere in lui.

Non mi basta più soltanto sentire la sua voce una volta al mese.

Quando mi parla, l’unica cosa che mi dice è di crederci.

Io non credo in niente; non credo nella Terra, non credo nelle stelle.

Io non credo in niente; non credo nel giorno, non credo nella notte.

 

I believe in nothing, not the earth and not the stars.

I believe in nothing, not the day and not the dark.

 

1993. Marzo.

Piove. L’unica cosa asciutta che vedo in questa casa è l’intonaco grigio delle pareti del suo studio.

Mi manca. Ancora, sempre. E’ passato esattamente un anno.

Non lo sento da dicembre, non mi telefona più.

Non posso che non pensare alle sue parole, incorniciate di rosso nel mio quaderno.

«Credimi, credici. Riusciremo a farcela, abbi fede. Sta’ tranquilla.»

Ma io non ci credo. Non credo in Satana, non credo in Dio.

Io non ci credo. Non credo nella pace, non credo nella guerra.

 

I believe in nothing, not in Satan, not in God.

I believe in nothing, not in peace and not in war.

 

1993. Agosto.

Fa caldo, troppo. L’unica cosa fresca che vedo in questa casa è l’armadio bianco nella tua camera.

Ancora nessuna notizia, credo che sia arrivata la fine.

E’ arrivata la nostra fine prima che iniziasse niente.

Come può finire qualcosa che deve ancora iniziare?

No, non voglio crederci.

Io non credo nella fine e neanche nell’inizio.

 

I believe in nothing, not the end and not the start.

 

1993. Novembre.

Tira vento. L’unica cosa ferma che vedo in questa casa è il mio cuore.

Non lo sento più battere, non accelera, non decelera, né ha un ritmo costante.

Non ha un ritmo, non ha niente, penso che non abbia neanche più colore.

E’ più di un anno che aspetto il tuo ritorno. E’ quasi un anno che aspetto la tua voce.

Non credo più in niente, davvero.

Non credo nel mio amore.

Non credo in noi.

 

Chissà chi bussa ora. Tira vento, nessuno va in giro con questa bufera. Chissà.

 

Sento caldo sulla guancia.

Mi asciughi quella lacrima, adesso ho il viso asciutto.

Tremo, mi stringi forte a te. Ora sono ferma anch’io.

Finalmente. Finalmente.

 

«Ascolta. Shh, ascolta» Mi baci e sorridi.

bum. bum. bum.

«Il.. Il mio cuore. E’ il mio cuore. Il tuo cuore. I nostri cuori.»

«Il nostro cuore. Vedi? Te l’avevo promesso.

Non faccio che sorriderti, mi sento un’idiota.

«Ora ci credi? Ora credi in noi, nel nostro amore?»

Mi cade una lacrima, rimane ferma a bagnarmi lo zigomo.

I believe in nothing but the beating of our hearts.

I believe in nothing but the truth of who we are.

 

«Passeranno cento soli prima di separarci.. ancora.»

I believe in nothing;

100 suns until we part.