Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: kia_85    06/12/2010    2 recensioni
"Anche se si sforza di essere sempre spensierato, lo so che non è più lo stesso.
Da quando mamma non c’è più, ha uno sguardo spento, quasi assente.
Gli zii mi ripetono continuamente che se non ci fossi stata io, probabilmente avrebbe finito con il commettere una stupidaggine.
Invece la mia presenza lo ha fatto riprendere.
Vive solo per me adesso."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Li Shan In, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Casa Saeba – Tokyo
Ore 16.20
Ryo
Ho appena parcheggiato la macchina in garage e vedo Shan In impaziente di entrare in casa per abbracciare Miyuki.
Quella brutta sensazione che ho provato per tutto il giorno, non mi ha abbandonato nemmeno un momento e questo mi preoccupa.
Saliamo le scale quasi di corsa.
Devo ammetterlo, inizio ad essere terrorizzato all’idea che le sia successo qualcosa.
Apro la porta di casa e dico ad alta voce.
“Siamo tornati”
Cerco con lo sguardo la figura snella e alta di Miyuki, ma non la trovo.
Shan In intuisce i miei pensieri e inizia a vagare per casa alla sua ricerca, chiamandola per nome.
Non trovando nulla, sale le scale di corsa, provando al piano superiore.
Niente.
Ad un certo punto sento Shan In piangere.
Salgo anche io e la trovo nella sua stanza con un foglio tra le mani e accanto una scatolina.
“Se ne è andata… ci ha lasciato!”
Non capisco cosa stia dicendo, così mi porge la lettera e la leggo in silenzio.

‘Cara Shan In,
mi dispiace di non essere lì con te in questo momento, ma devi credermi se ti dico che se avessi potuto evitarti questa sofferenza, l’avrei fatto.
Per un po’ di tempo non potremo né vederci, né sentirci, ma sono sicura che tu farai la brava e aiuterai sempre il tuo papà, standogli vicino.
Non preoccuparti per me, starò bene.
Però devi promettermi che non mi cercherai.
Sarò io a farmi sentire quando tutto sarà finito.
Come pegno ti lascio un oggetto a me molto caro.
Spero ne avrai cura.
Ti voglio bene piccola. Davvero tanto.
A presto, Miyuki’


Vedo Shan In aprire il cofanetto e lo vedo.
Un anello.
Aspetta un attimo.
Ma quello è…
O mio Dio.
Glielo strappo di mano e lo guardo più attentamente.
Non è possibile.
Mi accascio a terra terrorizzato.
Non so nemmeno io cosa fare.
Mia figlia mi guarda confusa, così decido di non dirle nulla, la spaventerebbe ancora di più.
Gli rido l’anello e accarezzandole una guancia, vado in camera mia senza proferire parola.
Mi avvicino alla finestra e non riesco a trattenermi dal dare un pugno al muro.
"E' tutto assurdo. Come fa Miyuki ad avere l’anello che Hideyuki ha regalato a Kaori per il suoi 18 anni?! Dopo la sua morte l’ho cercato in tutta casa per poterlo dare a Shan In quando avesse anche lei raggiunto la maggiore età”
Cammino nervosamente su e giù per casa, cercando di riprendere il controllo di me.
Respiro con regolarità e inizio a ragionare.
“Non è possibile che mi sbagli. È proprio il suo. Ha inciso sulla base una K e una M. Le iniziali di Kaori.”
Stringo i pugni.
La rabbia che sto provando in questo momento è indecifrabile.
“Ma chi diavolo é Miyuki?!!?”
Ma soprattutto...
“Come cavolo faceva ad avere l’anello di Kaori?!”
Mi guardo in giro esasperato, come se questo mi aiutasse a capire qualcosa.
Improvvisamente il mio sguardo cade sulla foto che ho sul comodino e noto che é leggermente spostata.
Mi avvicino e solo ora mi accorgo che c’è una busta.
Destinatario Ryo Saeba.
La apro con mani tremanti.
Ho paura di cosa ci possa essere scritto.
Magari una verità che non so se ho il coraggio di sapere.
Prendo il foglio e facendo un lungo sospiro, inizio a leggere.

Signor Saeba,
mi dispiace per tutto il disturbo che le ho creato.
Le assicuro che non era mia intenzione far soffrire Shan In.
Vorrei potervi dare qualche informazione in più sulla mia fuga, ma credo sia il caso che questa faccenda la risolva da sola.
Le basti sapere che è qualcosa che ha a che fare con il mio passato.
Ho ricordato. Non tutto. È ancora tutto molto confuso, ma qualcosa è scattato dentro e devo assolutamente andare alla ricerca delle risposte che mi mancano.
Tornerò appena mi sarà possibile, anche solo per salutarvi in modo dignitoso.
Le chiedo solo una promessa, signor Saeba.
Cerchi di non chiudersi in se stesso un’altra volta, perché sua figlia ha bisogno di lei più di quanto immagini.
Vedrà che se si aggrapperà a lei, le saprà infondere la forza di cui ha bisogno per andare avanti.
Shan In è una bambina eccezionale, ha preso da lei le migliori qualità e deve esserne orgoglioso.
L’ha cresciuta nel miglior modo possibile e non deve rimproverarsi nulla.
Soprattutto non si deve sentire in colpa per la morte di sua moglie.
Sono sicura che se lei lo sapesse le darebbe una gran martellata in testa anche solo per averci pensato.
Quindi sia forte e vedrà che la vita potrà riservarle ancora grandi sorprese.
Buona fortuna e grazie di tutto.
Con sincero affetto.
Miyuki’


Leggo e rileggo questo foglio e ho come l’impressione di dover capire qualcosa che invece mi sfugge.
Appoggio la lettera sotto la foto, esattamente dove l’ho trovata e scendo al piano inferiore.
Prendo il telefono di casa e compongo il numero del Plaza.
Non si sa mai, magari sono fortunato.
“Pronto Plaza Hotel, come posso aiutarla?!”
Per fortuna é il solito ragazzo dell’altra volta.
“Salve, sono Ryo Saeba. Sa per caso dirmi se Miyuki Takashi è tornata in albergo oggi?!”
“Mi dispiace signor Saeba. Non la vediamo da circa una decina di giorni. Stamani però è passata una sua collaboratrice per pagare il conto e ritirare gli effetti personali che aveva lasciato”
Probabilmente sta parlando di Eriko.
È l’unica di cui Miyuki si fiderebbe così tanto.
“Ah… per caso non ha lasciato un indirizzo dove poterla rintracciare in caso di bisogno?!”
“No, mi dispiace. Però non è il solo che me l’ha chiesto”
E questo cosa vuol dire?!
“Che intende scusi?!”
Lo sento allontanarsi dalla cornetta, probabilmente per capire se può essere ascoltato.
Poi quando riprende a parlare, la sua voce è più simile ad un sussurro.
“Teoricamente non dovrei diffondere queste notizie, ma la sento sinceramente preoccupato e non vorrei che capitasse qualcosa di brutto alla signorina. È stata tremendamente gentile nei miei confronti e in qualche modo voglio sdebitarmi”
Lo sento prendere un respiro e inizia a spiegarsi.
“Natasha Urameshi, la stilista a capo delle sfilate a cui ha partecipato la signorina Takashi, mi ha chiesto più volte in questi dieci giorni se sapessi dove potevo rintracciare la signorina. Quando stamani le ho detto che aveva mandato qualcuno per pagare il conto dell’albergo e per ritirare la sua roba, mi è sembrata alquanto adirata. Se non fosse stata in pubblico probabilmente avrebbe iniziato ad urlare da quanto era furiosa”
Questo non è per niente positivo.
Forse potrebbe esserci un collegamento con chi sta attentando alla vita di Miyuki.
“Mi sa dire dove è la signorina Urameshi  adesso?!”
“Purtroppo no. Anche lei ha pagato il conto e se n’è andata”
Questo è ancora più sospetto.
Beh a questo punto non mi rimane che cercare Miyuki per raccontarle queste ultime novità.
“Grazie infinite per il suo aiuto”
Lo sento sorridere.
“Non c’è di che. Se dovesse aver bisogno di altro, mi chiami pure. Per la signorina Takashi questo e altro”
È incredibile come tutti la adorino.
Sorrido all’idea che infondo anche io ne sono rimasto abbagliato.
Lo ringrazio un’ultima volta e riattacco.
Ora non mi resta che contattare qualche mio vecchio informatore.
È da un po’ che sono uscito dal giro, ma so ancora di chi posso fidarmi.
Chiamo Miki al Cat’s Eye.
Ho un urgente bisogno di una babysitter per Shan In.
“Pronto Cat’s Eye”
Grazie a Dio posso ancora appoggiarmi ad amici come lei e Umibozu.
“Ciao Miki, sono Ryo. Scusa il disturbo, hai un minuto?!”
“Certo, dimmi tutto”
Sospiro, odio abusare della loro cortesia.
“Devo assentarmi per qualche ora, non è che potreste occuparvi della piccola?!”
La mia amica sembra dubbiosa.
“Ma non c’è Miyuki da voi?! Sono sicura che Shan In preferirebbe stare con lei”
Non ha un usato un tono arrabbiato, né scontroso.
Solo sincero.
Anche Miki adora Miyuki.
Prova un affetto sincero per quella donna, nonostante non la conosca poi molto.
“Purtroppo se n’è andata e non ho mai visto Shan In così triste. A parte per… beh... lo sai anche te”
La barista sospira.
Ha capito benissimo a quale episodio mi riferivo.
“Non c’è problema. Vengo io da voi, così eviti di farla uscire ok?! Tanto qui al bar non c’è più molta gente a quest’ora e Falcon se ne può occupare da solo”
“Grazie Miki, non avrei saputo come fare se non mi foste rimasti vicini in questi anni!”
Non è da me un’affermazione del genere, ma sentivo che era il caso di dirlo.
Lei sembra shockata, poi la sento ridere.
“Dì la verità Ryo, quella modella ha fatto perdere la testa anche a te, vero?”
Non attende una risposta e riprende.
“Sarò da voi tra 10 minuti. A tra poco”
E riaggancia, lasciandomi come un ebete a fissare la cornetta.
In effetti come darle torto.
Da quando Miyuki è entrata nelle nostre vite, tutto è risultato migliore.
Ho iniziato di nuovo ad assaporare la bellezza della vita.
E mi sento in colpa per questo.
Perché in un certo senso, mi sembra di tradire Kaori.
Sospiro.
Va affrontato un problema per volta.
Mi reco al piano superiore e busso leggermente alla porta di mia figlia.
Risponde con un debole “Entra pure” e mi sento morire.
Non sopporto di saperla triste.
“Piccola ora devo uscire un attimo. Voglio andare a chiedere alcune informazioni per ritrovare Miyuki. Sta venendo qui la zia Miki per farti compagnia. Vedrai che tutto si risolverà presto, ok?!”
Vedo i suoi occhioni neri pieni di lacrime che mi fissano e il cuore mi si stringe.
In un attimo mi salta addosso e mi abbraccia forte.
“Mi manca! Mi manca tanto!!!Voglio che torni!”
La stringo di più a me e una lacrima scende anche sul mio volto.
“Lo so piccola, manca anche a me. Vedrai che la ritroveremo. Stai tranquilla, va bene?!”
Annuisce, anche se la sento poco convinta.
Sono disposto a tutto per ritrovare l’unica persona che ha fatto breccia nei nostri cuori.
“Fidati di me, ok?! Entro un paio di ore sarò di ritorno. Fai la brava, mi raccomando!”
Si allontana leggermente e sorride.
“Come sempre”
Le faccio un’ultima carezza, quando sento suonare il campanello.
È ora di andare.

Casa Saeba – Tokyo
Ore 17.30
Shan In
Papà è appena andato via e sento per le scale il passo lento della zia Miki.
Mi passo le mani sugli occhi per asciugare le ultime lacrime che ancora mi bagnano il viso.
Faccio un lungo respiro e decido rapidamente cosa fare.
Rimanere qui a piangermi addosso o dare una mano a papà per cercare informazioni?!
Beh non ci sono sicuramente dubbi sulla mia decisione.
Alzo gli occhi verso la porta e sento la zia che bussa delicata.
“Entra” le dico decisa.
Ho senza dubbio bisogno del suo aiuto.
“Ehi piccola, come stai?”
La guardo negli occhi e so che ha già letto la risposta che cerca.
Si avvicina e mi abbraccia.
“Vedrai che papà la ritroverà. Stai tranquilla”
Annuisco.
Appena si allontana leggermente, ne approfitto per parlare.
“Zia io ho fiducia in papà, ma vorrei potergli essere d’aiuto. Mi potresti accompagnare in un posto?!”
Sgrana gli occhi meravigliata.
“Dove vuoi andare?!”
Faccio un respiro, so che quello che dirò non le piacerà.
“Da Saeko. È l’unica che può darci informazioni sul padre di Miyuki. Sono sicura che lei è andata da lui”
Ora la zia si arrabbierà.
Non so perché, ma dopo che papà e mamma si sono sposati, Saeko non ha più fatto parte della loro vita.
Si è distaccata completamente da tutti, non facendosi più sentire.
Io non l’ho mai vista.
La conosco solo di fama, perché papà non la vuole nemmeno più sentir nominare.
Beh neanche la zia Miki e lo zio Umibozu sono da meno.
Però in questo momento mi sembra più giusto mettere da parte le ostilità per un fine maggiore.
La zia sospira, rassegnata.
“Va bene, però facciamo veloce. Tra due ore tuo padre sarà di ritorno e dubito che sarà felice di sapere dove stiamo andando”
L’abbraccio forte per ringraziarla.
“Lo faccio solo perché sono sicura che sia tu che Ryo abbiate bisogno di una persona come Miyuki al vostro fianco”
Sorride contenta, poi passandomi una mano tra i capelli, continua.
“Assomiglia molto a tua madre sai?! Ha i suoi stessi lineamenti. La prima volta che è entrata al Cat’s Eye per un momento mi si è fermato il cuore. Ho davvero pensato che fosse Kaori…”
Scuote la testa, imbarazzata per le sue stesse parole.
“Già, anche io quando l’ho vista per la prima volta su una rivista, ho pensato la stessa cosa”
Scendo dal letto e le porgo la mano.
“Ma è solo una coincidenza”
La zia annuisce e ci dirigiamo così verso l’uscita.

Clinica privata Honoko – Roppongi - Tokyo
Ore 17.30
Miyuki
Siamo arrivate ormai da quattro ore qui alla clinica dove lavora papà.
Da quando è andato in pensione dalla ditta farmaceutica di cui era presidente, ha ripreso a praticare il suo vecchio mestiere di dottore, aprendo una clinica nella villa dove vivevamo.
Purtroppo mi hanno detto che lui si è recato fuori città per qualche giorno a causa di un congresso importante e che prevedono il suo ritorno verso tarda sera.
Ora sono nel parco che circonda la villa.
Qui è rimasto tutto come l’ho lasciato due anni fa, prima che partissi per la mia folgorante carriera da modella.
Devo essere sincera, mi è mancato questo paradiso terrestre.
Quando il lavoro si faceva troppo pesante o troppo stressante, tornavo sempre per qualche giorno nei primi tempi.
Poi la carriera mi ha talmente tanto assorbito, che ho dovuto allontanarmi definitivamente.
Respiro a pieni polmoni e il mal di testa sembra calmarsi.
Ho lasciato Eriko in camera mia.
Avevo bisogno di rimanere da sola.
Mi siedo su una panchina e mi rannicchio con le gambe al petto.
Metto la testa sulle ginocchia e sospiro.
Un nuovo ricordo mi investe.

“Miki come cavolo glielo dico?!”
“Kaori stai tranquilla, sono sicura che ne sarà felice. È una notizia stupenda!”
La ragazza dai capelli castani sospirò spaventata.
“Non so… un bambino adesso, con il lavoro che facciamo…”
La barista le mise una mano sulla spalla, confortandola.
“E' il regalo più bello che potresti fargli. Devi avere fiducia nell’amore che prova per te”
L’amica annuì e l’abbracciò felice.
“Ti voglio bene Miki, non saprei come fare senza di te!”
In quel preciso istante l’oggetto del loro discorso fece il suo ingresso nel locale.
“Buongiorno a tutti!”
Poi rivolgendosi alla sua socia continuò.
“Amore finalmente ti ho trovata, ti ho cercata dappertutto. Dove eri finita?!”
Kaori si girò verso di lui e guardandolo seria, gli prese una mano.
“Ryo dobbiamo parlare, è importante”
Il suo tono non ammetteva repliche, così lui si fece guidare fuori dal Cat’s Eye rimanendo in silenzio.
La sua partner si districò tra la folla della domenica mattina e entrò nel parco che era posto poco lontano dal bar dei loro amici.
Appena arrivò in un punto isolato, si sedette su una panchina e si rannicchiò con le gambe al petto.
Ryo esasperato da tanta attesa, le si avvicinò e chiese preoccupato.
“Allora?! Di cosa dobbiamo parlare?! Kaori mi stai spaventando!”
Lei lo fissò e involontariamente gli occhi le si riempirono di lacrime.
“Mi… Mi dispiace Ryo… Io non avrei mai creduto che… Non potevo prevederlo…”
I singhiozzi erano aumentati e l’uomo non riusciva a capire cosa lei gli volesse dire.
Le si inginocchiò davanti.
“Amore che ti succede?! Stai male?! Ti prego… parlami!”
Kaori lo abbracciò stretto e tra una lacrima e l’altra, gli sussurrò all’orecchio.
“Sono incinta…”
Appena sentì il corpo di lui irrigidirsi, i singhiozzi aumentarono.
“Mi dispiace, so che questo non è certo il momento migliore, visto il nostro lavoro, ma ti giuro che non l’ho fatto apposta”
Non vedendo nessuna reazione nel socio, si allontanò leggermente.
“Ryo, ti prego, dì qualcosa”
Fu solo un sussurro.
Ma il viso terrorizzato di lui, non le sembrò un buon segno.
Delusa dal suo comportamento, si alzò e si incamminò verso casa, decisa a dare un taglio netto alla loro storia se lui non avesse accettato quel bambino in arrivo.
Ma dopo pochi passi, due forti braccia le cinsero la vita.
“E' la cosa più bella che potessi dirmi. Avremo un cucciolo tutto nostro. È una cosa bellissima. Ti amo piccola!”
Lei si girò per guardarlo in viso e leggendoci solo una felicità smisurata, sorrise serena.
Un dubbio però la attraversò.
“sei sicuro di volerlo?! Non voglio obbligarti se tu non vuoi…capisco che sarà un grosso cambiamento…”
Lui la zittì, baciandola intensamente.
“Non dire stupidaggini Kaori. È il regalo più bello che potessi farmi. E ogni cosa la affronteremo insieme, perché ormai non ti puoi più liberare di me, signora Saeba”
Kaori sorrise e gli diede un bacio sul naso.
“Sono d’accordo signor Saeba”
Lui si chinò sul ventre ancora piatto di lei e sussurrò debolmente.
“Non vedo l’ora che nasca”
Poi sentendo un brivido percorrergli la schiena a causa del vento autunnale, si alzò in piedi e stringendo la sua socia a se, continuò.
“Ora però è meglio andare, non voglio che le due persone più importanti della mia vita prendano freddo!”
E così dicendo, intrecciò la sua mano a quella di Kaori, incamminandosi con lei verso casa, invaso da una felicità senza limiti.

Appena torno al presente, mi rendo conto che si è fatta sera.
Devo essere rimasta assorta nei miei pensieri per molto tempo.
Sospiro.
Questi sogni a occhi aperti iniziano a sembrare sempre più reali.
E questo mi spaventa sempre di più.
Mi alzo per tornare dentro casa, quando vedo una macchina avvicinarsi.
La riconosco subito e capisco che la resa dei conto è ormai prossima.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: kia_85