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Autore: Sonietta93    06/12/2010    2 recensioni
"A Zoro venne subito in mente tutto quanto, il trasloco di lei, la promessa di lui che non ha mantenuto" non vi dico nient'altro, il resto sta a voi scoprirlo.Buona lettura!!!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Legati da una promessa


Verso fine pomeriggio una ragazza con i capelli rossi. Portava un paio di jeans e una t-shirt arancione . Passeggiava tranquilla per le vie del centro. Le piaceva girare e osservare le vetrine ma mentre era assorta nel guardarle non si accorse di un ragazzo con i capelli verdi  che stava venendo verso di lei assorto, anche lui nei suoi pensieri . era vestito molto elegantemente, era in giacca e cravatta. Ognuno, avvertendo l’avvicinarsi dell’altro,alzò di colpo il viso e si fermarono a fissarsi reciprocamente. La ragazza sapeva che in lui c'era qualcosa di familiare, non capiva cosa ma sapeva che anche lui stava provando le sue stesse emozioni perché se non era così perché si sarebbe fermato. Ad un certo punto risvegliandosi da quel “sonno” la rossa si accorse che era tardi e che doveva correre da sua sorella per la cena così si mise a camminare o per dire meglio a correre. Anche il ragazzo durante tutto quel tempo si era sentito strano sapeva anche lui che qualcosa non tornava ma non capiva cosa, anche lui  si svegliò nello stesso momento della ragazza che si mise subito a correre passando a fianco a lui. Dopò averlo superato la rossa si girò per guardarlo da dietro e una cosa che notò subito è che aveva un gran bel di dietro ma capì che non doveva pensare solo a quello ma anche capire cosa c'era che non andava. Tornata  a casa i suoi pensieri erano rivolti a quel ragazzo, cosa che sua sorella notò subito.
Nojiko: Ciao Nami! Ritardataria come sempre, eh?
Nami: ...
Nojiko: Nami ci sei?. iniziò cosi a sventolarle la mano davanti al viso...
Nami: Si, oh scusa,  che succede?
Nojiko: Come che succede? Sei entrata senza manco salutare. C'è qualcosa che non va?
Nami: No niente!- Pensò  che non era una cosa così grave da doverlo dire a sua sorella e poi sapeva che se glielo avrebbe detta si sarebbe costruita dei castelli.
Nojiko che la vedeva sempre con un'espressione strana in viso: Tu non me la racconti giusta!!!
Nami: No, non c’è niente veramente!!.
Nojiko: Sarà! se lo dici tu!
 Nel frattempo che parlavano Nami e Nojiko si erano messe a tavola per cenare.
Nojiko: com'è andata oggi la giornata?
Nami: non ti rispondo perché so che vuoi sapere perché sono strana!!
Nojiko: allora vedi che è successo qualcosa!. Disse indicandola con il dito.
Nami che si era pestata i piedi da sola: si è successo qualcosa ma non ti dico cosa!!!. Disse facendogli la linguaccia.
Nojiko: eddai!! io sono la tua sorella preferita se non lo dici a me a chi lo puoi dire.
Nami: per forza! Sei l’unica sorella che ho!!
Nojiko: c'è di mezzo un ragazzo?. Disse mettendosi a fissarla più attentamente.
Nami:.....si!
Nojiko: e com'è? Bello? Affascinante?....
Nami: no non è per quello che sto pensando a lui!
Nojiko la guardò con una faccia interrogativa.
Nami: cioè è anche per quello ma c'è un altra cosa!!
Nojiko più curiosa che mai: cosa? Cosa? Cosa?
Nami: ok! Stavo tornando a casa quando ad un certo punto vedo davanti a me un ragazzo e sia lui che io ci siamo fermati per fissarci e non so ma mi è venuta una strana sensazione come se lo avessi già visto da qualche parte, come se lo conoscessi. Ho avuto una strana sensazione al cuore..
Nojiko: io so cosa è successo.... Disse Nojiko con un sorriso stampato in faccia.
Nami: Cosa?
Nojiko: amore a prima vista!!
Nami: ma no!! è qualcosa di più!! non lo so, voglio vederci chiaro!!
Nojiko: va bene pensala come ti pare. Ma dimmi com'era almeno!.
Nami: ok! Aveva i capelli verdi!!.
In quel preciso istante, ripensando a lui, a Nami apparsero in testa alcune immagine sfocate e confuse. Rimase per un po’ incantata finché non la svegliò la sorella.
Nojiko: Nami??
Nami: si! Scusa mi ero incantata!
Nojiko: ti avevo detto che era amore!!
Nami: no! Ho visto delle immagini ma non capisco cosa siano!
Nojiko: d’accordo se lo dici tu!
Nojiko dopo aver finito di mangiare vide l’orologio.
Nojiko: oh cavolo è tardi!
Nami: tardi per cosa?
Nojiko: devo sbrigarmi devo incontrarmi con Ace al cinema!
Nami: quindi vuol dire che devo mettere a posto io , vero?
Nojiko: si grazie sorellina lo sapevo che mi avresti capita!
Nami: ma no, non intendevo…
E già Nojiko era scomparsa in camera per cambiarsi.
Nami: un giorno gliela farò pagare!
E intanto Nami si era messa a pulire i piatti pensando a quel ragazzo. Nojiko si era ormai  preparata e stava uscendo.
Nojiko: ciao Nami! Non pensare troppo a quel ragazzo!
Nami: ciao! Ok non penserò a lui!
Ma Nami pensava comunque a lui.

Intanto, quel ragazzo dai capelli verdi, dopo che Nami era scappata, si mise anche lui a camminare verso casa pensando a lei. Sapeva di averla già vista e provava una strana sensazione nel cuore pensando a lei e vedendola, ma pensava che se non conosceva una persona non poteva provare niente per lei. Ma perché per lei sentiva qualcosa? Che l’avesse già conosciuta da qualche parte e se ne fosse dimenticato? Doveva scoprirlo. In tutto questo tempo era arrivato in un condominio, salì le scale e arrivò al suo appartamento. Abitava in un appartamento al centro. Notando la spia rossa della segreteria la accese, slacciandosi la cravatta.
-lei ha due messaggi:
- ciao!! Io e Usop torneremo tardi, ceniamo in ufficio, dobbiamo finire un lavoro!
-ciao ragazzi! Non vengo, ho un appuntamento con una ragazza!!-
Si cambiò, mettendosi una tuta. Aprì il congelatore, prese un vassoio e lo mise nel microonde.
Si mise a tavola e, stando da solo ripensò a quella ragazza. Non sapeva dove  la poteva aver già vista. Voleva rincontrarla e magari anche parlarci, e inoltre era molto bella. In quel momento, ripensando a lei, apparvero anche a lui delle immagini sfocate. Rimase con il cucchiaio per aria quando lo squillo del cellulare lo svegliò. Non capiva cosa era successo. Prese il cellulare.
-Pronto?-
-ciao Zoro! Sono Ace,mi hanno chiamato adesso dal tribunale. Hanno detto che la causa è spostata a domani mattina!-
-non era di pomeriggio??
-si, ma il giudice aveva da fare-
-che palle!! mi tocca mettermi al lavoro adesso!-
-lo so! Mi dispiace ma non posso aiutarti, sto con una ragazza.
-non ti preoccupare e divertiti!-
-ok!! Ciao a domani!!-
-ciao!!-   
Riattaccò il telefono e continuò a cenare. Ora gli toccava lavorare tutta la notte.
Finito di fare cena, sparecchiò e pulì il piatto.
-meglio mettersi al lavoro!-

Nami, nel frattempo, aveva sparecchiato e pulito la tavola. Non riusciva a non pensare a quel misterioso ragazzo. Dato che il giorno dopo si sarebbe dovuta svegliare presto per il lavoro, decise di andare a dormire presto. Nonostante pensasse a quel ragazzo, riuscì comunque a dormire. Ma durante il sonno ebbe uno strano sogno, lei da bambina e un bambino con i capelli verdi ma con il volto sfocato giocavano a palla, ad un certo punto la palla va lontana e il bambino la segue. Inseguendola il bambino si allontanò sempre di più da Nami,senza più tornare indietro. Si svegliò con una strana sensazione allo stomaco. Guardò la sveglia, sono le undici di sera, decise di alzarsi a bere un bicchiere d’acqua. Arrivata in cucina si ricordò che non aveva sentito Nojiko entrare in casa, andò a vedere in camera sua ma poté constatare che il letto era vuoto. Nojiko aprì porta, Nami, sentendo il rumore della serratura le andò in contro.
Nojiko: oh ciao! Ti ho svegliata?
Nami: no… ero già sveglia-disse pensierosa, cosa che a Nojiko non sfuggì.
Nojiko:che succede? Non mi dire che pensi ancora a quel ragazzo, vero?
Nami: si pensavo a lui, sento che c’è qualcosa che mi sfugge.
Nojiko:non so come aiutarti…cioè, non capisco cosa intendi dire con strana sensazione...
Nami: non te la so spiegare,non fa niente comunque com’è andata la serata con Ace?
Nojiko:bene poteva andare meglio se domani Ace non doveva svegliarsi presto, ha detto che doveva aiutare un suo amico in un inchiesta.- disse con un sorriso malizioso.
Nami: sarà per la prossima volta. Ora andiamo a dormire che tutte e due domani lavoriamo.

Zoro stava passando la nottata a lavorare con a fianco una grande tazza di caffè. Era riuscito a togliersi dalla testa quella misteriosa ragazza. Verso mezzanotte finì e decise di andare a dormire. L’indomani gli aspettava una dura giornata, e non solo per colpa del lavoro. Per quanto era stanco riuscì a prendere sonno subito. Ma anche a lui vene uno stano sogno. Due bambini, lui e un’altra bambina con i capelli rossi, ma con il viso sfocato, che parlavano:
Zoro: ma quindi devi traslocare?
Bambina: si…-disse con tono triste, cosa che non sfuggì al bambino.
Zoro: non devi essere triste, anche se staremo lontani ti prometto che quando sarò grande verrò da te e staremo per sempre insieme.
Bambina:davvero?
Zoro:si, ma tu aspettami. D’accorso?
Bambina:si, ti aspetterò. La bambina abbracciò Zoro, dandogli un baciò nella guancia e corse via, allontanandosi sempre più da lui. L’allarme della sveglia lo svegliò. Erano le sei e mezza. Si alzò pensando a quello strano sogno. Doveva significare qualcosa, è un fatto accaduto realmente? Se si, chi era quella bambina?  Domande a cui lui non sapeva rispondere ma  a cui doveva trovare una risposta il più presto possibile. Si alzò e, andando in salotto, trovò Usop e Rufy che dormivano per terra, che per quanto erano stanchi non erano riusciti ad arrivare manco in camera.
Zoro decise di prenderli in baraccio e portarli in camera. Messi a letto i due, gli regolò la sveglia per le sette e mezza.
Zoro: dormiranno per un’altra oretta. Andò in cucina e iniziò a prepararsi.

Nami si svegliò alle sette per andare a lavoro. Andò in cucina e trovò sua sorella che preparava la colazione. Tutte e due lavoravano in un negozio di abbigliamento di loro proprietà. Nami amava fare un giro per il centro dopo il lavoro, mentre Nojiko andava direttamente a casa.
Nojiko:buongiorno  Nami. Dormito bene?
Nami: buongiorno. Si, tu?
Nojiko:anche io.
Fecero colazione e andarono in negozio.

Pure Zoro andò a lavoro, ma lui in tribunale. Ad aspettarlo c’era Ace.
Ace:buongiorno Zoro!
Zoro: ciao ace.
Ace: hai preparato l’arringa?
Zoro: si.
Ace:allora andiamo.
Entrarono tutte e due in tribunale. All’ora di pranzo ognuno andò per la sua strada. Zoro tornò a casa ma decise che verso le 6 sarebbe andato a fare un giro per il centro per incontrare di nuovo quella ragazza e magari parlarle. Ace, intanto, andò al negozio di Nojiko.
Ace: salve ragazze-
Nojiko lo salutò e andò verso di lui per baciarlo.
Nami: ciao Ace. Come stai?
Ace: bene grazie, tu?- disse ancora abbracciato a Nojiko.
Nami:bene, grazie anche a te.
Nojiko: a che devo questa tua visita?
Ace: volevo invitarti a pranzo.
Nojiko: non posso lasciare sola mia sorella- disse guardando Nami.
Nami: ma no, non fa niente .vai a pranzare con Ace.
Ace: allora venite tute e due a pranzo con me.
Nami: no, sarei da terza in comodo.
Ace: no, mi fa piacere pranzare con te, insisto.
Nami: allora vengo, voglio conoscere il mio futuro cognato- disse scherzando Nami, facendo arrossire Ace e Nojiko.
Ace: dai, andiamo.
Tutti e tre andarono in un bar lì di fronte. Parlarono del più e del meno e verso le tre, le ragazze dovettero andare al negozio.
Nami: ciao Ace.-disse andando verso il negozio, lasciando i due piccioncini  da soli.
Nojiko: anche io devo andare.- gli diede un bacio e andò via.
Ace: ciao piccola!!
Nami e Nojiko passarono il pomeriggio i negozio fino alle 6 del pomeriggio, l’ora della chiusura del negozio.
Nami:Nojiko io vado a fare una passeggiata.
Nojiko: dove vai??
Nami: a fare una passeggiata…
Nojiko: si, per vedere chi?
Nami: nessuno, perché?
Nojiko: ah, non vai per incontrare quel misterioso ragazzo??
Nami: no…- la sorella la guardò male.
Nojiko: sicura??
Nami: si..cioè no, voglio scoprire chi è…ora vado, ciao a dopo.- e corse via.
Nojiko: ciao Nami.
Nami, intanto, iniziò a rallentare, doveva farsi una passeggiata.

Zoro stava comodo a guardare la televisione, quando all’improvviso il rumore della porta che si apriva lo distrasse da essa. Era Sanji che dopo una nottata con la ragazza era andato a lavoro ed era tornato solo ora.
Sanji:ciao Zoro!!
Zoro : ciao Sanji!!!
Sanji: gli altri sono tornati?
Zoro: no ancora no ma dovrebbero tornare tra poco.
Manco parlasse del diavolo che qualcun’altro aprì la porta. Erano, per l’appunto, Usop e Rufy.
Usop e Rufy:ciao ragazzi!!
Zoro: ciao!!
Sanji: ciao!!!
Rufy: Sanji ho fame!! Voglio mangiare, mi prepari qualcosa??
Sanji: no, sono stanco, tu guarda la tivù con Zoro e a cena vi preparo qualcosa di buono!!
Zoro guardando l’orologio: ma no, guarda io adesso vado, la tivù è tua.-disse riferendosi a Rufy.
Sanji: dove vai??
Zoro: a fare un giro.
Sanji: a fare un giro?? Tu non me la racconti giusta.
Zoro: pensala come ti pare ora io vado. Ciao!!- e uscì dall’appartamento lasciando i tre sbigottiti.
Voleva incontrare la ragazza misteriosa e scoprire chi era.

Anche Nami aveva lo stesso scopo. Infatti, uscita dal negozio, si mise a passeggiare. Dopo, un lungo girovagare, ecco lì, di fronte a lei, capelli verdi, fisico da invidiare, ma stavolta in jeans, t-shirt bianca e giacca. Sentiva il desiderio di correre da lui e abbracciarlo, ma non poteva abbracciare uno sconosciuto. Doveva scoprire il motivo di queste sensazioni e le strani visioni che aveva avuto il giorno prima e durante la notte.

Zoro, intanto, continuava a girare per il centro, guardando ogni ragazza, cercando di trovarla. Alla fine, dopo lungo girovagare, eccola lì, di fronte a lui, bella, con i capelli rossi, vestita nello stesso stile del giorno prima ma gli sembrava ancora più bella. Quella sensazione allo stomaco, la stessa del giorno prima, stesse sensazioni ma diverse in qualcosa infatti ora era più felice perché poteva scoprire la causa di tutto questo.

Tutte e due stavano l’uno di fronte all’altro a guardarsi sorridenti, ma nessuno sapeva il perché. Si avvicinarono l’uno all’altro fino a lasciare tra di loro meno di un metro. Nessuno voleva rompere il silenzio,ma qualcuno doveva farlo, e quel qualcuno è Nami.
Nami:ciao!!-disse tutta sorridente.
Zoro:ciao!!-disse contraccambiando il suo sorriso, un sorriso che a suo parere era bellissimo.
Nami: io sono Nami. E tu?
A Zoro venne subito in mente tutto quanto, il trasloco di lei, la promessa di lui che non ha mantenuto. Questa era l’opportunità per mantenerla. E voleva farlo.
Zoro: Nami, io sono Zoro.
Ora era tutto chiaro, il sogno, la visione, e quelle strane sensazioni. Eccole lì, le lacrime, caddero copiose dai suoi occhi. Zoro vedendole si avvicinò sempre più a lei fino ad abbracciarla.
Zoro: smettila di piangere. Ora sono qui e ti prometto che rimarrò per sempre con te.
Nani: oh Zoro, ti ho aspettato, e ora finalmente sei qui vicino a me. Zoro le tirò  su il viso e la baciò passionalmente. Lei lo ricambiò. Alla fine si staccarono.
Zoro: ti va di bere un caffè e parlare un po’?
Nami: si, volentieri.-disse asciugandosi le lacrime.


     FINE



Spero che vi sia piaciuta, è la mia prima ff e nn so se sia bella. Questo sta a voi dirlo. Recensite. Le critiche sono ben accette dato che voglio sapere su cosa ho sbagliato.
  
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