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Autore: Robigna88    07/12/2010    1 recensioni
Cass ama Allison da quando la conosce.. Ora che anche Allison ama lui..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione
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You have to care




«Io non capisco!» esclamò Castiel perplesso «Perchè il fattorino della pizza sculaccia la babysitter se dice di amarla?»

Dean e Sam si fissarono per un attimo in silenzio e poi, il maggiore dei Winchester si schiarì piano la voce.

«Stai guardando un porno?» chiese quasi.. cauto «Perchè?»

«Era lì!» rispose l'angelo con un tono che nascondeva una convinta logica.

Dean scosse il capo perplesso fissando la poltrona su cui Allison dormiva e cercando di immaginare cosa avrebbe detto se fosse stata sveglia.

Ma forse Cass non sarebbe stato lì a guardare un porno se lei fosse stata sveglia.

«Cass,» iniziò Dean «non si guarda un porno in una stanza piena di uomini e sopratutto non se ne parla. Spegnilo.»

Per tutta risposta, Castiel abbassò gli occhi sul cavallo dei pantaloni, scoprendo la reazione fisica del suo corpo alla vista del film.

«Ecco!» esclamò Dean alzando gli occhi al cielo «Ora ha un'erezione.»

In quel momento esatto, due suoni si accavallarono l'un l'altro.

Il cellulare di Allison e qualcuno che bussava alla porta.

La prima sobbalzò appena, svegliandosi si soprassalto.

Prese il suo telefono e rispose. «Pronto. Si, vengo subito. Beh se ritardo pazienta!» disse indossando la sua giacca e avvicinandosi alla porta.

«Dove vai?» le chiese Cass.

«In un posto.»

«Si, ma dove?»

Senza rispondere, Allison aprì la porta trovandosi davanti Samuel. Alzò un sopracciglio perplessa e senza fermarsi oltre si allontanò dalla stanza.

Si recò al suo appuntamento, e finì di fare ciò che doveva dopo ore.

Prese il cellulare per chiamare Dean e notò che c'era un messaggio.

«Andiamo alla “prigione” di Crowley..» c'era scritto.

Un indirizzo e la raccomandazione di aspettarli al motel e non di raggiungerli.

Allison si chiese, perchè Dean avesse sprecato tempo a scrivere quella raccomandazione se sapeva benissimo che, li avrebbe comunque raggiunti.

Salì in auto senza farci caso e raggiunse l'edificio in circa venti minuti.

Entrò senza particolari problemi e camminò lungo un corridoio circondato da gabbie con esseri di ogni tipo.

Mutaforma, vampiri, Ghoul, e altre cose che in quel preciso momento non avrebbe saputo definire.

Seguì quella che sembrava essere la via principale e le orme lasciate da alcune scarpe e giunse ad una porta.

La aprì e avanzò e quello che vide le raggelò il sangue.

Cass baciava Meg appassionatamente, tenendola tra le braccia contro una parete.

Cosa stava accadendo?

Sentì lo stomaco contorcersi e il cuore battere il ritmo della delusione.

Tutti gli uomini che amava finivano col tradirla e deluderla e in quel momento si chiese se era colpa sua magari.

Forse pretendeva troppo da loro? Forse era.. troppo dura?

E anche se Cass non era il suo ragazzo, quella vista le fece malissimo, perchè lei lo amava.


****


Dean rimase perplesso nel vedere quel gesto intimo tra Castiel e Meg.

E alla perplessità si aggiunse il dispiacere, quando notò Allison poco lontana fissarli.

Fece un grosso respiro guardando il suo viso deluso e ferito e si chiese se anche quando lui l'aveva delusa, aveva quel visino triste e dolce al tempo stesso.

Convenne che si, lo aveva, ma lui non se ne era mai accorto quando il traditore bastardo era proprio lui.

«Hey Cass..» disse quando l'angelo si staccò dal demone «Ricordi quando mi chiamavi idiota ogni volta che ferivo Allison?»

Castiel lo fissò perplesso per un attimo e poi ridusse gli occhi ad una fessura come per guardare meglio.

«Si.. lo pensavo veramente. Ma ora cosa c'entra?» chiese con le labbra ancora arrossate.

Dean annuì appena facendo spallucce e poi lo prese per le braccia e lo fece voltare per mostrargli Allison che li guardava.

«Ora è il mio turno..» disse «Complimenti idiota.»

Castiel deglutì a vuoto, del tutto certo che la morte, anche dopo lunghe torture, gli avrebbe fatto meno male dello sguardo ferito e umiliato della donna che amava.

Per un attimo pensò di volare via, raggiungere un muro e sbatterci la testa contro mille volte.

Ma poi la vide alzare la sua pistola in direzione, apparentemente di Meg e smise per un attimo di pensare.
Se Allison avesse voluto uccidere Meg, lui non l'avrebbe fermata, se non altro perchè glielo doveva.

Partì un colpo che andò a finire contro qualcosa di invisibile agli occhi di tutti, tranne che a quelli di Meg.

Si sentì un lamento e una scia di sangue si sparse sul pavimento lungo un breve tratto.

Poi si sentì un tonfo e tutti capirono.

Aveva ucciso un cerbero. Ma come aveva fatto a vederlo.

«La piccola Allison ha delle capacità!» esclamò Meg ridendo appena.

«Sono solo una buona osservatrice,» rispose lei «il cappotto di Castiel si muoveva come se qualcosa ci stesse soffiando contro. Credo che il cerbero ce l'avesse con te.. puttana.» spiegò.

Meg ghignò un po' e poi si girò tra le mani l'angelico pugnale di Cass.

«Visto Cass?» chiese Allison «Ho salvato la tua ragazza?»

«Allora siamo pari.» replicò lui quasi indignato «Io ho salvato il tuo tante volte.»

«Si..» sussurrò Allison «Lo siamo.»

«Ok ok..» si intromise Sam «Rimandate le discussioni a dopo e scappiamo.»

Iniziarono a correre e dopo ore, uno scontro con conseguente morte di Crowley e la scoperta che quest'ultimo non avrebbe potuto aiutare Sam, tornarono al motel.

O meglio, Allison ci tornò.

Sam decise di voler fare una passeggiata per schiarirsi le idee e Dean di fare un giro in macchina..

Castiel invece si occupò dei mostri prigionieri.


****


Sola nella camera di mote, con gli occhi gonfi di lacrime, Allison raccolse velocemente le sue cose e le mise in un borsone.

Voleva andarsene da lì, scomparire e non farsi più trovare.

Era delusa, ferita e furiosa.

Con Castiel, con se stessa, con Meg.

Sospirò chiudendo la zip della sua borsa e lo sentì: il leggero fruscio d'ali che le faceva battere il cuore.

Si mise dritta e rimase ferma, come in attesa.

«Qualunque cosa ci fosse tra di noi.. Passione, attrazione, amore..» sussurrò senza voltarsi «considerale finita. Considerati fuori dalla mia vita.»

«Tu mi hai sempre tenuto fuori dalla tua vita, non vedo quale sia la novità.» replicò Cass.

Allison rise appena, lasciando cadere qualche lacrima. «Forse hai ragione.. Ma prima ti tenevo fuori perchè i miei sentimenti per te mi spaventavano. Ora lo faccio perchè mi fai vomitare.»

Castiel aprì la bocca per replicare.

Ma tutto quello che ne uscì fu un suono sordo.. E poi silenzio.

«Non mi hai chiesto nemmeno perchè.» disse infine con voce tremante.

«Perchè hai baciato un demone? Quel demone?» disse lei «Non mi importa.. Non mi importa più niente di quello che fai.»

«Deve importarti!» urlò Cass «E' perchè ti importi che continuo a lottare e vivere.»

Allison trattenne i singhiozzi, e senza dire altro, si mise la borsa in spalla ed uscì.
Scese le scale di corsa e raggiunse l'auto.

Si sedette sopra e chiuse gli occhi piangendo.

Quando li riaprì, era in un prato, con sopra un cielo pieno di stelle.

Castiel se ne stava lì, col viso rigato di lacrime e le tendeva la mano.

Inizialmente titubante, infine Allison la prese, e prontamente lui le passò un braccio intorno alla vita e si librò in aria, levitando a qualche metro di distanza da terra.

Allison chiuse gli occhi respirando a fondo il profumo dell'aria e poi lo guardò.

«Io ti amo Allison..» le sussurrò lui «Ti amo da impazzire, ti amo da sempre. Ti prego.. perdonami.. Ferirti era l'ultima cosa che volevo.»

Allison lo guardò a lungo.

Gli occhi azzurri e le labbra morbide ed invitanti.

Gli accarezzò il viso e lo baciò dapprima dolcemente, e poi più voracemente.

«Così ci schianteremo..» scherzò Castiel staccandosi un attimo da lei.

«Cerca di atterrare in un posto morbido e comodo..» gli disse Allison sorridendo «Voglio fare l'amore.. Voglio sentirti dentro di me..» sussurrò baciandolo di nuovo.

Castiel la strinse più forte e senza staccarsi da lei, volò dentro la stanza del motel.

Sdraiati sul morbido divano, si guardarono per lunghi secondi allontanando per un attimo le loro bocche.

Bramosi e desiderosi di sfiorarsi e fare sfiorare i loro corpi, si osservarono carichi di desiderio.

Allison sollevò poco la testa e incontrò le labbra di Castiel coinvolgendole in un vorace bacio.

Si scordò di avercela con lui, si scordò di lui e Meg e di quel bacio che l'aveva colpita dritta al cuore.

Si pentì di avergli detto che non le importava, perchè invece per lei era importante.

«Non è vero che non mi importa..» gli sussurrò a fior di labbra accarezzandogli il viso «Mi importa tutto quello che fai.. Io mi sento.. morire se non so dove sei e con chi sei..»

Castiel sospirò mentre delicatamente con le mani sbottonava la sua camicetta, lentamente..

La aprì mettendo in mostra il suo ventre delicato e i suoi seni perfetti e vi affondò le labbra calde, lasciando che il morbido asciutto della bocca la rassicurasse, prima che il caldo umido della lingua la facesse fremere.

Pazzo di desiderio, decise che farlo nella maniera tradizionale era troppo lento, così schioccò le dita ed entrambi si ritrovarono liberi dalla prigione degli abiti che ancora li separavano l'una dall'altra.

Allison sorrise e allargò le gambe per fargli spazio, invitandolo a sistemarsi tra di esse.

E lui lo fece.

Abbassò il viso e le baciò il collo, finendo sulla clavicola, e da lì, risalì lasciando che la sua lingua segnasse il tragitto percorso.

Le baciò la bocca deliziandosi dei suoi bisbigli di piacere che riempivano la stanza, e poi bacò i suoi seni, dolcemente e sensualmente.

Le mise una mano sotto la schiena e con l'altra afferrò il bracciolo del divano dietro di lei.

La fece scivolare poco più giù accompagnandola delicatamente e facendo leva sul braccio poggiato al bracciolo, si spinse in avanti entrandole dentro deciso.

Allison reclinò la testa all'indietro e gemette intensamente quando la sua femminilità entrò in contatto con la calda carne di Cass che lenta affondava in lei a ritmo dapprima tenue e poi più frenetico.

I respiri si fecero più caldi, l'aria intorno colma di gemiti di piacere e i cuori di entrambi battevano così forte da sembrare pronti ad esplodere.

Cass spostò la mano da sotto la sua schiena e senza smettere di muoversi dentro di lei le accarezzò il seno facendola gemere più forte.

Si spingeva deciso dentro di lei, attento a non farle male, e attento ad ogni reazione.

Ogni affondo era un passo in più verso l'orgasmo e lui poteva sentire il piacere, vibrargli dentro pronto ad esplodere.

Aumentò il ritmo ancora un po', lasciando che andasse a tempo col suo desiderio e con il battito del suo cuore.

E poi la sentì irrigidirsi, chiudere poco le gambe per riflesso e urlare il suo nome tremando fortemente.

Strinse forte il bracciolo, quasi bucandolo con le dita e dalla sua bocca si levò un intenso gemito di piacere, mentre l'altra mano si poggiò sul viso bello e arrossato di Allison.

Il suo corpo sudato e accaldato non voleva saperne di lasciarla andare, così si sollevò mettendosi in ginocchio sul divano e la portò con sé, senza staccarsi da lei.

La strinse forte facendo aderire perfettamente i loro corpi, cosicché il loro piacere si confondesse spinto dal comune sentimento.

Le spostò i capelli e le baciò le labbra, lasciando che le mani della donna che tanto amava gli accarezzassero i capelli.

«Io ti amo Castiel..» gli sussurrò lei a fior di labbra «Ti prego, non baciare altre donne, non.. deludermi e tradirmi. Io ti amo..» ripeté ansimante.

Castiel annuì mettendosi seduto e aiutandola ad incastrarsi perfettamente a lui. «Non vedo altre donne eccetto te.. Non mi importa di altre donne, eccetto te.. Meg è stato un attimo.. un attimo in cui speravo di scordarmi il dolore.. Un attimo in cui mi mancavi così tanto che il mio cuore sembrava essersi fermato.» le sussurrò.

Allison gli accarezzò il viso, e dopo avergli baciato di nuovo le labbra poggiò la fronte sulla sua, aspettando, tra le braccia del suo uomo, che i loro respiri tornassero normali.

Fece un grosso respiro e si rese conto di essere felice.

   
 
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