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Autore: SaraBells    07/12/2010    0 recensioni
Le ultime parole che le sussurrò risuonarono nel suo debole cervello: « Mi raggiungerai solo quando arriverà la tua ora. Hai una sola vita: non sprecarla ». Sentiva che la sua ora era ormai giunta: non aveva più senso questa vita e non poteva ricrearsene un'altra ora
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tuttiii!
Eccomi con una nuova. È una one shot ma mi piacerebbe che lasciaste un commento per dirmi se è stata di vostro gradimento o meno.
L'avevo scritta per un concorso, ma non avevo idee e poi mi sono resa conto di essere andata fuori tema! :D Quella che ho inviato al concorso credo sia off-limits. Be', vi farò sapare ;)
Vi mando un bacio!
Buona lettura.
Sara!


La mia ora.


La povera vecchia fece ancora un passo, ma le sue ginocchia tremarono e cadde sul soffice prato verde, stremata.
Desiderò di giungere a riunirsi con il suo amato in cielo.
Le ultime parole che le sussurrò risuonarono nel suo debole cervello: « Mi raggiungerai solo quando arriverà la tua ora. Hai una sola vita: non sprecarla ». Sentiva che la sua ora era ormai giunta: non aveva più senso questa vita e non poteva ricrearsene un'altra ora.
Dopo aveva preso un ultimo stanco respiro e il suo cuore aveva smesso di battere.
Nova, così si chiamava l’anziana donna, non aveva avuto la forza di allontanarsi dal cadavere per vari giorni, ma all’arrivo della sua matura figlia era stata obbligata ad andarsene.
Ormai non sentiva più il suo corpo. Avery, il marito defunto, era il suo tutto. Nova si ritrovava da sola, senza nessuno. Quanti anni aveva passato insieme al suo uomo, al suo protettore? Ricordava solo di essere stata una ragazza giovane e allegra.
Ora cos’era? Era vecchia vedova e affranta.
Non le rimaneva più nulla della vita. Sin da quando, a diciott’anni, una gioiosa Mary li aveva lasciati per andare al college. Quando la rividero era felicemente fidanzata con il giovane Tyler – « Il miglior genero del mondo, si prenderà cura di lei » mormorò Nova ripensando al giovane uomo – e aveva annunciato di essere in dolce attesa.
Nulla fece più felice la coppia di genitori, anche se speravano che la figlia finisse gli studi – « Giovane e innamorata... la mia Mary » borbottò Nova, ricordando quando la spensierata ragazza le aveva comunicato che non avrebbe proseguito i corsi all’università. Ma la osservava così entusiasta con il pancione che cresceva sempre di più, che non poté che accettare la notizia sorridente. La felicità della piccola Mary era sempre stata la sua felicità. E mentre la vedeva gravida ricordava quando quella giovane donna era stata dentro di lei, come l’aveva sentita presente e viva. Rimembrava perfettamente la sensazione di vuoto che aveva sentito quando quella minuscola creatura scalciante l’aveva abbandonata, solitaria. Cresceva davanti ai suoi occhi troppo lenti per accorgersi dei cambiamenti. Sarebbe sempre rimasta una bambina ridente per lei, lo sapeva.
Una lenta lacrima rigò il suo volto rugoso: non aveva salutato la sua bambina! La stava per lasciare senza nessun preavviso... era certa – doveva crederci – che Tyler l’avrebbe aiutata a superare un altro lutto. Era un uomo forte. Nova sapeva di lasciare Mary in buone mani, in ottime mani.
Il desiderio ardente di tornare indietro e abbracciare un’ultima volta la sua bimba era difficile da resistere. Nova aveva amato solamente una persona più di Mary... ed ora stava andando a raggiungerla.
Sapeva, però, di aver cercato di dare e trasmettere il massimo a sua figlia. Era cosciente di essere stata una madre presente, ma anche ritardataria ed emotiva. L’immagine di una giovane adolescente con le gote rosse che le sibilava di non piangere mentre entrava al liceo la fece sorridere. Un’altra le si piazzò davanti agli occhi: lei e un’uomo di mezza età che iniziava a stempiarsi mano nella mano mentre guardavano una tesa ragazzina fare il suo assolo di balletto classico, che poi abbandonò per dedicarsi alla pittura, la sua vera passione.
Le si strinse il cuore. Aveva passato l’ultimo mese a pensarci. Sapeva che avrebbe fatto soffrire la figlia come non mai, conosceva perfettamente l’amore che la figlia le aveva riservato per tutta la vita. Ma aveva fatto conoscenza del il sentimento che il cuore della giovane Mary le faceva sprizzare da tutti i pori.
L’amore.
La cosa più importante e travolgente della vita di ciascuno. Aveva imparato a distinguere l’amore che la bella donna riservava alla madre, al figlio e al marito. Quest’ultimo era sempre il più forte, passionale ed irrazionale.
Lei andava a raggiungere il suo proprio amore impossibile.
  
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